facebook depressione social

DEPRESSIONE A PORTATA DI APP – UN’APPLICAZIONE È IN GRADO DI DIAGNOSTICARE I DISTURBI DELL’UMORE DAL MODO IN CUI UTILIZZIAMO IL CELLULARE: UNA VOLTA INSTALLATA, L'APP MONITORA IL MODO IN CUI SI DIGITANO LE PAROLE SULLO SCHERMO, LA FREQUENZA, I TOCCHI E LE TRAIETTORIE DEGLI 'SCORRIMENTI'. I RISULTATI VENGONO INVIATI AL MEDICO – UN USO PROLUNGATO DI ALCUNE APP POTREBBE ESSERE SINTOMO DEL MALE OSCURO

Da "www.focus.it"

 

DEPRESSIONE 2

Dimmi come usi lo smartphone e ti dirò se sei depresso: sembrerebbe un titolo ad effetto, invece è l’ultima invenzione della Silicon Valley: un’app in grado di diagnosticare i disturbi dell’umore dal modo in cui utilizziamo il cellulare.

 

Mindstrong Health, una startup fondata a Palo Alto, in California, da un team di medici, tra cui  Tom Insel, ex direttore del National Institute of Mental Health americano, sta cercando di dimostrare che la nostra ossessione per la tecnologia si porta dietro qualcosa di positivo: può aiutare le persone a individuare (e in parte curare) depressione, schizofrenia, disturbo bipolare, disturbo da stress post-traumatico e abuso di sostanze.

 

DEPRESSIONE

Il tutto grazie a un'app, che sarebbe in grado di raccogliere dati sulla salute emotiva delle persone analizzando come queste usano i loro smartphone. Una volta installata, l'app di Mindstrong monitora tutto ciò che la persona fa quando ha il telefono in mano: il modo in cui digita le parole sullo schermo, la frequenza e le posizioni dei tocchi, le traiettorie degli "scorrimenti"... I dati vengono così crittografati e analizzati utilizzando il cosiddetto machine learning (l’apprendimento automatico). I risultati vengono poi condivisi con il paziente e il medico.

depressione

 

MALE OSCURO. A sentire i suoi creatori, il modo apparentemente banale di come interagiamo con il nostro telefono offrirebbe invece indizi sorprendentemente importanti sulla nostra salute mentale.

 

Del resto non è la prima volta che la tecnologia si sperimenta nella cura i disturbi dell’umore e del comportamento: in passato sono state utilizzate app anti ansia e terapie basate sui videogiochi; inoltre ci sono studi che hanno preso in considerazione come indice di depressione anche le foto pubblicate su Instagram. Mindstrong promette di fare un passo avanti, perché considera non tanto quello che facciamo al telefono, ma come lo facciamo.

depressione

 

Un tocco più o meno deciso, un uso prolungato di alcune app e l’uso stesso del telefono, potrebbe alla lunga essere il sintomo di quello che lo scrittore Giuseppe Berto chiamò “Il male oscuro”.

 

I TEST. Per testare l’app sono stati coinvolti all’inizio del progetto, circa 5 anni fa, 150 volontari a cui è stata fatta una valutazione neurocognitiva per analizzare, con metodi già consolidati, aspetti legati alla memoria episodica (come si ricordano gli eventi) e alla funzione esecutiva (abilità mentali che includono la capacità di controllare gli impulsi, gestire il tempo e concentrarsi su un compito): si tratta delle funzioni cerebrali che risultano indebolite nelle persone che soffrono di disturbi del comportamento. I volontari sono poi tornati a casa con un'app, installata nello smartphone, che ha iniziato a raccogliere dati che, man mano, venivano inviati a un server remoto.

