antibiotici negli allevamenti intensivi

"LA PANDEMIA DI COVID SEMBRERA' IRRILEVANTE" - LA PROFESSORESSA SALLY DAVIES LANCIA L’ALLARME SUL NUMERO CRESCENTE DI SUPERBATTERI RESISTENTI AGLI ANTIBIOTICI CHE UCCIDONO ALMENO 1,2 MILIONI DI PERSONE ALL’ANNO – TUTTA COLPA NON SOLO DEGLI ANTIBIOTICI CHE INGERIAMO CON LEGGEREZZA, MA ANCHE DEGLI ALLEVAMENTI INTENSIVI: PIÙ DI DUE TERZI DI QUESTI FARMACI VENGONO SOMMINISTRATI AGLI ANIMALI PER FAVORIRE LA CRESCITA O PREVENIRE INFEZIONI IN CONDIZIONI ANTIGENICHE E DI SOVRAFFOLLAMENTO VISTO CHE…

Kat Lay per www.theguardian.com

 

sally davies

La pandemia di Covid-19 “sembrerà avere dimensioni minori” rispetto a ciò che l’umanità dovrà affrontare a causa del crescente numero di superbatteri resistenti ai farmaci attuali. È questo l’allarme lanciato dalla professoressa Dame Sally Davies, ex medico inglese.

 

Davies, che ora è l'inviato speciale del Regno Unito sulla resistenza antimicrobica (AMR), ha perso la sua figlioccia due anni fa a causa di un'infezione che non poteva essere curata. E ora dipinge un quadro desolante di ciò che potrebbe accadere se il mondo non riuscisse ad affrontare il problema entro il prossimo decennio, avvertendo che il problema è “più grave” del cambiamento climatico. Le infezioni resistenti ai farmaci uccidono già almeno 1,2 milioni di persone all’anno.

 

resistenza agli antibiotici

«Sembra che molte persone abbiano infezioni incurabili e dovremmo procedere all’isolamento delle persone che sono incurabili per non infettare le loro famiglie e la comunità. Quindi è un quadro davvero disastroso. Farà sembrare un problema minore il Covid» ha detto Davies, che insegna al Trinity College di Cambridge.

La resistenza antimicrobica significa che alcune infezioni causate da batteri, virus, funghi e parassiti non possono più essere trattate con i farmaci disponibili. L’esposizione ai farmaci consente ai batteri di sviluppare la capacità di resistere e l’uso eccessivo di farmaci come gli antibiotici accelera tale processo.

 

antibiotici negli allevamenti intensivi

Una resistenza diffusa metterebbe a rischio gran parte della medicina moderna, influenzando trattamenti quali i tagli cesarei, gli interventi contro il cancro e i trapianti di organi. «Se non avremo fatto passi da gigante nei prossimi 10 anni, allora sarò davvero spaventata - ha detto Davies - Senza lo sviluppo di nuove cure durerà per decenni e non si esaurirà. Sappiamo che i virus si esauriscono, generalmente si sviluppa l’immunità di gregge, ma non è così».

 

batteri che resistono agli antibiotici

La settimana scorsa il governo del Regno Unito ha annunciato un piano d’azione nazionale sulla resistenza antimicrobica, con l’impegno di ridurre l’uso di antimicrobici sia negli esseri umani che negli animali, rafforzare la sorveglianza delle infezioni resistenti ai farmaci e incentivare l’industria a sviluppare nuovi farmaci e vaccini.

Lanciando il piano, Maria Caulfield, ministro della Salute, ha dichiarato: «In un mondo che si sta riprendendo dal profondo impatto della pandemia di Covid-19, la collaborazione internazionale e la preparazione alle sfide sanitarie globali hanno assunto un livello di importanza senza precedenti».

 

antibiotici negli allevamenti intensivi 7

Davies ha passato più di un decennio a mettere in guardia sul problema, ma ha detto che è rimasta colpita quando la sua figlioccia, Emily Hoyle , è morta a causa di un’infezione resistente ai farmaci all’età di 38 anni. Hoyle aveva la fibrosi cistica e aveva subito due trapianti di polmone prima di essere infettata da Mycobacteroides abscessus , che era resistente al trattamento.

