cucchi trevisani adani

RADIOGOL! DALL'INIMITABILE CIOTTI ALLA NOTTE DI BERLINO, RICCARDO CUCCHI, STORICA VOCE DI 'TUTTO IL CALCIO', RACCONTA IN UN LIBRO 35 ANNI DI EMOZIONI ALLA RADIO - "LE POLEMICHE SU TREVISANI E ADANI? NON MI SCANDALIZZA IL LORO COMMENTO. I TEMPI CAMBIANO. MA SE SI SPARANO TUTTE LE CARTUCCE ALLA PRIMA PARTITA DI CHAMPIONS, COSA FARANNO SE L’INTER ARRIVA IN FINALE?” – E POI EZIO PASCUTTI, PUCCINI, CERONETTI E QUEL RIMPIANTO... – VIDEO

Francesco Persili per Dagospia

 

RICCARDO CUCCHI

“Spero che tu non faccia le radiocronache come giochi a carte”. Lo scopone non è mai stato il punto forte di Riccardo Cucchi. Lo scoprì, a sue spese, anche Sandro Ciotti sul volo di ritorno dalla finale di Coppa Campioni che il Milan di Capello aveva vinto sul Barcellona per 4-0. In compenso, la sua inconfondibile voce per 35 anni ha contribuito a scandire, e a scolpire, la storia di “Tutto il calcio minuto per minuto”.

 

A un anno e mezzo dall’ultima radiocronaca, Inter-Empoli a San Siro, Cucchi ha dedicato alla radio e al calcio “un atto d’amore” in forma di libro, “Radiogol” (Il Saggiatore, pagine 269). “Non è un’autobiografia - spiega il giornalista Rai a "Dagospia" - ma un libro di narrativa, una serie di racconti in cui però personaggi e partite sono reali”.

cucchi cover

 

Romanzo popolare in presa diretta. Un viaggio tra le parole (“Più breve sei, più bravo sei”, secondo la regola aurea di Mario Giobbe) e i ricordi di quelle domeniche messe in musica da Lucio Dalla a vedere “le partite contro il muro e non allo stadio”. Ancelotti dice: "A me piace la radio. Il calcio è più emozionante se lo ascolti”. Ma siamo nel tempo delle pay tv e del calcio spezzatino.

 

ciotti

“Eppure anche oggi la radio si può ritagliare uno spazio importante - spiega Cucchi - Non terrà come un tempo incollati alle radioline 25 milioni di appassionati ma ha una sua funzione specialmente ora che le partite sono distribuite in diverse fasce orarie nel fine settimana. Diventa impossibile seguirle tutte dal divano. E negli spostamenti può tornare utile la radiocronaca”.

 

SANDRO CIOTTI ENRICO AMERI

Scorrono storie, battute e aneddoti memorabili. “Ma si può essere più coglioni di così?, esclamò Enrico Ameri, esasperato dall’ennesima interruzione di Ciotti. Dualismo alla Coppi e Bartali. “Ameri era trascinante, Ciotti più letterario. Aveva uno stile inimitabile, ricchezza lessicale (“la ventilazione inapprezzabile…) cultura e ironia”, prosegue Cucchi. “A Bari la giornata è languida come gli occhi di Ornella Muti”. Oppure di fronte alla giornata storta del direttore di gara Lo Bello: “Ha arbitrato di fronte a 60 mila testimoni”. Ogni epoca ha i suoi narratori ma “il radiocronista perfetto resta quello che riesce a essere una sintesi tra Ciotti e Ameri”.

trevisani adani

 

Riccardo Trevisani e “Lele” Adani di Sky sono finiti nel tritacarne social per l’esultanza al gol del 2-1 dell’Inter contro il Tottenham. “Io appartengo a un’altra scuola ma non mi scandalizza il loro commento. I tempi cambiano. Oggi con lo stile di Martellini e Pizzul non si riuscirebbe a tenere gli spettatori ‘attaccati’ alla tv. Piuttosto mi chiedo se si sparano tutte le cartucce alla prima partita di Champions, cosa faranno se l’Inter arriva in finale?”

 

“Vediamo Cannavaro salire in piedi sul tavolino. La Coppa, eccola. L’alza al cielo, la bacia, è nostra. E’ nostra, è nostra, è nostra. E’ di tutti gli azzurri, è di tutti gli italiani”. Cucchi non ha dubbi: la notte di Berlino nel 2006 è stata "la più emozionante" della sua vita. “Prima di me alla radio erano stati solo Carosio, nel ’34 e nel ’38, e Ameri, nel 1982, a raccontare la vittoria azzurra ai Mondiali. Io sono stato il terzo. Essere tra i pochissimi mi rende orgoglioso. E mi trasmette un’emozione fantastica”.

RICCARDO CUCCHI

 

La radio racconta storie “e alla fine ti racconta le persone”. Tra tutte, Cucchi sceglie l’intervista a Ezio Pascutti che si ritrovò incasellato a causa della catastrofe contro la Corea nella dimensione degregoriana di quei “calciatori tristi che non hanno vinto mai”.

 

“Era un grandissimo attaccante, conquistò anche uno scudetto ma fu coinvolto nel 1966 nella partita simbolo del disastro azzurro e non fu mai in grado di superare quella delusione…”.

 

CANNAVARO 2

Dalla Corea alla Svezia, da Mondino Fabbri a Ventura, “che si è trovato in una situazione difficile”: “Oggi il problema della Nazionale non è il ct ma la qualità dei calciatori più bassa rispetto al passato”. Manca il direttore d’orchestra, il Pirlo, il Totti della situazione. Perché poi il calcio e la musica sono più vicini di quanto si creda. “Una buona squadra è frutto dell’armonia di 11 strumentisti che devono essere capaci di interpretare un’idea di gioco”, scrive Riccardo Cucchi, grande appassionato di opera lirica.

 

Nel libro c’è anche un’intervista immaginaria a Giacomo Puccini. “L’omaggio ha tratto ispirazione dalle interviste impossibili di Guido Ceronetti”. Sette Mondiali, otto Olimpiadi e un rimpianto. “Avrei voluto raccontare la maratona di Dorando Pietri, che ai Giochi di Londra del 1908 arrivò primo e poi fu squalificato perché tagliò il traguardo sorretto dai giudici di gara. A rendere immortale la sua impresa fu Arthur Conan Doyle, il papà di Sherlock Holmes". Elementare, Cucchi.

 

CUCCHICUCCHICERONETTI Guido Ceronetti fabio cannavaroCALCIO TUTTO IL CALCIO MINUTO PER MINUTO CIOTTICIOTTI AMERIcucchi empoliCUCCHISTRISCIONE CUCCHI

 

dorando pietri

pascutti

ARTHUR CONAN DOYLEceronetti

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)