
ANTONIO CONTE, ABBIAMO UN PROBLEMA - LE SECONDE LINEE, A PARTIRE DA GILMOUR E LUCCA, DELUDONO E IL CARATTERE PARE SMARRITO: IL NAPOLI CONTRO IL TORINO HA SUBITO LA SECONDA SCONFITTA IN CAMPIONATO, ANCHE QUESTA PRIMA DELL’IMPEGNO EUROPEO. LA SQUADRA SI E’ IMBORGHESITA? DI SICURO ALCUNI GIOCATORI, SU TUTTI MCTOMINAY (IERI ASSENTE), STANNO AVENDO UN RENDIMENTO INFERIORE RISPETTO ALLA CAVALCATA SCUDETTO - IN VISTA DELLA SFIDA DI CHAMPIONS CONTRO IL PSV IL TECNICO, CHE HA SEMPRE SOFFERTO IL DOPPIO IMPEGNO CAMPIONATO-COPPA, SPERA NEI RECUPERI DI HOJLUND E…
Marco Azzi per repubblica - Estratti
Il tour de force di autunno è iniziato per il Napoli nel peggiore dei modi, con il ko di Torino (terzo di seguito in trasferta, dopo quelli contro City e Milan) e una prestazione che ha lasciato interdetto Antonio Conte, al netto dell'alibi parziale dell'emergenza per i forfait in extremis di McTominay e Hojlund.
L'assenza forzata nella formazione titolare di ben sei big - con lo scozzese e il danese che si sono aggiunti a Rrahmani, Lobotka, Buongiorno e Politano - ha indubbiamente reso più complicato il compito degli azzurri, che però si sono condannati alla sconfitta soprattutto per il loro approccio pieno di errori nell'anticipo di sabato pomeriggio in Piemonte.
La difesa ha infatti sbandato di nuovo, subendo gol per la settima partita di fila. Negativo è stato inoltre l'impatto delle seconde linee, con Gilmour e Lucca che in maniera particolare non si sono dimostrati all'altezza della situazione. Ma la pecca più grave si è rivelata a conti fatti l'inefficienza dell'attacco, incapace di concretizzare sotto porta le tante chance costruite soprattutto nella mezzora finale. Per questo il possesso di palla ancora una volta extra large non ha prodotto risultati concreti.
I campioni d'Italia hanno cambiato pelle rispetto alla passata stagione e stanno provando a migliorare la qualità del loro gioco, a costo di esporsi di più alle ripartenze degli avversari di turno. È un'evoluzione tattica necessaria per essere competitivi pure in Champions League, che tuttavia i campioni d'Italia stanno facendo fatica a metabolizzare e hanno già pagato in campionato con due passi falsi pesanti.
La classifica per fortuna del Napoli non si è ancora sgranata e c'è quindi la possibilità per Conte di analizzare senza fare drammi la situazione. Ma già al ritorno da Torino il tecnico leccese ha subito tenuto a rapporto la sua squadra, rimproverandola in maniera particolare per la mancanza di cattiveria e cinismo balzata agli occhi nella trasferta in Piemonte.
Alzare la qualità del gioco è una cosa, essere presuntuosi e leziosi un'altra. Il messaggio di cambiamento è stato in parte frainteso dagli azzurri, che devono ritrovare in fretta la famelica determinazione e anche il furore agonistico della passata stagione, visto che dietro l'angolo già incombe la trasferta di Champions League di martedì sera contro il Psv di Eindhoven, in Olanda.
Il Napoli si è imborghesito? Lo dirà presto il campo. Di sicuro alcuni giocatori, su tutti McTominay, stanno avendo un rendimento inferiore rispetto alla cavalcata scudetto. Il discorso vale però anche per gli altri e non a caso a tirare fuori dai guai gli azzurri erano stati finora due dei nuovi arrivati: De Bruyne e Hojlund. La Vecchia Guardia ha viceversa dato - forse inconsciamente - la priorità alla Champions League e non è un caso che i due ko in campionato contro Milan e Torino siano giunti alla vigilia di altrettanti impegni europei.