piatek cr7 cristiano ronaldo nainggolan

SERIE A: TOP & FLOP DEL GIRONE D’ANDATA – LA JUVE ERA GIÀ LA JUVE PRIMA, FIGURARSI ORA CON CR7: DELUSI QUELLI CHE PENSAVANO CHE L’ITALIA AVREBBE ANESTETIZZATO RONALDO: PER PRENDERE LE MISURE CI HA MESSO TRE PARTITE, POI NON SI È PIÙ FERMATO – I CINQUE MESI VISSUTI PERICOLOSAMENTE DA NAINGGOLAN A MILANO. LA DELUSIONE HIGUAIN E LA SORPRESA PIATEK

Carlos Passerini per il “Corriere della Sera”

cr7

 

Vedrai che alla prima scarpata si accorgerà che qui è diverso. Perché in Italia, dicevano, la difesa è una cosa seria, mica come in Spagna. Lo pensavano in tanti, o meglio lo speravano in tanti. «Farà più fatica» è stato il mantra estivo di tutti quelli che stanno dall' altra parte, di quelli che le cose non le vedono in bianconero, ma era in fondo solo un umanissimo tentativo di esorcizzare la paura, per mascherare una riflessione ovvia, e cioè che la Juve era già la Juve prima, figurarsi ora che arriva pure quello là.

cr7

 

La verità è che il pronostico/speranza dei detrattori ha avuto vita breve, tre partite, il tempo che CR7 ha impiegato per prendere le misure al calcio italiano. Da lì non s' è più fermato. Cinque mesi dopo lui e la sua Juve stanno esattamente dove era normale fossero: Madama sfreccia verso l' ottavo scudetto consecutivo, lui guida la classifica cannonieri a quota 14 reti, una in più del sorprendente Piatek del Genoa (pagato 4,5 milioni a giugno, oggi vale 8-10 volte di più) e due in più dell' eterno Quagliarella. «Io non lavoro per i primati personali ma per il mio club» ha spiegato ieri il campione di Madeira in un' intervista a Record.

 

C' è un altro dato che dice parecchio, vale a dire i 4 assist. «Il suo enorme spirito competitivo sta facendo crescere anche gli altri»: Allegri lo sintetizza così, il senso di Cristiano per Madama. Con lui accanto, è il concetto, tutti rendono di più. La classe, a volte, può essere contagiosa.

nainggolan inter

 

Succede a volte anche il contrario, e cioè che la crisi di uno diventi la crisi di tutti. Per fortuna dei tifosi interisti non è stato fino in fondo il caso di Nainggolan. Nel senso che malgrado l' annata fin qui deludente del belga (3 gol soltanto, a fronte dei 39 milioni spesi per comprarlo dalla Roma) la squadra sta disputando un campionato più o meno in linea con le aspettative. Di certo però Nainggo non ha fatto fare il salto di qualità tanto atteso. Era stato preso per quello, non è andata così.

 

nainggolan inter

Più che per le prestazioni in campo, Radja si è fatto notare per la sfilza di guai combinati in questi cinque mesi vissuti pericolosamente fra ritardi agli allenamenti e notti di festa. Il primo a dover riflettere è però chi l' ha voluto a tutti i costi, cioè il suo allenatore Luciano Spalletti, che farà bene invece a ringraziare chi ha compensato il vuoto lasciato dall' acquisto estivo: su tutti Icardi e Skriniar, protagonisti di un' andata a livelli altissimi.

 

KRZYSZTOF PIATEK

L' argentino segna meno (17 gol a fine andata un anno fa, 9 ora, più 4 in Champions) ma adesso gioca più per la squadra, ha allargato il suo raggio d' azione, rientra, aiuta i compagni. Prima era solo un bomber, ora è un bomber ma anche un capitano vero.

 

higuain 1

A proposito di attaccanti, uno che va inserito senz' altro fra le delusioni dell' autunno-inverno è Gonzalo Higuain. Il ritorno al gol contro la Spal dopo 866 minuti è un buon segno ma non basta, il suo spleen è costato al Milan l' uscita dalla zona Champions, che comunque resta ancora a tiro, a un punto solo. Il Pipita costa una fortuna, quasi 20 milioni di euro lordi solo per l' ingaggio: troppi per uno che ha segnato soltanto 8 volte, Europa League inclusa. A compensare, qui, ci hanno pensato il fantasista spagnolo Suso (re degli assist del torneo, 8) e un Donnarumma tornato Supergigio, con due pazzesche parate salvavita nelle ultime due partite.

schick

 

zaniolo

Detto che in una ideale top 11 andrebbero inseriti i napoletani Milik e Koulibaly, l' atalantino Zapata (10 reti, crescita impressionante) e Gervinho del Parma (suo il gol fin qui più bello, la serpentina di 70 metri Weah-style contro il Cagliari), in una flop 11 ci sarebbe invece molta Roma: Dzeko e Schick in campionato hanno segnato solo 2 gol ciascuno, come l' irriconoscibile Pastore il cui unico merito è aver lasciato spazio al talento giovane e purissimo di Zaniolo, classe 1999, il miglior giovane del torneo insieme al suo compagno Lorenzo Pellegrini, a Barella del Cagliari e all' ivoriano Traoré dell' Empoli, addirittura un 2000.

 

milinkovic savic

Un guaio ce l' ha anche la Lazio: Milinkovic-Savic è oggi un oggetto misterioso, in pochi mesi la sua valutazione s' è dimezzata, da 100 a 50 milioni. Fra i flop non si può infine non inserire Pjaca della Fiorentina, mentre a voler cercare per forza un segno meno nell' inarrivabile Juventus si potrebbe forse indicare Douglas Costa. Ma è una riflessione filosofica, quasi accademica. Nessun dubbio invece per la categoria allenatori: Gian Piero Ventura sbaraglia la concorrenza.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…