ARTSPIA MARKET - AL VIA LA PIU' POTENTE FIERA DEL MONDO CHE DAL 19 AL 22 GIUGNO RIUNISCE A BASILEA IL NUOVO MERCATO "POST PASSAPORTO". COME SPIEGA MARC SPIEGEL DIRETTORE DI ART BASEL

Marilena Pirrelli per “Il Sole 24ore”

 

 

un'opera alla fiera di Basileaun'opera alla fiera di Basilea

Il potere dell'immaginario. Mai dal 2008 ad oggi, durante questi anni di crisi economica, l'arte contemporanea ha avuto tanto successo e seguaci. Aste, fiere e musei continuano ad attrarre compratori, collezionisti e visitatori appassionati. I linguaggi della contemporaneità riescono a muovere interesse e denaro oltre ogni aspettativa.

Chapman brothers in bronzo al White CubeChapman brothers in bronzo al White Cube

 

 

Le ultime aste di New York ne sono stata la conferma: battuti oltre 2 miliardi di dollari in opere, con prezzi eccezionali per la Pop Art storica e contemporanea e per l'Espressionismo Astratto. Così come da marzo a oggi le fiere Armory Show e Frieze a a New York e Art Basel a Hong Kong hanno attratto con scambi vivaci collezionisti da tutto il mondo.

Yoyoi Kusama nello stand Victoria MiroYoyoi Kusama nello stand Victoria Miro

In attesa della 45esima Art Basel (19-22 giugno) il direttore, Marc Spiegler, spiega: «Oggi assistiamo a un mercato in rapida espansione, non solo in termini geografici, ma anche per numero di collezionisti con un'apertura verso nuove forme d'arte: film, performance, fotografia e installazioni». «C'è un allargamento e un approfondimento del mercato - riprende -. Siamo nell'era del collezionista "post-passaporto", non più legato alla propria nazionalità. Tutto si muove molto più velocemente, anche i collezionisti trascendono molto più rapidamente le loro inibizioni iniziali e sono più flessibili rispetto a quello che succede nel mondo». ?«La domanda di arte si è polarizzata – racconta Pepi Marchetti Franchi, direttore della Gagosian Gallery di Roma – da un lato verso i giovani artisti, sui quali c'è una forte spinta speculativa, e dall'altro sugli autori consolidati, vere blue chips che mantengono e accrescono il proprio valore».

Penone e Anselmo per Tucci RussoPenone e Anselmo per Tucci Russo

Calder ad art baselCalder ad art basel

Il mercato, la speculazione e la finanziarizzazione dell'arte del presente sono solo una delle forme delle opere prodotte negli ultimi decenni, perché contemporaneamente sta crescendo la domanda dei visitatori di musei e spazi di contemporaneo, contestualmente a un impegno sempre maggiore del mondo privato e del no profit sul segmento. ?Un'ancora di salvezza per un mondo che in Italia non ha mai avuto grandi risorse dallo Stato e dagli enti locali – fortemente concentrati sulla "grande bellezza" in gran parte da tutelare e restaurare – colpito ancor più duramente dalla crisi e dai conseguenti tagli.

Il Decreto Cultura, appena varato dal Consiglio dei ministri, oltre a introdurre l'Art bonus per la manutenzione e il restauro dei beni culturali e per il sostegno degli istituti pubblici di cultura, attraverso il credito d'imposta (65% fino al 2015 e 50% nel 2016), le erogazioni liberali di persone fisiche e non profit (fino al 15% reddito imponibile) e imprese (fino al 5‰ dei ricavi annui), ripristina il finanziamento della cultura attraverso il 3% delle risorse aggiuntive previste per le opere infrastrutturali. Inoltre, rifinanzia il fondo per l'occupazione giovanile in ambito culturale (3 milioni per il 2015-16). Risorse che aiuteranno a rimettere in moto il patrimonio culturale, aprendo ai privati la possibilità di intervento.


Ginevra Bria per  Artribune

 

Solo show da Lorcan O' Neill per Luigi OntaniSolo show da Lorcan O' Neill per Luigi Ontani

L’anno prossimo, al suo terzo debutto, Art Basel Hong Kong ha già previsto un cambio di date d’apertura (da maggio a marzo). Questo spostamento solleverà sicuramente la pressione delle gallerie europee e americane fortemente attratte dai mercati asiatici, permettendo una più estesa partecipazione dall’ambito locale a quello internazionale e decretando, forse, anche un nuovo successo in patria della fiera d’esportazione più ambita al mondo. Quest’anno, però, la recente chiusura dei giorni dell’arte di Art Basel HK a qualche settimana dalla primigenia Art Basel week non sembra aver intaccato le generalità della fiera svizzera che riunisce, in sé, 285 selezionatissimi espositori, da 34 Paesi del mondo, galleria fra le quali 17 italiane (dalla Continua alla Cortese, da De Carlo a Lorcan O’Neill).?

