diritti tv calcio

IL CALCIO DIVENTA UN AFFARE PRIVATE (EQUITY) - IL FONDO BLACKSTONE VALUTA DI FINANZIARE LE SOCIETÀ AFFINCHÉ SUPERINO LA CRISI, MENTRE CVC METTE SUL PIATTO 2 MILIARDI PER I MATCH IN TV. SE L' OPERAZIONE ANDASSE IN PORTO, CVC POTREBBE AVERE UN POSTO IN PRIMA FILA NELLA VENDITA DEI DIRITTI DI TRASMISSIONE DELLE PARTITE ITALIANE PER 10 ANNI A PARTIRE DAL 2021. LA SERIE A ITALIANA PERDERÀ TRA I 550 E I 650 MILIONI DI EURO DI RICAVI. INTANTO IL VALORE DEGLI ATLETI CROLLA...

Camilla Conti per “la Verità”

 

BLACKSTONE

Il fischio d' inizio era stato dato alla fine del 2019 con l' acquisto del 10% del Manchester City da parte del fondo Salt Lake che ha fatto decollare il valore del club inglese a quasi 5 miliardi di dollari. Ma ora la partita giocata all' attacco dai big del private equity entra nel vivo. Con il pallone fermo, gli stadi chiusi per il lockdown e i club che hanno bisogno di certezze sugli incassi delle prossime stagioni, chi ha le tasche gonfie di liquidità può portarsi via a prezzi da saldo non solo qualche squadra ma anche pezzi di campionato.

 

Secondo indiscrezioni rilanciate dal Financial Times, Blackstone (uno dei più grandi investitori immobiliari del mondo) starebbe considerando di finanziare i club per aiutarli a coprire i costi durante questa fase in cui le partite sono state sospese.

Non solo.

 

jonathan grey - blackstone

In campo è sceso anche il fondo Cvc Capital Partners (che ha una lunga storia di accordi di franchising sportivo in Formula 1, Moto Gp e Premiership del rugby in Inghilterra) starebbe trattando con la Lega calcio una partecipazione del 20% nella serie A, pari a 2 miliardi di euro valutando complessivamente la Lega attorno ai 10 miliardi. La società britannica gestisce asset per 80,5 miliardi di dollari e vanta oltre 300 investitori da tutto il mondo. Se l' operazione andasse in porto.

 

Cvc potrebbe avere un posto in prima fila nella vendita dei diritti di trasmissione delle partite italiane per 10 anni a partire dal 2021. Verrebbe costituita una newco (una nuova società ad hoc) per rivendere successivamente i diritti ai broadcaster. Oppure il veicolo in cui far confluire i diritti potrebbe essere individuato in Lega servizi, società controllata dalla stessa Lega Serie A e chiamata a valorizzare i diritti tv passando prioritariamente per i bandi previsti dalla legge Melandri.

 

BLACKSTONE1

 Il negoziato sarebbe partito da mesi ma avrebbe ripreso vigore con l' emergenza del coronavirus e mentre è in corso il braccio di ferro tra Lega, Sky, Dazn e Img per il pagamento dell' ultima tranche dei diritti televisivi per la stagione in corso. Sky ha prospettato una riduzione dei pagamenti proporzionale in base a vari scenari, da 120 milioni di euro fino a 255 milioni nel caso di sospensione definitiva del campionato, da scontare sui 790 milioni che la pay tv dovrà pagare nella prossima stagione. Nessuno dei tre broadcaster per ora ha versato l' ultima rata bimestrale di 222 milioni complessivi. Il tema sarà probabilmente trattato anche dalla commissione diritti tv della Lega che si riunisce oggi.

 

diritti tv

Secondo la società di consulenza Kpmg, la Serie A italiana perderà tra i 550 e i 650 milioni di euro di ricavi relativi a trasmissioni, sponsorizzazioni e biglietteria se la stagione dovesse concludersi senza ulteriori partite giocate. La scorsa stagione, le squadre italiane di Serie A si sono spartite 1,2 miliardi di entrate di diritto i per la trasmissione televisiva, 2 miliardi in meno rispetto ai club della Premier League inglese, che è la competizione nazionale più ricca del mondo.

 

La stessa Kpmg ha stimato in oltre 4 miliardi la perdita monstre che le prime cinque leghe di calcio europee (Inghilterra, Francia, Italia, Germania e Spagna) potrebbero soffrire in termini di ricavi, qualora l' attuale stagione venisse cancellata per il coronavirus. Un passivo che sarebbe invece decisamente più ridotto, tra un terzo e un quinto della cifra ipotizzata inizialmente, qualora si riuscissero invece a completare le competizioni interrotte ormai due mesi fa.

 

cvc capital partners

Tuttavia, in un report diffuso ieri la società lancia l' allarme anche sul possibile deprezzamento del valore dei giocatori, compresi i cosiddetti «top player», con un trend tanto marcato quanto più è elevata la loro età. Il fenomeno - si spiega - sarebbe legato alla progressiva riduzione della durata dei contratti ma soprattutto al fatto che il venir meno dei ricavi del mondo del pallone contribuirebbe a diminuire la forza finanziaria dei club. Questo porterebbe, dunque, a campagne acquisti più morigerate e a stipendi più bassi per i calciatori. Kpmg fa anche qualche esempio considerando uno scenario più pessimista (stop definitivo all' attuale stagione) e uno più ottimista (ripresa nelle prossime settimane). Il cartellino dell' attaccante del Psg, Kylian Mbappè, considerato il calciatore più caro del mondo, dai 225 milioni di febbraio potrebbe scendere rispettivamente a 177 o a 188 milioni.

 

PAOLO DAL PINO

Quello del brasiliano Neymar da 175 milioni a rispettivamente 137 o 149 milioni e quello dell' argentino Leo Messi, valutato a febbraio 175 milioni, a rispettivamente a 127 o 134 milioni. I primi 20 giocatori europei per valutazione - tra loro giocano in serie A solo Romelu Lukaku (Inter) e Matthijs De Ligt (Juventus) - mostrano una riduzione più limitata del valore, al massimo -20%. Quanto ai singoli club, tra le squadre che risulterebbero più penalizzate ci sono quelle con un organico più costoso, a partire da Manchester City, Liverpool e Real Madrid. La Juventus vedrebbe una riduzione del valore complessivo dei calciatori del 23,4% da 751 a 575 milioni.

PAOLO DAL PINO gravina spadafora dal pino

Ultimi Dagoreport

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA? 

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...