«Il team che l’ha curata ha provato di tutto - ha detto Davies - Guardando indietro all’anno prima che morisse, ho pensato che probabilmente questo l’avrebbe uccisa. E lei sapeva circa sei mesi prima di morire che non sarebbe stato curabile e che probabilmente ne sarebbe morta».

 

antibiotici negli allevamenti intensivi 6

La morte di Hoyle ha rafforzato la sua determinazione a invertire la tendenza, descrivendola come una questione di equità intergenerazionale. «La mia generazione e quelle più anziane hanno usato gli antibiotici – ha continuato - Non ci assicuriamo che il nostro cibo venga prodotto con il minor consumo possibile. E devo fare del mio meglio per i miei figli e, se ne avrò, per i nipoti e le generazioni future».

Un decesso su cinque causato dalla resistenza antimicrobica riguarda un bambino di età inferiore ai cinque anni , di solito nell’Africa sub-sahariana, dove Davies ha affermato che il problema è “particolarmente diffuso e disastroso”.

sally davies 1

 

Molti paesi sono anche duramente colpiti dalla crisi climatica e Davies ha affermato che i due problemi sono interconnessi: «Se non controlliamo e non mitighiamo la resistenza antimicrobica, ucciderà più persone prima che lo faccia il cambiamento climatico. Il clima cambierà in molti modi, pensate alle inondazioni, pensate alle acque reflue, pensate agli spostamenti, pensate alle tempeste e a ciò che diffondono e alla mancanza di acqua pulita in caso di siccità; i contagi aumentano».

batteri resistono agli antibiotici

Sono in corso sforzi globali per ridurre l’uso inappropriato di farmaci come gli antibiotici in medicina, sebbene la pandemia di Covid-19 abbia bloccato i progressi di molte di queste iniziative. Negli ultimi anni sono stati creati pochi nuovi antibiotici e la questione è “resa più complicata” perché coinvolge settori come l’agricoltura e la salute umana.

 

Più di due terzi degli antibiotici vengono somministrati agli animali da allevamento , ha affermato Davies, solitamente per favorire la crescita o prevenire infezioni in condizioni antigeniche e di sovraffollamento, piuttosto che trattare infezioni specifiche.

antibiotici negli allevamenti intensivi 5

Alcuni allevamenti ittici asiatici stanno “aggiungendo antibiotici al cibo per pesci”, in parte perché è più economico, ma anche a causa della mancanza di ricerche su quali infezioni si verificano nelle razze locali di pesci come la tilapia, e quali vaccini potrebbero essere necessari. «Se non se ne fa un uso appropriato e attento - ha detto – si rischia che la situazione vada davvero fuori controllo».

 

Gli animali, compreso l’uomo, espellono fino all’80% degli antibiotici che assumono, sottolinea, “contaminando l’ambiente”. Le fabbriche che producono antibiotici potrebbero non controllare i propri rifiuti, consentendo l’ingresso di “quantità drammatiche” nei sistemi idrici.

antibiotici negli allevamenti intensivi 2

 

Nonostante i suoi avvertimenti, Davies insiste nel dire che è una persona che vede il “bicchiere mezzo pieno”. «Un importante fornitore di pollame statunitense ha smesso di usare antibiotici quindi puoi farlo anche tu -  ha detto Davies – Spero che i programmi volti a incentivare le aziende farmaceutiche a creare nuovi antibiotici diano i loro frutti».

Idealmente, tali medicinali dovrebbero essere tenuti di riserva come ultima risorsa se i farmaci esistenti non funzionano, in modo che i batteri non sviluppino resistenza ad essi. Tuttavia, è questo che rende difficile per le aziende garantire un ritorno sugli investimenti in ricerca e sviluppo.

batterio antibiotico resistente 4

 

Davies fa parte del Global Leaders Group delle Nazioni Unite sulla resistenza antimicrobica . A settembre, le Nazioni Unite terranno un incontro sulla questione e il gruppo sta spingendo per obiettivi da raggiungere entro il 2030, tra cui la riduzione del 10% delle morti umane a livello mondiale dovute alla resistenza antimicrobica, il taglio dell’uso degli antimicrobici in agricoltura di almeno il 30% e la fine della lotta alla resistenza antimicrobica.

batterio antibiotico resistente 2antibiotici negli allevamenti intensivi 3antibiotici negli allevamenti intensivi 4antibiotici negli allevamenti intensivi 1

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....