funerali astori

L’ADDIO AD ASTORI E’ STATO UNA PROMESSA DI VITA: A FIRENZE IL MONDO DEL CALCIO RIUNITO IN UN UNICO ABBRACCIO - I TIFOSI VIOLA APPLAUDONO GLI JUVENTINI BUFFON E CHIELLINI – IL COMPAGNO BADELJ: “SEI IL FRATELLO CHE OGNUNO VORREBBE” (VIDEO INTEGRALE) - IL DOLORE DI DE ROSSI – LA LETTERA DI SAPONARA E QUELLA VOLTA CHE GATTUSO…

 

 

Marco Imarisio per il Corriere della Sera

 

 

firenze saluta astori

All' inizio gli occhi umidi erano forse un riflesso condizionato, l' effetto della sorpresa per la morte improvvisa di una persona che sembrava impossibile potesse andarsene così, nel sonno. Perché pensiamo sempre, in fondo senza una vera ragione, che questi uomini famosi e bravi con il pallone, quelli che hanno realizzato il sogno di tutti al campetto dell' oratorio, siano immuni dal dolore e dai pericoli della vita vera.

 

Ce li immaginiamo come guerrieri della domenica, esseri diversi, superiori, che hanno i soldi, le folle ai loro piedi, le emozioni forti, anche se a pensarci bene poi tutto finisce così in fretta, persino per loro.

Ma in questi giorni la commozione per la perdita di Davide Astori è stata un rumore di fondo continuo e condiviso.

 

compagna astori

Poteva essere la lettera che gli ha scritto il compagno di squadra Riccardo Saponara, «Capitano, perché non sei sceso a fare colazione insieme a tutti noi?», le sue domande semplici e senza risposta dalla quali emergeva lo smarrimento di chi si trova davanti a un evento così definitivo e inspiegabile. Poteva essere l' aneddoto carpito da uno dei tanti speciali televisivi a lui dedicati, tutti fatti con un rispetto e una sensibilità non scontate. «Posso usare quella macchina?» chiedeva un giovanissimo Astori al veterano Rino Gattuso nella palestra di Milanello.

 

Ringhio assentiva, quasi sorpreso dalla timidezza e dell' educazione. Una, due, tre volte. Fino a quando l' attuale allenatore del Milan gli disse basta, «non chiedere più per favore, sei a casa tua».

 

Davvero, c' è qualcosa in questa storia che va oltre le sue dimensioni «normali», e le virgolette stanno lì per pudore, per rispetto. Come se ci avessimo visto dentro l' immagine di come vorremmo essere noi, e di come vorremmo che fosse il mondo del nostro calcio.

 

buffon

Ogni volta che vediamo le immagini degli altri, la partita del basket Nba che si ferma per permettere al bimbo malato di leucemia di entrare e fare canestro con la maglia della squadra del cuore, ci viene facile lo sconfortante paragone con i «devi morire», con i campioni dalle dichiarazioni fotocopia, si chiamino Messi, Ronaldo o Pogba, così diverse dalle prese di posizione contro il razzismo di Lebron James e di Stephen Curry.

 

Davide Astori non era un campione, ma un bravo giocatore e una brava persona. Era uno che con i soldi guadagnati a Cagliari aveva comprato una gelateria e ogni Natale spediva un pacco di sorbetti ai suoi ex compagni di squadra. Era uno che faceva beneficenza senza dirlo, e si impegnava contro il razzismo. Noi non lo sapevamo, ma quelli del calcio invece sì. E per una volta ce lo hanno fatto capire. Con le parole, con i gesti. Luca Antonelli, una riserva del Milan, suo compagno nelle giovanili, è rimasto tre ore nella camera ardente.

Non se ne voleva più andare.

chiellini allegri

 

Quando lo hanno convinto a farlo, all' uscita ha incrociato il gruppo degli argentini della Fiorentina, tra i quali c' era il Cholito Simeone, figlio di uno dei più grandi «cattivi» della storia del calcio, che ci stavano ritornando. Il rude Giorgio Chiellini è uno dei giocatori più detestati da chi non è juventino. Mercoledì sera, dopo averlo sentito dire cose bellissime e profonde appena finita la partita con il Tottenham, mentre tratteneva a stento le lacrime, anche i suoi detrattori si saranno fatti un paio di domande. Sul nostro modo di vivere lo sport, e sui facili giudizi che ne conseguono. Niente è come sembra, mai. Neppure nel nostro calcio.

Ieri mattina c' era tanta gente in piazza Santa Croce.

 

Gianluigi Buffon con gli occhi rossi non solo per la stanchezza ha risposto agli applausi che hanno accolto il suo arrivo invitando a non fare rumore, siamo tutti uguali, nel dolore non c' è differenza o status. Daniele De Rossi sembrava fatto di pietra, stava così male che il suo allenatore ha detto poi che non sa se domani lo farà scendere in campo.

