gigi buffon italia svezia

FUORI DAL MONDIALE? CONSOLIAMOCI CON L’’ECONOMIST’! IL SETTIMANALE ATTACCA IL ''RIDICOLO RANKING FIFA'', CHE HA SCHIAFFATO L’ITALIA A UN POSTO CHE NON MERITAVA E PREMIATO NAZIONALI PARACULE CHE NON FANNO AMICHEVOLI - ‘VENTURA È STATO SFORTUNATO A PESCARE LA SPAGNA: CON 23 PUNTI LA FRANCIA SI È QUALIFICATA PRIMA NEL GIRONE, L’ITALIA È USCITA’ - ARTICOLONE CON NUMERI, UOMINI E FUTURO DEL CALCIO ITALIANO

L’USCITA DA MONDIALI NON È LA FINE DEL MONDO. IL SISTEMA DI RANKING FIFA CI PENALIZZA E CI SONO ANCORA SPERANZE PER QATAR 2022

 

Estratti e dago-traduzione dall’articolo dell’ ‘Economist’ sull’uscita dell’Italia dai Mondiali

https://www.economist.com/blogs/gametheory/2017/11/teary-azzurri

 

GIGI BUFFON

“FINE” titolava la Gazzetta dello Sport, “Apocalisse, disastro” ha titolato invece il Corriere dello Sport. Tifosi muti, alcuni in lacrime che uscivano dai bar di tutto il paese. Un pareggio impotente contro la Svezia allo stadio di San Siro il 13 novembre, che ha seguito la sconfitta per 1-0 all’andata tre giorni prima a Stoccolma, ha significato che l’impossibile è accaduto.  La nazionale Quattro volte campione del mondo, sorpassata solo dal Brasile, hanno fallito nell’obiettivo di qualificarsi ai mondiali in Russia, la loro prima assenza in 60 anni.

 

Nel paese in cui il calcio è non meno importante della religione, una tale débacle ha provocato un lutto nazionale. Gianluigi Buffon, il nostro amato portiere, ha chiesto scusa in lacrime per aver “fallito in qualcosa che aveva anche un importante peso sociale”. Per molti tifosi, il disastro sportivo è sembrato emblematico di un malessere nazionale più esteso.

buffon casillas

 

L’economia italiana ha faticato a riprendersi da due profonde recessioni negli ultimi dieci anni. La notizia del 14 novembre che il PIL era cresciuto dell’1,8% annuo, superando le aspettative e raggiungendo il punto più alto dal 2011, è stata soppressa dalle osservazioni che il fallimento alla qualifica ci costerà 100 milioni di euro in investimenti persi tra televisione e sponsor.

 

La recente ondata populista, le politiche anti immigratorie hanno pure svolto un ruolo nel battibecco post partita. “Troppi stranieri sul campo, dalle giovanili alla serie A, e questo è il risultato,” ha twittato Matteo Salvini. Il gioco preferito della penisola ha sicuramente dei suoi problemi interni, ma difficilmente sono abbastanza gravi da suscitare questo genere di isteria. La cosa che invece dovrebbe preoccupare di più i tifosi dovrebbero essere i sistemi di graduatoria profondamente difettosi della FIFA, che ha svolto un ruolo non riconosciuto nella discesa degli Azzurri verso gli abissi.

 

Nessuna squadra può essere immune dai colpi di sfortuna nei momenti più critici. A guardare i mondiali dai loro salotti saranno anche gli olandesi, che hanno raggiunto le semi-finali alle ultime due edizioni dei Mondiali; il Cile, campione reggente del Sud America; e il Cameroon, campioni d’Africa.

 

tavecchio ventura

Ad ogni modo, l’italiano inconsolabile non riesce a non pensare che il nostro fallimento possa essere messo da parte come un banale incidente. Piuttosto, sosteniamo, riflette un andamento verso un declino terminale. La Serie A è irriconoscibile dai suoi giorni di gloria degli anni ’90, continuiamo a pensare, e i club non sono più capaci di produrre giocatori di talento nostrani.

