marco gloria ferdico marotta

SI METTE MALE PER L’INTER! “IL CLUB NERAZZURRO È INCAPACE DI INTERROMPERE LE RELAZIONI CON I CRIMINALI” – SI PARLA DI UNA CENA DI CALHANOGLU COL CAPO ULTRÀ MARCO FERDICO E ANTONIO BELLOCCO, L’EMISSARIO DELLA ’NDRANGHETA – MAROTTA DEFINISCE LA SOCIETA’ PARTE LESA (PARTE LESSA, MAGARI). I PM PARLANO DI UN’ALTERNANZA DI “ATTEGGIAMENTI VARIABILI TRA L’AGEVOLAZIONE COLPOSA E LA SUDDITANZA” - NEL MIRINO ANCHE IL RUOLO DI GLORIA FERDICO, SORELLA DI MARCO E FIGLIA DI GIANFRANCO (ANCHE LUI ARRESTATO), DIPENDENTE DELL’INTER NELL’AREA HOSPITALITY - CONVOCATI DAI MAGISTRATI INZAGHI, ZANETTI, SKRINIAR E CALABRIA – L’ESPERTO: “PER INTER E MILAN LA PENALIZZAZIONE NON SI PUO’ ESCLUDERE”

Cesare Giuzzi per corriere.it

 

marco ferdico HAKAN CALHANOGLU

Mister Simone Inzaghi, il vicepresidente Javier Zanetti, l’ex difensore Milan Skriniar e, sul fronte rossonero, il capitano Davide Calabria. La bufera dell’inchiesta «Doppia curva» della Dda si abbatte anche su tesserati e dirigenti di Inter e Milan. I quattro, tutti non indagati, saranno convocati nei prossimi giorni — oggi il via agli interrogatori di garanzia ai 19 arrestati — per essere sentiti in qualità di testimoni.

 

Negli atti dell’inchiesta dei pm Paolo Storari e Sara Ombra ci sono le telefonate in cui gli ultrà fanno «pressioni» per ottenere biglietti da rivendere poi a prezzi quintuplicati. Ma anche traccia di contatti e incontri con altri giocatori come Calhanoglu e Barella, sempre per la questione dei ticket. Con il calciatore turco ci sarebbe stata perfino una cena «nel mese di agosto» del capo ultrà Marco Ferdico «con la propria famiglia, unitamente a quella di Antonio Bellocco», l’emissario della ’ndrangheta diventato capo della Nord: «Adesso usciamo a mangiare lunedì o martedì con Calhanoglu, con le famiglie», diceva intercettato.

 

gloria ferdico

A Zanetti, in particolare, gli investigatori della Mobile chiederanno conto del dialogo in cui Ferdico dice di aver saputo dall’ex calciatore che «ci sono dei funzionari di polizia che stanno monitorando la curva anche per l’accaduto che è successo al povero Vittorio che è morto tragicamente in strada…». Boiocchi in realtà è stato freddato a colpi di pistola. A Calabria, invece, verrà chiesto di far luce su un incontro a Cologno Monzese nel febbraio 2023 con il capo ultrà Luca Lucci, daspato e condannato per droga, e lo storico portavoce della Sud, il «Barone» Giancarlo Capelli.

 

Quanto a Inzaghi e Skriniar le indagini hanno documentato gli incontri con i capi ultrà nerazzurri e soprattutto la chiamata con cui Ferdico chiedeva all’allenatore di fare pressioni sull’ad Marotta (oggi presidente) per ottenere 1.500 biglietti per la finale di Istanbul. 

 

(...)

ultra inter marco ferdico foto di klaus davi

Le loro dichiarazioni, a parere dei pm, attestano «ancora una volta la totale sottovalutazione del fenomeno e il completo scollamento dalla realtà dello stadio, non senza considerare alcune omissioni in mala fede». E il gip Domenico Santoro parla di «scarsa conoscenza dei fatti». La replica del club: «Escludiamo omissioni in malafede». Il presidente nerazzurro Beppe Marotta aggiunge: «La società è parte lesa e ha operato con presupposti di trasparenza e lealtà. Ci sono a volte fenomeni che vanno fuori dal perimetro aziendale e che sono difficili da controllare. L’Inter è una società integerrima che agisce in modo trasparente».

