CARPI DIEM: DAL TERREMOTO AL SOGNO DELLA SERIE A IN 3 ANNI - IL SINDACO: "DIMENTICATI DOPO IL SISMA, STIAMO CERCANDO DI RIPARTIRE. LE FRASI DI LOTITO? NON HANNO NIENTE A CHE FARE CON LO SPORT"

carpicarpi

Franco Giubilei per “la Stampa”

 

Dal dolore e dalle macerie del terremoto al possibile traguardo della serie A. Carpi è riuscita a lasciarsi alle spalle i giorni della disperazione e si è conquistata rapidamente un presente che ha restituito il piacere di vivere anche grazie alle imprese della squadra di calcio.
 

La primavera ha portato in città il fortissimo profumo della serie maggiore: la squadra guidata da Castori guarda la seconda in classifica, il ben più titolato Bologna, dall’alto di un distacco di nove punti, mentre il Vicenza arranca addirittura a 13 punti di distanza.

CARPI STADIO CABASSICARPI STADIO CABASSI

 

Considerato che fino a sei anni fa il Carpi se la giocava nell’interregionale, ci sarebbe da impazzire dall’entusiasmo, e invece no: niente bandiere biancorosse ai balconi e niente vetrine addobbate nei negozi di piazza Martiri, dove le impalcature che incartano il duomo cinquecentesco ricordano la violenza del terremoto del maggio 2012.

 

Per trovare tracce della marcia trionfale nella serie cadetta, sancita dall’ultima vittoria in casa del Vicenza sabato scorso con due gol a firma di un ragazzo dal nome improbabile, Kevin Lasagna, bisogna raggiungere i paraggi del minuscolo stadio “Cabassi”. 
 

carpi duomo piazza martiricarpi duomo piazza martiri

Lo stadio del 1928
Fa quasi tenerezza quest’impianto del 1928 intitolato a un giovane partigiano ucciso nel ’44 dai repubblichini, con i suoi 4.200 posti e la pista per le biciclette inutilizzata dagli Anni 60 che circonda il campo: «E dire che noi carpigiani facciamo fatica a riempirlo, il tutto esaurito c’è stato solo nel derby col Modena e si ripeterà domani sera col Bologna – racconta Davide Visintin, 46 anni, tifoso del Carpi dall’85, mentre beve un caffè al Bar Stadio -. Non ci aspettavamo di finire così in alto, speravamo in una salvezza tranquilla. Ma alla fine del girone d’andata qualche speranza abbiamo cominciato ad averla, e adesso mi sembra una cosa irreale, ma aspetto la sicurezza matematica». 
 

alberto bellellialberto bellelli

Il sisma
Un segno di rinascita dopo il disastro del terremoto, che a Carpi ha reso inagibili le case di 4.500 persone su 72mila abitanti, anche se nessuno ha dovuto fare ricorso ai moduli abitativi provvisori, i prefabbricati tuttora utilizzati in altri paesi colpiti dal sisma come Mirandola. I successi della squadra, alla seconda stagione consecutiva in B, hanno contribuito a risollevare il morale: «Abbiamo avuto diversi milioni di danni al patrimonio pubblico e tante case private danneggiate, ma ci siamo tirati su – spiega il sindaco Alberto Bellelli, 38 anni, che il suo Carpi è andato a veder anche in trasferta a Bologna, con tifosi della curva -. Ora il calcio ci sta dando una visibilità importante, mentre dopo il terremoto l’attenzione generale è scemata rapidamente».
 

LOTITO 1LOTITO 1

Le frasi del presidente della Lazio Lotito sull’inutilità delle società piccole nel calcio che conta, per il sindaco sono storia chiusa: «Non hanno niente a che fare con lo sport, è un concetto diverso di calcio su cui non sono affatto d’accordo. Dispiace pensare che una favola dello sport possa essere dannosa. Qui stiamo cercando di ripartire dopo il sisma grazie alla squadra e alle aziende che stanno scalando posizioni importanti come Twin Set, Blumarine, LiuJo, lo stesso Gaudì che è il patron del Carpi».

 

kevin lasagnakevin lasagna

Intanto ci si prepara al big match col Bologna con i due gruppi di tifosi - i Guidati dal Lambrusco e gli Irriducibili - che litigano fra loro: i primi, in caso di promozione, chiedono alla società di continuare a giocare a Carpi, gli altri si accontenterebbero di qualsiasi altra soluzione. Già, il Cabassi non è omologato per la serie A. L’ipotesi più ragionevole è che si vada a giocare a casa dei rivali storici del Modena, o a Parma. Il ds Cristiano Giuntoli non si sbottona: “Affronteremo la cosa solo in un secondo tempo». 
 

Al Tribhune Bar dello stadio, intanto, il gestore Daniele Verrini ricorda «I 20 anni in curva, dalla serie D alla C2, fino al fallimento e alla rinascita. Poi ho smesso di andare allo stadio e ho preso il bar». Intorno, tifosi ultra 60enni rievocano le ultime gesta di Kevin Lasagna, in attesa dell’allenamento pomeridiano della squadra.

claudio lotitoclaudio lotito

 

stefano bonacinistefano bonacinicastoricastori

Ultimi Dagoreport

osnato fazzolari savona banco bpm

FLASH! – NONOSTANTE SIA FINITO NEL MIRINO DI FAZZOLARI (TRAMITE IL BRACCIO ARMATO, MARCO OSNATO), IL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, NON È UN TIPINO FACILE DA “PIEGARE”, VISTA ANCHE LA SUA “SARDITUDINE”: SA CHE SE DOVESSE PARTIRE DA PALAZZO CHIGI L’ORDINE DI RASSEGNARE LE SUE DIMISSIONI, SI REGISTREREBBE UN PESANTISSIMO CONTRACCOLPO SULLA BORSA DI MILANO – COSE MAI VISTE NELLA GUERRA IN CORSO TRA LA FINANZA MILANESE E IL GOVERNO DI ROMA: IERI E' APPARSA UNA PAGINA DI PUBBLICITÀ SUL “GIORNALE” DI ANGELUCCI, CON CUI BANCO BPM, CARO ALLA LEGA DEL MINISTRO GIORGETTI, SPARA UN GIGANTESCO "NO" ALL’OPS DI UNICREDIT...

il patriarca kirill con vladimir putin alla veglia pasquale

FLASH – QUANDO IL MINISTRO DEGLI ESTERI RUSSO, SERGEI LAVROV, CHIUDE LA PORTA ALNEGOZIATO IN VATICANO SOSTENENDO CHE NON SIA “ELEGANTE CHE PAESI ORTODOSSI (RUSSIA E UCRAINA) DISCUTANO IN UNA SEDE CATTOLICA” DELLA PACE, UTILIZZA UN ARGOMENTO PRETESTUOSO. INNANZITUTTO PERCHÉ L’UNITÀ ORTODOSSA SI È ROTTA CON L’INVASIONE DELL’UCRAINA DEL 2022 (LA CHIESA DI KIEV HA PRESO LE DISTANZE DA QUELLA DI MOSCA). E POI PERCHÉ RIVOLGERSI AL PAPA FAREBBE OMBRA AL PATRIARCA DI MOSCA, KIRILL, CHE HA BENEDETTO PUTIN E LA SUA “OPERAZIONE SPECIALE” PARLANDO DI “GUERRA SANTA…”

de luca schlein guerini decaro

DAGOREPORT: SINISTR-ELLY COLTELLI! LA SCHLEIN PENSA DI IMBRIGLIARE LA MINORANZA RIFORMISTA CON UN CONGRESSO DOPO LE REGIONALI DI AUTUNNO, MA NON FA I CONTI CON LA REALTÀ DEL CORPACCIONE DEM. PIÙ DELLA METÀ DEGLI ISCRITTI AL PD, INFATTI, HA UN ORIENTAMENTO RIFORMISTA, DIVERSO DA QUELLO DELLA ATTUALE SEGRETARIA E MOLTI ESPONENTI DI PESO DEL PARTITO SONO SCHIERATI SU POSIZIONI A LEI AVVERSE, A INIZIARE DA VINCENZO DE LUCA, CHE TUONA: “NON CONSENTIREMO CHE LA CAMPANIA TORNI NELLA PALUDE NELLA QUALE ERA DIECI ANNI FA”. IL CONGRESSO PER ELLY PUÒ DIVENTARE UNA ROULETTE RUSSA IN CUI RISCHIA DI SPACCARE IL PARTITO...

giorgia meloni - matteo salvini - meme by edoardo baraldi

DAGOREPORT - IL DIVORZIO TRA SALVINI E MELONI È SOLO QUESTIONE DI TEMPO: DOPO LE REGIONALI IN AUTUNNO, UNA VOLTA VARATA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, LA ZELIG DELLA GARBATELLA POTREBBE SFANCULARE LA LEGA DAL GOVERNO E COALIZZARSI SOLO CON FORZA ITALIA AL VOTO ANTICIPATO NELLA PRIMAVERA DEL 2026 – LIBERA DALLA ZAVORRA DEL CARROCCIO, MELONI SAREBBE FINALMENTE LIBERA DI AVVICINARSI AL PARTITO POPOLARE EUROPEO – DOPO TIRANA, RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA CON I VOLENTEROSI AL TELEFONO CON TRUMP, LA DUCETTA HA CAPITO DI AVER SBAGLIATO E HA CAMBIATO COPIONE - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PERSO PERO' IL VIZIO, PER RITORNARE SULLA RIBALTA INTERNAZIONALE, DI ''STRUMENTALIZZARE'' PERFINO PAPA LEONE XIV CHE FIN DAL PRIMO GIORNO SI E' DETTO PRONTO AD OSPITARE IL NEGOZIATO TRA RUSSIA E UCRAINA (MA FINCHÉ NON PORTERÀ A CASA LA SUA "VITTORIA", PUTIN NON PUÒ FARE ALTRO CHE SABOTARE OGNI TENTATIVO DI PACE...)

giorgia meloni times musk sunak edi rama

COME AL SOLITO, I GIORNALISTI ITALIANI SI FERMANO AI TITOLI: L’ARTICOLONE DEL “TIMES” SUI LEADER INTERNAZIONALI “TUTTI PAZZI PER LA MELONI” NON È PROPRIO UNA CAREZZA SUL FACCINO DELLA SORA GIORGIA, COME CI VOGLIONO FAR CREDERE “CORRIERE”, “LIBERO” E GLI ALTRI MEGAFONI DELLA FIAMMA MAGICA. ANZI, È PIENO DI FRECCIATONE ALLA THATCHER DE’ NOANTRI, TIPO “L’UMILTÀ BEN PREPARATA” DI FRONTE AL PREMIER ALBANESE EDI RAMA. O LA CHIOSA SULL’INCONTRO CON JD VANCE: “IL FLIRT DELLA 48ENNE ERA SOLO NATURALMENTE SIMPATICO O SI È RESA CONTO CHE RIDENDO DELLE BATTUTE DEGLI UOMINI DI POTERE OTTERRÀ L'ACCORDO COMMERCIALE CHE DESIDERA?” – RICORDA I “THREESOME” E IL PACCO DI GIAMBRUNO, SMONTA LE ORIGINI PROLETARIE DELLA DUCETTA E CHIUDE CITANDO BERLUSCONI: “È UNA PERSONA CON CUI NON SI PUÒ ANDARE D'ACCORDO”. VI SEMBRANO COMPLIMENTI?