 

C’è una piccola parte di verità in entrambe le nostre lamentele, ma non di più. Cominciamo con la Seria A. Tra il 1988 e 1998 i club italiani governavano il mondo: sono apparse in nove finali su dieci nella Champions League, vincendone quattro. Quel periodo di dominio finì bruscamente con l’inizio del nuovo millennio, quando una serie di squadre mal gestite dovettero affrontare gravi problemi di amministrazione e vendersi i giocatori migliori (ad esempio Fiorentina, Parma e Lazio), e molte altre furono scoperte colpevoli di favoritismo arbitrale.

 

VENTURA TAVECCHIO 1

I contrattempi giunsero proprio nel momento in cui il calcio stava raggiungendo nuovi spettatori nel mondo, permettendo ai club spagnoli, inglesi e tedeschi di espandere i loro investimenti a un passo molto più veloce e deciso. Durante l’ultimo decennio le squadre italiane hanno raggiunto soltanto tre finali della Champions League, vincendone appena una. Ma i tifosi della Serie A hanno ancora molte ragioni per restare ottimisti. Due delle suddette finali sono occorse nelle ultime tre stagioni, grazie alla resurrezione iuventina.

 

Secondo i dati di ClubElo.com, un sito che raccoglie e classifica I club secondo la Elo formula – un algoritmo utilizzato in molti sport che assegna punti alle squadre in base alla forza dei loro opponenti e l’importanza del match –le squadre di calcio italiane hanno una forza media pari a quelle tedesche, fenomeno calcistico degli ultimi anni. La stessa fonte stima che la serie include quattro delle squadre nella Top 20 mondiale, una cifra superata soltanto dalla Liga spagnola e dalla Premier League inglese, ciascuna con cinque. 

 

Anche se la Juventus ha festeggiato lo scudetto nelle ultime sei occasioni, in questa stagione la serie italiana è la più aperta delle divisioni europee. Il Napoli è tra le attuali favorite secondo il sito FiveThirtyEight, ma ci sono cinque squadre che hanno almeno il 5% di possibilità di vittoria – tre in più delle altre competizioni che si tengono tra le “big-five” (in Inghilterra, Spagna, Germania e Francia). Segno di un campionato più aperto e dunque più appassionante

 

ITALIA SVEZIA

L’altro indicatore statistico tuttavia dovrebbe preoccupare i tifosi è che soltanto un membro degli Azzurri nominato dal 2007 – il fumantino Mario Balotelli, che non ha più rappresentato il suo paese dal 2014 – è sotto i 30 anni d’età. Il nucleo difensivo della nazionale è tuttora composto dai veterani della vittoriosa campagna dei mondiali del 2006. Mr Buffon, i difensori centrali Giorgio Chiellini e Andrea Barzagli, e il centrocampista Daniele De Rossi hanno 463 convocazioni divise tra loro. Tre di loro hanno annunciato il ritiro dopo l’imbarazzo svedese; Chiellini dovrebbe seguirli presto.

 

Ma esistono ancora ottime ragioni per sperare. L’under-20 italiana ha raggiunto le semifinali ai Mondiali di Calcio junior che si sono tenuti quest’anno. Gli under-21 hanno fatto progressi simili all’edizione dei Campionati europei l’estate scorsa. Secondo 21st Club, uno studio di consulenza calcistico, i giocatori sotto i 23 anni contano per circa un sesto dei minuti  di gioco in Serie A, che rientra nella media delle big-five. Tra di essi vale la pena nominare Gianluigi Donnarumma, che è divenuto primo portiere del Milan due anni fa all’età di 16 anni, e ora appare come il prossimo erede di Buffon.

chiellini buffon

 

Le motivazioni più realistiche per l’uscita degli azzurri ai Mondiali sono state la sfortuna e un management non del tutto impeccabile, ma gli italiani hanno assegnato parte della sconfitta anche al CT Gian Piero Ventura, che dopo 16 mesi è stato licenziato dalla FIGC il 15 novembre scorso. La nomina di Ventura era avvenuta dopo una ferrea selezione dal momento che è sembrato apparente che gli Azzurri avrebbero faticato a candidarsi ai quarti. C’è stato uno sdegno nazionale quando ha deciso di lasciare in panchina Lorenzo Insigne, con De Rossi che si rifiutava di alzarsi per lasciargli il posto.