Depressione

 

Analizzando i risultati, i ricercatori del team di Mindstrong Health sostengono di aver trovato molte connessioni che confermavano i test classici, somministrati ai volontari. Per esempio, i problemi di memoria, che, comuni dei disturbi cerebrali, potrebbero essere individuati osservando la rapidità con cui digitiamo le parole oppure analizzando gli errori che commettiamo (e la frequenza con cui eliminiamo certi caratteri), ma anche misurando la velocità di con cui scorriamo verso il basso di un elenco di contatti.

depressione

 

STUDI IN CORSO. Nella comunità scientifica l’app desta - prevedibilmente - un po’ di scetticismo. Ma Paul Dagum, fondatore di Mindstrong Health, ribatte che migliaia di persone stanno già usando l'app.

 

E che l'azienda, che ora ha messo insieme 5 anni di dati di studi clinici che possono confermare le sue teorie, dallo scorso marzo ha iniziato a lavorare con pazienti e medici nelle cliniche. Non solo: anche importanti centri di ricerca ne stanno studiando il potenziale.

 

DEPRESSIONE

Uno studio in corso presso l'Università del Michigan sta, per esempio esaminando se Mindstrong possa risultare utile per le persone che non soffrono di un disturbo mentale, ma che hanno un alto rischio di depressione e suicidio.

 

Diretto da Srijan Sen, docente di psichiatria e neuroscienze, lo studio monitora gli stati d'animo dei medici al primo anno di lavoro in tutto il Paese: si tratta di persone per a forte rischio, che sperimentano situazioni di stress intenso, con frequente privazione del sonno e tassi alti di depressione.

DEPRESSIONE

 

I partecipanti registrano il loro umore ogni giorno e indossano un rilevatore di attività Fitbit per registrare i dati relativi a sonno, attività e frequenza cardiaca. E circa 1.500 di loro usano anche l’app di Mindstrong per raccogliere dati sui modi in cui digitano e capire come cambiano le loro condizioni mentali durante l'anno.

 

È uno studio che fornirà dati molto importanti: il professor Sen infatti ipotizza che i modelli di memoria delle persone e la velocità del pensiero cambino in modo sottile prima che si rendano conto di essere depressi, anche se non è facile capire dopo quanto tempo si manifestano i sintomi, o quali modelli cognitivi possono davvero predire la depressione.

DEPRESSIONE

 

MONITORAGGIO. Da parte loro, i creatori di Mindstrong Health sono convinti che l’app non solo possa aiutare nella diagnosi, ma anche nel monitoraggio 24 ore su 24. Tom Insel, lo psichiatra del team, dice che il telefono sarà la chiave per capire altri sintomi con discrezione,  in un modo che «si adatti perfettamente alla vita normale dei pazienti», sottolinea.

DEPRESSIONEansia 1ansia 4ansia 2DEPRESSIONE

Ultimi Dagoreport

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….

de luca manfredi schlein tafazzi conte landini silvia salis

DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’ASSALTO ALLA GRUPPETTARA (“NON HA CARISMA, CON LEI SI PERDE DI SICURO”), CHE HA TRASFORMATO IL PD DA PARTITO RIFORMISTA IN UN INCROCIO TRA UN CENTRO SOCIALE E UN MEETUP GRILLINO – NONOSTANTE LA SONORA SCONFITTA SUBITA NELLE MARCHE E IL FLOP CLAMOROSO IN CALABRIA, LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA RESISTE: TRINCERATA AL NAZARENO CON I SUOI FEDELISSIMI QUATTRO GATTI, NEL CASO CHE VADA IN PORTO LA RIFORMA ELETTORALE DELLA DUCETTA, AVREBBE SIGLATO UN ACCORDO CON LA CGIL DI “MASANIELLO” LANDINI, PER MOBILITARE I PENSIONATI DEL SINDACATO PER LE PRIMARIE – IL SILENZIO DEI ELLY ALLE SPARATE DI FRANCESCA ALBANESE - I NOMI DEL DOPO-SCHLEIN SONO SEMPRE I SOLITI, GAETANO MANFREDI E SILVIA SALIS. ENTRAMBI INADEGUATI A NEUTRALIZZARE L’ABILITÀ COMUNICATIVA DI GIORGIA MELONI – ALLARME ROSSO IN CAMPANIA: SE DE LUCA NON OTTIENE I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI IN LISTA, FICO RISCHIA DI ANDARE A SBATTERE…