ATLETICA MARCIA (COL DOPING) – LA FIDAL SOTTO ACCUSA: AVREBBE COPERTO SCHWAZER PRIMA DEI GIOCHI – SOSPETTI ANCHE SU PECHINO 2008…

Giorgio Viberti per "la Stampa"

"Uno scandalo internazionale. Alex Schwazer, il marciatore altoatesino definito «gioiello dell'atletica italiana» dopo l'oro olimpico a Pechino 2008 nella 50 km, diventa improvvisamente il fulcro di un sistema doping che secondo la Procura di Bolzano coinvolgeva anche il tecnico Michele Didoni, i medici federali Pierluigi Fiorella e Giuseppe Fischetto, la segretaria Fidal ed ex atleta Rita Bottiglieri e tutto l'ambiente della Federatletica. Sei gli indagati in totale.

In base a indizi «molto concreti», gli inquirenti ritengono che Schwazer abbia iniziato a doparsi molto prima del famoso viaggio in Turchia (autunno 2011) per fornirsi di farmaci vietati da utilizzare poi nel luglio successivo, come lui stesso confessò davanti alla tv l'8 agosto 2012. Per il pm Guido Rispoli e i suoi colleghi Lorenzo Puccetti e Giancarlo Bramante non è escluso che Schwazer «già in vista dei Giochi 2008 (e forse ancora prima) sia stato sottoposto a trattamenti farmacologici».

Secondo gli inquirenti certe prestazioni del marciatore altoatesino, in particolare a inizio 2012, avrebbero dovuto sollevare grossi dubbi. Invece la Procura di Bolzano sottolinea come nella Fidal «regnasse un clima di omertà e fatalismo che fa quasi pensare che nel mondo dell'atletica le cose siano sempre andate così».

La stessa confessione tv di Schwazer viene definita «una grottesca messinscena da parte di un personaggio senza scrupoli». E connivenza, complicità e favoreggiamento sono solo alcune ipotesi di reato per chi intorno a lui contribuì a «coprire» le sue pratiche vietate, alimentando il sistema doping anziché denunciarlo.

Gli indizi, in particolare numerose e-mail inviate o ricevute dagli indagati, non lascerebbero dubbi. Come quella del dottor Fiorella, medico del settore mezzofondo e marcia della Fidal, a Schwazer alla vigilia dei Giochi di Londra: «Alla Iaaf (Federatletica mondiale, ndr) "puzzerà" questo tuo andar su e giù (Schwazer decise di non restare a Londra tra le due gare olimpiche sui 20 e 50 km, ndr). Se fai qualche stronzata, ti taglio le palle». Per i magistrati quell'ultima frase è «interpretabile quale indice della consapevolezza del medico sull'attività di doping dell'atleta».

Significativa anche la e-mail di risposta di Schwazer: «Sono triste di questo nuovo sospetto... Le cazzate le ho fatte a marzo, ma ho imparato la lezione». Il marciatore il 14 marzo 2012 aveva vinto la 20 km del Lugano Trophy col nuovo record italiano, 6ª prestazione ogni tempo, e il 24 marzo 2012 aveva fatto il bis nella 50 km di Dudince (Svk) con la migliore prestazione mondiale 2012 e la sua 4ª di sempre. Secondo i pm Fiorella era «pienamente consapevole dell'utilizzo nel corso degli anni di pratiche dopanti da parte dell'atleta».

Pesanti anche gli addebiti al dottor Fischetto, responsabile del settore sanitario Fidal e membro della Commissione antidoping della Iaaf. Il 4 aprile 2012 proprio la Iaaf gli aveva trasmesso l'esito di alcuni test sospetti su Schwazer. «Assolutamente sicura manipolazione - rispose Fischetto -. Ci metto le mani sul fuoco. Dobbiamo seguirlo da vicino... Non ci sono dubbi». Secondo gli inquirenti, però, Fischetto non avrebbe poi segnalato al Coni la necessità di effettuare altri test sul marciatore.

Ma non basta, perché il 13 luglio 2012 - a meno di un mese dai Giochi - dal settore antidoping Iaaf vennero trasmessi a Fischetto i pareri di tre esperti sul passaporto biologico di Schwazer: «È altamente improbabile che il profilo sia legato a una normale condizione fisiologica o patologica. Può essere il risultato dell'uso di una sostanza proibita». Anche questa volta però Fischetto non sarebbe intervenuto. Se non ci fosse stato il test a sorpresa della Wada il 30 luglio 2012, che rilevò la positività all'Epo e portò alla squalifica di Schwazer, quasi certamente l'azzurro avrebbe gareggiato a Londra e forse anche vinto.

Molto critica pare anche la posizione del tecnico di Schwazer, l'ex marciatore Michele Didoni. Prima di partire per la Turchia, Schwazer aveva stilato una lista di farmaci vietati da acquistare in quel Paese. Per numero e qualità dei prodotti, è probabile che servissero anche ad altri atleti.

