CARLITO’S WAY! PALLE CORTE, VERONICHE E I SOLITI PASSAGGI A VUOTO. STAVOLTA NON È RIUSCITA L’OPERAZIONE DI AUTO-SABOTAGGIO A CARLOS ALCARAZ CHE BATTE, SOTTO GLI OCCHI DI SALVINI, JACK DRAPER CON UN DOPPIO 6-4 E CONQUISTA LA SEMIFINALE AGLI INTERNAZIONALI (AFFRONTERÀ IL VINCENTE DELLA SFIDA TRA MUSETTI E ZVEREV) – LO SPAGNOLO A “SKY SPORT” PARLA DI MOMENTI DI “DISCONNESSIONE” DURANTE IL MATCH E RIFLETTE SULLE CONDIZIONI DEL CAMPO: “PREFERISCO QUELLO DI MADRID, È PIÙ RAPIDO…”
Carlito’s way. Palle corte, veroniche, magie e i soliti passaggi a vuoto. Stavolta non è riuscita l’operazione di auto-sabotaggio a Carlos Alcaraz che batte, sotto gli occhi del ministro Matteo Salvini, Jack Draper con un doppio 6-4 e conquista la semifinale agli Internazionali di Roma dove affronterà il vincente della sfida tra Musetti e Zverev.
CARLOS ALCARAZ
Lo spagnolo, che è sceso in campo con un cerottone nero sul naso “per respirare meglio”, ha sfoderato la sua sinfonia di colpi e la solita discontinuità.
Conquistato il primo set in crescendo con 4 game consecutivi, Carlitos ha staccato mentalmente sullo 0-1 nel secondo set nonostante i consigli che arrivavano dal suo box di giocare “ogni punto con aggressività”.
Nel secondo game ha sprecato diverse palle per consolidare il vantaggio e ha perso il gioco. Jack Draper, il talentuoso rampollo inglese (il padre Roger è l’ex ad della Federtennis britannica) è riuscito così a tornare in partita, ha esibito il suo drittone ma non ha sfruttato due palle break nell'ottavo game perdendo poi servizio e partita.
CARLOS ALCARAZ
Al termine della gara, ai microfoni di "Sky Sport", Alcaraz non ha dribblato le domande sulla sua discontinuità e ha parlato di momenti di "disconnessione” durante il match: “C’era molto vento, ho provato a imporre il mio ritmo e a giocare il mio tennis. Preferisco un campo più rapido come quello di Madrid ma mi piace giocare a Roma”
CARLOS ALCARAZ