 

una parete di Baldesarri da Geminiuna parete di Baldesarri da Gemini

Tra il 18 e il 22 giugno, i quadranti espositivi di Art Basel riguarderanno non solo le Galleries (232 gallerie, tra le quali alcune nuove presenze: A Gentil Carioca di Rio, Herald St di Londra e GallerySKE di Bangalore) e i settori quali Feature (progetti curatoriali dedicati), Statements(progetti di quattordici artisti singoli da parte di giovani gallerie, nella Hall 2, con progetti, fra gli altri, di John Skoog, Ellie Ga, dell’attivista Katja Novitskova e del giappponese Fumito Urabe), Unlimited(selezione monumentale di oltre settantotto lavori, dalla Mendieta alla Trockel a Fudong, passando per la Provoust e Daniel Turner, selezionati da Gianni Jetzer, nella Hall 1); Parcours (progetti site specific declinati nel centro storico e in diverse parti della città); Basel Conversations e Salon (conferenze e dibattiti con personalità chiave del contemporaneo); e Film (una rassegna di oltre trenta film d’artista); ma anche il programma di 14 Rooms, un percorso di live art curato da Klaus Biesenbach e Hans Ulrich Obrist che a partire dal 14 giugno installeranno in quattordici stanze i lavori di quattordici artisti fra i quali: Nkanga, Sierra (con un lavoro sui veterani di guerra) e Ondák (con Swap, 2011), Sehgal e Zhen (Blink of an Eye, 2005), ma anche Wolfson e Baldessari; fra nuove realizzazioni e progetti già noti, i lavori  saranno esposti nella Hall 3.

 

 

Jeff Koons star di GagosianJeff Koons star di Gagosian

Rimanendo in Messeplatz, quest’anno Feature sarà la sezione di stand più concentrata, dedicando a singoli artisti, tra moderno e contemporaneo, 24 mostre personali. Fra le quali: Casas Riegner (Bogota) che sovrapporranno le artiste colombiane Beatriz González e Johanna Calle, mostrando Auras Anónimas (2008-2009) e lavori mai visti della Calle; Take Ninagawa (Tokyo) che mostrerà nuovi lavori dalla serie rigorosissima di Time Memory (2012) di Shinro Ohtake; e Cherry and Martin (Los Angeles) con lavori di T. Kelly Mason inclusi quattro lightbox, quattro differenti finestre su altrettanti studi d’artista.?Allo Stadtkino Basel, per la rassegna Film verrà presentato un programma di oltre trenta pellicole curate nuovamente dalla coppia Glöde-Brunner, includendo lavori di Maria Anwander, Jan Peter Hammer, Harun Farocki, Dominique Gonzalez-Foerster, David Shrigley e Jane e Louise Wilson. Da vedere, quest’anno: la Sequenza di Manon de Boer e George van Dam; il nuovo film di Aïda Ruilova, Head and Hands e My Black Angel, un programma di cortometraggi, selezionati dal regista americano Pat O’Neill.

Un'opera di Richter nello stand di Marian GoodmanUn'opera di Richter nello stand di Marian Goodman

 

?Parallelamente, nella stamperia di Burgweg, il lato alternativo di Art Basel, Liste, riunisce una selezione fittissima di 78 gallerie, da 30 Paesi del mondo (di cui cinque presenze dall’America Latina) proponendo anche un curioso programma di conferenze e incontri. Tanto Fluxia quanto Francesca Minini rientrano all’interno di uno dei panorami off più curioso, al di fuori della fiera di Messeplatz; sebbene risulti sempre difficoltosa la comprensione del livello dei lavori esposti, si vedranno artisti della Essex street di New York, ad esempio, confrontarsi con la Martin Van Zomeren di Amsterdam.

 

 

Stand della Lisson GalleryStand della Lisson Gallery

Al di fuori dell’universo-Art Basel, sotto la cupola post-industriale del Markthalle, Volta festeggia i suoi dieci anni di attività presentando un arcipelago di 68 gallerie all’apparenza omogeneo, inserendo i programmi della Erika Deak Galeria di Budapest assieme alla milanese Laura Bulian e allo spazio di Kavanagh di Dublino.?Nei pressi del Tinguely Museum, il bianco tendone di 4000 mq di Scope, invece,celebrerà i suoi otto anni con 75 gallerie, rappresentando gallerie eterogenee, provenienti da Riga così come da Massa Carrara, da Parigi al Connecticut. Da curiosare, in velocità, anche The solo project, una fiera “minore” in St. Jakobshalle, presso la Brüglingerstrasse 19-21 (a una quindicina di minuti da Messe); e la moscovita Selection, allestita al Basel Art Center in Kleinbasel e con soltanto 11 espositori.?

 

Art BaselArt Basel

Da non dimenticare, nelle istituzioni museali della città svizzera, alcune mostre che caratterizzeranno i percorsi esterni della Basel Art week 2014. Prima su tutte la più grande retrospettiva dedicata a Gerhard Richter alla Fondation Beyeler; mentre lo Schaulager mostra i lavori di Paul Chan, il Kustmuseum introdurrà i lavori di Charles Ray, in collaborazione con l’Institute of Chicago. Sempre al Kunstmuseum sarà compresente un percorso su Kazimir Malevich dal titolo The World as Objectlessness. Il Museum für Gegenwartskunst accompagna i visitatori con un progetto espositivo da non perdere: Le Corbeau et le Renard: Revolt of language with Marcel Broodthaers, mentre proprio di fronte, il Museo Tinguely avrà già inaugurato I am not you, una mostra di nuovi lavori dell’artista ceco Krištof Kintera.

 

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”