Secondo gli inquirenti, inoltre, alcuni sms e una conversazione di Schwazer dalla Turchia verso Didoni lasciano pensare che l'allenatore sapesse dell'uso di doping da parte dell'atleta e che i due avessero addirittura concordato l'acquisto dei farmaci «anche per un successivo commercio a terze persone». Possibile che la Fidal non sapesse nulla di tutto ciò? «Non rilascio dichiarazioni» ci ha detto al telefono Franco Arese, presidente Fidal dal 2004 alla fine del 2012. Ma il suo successore Alfio Giomi ha già preso le distanze dalla precedente gestione.

 

schwazerSCHWAZERSCHWAZERALEX SCHWAZER Michele DidoniFranco Arese

Ultimi Dagoreport

osnato fazzolari savona banco bpm

FLASH! – NONOSTANTE SIA FINITO NEL MIRINO DI FAZZOLARI (TRAMITE IL BRACCIO ARMATO, MARCO OSNATO), IL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, NON È UN TIPINO FACILE DA “PIEGARE”, VISTA ANCHE LA SUA “SARDITUDINE”: SA CHE SE DOVESSE PARTIRE DA PALAZZO CHIGI L’ORDINE DI RASSEGNARE LE SUE DIMISSIONI, SI REGISTREREBBE UN PESANTISSIMO CONTRACCOLPO SULLA BORSA DI MILANO – COSE MAI VISTE NELLA GUERRA IN CORSO TRA LA FINANZA MILANESE E IL GOVERNO DI ROMA: IERI E' APPARSA UNA PAGINA DI PUBBLICITÀ SUL “GIORNALE” DI ANGELUCCI, CON CUI BANCO BPM, CARO ALLA LEGA DEL MINISTRO GIORGETTI, SPARA UN GIGANTESCO "NO" ALL’OPS DI UNICREDIT...

simone inzaghi arabia saudita massimiliano allegri antonio conte vincenzo italiano

DAGOREPORT - QUEL DEMONE DI SIMONE INZAGHI, ALLA VIGILIA DELLE DUE PARTITE PIÙ IMPORTANTI DELLA STAGIONE CON IL COMO IN CAMPIONATO E CON IL PSG IN CHAMPIONS, SAREBBE FORTEMENTE TENTATO DALL’OFFERTA DA 20 MILIONI DI PETRO-DOLLARI ANNUI DELL’AL HILAL - L'INTER, CON LA REGIA DI MAROTTA, STAREBBE GIÀ CERCANDO DI BLOCCARE IL CONTE MAX ALLEGRI, CHE AVREBBE RICEVUTO UN’OFFERTA DA 6 MILIONI DI EURO DAL NAPOLI DI AURELIONE DE LAURENTIIS CHE SI STA CAUTELANDO DAL PROBABILE ADDIO DI ANTONIO CONTE, CORTEGGIATO DALLA JUVENTUS – E IL MILAN, SFUMATO VINCENZO ITALIANO, CHE RESTA A BOLOGNA, STAREBBE VIRANDO SU…

rai giampaolo rossi giancarlo giorgetti silvia calandrelli antonio marano felice ventura

DAGOREPORT – COME MAI LA LEGA HA DATO L’OK A FELICE VENTURA, IN QUOTA FDI, E GIA' CAPO DEL PERSONALE RAI, AL DOPPIO INCARICO CON LA PRESIDENZA DI RAI PUBBLICITÀ? - DOPO LO SHAMPOO DI GIORGETTI ALL'AD ROSSI CHE VOLEVA LA DEM CALANDRELLI (IL MEF E' L'AZIONISTA AL 99,56% DELLA RAI), È ANDATA IN SCENA LA PIÙ CLASSICA DELLE SPARTIZIONI DI POTERE, SOTTO L'ABILE REGIA DI MARANO, PRESIDENTE PRO-TEMPORE DI VIALE MAZZINI, IN QUOTA LEGA: IL CARROCCIO, IN CAMBIO DELL’OK A VENTURA, OTTIENE DUE VICEDIREZIONI A RAISPORT (CON BULBARELLI E DE LUCA) - UN COLPO IMPORTANTE PER LA LEGA IN VISTA DELLE "SUE" OLIMPIADI INVERNALI MILANO-CORTINA (RAISPORT HA UNA SEDE A MILANO)...

il patriarca kirill con vladimir putin alla veglia pasquale

FLASH – QUANDO IL MINISTRO DEGLI ESTERI RUSSO, SERGEI LAVROV, CHIUDE LA PORTA ALNEGOZIATO IN VATICANO SOSTENENDO CHE NON SIA “ELEGANTE CHE PAESI ORTODOSSI (RUSSIA E UCRAINA) DISCUTANO IN UNA SEDE CATTOLICA” DELLA PACE, UTILIZZA UN ARGOMENTO PRETESTUOSO. INNANZITUTTO PERCHÉ L’UNITÀ ORTODOSSA SI È ROTTA CON L’INVASIONE DELL’UCRAINA DEL 2022 (LA CHIESA DI KIEV HA PRESO LE DISTANZE DA QUELLA DI MOSCA). E POI PERCHÉ RIVOLGERSI AL PAPA FAREBBE OMBRA AL PATRIARCA DI MOSCA, KIRILL, CHE HA BENEDETTO PUTIN E LA SUA “OPERAZIONE SPECIALE” PARLANDO DI “GUERRA SANTA…”