 

buffon copia

«Tua mamma, tuo padre, devono sapere che non hanno sbagliato nulla con te. Sei esattamente il figlio e il fratello che chiunque vorrebbe avere.

 

Sei il miglior compagno di squadra che un ragazzo potrebbe sognare». Certe volte la verità è semplice come le parole di Milan Badelj, centrocampista croato della Fiorentina.

Il capitano della Fiorentina amava quel che faceva, e amare il proprio lavoro costituisce la migliore approssimazione concreta alla felicità sulla terra, come scrisse Primo Levi.

 

Poi cercava di essere una persona decente, un buon marito e un buon padre. L' unico segreto è questo. L' ambiente dove era cresciuto e diventato adulto lo ha riconosciuto soprattutto come uno che cercava di stare bene al mondo e come tale lo ha fatto sentire agli altri che sapevano poco di lui.

ventura

L' ultimo ciao a Davide Astori è stato una promessa di vita. Per il calcio italiano, e non solo.

malago'della valle renziastoriastori e la compagnaastori ricordo tifosiastoriastoriastori 19totti

 

astori 20spalletti

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - meme by edoardo baraldi

DAGOREPORT - IL DIVORZIO TRA SALVINI E MELONI È SOLO QUESTIONE DI TEMPO: DOPO LE REGIONALI IN AUTUNNO, UNA VOLTA VARATA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, LA ZELIG DELLA GARBATELLA POTREBBE SFANCULARE LA LEGA DAL GOVERNO E COALIZZARSI SOLO CON FORZA ITALIA AL VOTO ANTICIPATO NELLA PRIMAVERA DEL 2026 – LIBERA DALLA ZAVORRA DEL CARROCCIO, MELONI SAREBBE FINALMENTE LIBERA DI AVVICINARSI AL PARTITO POPOLARE EUROPEO – DOPO TIRANA, RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA CON I VOLENTEROSI AL TELEFONO CON TRUMP, LA DUCETTA HA CAPITO DI AVER SBAGLIATO E HA CAMBIATO COPIONE - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PERSO PERO' IL VIZIO, PER RITORNARE SULLA RIBALTA INTERNAZIONALE, DI ''STRUMENTALIZZARE'' PERFINO PAPA LEONE XIV CHE FIN DAL PRIMO GIORNO SI E' DETTO PRONTO AD OSPITARE IL NEGOZIATO TRA RUSSIA E UCRAINA (MA FINCHÉ NON PORTERÀ A CASA LA SUA "VITTORIA", PUTIN NON PUÒ FARE ALTRO CHE SABOTARE OGNI TENTATIVO DI PACE...)

giorgia meloni times musk sunak edi rama

COME AL SOLITO, I GIORNALISTI ITALIANI SI FERMANO AI TITOLI: L’ARTICOLONE DEL “TIMES” SUI LEADER INTERNAZIONALI “TUTTI PAZZI PER LA MELONI” NON È PROPRIO UNA CAREZZA SUL FACCINO DELLA SORA GIORGIA, COME CI VOGLIONO FAR CREDERE “CORRIERE”, “LIBERO” E GLI ALTRI MEGAFONI DELLA FIAMMA MAGICA. ANZI, È PIENO DI FRECCIATONE ALLA THATCHER DE’ NOANTRI, TIPO “L’UMILTÀ BEN PREPARATA” DI FRONTE AL PREMIER ALBANESE EDI RAMA. O LA CHIOSA SULL’INCONTRO CON JD VANCE: “IL FLIRT DELLA 48ENNE ERA SOLO NATURALMENTE SIMPATICO O SI È RESA CONTO CHE RIDENDO DELLE BATTUTE DEGLI UOMINI DI POTERE OTTERRÀ L'ACCORDO COMMERCIALE CHE DESIDERA?” – RICORDA I “THREESOME” E IL PACCO DI GIAMBRUNO, SMONTA LE ORIGINI PROLETARIE DELLA DUCETTA E CHIUDE CITANDO BERLUSCONI: “È UNA PERSONA CON CUI NON SI PUÒ ANDARE D'ACCORDO”. VI SEMBRANO COMPLIMENTI?

giampaolo rossi giorgia meloni silvia calandrelli felice ventura matteo salvini gianfranco zinzilli giancarlo giorgetti

