singer commisso friedkin

IL CALCIO ITALIANO A STELLE E STRISCE – ECCO I MOTIVI CHE SPINGONO GLI INVESTITORI USA AD ACQUISTARE LE SOCIETA’ DI CALCIO IN SERIE A – IL CASO CVC, FONDO DI PRIVATE EQUITY INGLESE MA CHE HA GRANDI INVESTITORI AMERICANI ALLE SPALLE, MASSIMO REFERENTE DELLA CORDATA CHE È IN TRATTATIVA ESCLUSIVA CON LA LEGA SERIE A PER LA COSTITUZIONE DELLA MEDIA COMPANY CHE DOVRÀ GESTIRE I DIRITTI TV DEL CAMPIONATO PER I PROSSIMI ANNI -  AGNELLI SFERZANTE: “SE FOSSIMO NORMODOTATI NON AVREMMO BISOGNO DI TERZI IN LEGA PER SVILUPPARE IL BUSINESS”…

Luciano Mondellini per https://www.calcioefinanza.it/

 

 

singer

Investimenti Usa nel calcio – Chi conosce bene gli ambienti economici statunitensi racconta che le istituzioni finanziarie, i fondi e le società di investimento nordamericane siano piene di liquidità da investire. Una liquidità che proviene da prima che il Covid sconvolgesse le economie mondiali. E che ora ha necessità di essere investita perché, come insegnano nei corridoi delle investment bank di Wall Street e della City londinese, “il denaro fermo è denaro morto”.

 

Questa liquidità, raccontano sempre queste persone, non riesce ad essere assorbita interamente dalla economia americana e quindi ha necessità di essere investita all’estero in asset altamente redditizi per poter soddisfare i desiderata di rendimento di investitori importanti. Di qui l’esigenza di trovare obiettivi su cui puntare che siano sottovalutate o che abbiano potenziale inespresso.

 

Non solo, ma c’è anche la necessità che questi obiettivi siano sperabilmente asset o brand noti, in modo che anche gli investitori nordamericani con meno conoscenza dell’Europa possano capire su cosa il loro fund manager ha investito i loro soldi.

rocco commisso

Investimenti Usa nel calcio – Perché gli americani guardano al pallone

In questo quadro entra in gioco l’attenzione sempre maggiore dei grandi investitori americani per uno sport come il calcio che non appartiene agli americani per loro natura (basta osservare la tabella seguente per notare come i capitali Usa abbiano accelerato i propri investimenti nel pallone europeo negli ultimi anni).

 

Il calcio infatti soddisfa entrambi i requisiti di cui sopra. In primo luogo, per quanto riguarda la notorietà del brand, non si può dimenticare pe esempio quanto il nome Roma, ovvero quello di una città che per storia non ha eguali nel mondo, abbia contato nelle trattative che hanno portato il club prima nelle mani di James Pallotta e poi in quelle di Dan Friedkin. Tanto che Pallotta in una occasione si è lasciato andare a una notevole ammissione di onestà e a una domanda sul perché avesse investito nella società capitolina rispose: “Why Rome? Because it is f…ing Rome”.

commisso

 

Soprattutto però al di là dell’Atlantico il calcio viene considerato un asset con un potenziale inespresso sia a livello locale che a livello mondiale. Le società italiane per esempio vengono viste come una opportunità di investimento anche per le possibilità legate alla costruzione di un nuovo stadio (Roma, Fiorentina, Milan), mentre quelle inglesi sono invece considerate redditizie in sé in virtù del fatto che la Premier League è un torneo che è in grado di far fare utili a chi vi partecipa.

 

Ciò detto, è però il calcio come industria che viene vista come un settore dal potenziale inespresso. Andrea Agnelli, presidente della Juventus e dell’Eca (l’associazione europea dei club) in più di un’occasione ha ricordato come la finale di Champions League e il Super Bowl di football americano siano i due eventi sportivi più importanti tra quelli che ricorrono ogni anno.

 

ROCCO COMMISSO

Lamentando però il fatto che sebbene il calcio sia di gran lunga lo sport più popolare al mondo e quindi con la maggiore audience potenziale, la finale della Nfl generi un indotto economico ben superiore a quello del massimo torneo europeo. Un gap inconcepibile e difficile da digerire per chi gestisce il movimento e che fa capire quanto valore ci sia ancora da estrarre nel calcio, se gestito meglio.