 

Sulle procedure adottate da Inter e Milan (anche i tifosi rossoneri avevano accesso ai tagliandi illegalmente) la procura ha aperto una procedura di prevenzione per evitare il «commissariamento» dei club. I pm Storari e Ombra parlano di un’alternanza di «atteggiamenti variabili tra agevolazione colposa e sudditanza» da parte dell’Inter che «intrattiene (indirettamente) rapporti con la criminalità organizzata» ed è «incapace di interrompere in maniera netta tali relazioni».

ultra inter antonio bellocco e marco ferdico

 

Le opacità, secondo gli investigatori della prima sezione della Mobile e della Sisco di Milano, non si fermano qui. C’è da approfondire anche il ruolo di Gloria Ferdico, sorella di Marco e figlia di Gianfranco (anche lui arrestato), dipendente dell’Inter nell’area hospitality.

 

(...)

 

LA PENALIZZAZIONE NON SI PUO’ ESCLUDERE

Mattia Grassani per corrieredellosport.it

 

La penalizzazione non si può escludere L’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano, guidata dal PM Marcello Viola, che ha condotto, al momento, a 19 misure cautelari concesse dal GIP Domenico Santoro, ha scosso il mondo del calcio dalle fondamenta.

 

ultra inter mauro nepi andrea beretta marco ferdico

Premetto che conosco personalmente il dott. Viola per avere egli stesso condotto, nel 2010, un’indagine analoga, riguardante i rapporti tra tifoseria malata e i dirigenti del Palermo Calcio, in particolare profonde infiltrazioni della criminalità organizzata nel club rosanero: magistrato rigorosissimo e profondo conoscitore del sistema calcistico. Il fascicolo aperto a Milano segue l’escalation di violenza e di pratiche illegali diffuse nel mondo ultrà che rappresentano, purtroppo, una piaga tipica del calcio italiano, indagando, approfonditamente, i punti di contatto che la criminalità da stadio cerca di instaurare, in misura sempre maggiore, con le società.

 

Il motivo è semplice: esigenze di accreditamento verso l’esterno, ma anche consapevolezza che i numeri del grande calcio possano rappresentare facile fonte di ricchezza per chi, con l’uso della violenza e della minaccia, lucra in maniera illecita sulla passione dei tifosi veri.

 

E, da cliché, spuntano, sistematicamente, i continui tentativi di contatto tra esponenti delle frange estreme con tesserati dei club, spesso compulsati per ottenere privilegi nella gestione dei tagliandi d’ingresso: Milan e Inter non sono certamente i primi club destinatari di questo genere di “attenzioni”.

marco ferdico

 

Il quesito: cosa possono fare i club?

 

La domanda che, ciclicamente, ci si pone in questi casi è: cosa possono fare le società? A quali rischi sono esposte qualora venga accertata una sorta di tolleranza, "sudditanza" la chiama la Procura di Milano, o, peggio, di contributo alle attività illecite dei sedicenti ultras? Nel nostro ordinamento, tanto statuale quanto sportivo, vige il principio, ineludibile, di presunzione di innocenza e che, al momento, si tratta di misure cautelari, cui seguiranno processi nei quali le responsabilità e il coinvolgimento dei singoli dovranno essere approfonditi e, soprattutto, dimostrati, non essendo sufficiente l’esistenza di una telefonata con un tesserato, tra le migliaia intercettate, a provare il coinvolgimento del club o di suoi dirigenti.

MARCELLO VIOLA IN TRIBUNA A TIFARE INTER CON BEPPE MAROTTA E JAVIER ZANETTI

 

La Figc, negli ultimi anni, ha alzato, e di molto, l’asticella dei controlli, implementando le proprie norme allo scopo di regolamentare minuziosamente i rapporti tra club e tifosi: il Codice di Giustizia Sportiva, sul punto, prevede il “divieto di contribuire, con interventi finanziari o con altre utilità, alla costituzione e al mantenimento di gruppi organizzati e non organizzati di propri sostenitori, salvo quanto previsto dalla legislazione statale vigente”, oltre all’obbligo di “osservanza delle norme e delle disposizioni emanate dalle pubbliche autorità in materia di distribuzione al pubblico di biglietti di ingresso nonché di ogni altra disposizione in materia di pubblica sicurezza relativa alle gare da esse organizzate”.

 

Inoltre, è previsto, per tutti i tesserati, il “divieto di avere rapporti con esponenti di gruppi o gruppi di sostenitori che non facciano parte di associazioni convenzionate con le società” che siano “validate dalla Federazione”, fermo il fatto che dette relazioni debbano essere autorizzate dal cd. SLO del Club.

BEPPE MAROTTA

 

Altra previsione stabilisce che, “durante le gare o in situazioni collegate allo svolgimento della loro attività, ai tesserati è fatto divieto di avere interlocuzioni con i sostenitori o di sottostare a manifestazioni e comportamenti degli stessi che costituiscano forme di intimidazione, determinino offesa, denigrazione, insulto per la persona o comunque violino la dignità umana”.

 

 

 

Ultimi Dagoreport

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")