
SPROFONDO "ROSSA" - NELLA CRISI SENZA FINE DELLA FERRARI, ORA RISCHIA IL TEAM PRINCIPAL FRED VASSEUR! IL SUO OPERATO E’ FINITO NEL MIRINO DEI VERTICI, A COMINCIARE DALL'AD DELLA FERRARI, BENEDETTO VIGNA - IL CAPO DEL MURETTO DELLA ROSSA HA INCASSATO LA DIFESA DI HAMILTON (“VASSEUR È UNO DEI MOTIVI PER CUI SONO ALLA FERRARI”) E SCARICATO SUI PILOTI CHE “HANNO COMMESSO ERRORI IN QUALIFICA” LE COLPE DEL FLOP A SILVERSTONE - SE VASSEUR FOSSE CONGEDATO, IL CANDIDATO ALLA SUCCESSIONE ELKANN L’AVREBBE GIÀ IN CASA. SI TRATTA DI ANTONELLO COLETTA, L’UOMO DELLE IMPRESE DELLA FERRARI HYPERCAR A LE MANS...
Daniele Sparisci per il “Corriere della Sera” - Estratti
La pioggia caduta in Gran Bretagna ha chiarito gli interrogativi residui: la McLaren domina in qualunque condizione. Merito di un gruppo capace di risollevarsi da tempeste economiche («Nel 2020 eravamo sul punto di fallire» ha ricordato Zak Brown) dopo aver impostato un piano quinquennale basato su: rinforzi tecnici mirati, valorizzazione delle risorse interne (il team principal Andrea Stella era entrato da ingegnere di pista di Alonso), scouting dei piloti.
Temi centrali in F1, più volte sottolineati dalla stessa Ferrari, la stabilità per esempio è stata il mantra che ha accompagnato grandi cambiamenti. A Vasseur, arrivato a inizio del 2023, sono stati dati un mandato di lungo termine, considerata la sua esperienza ventennale nelle corse, e una notevole autonomia nelle scelte.
lewis hamilton e Frederic Vasseur - ferrari
A distanza di tre anni, di fronte a un bilancio in chiaroscuro, c’è ancora incertezza sul rinnovo del contratto in scadenza, il tutto alla vigilia della grande svolta regolamentare del prossimo campionato. «Abbiamo tempo e ne stiamo discutendo» sono state le parole pronunciate dall’amministratore delegato della Ferrari, Benedetto Vigna, da Silverstone. Ma il tempo in F1 manca sempre, e le notizie che arrivano dalla pista non sono rassicuranti. Dunque c’è urgenza di definire la questione, soprattutto alla luce di un progetto tecnico già in stadio avanzatissimo.
L’ex top manager di STMicroelectronics con la visita in Inghilterra ha voluto trasmettere un segnale di vicinanza alla squadra, ne ha elogiato lo spirito e l’energia. Ha ribadito concetti come «unità». Parole rivolte a un gruppo che sta cercando di reagire. Ma sul team principal è stato più evasivo. Sia Vasseur che Vigna hanno una forte leadership ma caratteri diversi. Non tutto è sempre filato liscio fra i due, soprattutto in questi mesi dove a mancare sono stati risultati nel Mondiale che doveva essere della svolta.
Frederic Vasseur e John Elkann
Per andare avanti insieme dunque il primo requisito è la fiducia reciproca, ammesso che sia la volontà di continuare da entrambi le parti. Vasseur ha fatto muro sulle richieste di chiarire lo stato delle sue negoziazioni con l’azienda («Niente da aggiungere»), la sensazione è che possa essere una fase di riflessione anche per lui. Gode di una buona fama all’interno del paddock, e non tarderebbe a trovare un altro incarico.
Cambiare guida della Scuderia, o modificarne la struttura con una serie di responsabilità condivise fra varie figure (è una delle ipotesi che circola) comporterebbe comunque rischi e incognite: la mano di Vasseur sull’organizzazione infatti è stata profonda. È stato lui a ingaggiare Loic Serra dalla Mercedes e a metterlo nel ruolo di direttore tecnico che non aveva mai ricoperto. Ha incassato la difesa di Hamilton («Fred è uno dei motivi per cui sono alla Ferrari»). A Silverstone hanno fatto rumore certe dichiarazioni di Vasseur a sottolineare gli errori dei piloti in qualifica, a spiegare i progressi in un Gp dove Hamilton ha concluso lontanissimo dalle McLaren e Leclerc 14°
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