Investimenti Usa nel calcio – La media company della Serie A

In questo scenario si comprende meglio perché le grandi istituzioni finanziarie, che si occupano principalmente di tonificare business che rendono meno del dovuto, si stanno interessando al calcio. In Italia per esempio Cvc, fondo di private equity inglese ma che ha grandi investitori americani alle spalle, è il massimo referente della cordata che è in trattativa esclusiva con la Lega Serie A per la costituzione della media company che dovrà gestire i diritti tv del campionato per i prossimi anni.

commisso

Nella cordata, insieme al fondo italiano Fsi, c’è anche Advent International, fondo con sede a Boston con grande raccolta negli Stati Uniti. L’idea, sposata dalla maggioranza dei presidenti di Serie A, è quella di affidarsi a dei professionisti come i fondi per migliorare le performance economica del prodotto calcio italiano. Anche Agnelli è stato chiarissimo criticando la sua categoria: “Se fossimo normodotati non avremmo bisogno di terzi in Lega per sviluppare il business”.

friedkin

Investimenti Usa nel calcio – Jp Morgan e il progetto Superlega

Di metà ottobre invece è la notizia che Jp Morgan, una delle banche più prestigiose di Wall Street, è pronta a finanziare con un pacchetto da 6 miliardi di dollari (5 miliardi di euro) un progetto di Superlega europea voluto dalla Fifa che, stando alla stampa britannica, pare abbia il supporto di Real Madrid. Liverpool e Manchester United.

Un progetto che ovviamente l’Uefa vede con il fumo negli occhi: perché infatti la confederazione europea dovrebbe cedere la gallina alle uova d’oro a quella mondiale? E in questo quadro quale sarebbe la posizione della Juventus, visto che Agnelli è molto vicino al presidente dell’Uefa Aleksander Ceferin?

Investimenti Usa nel calcio – Superlega VS campionati nazionali

dan friedkin

Nello stesso tempo l’interesse di Cvc e di altri fondi per sviluppare la Lega italiana mal si concilia con un progetto di Superlega voluto dalla Fifa e che probabilmente vedrebbe la partecipazione di Inter, Milan e Juventus. Così come mal si conciliano i progetti interni di sviluppare i brand de La Liga in Spagna o della Premier League in Inghilterra.

Insomma la sensazione è che il calcio mondiale sia alla vigilia di una grande rivoluzione finanziaria e che tra qualche anno la struttura di questo sport sarà profondamente diversa da quella attuale.

andrea agnelli

 

Jp Morgan difficilmente mette a disposizione garanzie per 6 miliardi di dollari se non è ragionevolmente certa di un ritorno. Nella stessa maniera manager esperti come quelli del private equity non si impegnano finanziariamente se non vedono un tornaconto per i loro investitori.

 

cvc capital partners

Il punto è che difficilmente tutto potrà andare in porto e qualcuno tra le istituzioni finanziarie che puntano al calcio non vedrà il rendimento che si attende.

friedkin padre e figlio foto mezzelani gmt 035krauseandrea pirlo andrea agnelli friedkin padre e figlio foto mezzelani gmt 034

Ultimi Dagoreport

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)

putin trump

DAGOREPORT - IL FATTO CHE PUTIN SIA RITORNATO A MOSCA CON L’ALLORO DEL VINCITORE, LA DICE LUNGA DI COME SIA ANDATO L’INCONTRO CON TRUMP. DEL RESTO, COME PUOI CONFRONTARTI CON GLI ESPERTI DIPLOMATICI RUSSI (SERGEI LAVROV E YURI USHAKOV), AFFIANCATO DA UN SEGRETARIO DI STATO COME MARCO RUBIO, NOTORIAMENTE A DIGIUNO DI GEOPOLITICA, E DA UN VENDITORE DI APPARTAMENTI COME STEVE WITKOFF? – PUTIN, SORNIONE, HA CERCATO DI CONVINCERE TRUMP DI TAGLIARE I LACCI E LACCIUOLI CON I LEADER EUROPEI - MISSIONE NON OSTICA VISTO I “VAFFA” ALLA UE, ULTIMO DEI QUALI LA GUERRA DEI DAZI - TRA VARI MOTIVI CHE MANTENGONO ACCESO UN INTERESSE DI TRUMP CON L’EUROPA, FA CAPOLINO L’EGO-SMANIA DI ESSERE INCORONATO, COME OBAMA, CON IL NOBEL DELLA PACE. ONORIFICENZA CHE VIENE PRESA A OSLO E NON A MAR-A-LAGO - E ADESSO COSA POTRÀ SUCCEDERE LUNEDÌ PROSSIMO NELLA SALA OVALE DOVE È ATTESO L’INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY? LA PAURA CHE IL LEADER UCRAINO SI PRENDA UN’ALTRA DOSE DI SCHIAFFI E SBERLEFFI DAL TROMBONE A STELLE E STRISCE INCOLPANDOLO DI ESSERE IL RESPONSABILE DEL FALLIMENTO DELLA SUA TRATTATIVA CON MOSCA, HA SPINTO MACRON A CONVOCARE I ''VOLENTEROSI'' -OBIETTIVO: PREPARARE ZELENSKY AL SECONDO ROUND CON IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA...