NOZZE IN VISTA TRA IL BISCIONE E IL DRAGONE? - BERLUSCONI TRATTA CON IL LEADER CINESE XI JINPING PER LA CESSIONE DEL MILAN - NELL’AFFARE SI DISCUTE ANCHE DI MEDIASET (CHE INGOLOSISCE ALCUNE AZIENDE CINESI)

Mario Pagliara e Marco Pasotto per “La Gazzetta dello Sport”

BERLUSCONI XI JINPING 1BERLUSCONI XI JINPING 1

 

Quando la prima volta, nel 2009, gli chiese se il Milan fosse sul mercato, Berlusconi gli regalò un sorriso, una battuta di spirito alla sua maniera. Ma anche una promessa: "Quando lo sarà, sarai il primo a saperlo". Sei anni dopo, il presidente rossonero si è ricordato di quella stretta di mano con Xi Jinping nel corso di uno dei tanti bilaterali che l’allora governo Berlusconi allestì per promuovere nuovi rapporti commerciali tra Italia e Cina.

 

Quando ha deciso di mettere il Milan sul mercato, Silvio non si è fatto scappare quella che rappresenta soprattutto una gigantesca occasione, visto il momento finanziario della società: da Arcore ha attivato il ponte comunicativo direttamente con quello che all’epoca era il vicepresidente della Repubblica Popolare Cinese e che oggi è il Capo di Stato e segretario del Partito comunista cinese.

 

Il leader cinese Xi Jinping, uno degli uomini più potenti del pianeta, e Silvio Berlusconi, ex presidente del Consiglio italiano, ragionano, si confrontano, dialogano di persona cercando di costruire insieme la nuova era rossonera. Se non fosse ancora chiaro, quella che riguarda il Milan è diventata un’autentica trattativa di Stato. Ad altissimi livelli, e con più interessi coinvolti e intrecciati.

BERLUSCONI XI JINPINGBERLUSCONI XI JINPING

 

MEDIASET — Berlusconi ha appena parlato di "due offerte cinesi che oggi si stanno annunciando". Si riferiva alle due proposte di cui si parla ormai da settimane ma delle quali adesso si iniziano a conoscere con maggiore precisione genesi e composizione: da una parte c’è il capocordata Bee Taechaubol, sì thailandese ma con alle spalle i fondi cinesi garantiti dall’appoggio della banca d’affari Citic Securities; dall’altra c’è il governo cinese.

 

Con il quale si sta ragionando su uno scenario che supera i confini del Milan: i due leader stanno parlando anche di Mediaset (che ingolosisce alcune aziende cinesi) e della possibilità di garantire a Fininvest alcune fette del colossale mercato televisivo orientale. Non si tratta, dunque, solo di un appoggio esterno: nella trattativa il governo cinese è coinvolto direttamente, con il ruolo di attore protagonista.

 

BERLUSCONI MR BEEBERLUSCONI MR BEE

LA DAMA CINESE — La svolta è arrivata quando a Milano è sbarcata la misteriosa dama cinese. Il cui velo di mistero si è dissolto col passare dei giorni. L’abbiamo chiamata Mrs Cina, all’anagrafe è Wang Xingxian, direttore della commissione "The power of dream, come with love" dell’organismo Apecf, una sorta di consorzio d’imprese creato dal governo cinese per incrementare gli investimenti in Europa e, nell’anno di Expo, soprattutto in Italia. Mrs Wang a Milano si è vista, per la prima volta, il 30 aprile, quando i cinesi hanno concluso la due diligence (l’analisi dei conti del Milan) esprimendo un parere positivo, e la sera ha partecipato anche alla festa in piazza Duomo per l'apertura di Expo con il concerto di Andrea Bocelli.

 

Nei due giorni successivi ha ricevuto gli "onori di stato" da Berlusconi (sono stati a sua disposizione l’autista di Silvio e il capo della sicurezza di Arcore per visitare il Meazza e Casa Milan), che ha incontrato due volte, il 2 e il 3 maggio. Una emissaria del governo, portatrice della proposta di 580 milioni per acquisire subito il 51% del Milan.

 

xi jinping gioca a calcioxi jinping gioca a calcio

LA CENSURA — Mrs Wang è stata un’ambasciatrice di un governo che indirizza le scelte di tutte le grandi aziende cinesi attraverso la partecipazione con fondi pubblici al bilancio o con la politica. La settimana scorsa Berlusconi si è dedicato esclusivamente al Milan, isolandosi da tutti, anche dai dirigenti di Fininvest incaricati di seguire la cessione del club, prima di rituffarsi il 7 aprile in campagna elettorale.

 

xi jinping gioca a calcioxi jinping gioca a calcio

Da Villa San Martino ha condotto personalmente la trattativa con il presidente Xi Jinping e con il primo ministro del Consiglio di Stato, Li Keqiang. Silvio ha parlato in conference call con Pechino, a conferma che l’interesse dell’apparato cinese è fortissimo: vuoi perché Xi è grande appassionato di calcio e simpatizzante del Milan, vuoi perché il calcio è stato individuato come la prossima frontiera da conquistare per affermare la leadership mondiale.

 

La pista governativa è top secret, ma anche in un paese come la Cina (dove i giornali sono super controllati), qualcosa è scappato al filtro della censura. Il 7 maggio, infatti, una testata ha pubblicato la foto di un membro del partito con alle spalle lo stemma del Milan e la scritta: "Il presidente Xi dà il via all’attacco: la forte Cina potrebbe comprare il Milan per 1 miliardo e 190 milioni". Non solo.

 

xi jinping gioca a calcioxi jinping gioca a calcio

Poche ore dopo, ecco un’altra foto. Stavolta in primo piano c’era Wang Jianlin, il boss di Wanda Group e amico personale del presidente Xi, con alle spalle ancora il marchio rossonero: "Jianlin irrompe nei campionati europei e attacca ancora, stavolta la Serie A" (il riferimento è all’acquisto di Wanda del 20% dell’Atletico Madrid). Queste foto sono rimaste online poche ore, poi la censura governativa ha fatto il suo lavoro: sul web ora non ve n’è più traccia. 

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - "LA STAMPA"  DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI...

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?