froome

TUTTE LE PROVETTE PORTANO A FROOME - BUFERA DOPING NEL CICLISMO, IL 4 VOLTE TRIONFATORE DEL TOUR TROVATO POSITIVO ALLA VUELTA 2017 (LIVELLI ECCESSIVI DI SALBUTAMOLO) – IL TEAM SKY, LA SUA SQUADRA: "NESSUNA VIOLAZIONE. SI TRATTA DI UN COMUNE FARMACO ANTIASMATICO CHE FROOME ASSUME DA TEMPO" – ESCALATION DI VIOLENZE IN ISRAELE, RISCHIA DI SALTARE LA PARTENZA DEL GIRO DA GERUSALEMME

Da gazzetta.it

froome

 

Il ciclista britannico Chris Froome, quattro volte trionfatore al Tour de France e recente vincitore della Vuelta in Spagna, è stato trovato positivo al salbutamolo (un broncodilatatore) durante un controllo antidoping effettuato proprio nella corsa a tappe spagnola, il 7 settembre, al termine della 18ª tappa da Suances a Santo Toribio de Liebana. Lo comunica la Federazione ciclistica internazionale, aggiungendo che le controanalisi sono già state effettuate, e hanno confermato la positività del primo campione.

 

L'Uci comunica di non avere provveduto alla sospensione provvisoria del corridore, in ragione della natura della sostanza incriminata, un farmaco antiasmatico che Froome assume da tempo.

 

froome 7

La concentrazione di salbutamolo nelle urine del capitano del Team Sky, però, è superiore alla soglia massima consentita di 1000 nanogrammi/millilitro. Un caso analogo a quelli di Alessandro Petacchi e Diego Ulissi, che per identico motivo furono squalificati per un anno e per nove mesi rispettivamente. Se anche a Froome toccasse la stessa sorte, tra l'altro, Vincenzo Nibali vincerebbe a tavolino la sua seconda Vuelta, dato che fu proprio il siciliano a contendere al britannico la maglia rossa fino all'ultimo giorno, e a salire sul secondo gradino del podio a Madrid.

 

TEAM SKY — "Chris soffre d'asma sin dall'infanzia - scrive in una nota il Team Sky - e usa un farmaco molto comune, il salbutamolo, per prevenire e curare i sintomi dell'asma da sforzo. Si tratta di un farmaco permesso dalle regole della Wada, per il quale non è necessario nemmeno il TUE (esenzione per uso terapeutico, ndr) a patto che non si inalino più di 1600 microgrammi ogni 24 ore e più di 800 ogni 12". Come detto, tuttavia, la concentrazione di salbutamolo nelle urine di Froome il 7 settembre, era superiore al consentito: 2000 ng/ml, il doppio esatto della soglia massima permessa.

froome 6

 

 

 

 

GIRO D’ITALIA: RISCHIA DI SALTARE LA PARTENZA DA GERUSALEMME

Francesca Monzone per il Messaggero

 

Il terrorismo e le questioni politiche internazionali colpiscono anche lo sport. Questa volta a finire sotto l’occhio del ciclone è il Giro d’Italia che per l’edizione numero 101, quella del 2018, potrebbe veder sfumare la storica partenza da Gerusalemme il prossimo 4 maggio. La Rai, che detiene i diritti televisivi del Giro, ha annullato tutte le partenze per Gerusalemme dove la prossima settimana i tecnici di viale Mazzini avrebbero dovuto effettuare i sopralluoghi per le riprese delle tre tappe in Israele. A quanto pare la stessa Farnesina avrebbe invitato la tv di Stato a non inviare personale in quella zona: si legge infatti dalla pagina del sito del Ministero degli Esteri di elevare la soglia di attenzione per i nostri connazionali a Gerusalemme e Cisgiordania e di evitare luoghi affollati nonché l’utilizzo di autobus o taxi collettivi.

 

froome 3

LETTERA AL PAPA La corsa “rosa” in Israele ha in programma tre tappe, una a Gerusalemme con una cronometro proprio nella città vecchia considerata attualmente zona ad alto rischio per attentati; una seconda frazione da Haifa a Tel Aviv e l’ultima da Be’ Er Sheva a Eilat. La stampa sportiva internazionale nei giorni scorsi proprio riguardo la partenza del Giro d’Italia da Israele ha ricevuto comunicati provenienti dall’organizzazione belga ECCP Brussels e dalla Palestinian BDS National Committee attraverso le quali si stanno raccogliendo firme per evitare che la corsa passi da quei Paesi.

 

È stata scritta una lettera anche a Papa Francesco nella quale si chiede di prendere le distanze dall’evento sportivo. La corsa a tappe italiana per il 2018 ha ideato un percorso speciale: non solo ha scelto di partire fuori dall’Europa, ma come tappa finale ha scelto Roma volendo accostare così due città così importanti dal punto di vista storico, religioso e politico, ossia Roma e Gerusalemme.

 

FROOME

Questi, però, momenti di grande conflittualità in Medio oriente: sono tempi di intifada, giorni di missili e di battaglia, di violenze e dimorti. Lo sport purtroppo negli ultimi due anni è stato già coinvolto negli atti terroristici: è stato costretto ad annullare importanti partite di calcio oppure cambiare sede di grandi eventi sportivi, come nel 2016 quando i campionati Europei di ciclismo, che dovevano svolgersi a Nizza, vennero spostati a Plumelec in zona completamente opposta del Paese in seguito all’attentato del 14 luglio nella città francese.

 

 

Prima ancora a rischio fu il Giro delle Fiandre dopo l’attentato all’aeroporto di Bruxelles e in quello stesso anno si temeva anche per l’arrivo a Parigi del Tour de France tanto che le misure di sicurezza furono imponenti e tutta l’area venne chiusa e presidiata due giorni prima dell’arrivo della corsa. Come non dimenticare poi l’attentato alla maratona di Boston nel 2013, dove morirono tre persone e i feriti furono oltre duecento.

FROOME

 

ALCUNE REGIONI CANDIDATE Gli organizzatori della corsa rosa non hanno detto nulla riguardo una possibile variazione del programma e un trasferimento della partenza da Israele, ma sicuramente avranno ideato un piano alternativo. A quanto pare ci sono regioni come la Puglia, la Toscana e l’Emilia che si sono già offerte di ospitare le eventuali tre tappe iniziali che non verrebbero disputate all’estero, ovvero in Israele. Se venisse meno la partenza dall’estero a quel punto si potrebbe ipotizzare un via direttamente dalla Sicilia che attualmente è la sede scelta per la partenza della quarta tappa della corsa italiana

froome landa aruFROOMEfroome landa

Ultimi Dagoreport

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…