C'È UN NUOVO CAPITOLO NELL'ETERNO SCAZZO MELONI-SALVINI E RIGUARDA LA RAI - NEL CDA DI DOMANI FELICE VENTURA, DIRETTORE DELLE RISORSE UMANE, SARÀ NOMINATO PRESIDENTE DI RAI PUBBLICITÀ - SULLA POLTRONA DELLA CASSAFORTE DEL SERVIZIO PUBBLICO SI È CONSUMATO L'ENNESIMO SCAZZO: L'AD, GIAMPAOLO ROSSI, VOLEVA ISSARE SILVIA CALANDRELLI (NONOSTANTE LA VICINANZA AL PD), OSTEGGIATA PERÒ DALLA LEGA CHE VOLEVA GIANFRANCO ZANZILLI - IL MINISTRO GIORGETTI HA CONVOCATO ROSSI AL MEF (AZIONISTA DELLA RAI) PER IMPORRE IL NOME, MA QUELLO, DI FRONTE AL DIKTAT, HA OPPOSTO UN "ME NE FREGO". E ALLA FINE È STATO TIRATO FUORI DAL CILINDRO IL NOME DI VENTURA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - LE MANOVRE DA "DOTTOR STRANAMORE" DI ELLY SCHLEIN: SFANGARLA AI REFERENDUM, VINCERE IN AUTUNNO IN TUTTE E 6 LE REGIONI CHE ANDRANNO AL VOTO, QUINDI ANDARE AL CONGRESSO ANTICIPATO DEL PD A GENNAIO 2026 PER POI FARSI INCORONARE LEADER DEL CENTROSINISTRA ALLE POLITICHE DEL 2027 (CONTE PERMETTENDO) – A FAVORE DI ELLY GIOCA IL FATTO CHE LA MINORANZA DEM E' FRANTUMATA CON BONACCINI E LO RUSSO TRATTATI DA TRADITORI DELLA CAUSA DEI RIFORMISTI E PICIERNO E GORI GIUDICATI TROPPO EX RENZIANI – NEL CENTRODESTRA GIRA GIÀ LA BATTUTA: “LUNGA VITA AD ELLY SCHLEIN”, CHE RESTA PER "LA STATISTA DELLA GARBATELLA" LA SUA MIGLIORE POLIZZA PER FARSI ALTRI 5 ANNI A PALAZZO CHIGI...

friedrich merz donald trump starmer macron meloni von der leyen jd vance

DAGOREPORT - L’INCONTRO DI GIORGIA MELONI CON VANCE E VON DER LEYEN È STATO SOLO ''ACCIDENTALE'': È STATO POSSIBILE IN VIRTU' DELL’INSEDIAMENTO DI PAPA LEONE XIV (NON È STATA LA DUCETTA A CONVOCARE I LEADER, BENSI' SANTA ROMANA CHIESA) – LA "COMPASSIONE" DI TRUMP, CHE HA COINVOLTO LAST MINUTE "COSETTA" MELONI NELLA CHIAMATA CON MACRON, STARMER E MERZ – LE FAKE NEWS DI PALAZZO CHIGI PROPALATE DALLA STAMPA E MEDIA DI DESTRA COL SUPPORTO DEL “CORRIERE DELLA SERA”:  ALL’ORIZZONTE NON C’È MAI STATO ALCUN INVIO DI TRUPPE EUROPEE AL FIANCO DI KIEV CONTRO MOSCA. SOLO DOPO LA FIRMA DI UNA TREGUA, GRAN BRETAGNA E FRANCIA SONO A FAVORE DI UN INVIO DI TRUPPE, MA UNICAMENTE AL FINE DELLA SALVAGUARDIA DEI CONFINI UCRAINI, E COL FONDAMENTALE SUPPORTO INTELLIGENCE DELLA CIA - ALTRA MINCHIATA DELLA PROPAGANDA ALLA FIAMMA: NON E' MAI ESISTITA LA VOLONTÀ DI ESCLUDERE L’ITALIA DAL GRUPPO DEI ''VOLENTEROSI''. È LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" STESSA A ESSERSI CHIAMATA FUORI, IN PREDA ALL'AMBIZIONE SBAGLIATA DI DIVENTARE LA "PONTIERA'' TRA STATI UNITI ED EUROPA, E PER EVITARE GUAI IN CASA CON IL SUO NEMICO PIU' INTIMO, MATTEO SALVINI...

giuliano amato

AMOR CH’A NULLO AMATO – IL RITRATTONE BY PIROSO DEL DOTTOR SOTTILE: “UN TIPO COERENTE E TUTTO D’UN PEZZO, UN HOMBRE VERTICAL? O UN SUPER-VISSUTO ALLA VASCO ROSSI, ABILE A PASSARE INDENNE TRA LE TURBOLENZE DELLA PRIMA REPUBBLICA, UOMO-OMBRA DI CRAXI, MA ANCHE DELLA SECONDA?” – ALCUNI PASSAGGI STORICI DA PRECISARE: AMATO NON SI CANDIDÒ NEL 2001 A CAUSA DI ALCUNI SONDAGGI-PATACCA SVENTOLATIGLI DA VELTRONI, CHE DAVANO RUTELLI IN VANTAGGIO SU BERLUSCONI – A FERMARE LA CORSA AL QUIRINALE DEL 1999 FU MASSIMO D’ALEMA, CHE LO SCARICÒ PER IL “NEUTRO” CIAMPI  - IL MANCATO VIAGGIO AD HAMMAMET E IL RAPPORTO CON GIANNI DE GENNARO...