 

Ma un crescente numero di ricerche dimostra quanto sia sorprendentemente esiguo l’impatto dell’allenatore sulla bravura di una nazionale. Pur non essendo mai stati brillanti sotto la guida di Ventura, non hanno mai giocato neanche terribilmente male. Delle 54 squadre europee nella fase a gironi, erano classificati ottavi per differenziali di tiri in porta, creando l’8.1 di possibilità in più a partita di quanto ne concedessero, e noni per differenza reti. Il loro punteggio finale di 23 punti gli avrebbe dunque portati automaticamente alla qualificazione in tre degli otto gruppi. Sono stati sbeffeggiati per aver perso in casa con la Macedonia, classificata al 92° posto da Elo ma la Francia è andata incontro allo stesso destino perdendo contro il Lussemburgo, posizionato al 143° posto, ed erano classificati anche loro a 23 punti, sufficienti per strappare un biglietto per la Russia.

EQUIPE - ITALIA NON SI QUALIFICA AI MONDIALI

 

La sfortuna principale con cui si è dovuto confrontare Ventura è stato quello di rientrare nello stesso girone della Spagna, sapendo che solo la prima si sarebbe automaticamente qualificata, mentre la seconda avrebbe dovuto affrontare delle eliminatorie pericolose. È stato un sorteggio sfortunato, ma che si sarebbe potuto evitare, se non fosse stato per l’incompetenza della FIGC. Al momento del sorteggio, nel luglio 2015, l’Italia era al 17° posto della classifica ufficiale FIFA. Questo ci ha fatto ricadere nel cesto delle seconde squadre che venivano scelte, mentre altre come la Spagna, la Germania, il Portogallo e l’Inghilterra si erano profilate nel primo cesto, insieme ad alcune sorprese come la Romania e il Galles.

 

Queste ultime due infatti, avevano abilmente trovato la strada per finire in uno spareggio favorevole traendo a loro vantaggio il ridicolo sistema di classificazione della FIFA. Non sorprende che il metodo Elo sia un indicatore molto più affidabile dei risultati delle partite.  Storicamente   le partite amichevoli sono sempre state una buona fonte di preparazione e di entrate all’interno di un calendario internazionale molto vario.

 

MARCA - ITALIA NON SI QUALIFICA AI MONDIALI

Ma il Galles e la Romania hanno deciso che non ne valeva la pena. Le due nazioni hanno organizzato tra di loro solo una sola amichevole nei 12 mesi precedenti al sorteggio, posizionandosi all’8° e al 10° posto delle classifiche FIFA, mentre il loro posizionamento su Elo le metteva rispettivamente al 24° e al 41°. L’Italia si è invece posizionata al 14° posto nella classifica Elo, ma le quattro amichevoli inutili che hanno disputato, perdendone due, li hanno ulteriormente penalizzati. Fossero stati al 14° posto anche nella classifica FIFA, invece che al 17°, sarebbero stati estratti dai primi cesti. 

 

Il fato calcistico ha punito l’errore della FIGC di metterli insieme alla Spagna e poi ha rigirato il coltello nella piaga mandando l’Italia ai playoff con la Svezia, l’opponente più forte che ci fosse, al 22° posto della classifica Elo. Anche se gli Azzurri hanno ottenuto il 70% del possesso palla in due partite difficili, mettendo a segno 37 tiri contro i 12 della Svezia, metriche strettamente associate a partite vinte, il tiro a lungo distanza che ha bucato la rete di Buffon, è stato sufficiente per condannare l’Italia alla sconfitta aggregata per 1-0.

blatter mondiali qatar

 

Un po’ di conforto per i tifosi può anche venire dal fatto che la qualifica ai mondiali russi ha poco effetto su quelli successivi che si terranno in Qatar nel 2022. Negli ultimi 60 anni, abbiamo visto che il posizionamento Elo subito dopo un mondiale fosse un buon indicatore delle probabilità che avesse di vincere il Mondiale seguente, e la posizione che otterranno gli Azzurri alla fine della prossima estate sarà la nostra guida migliore per prospettare un loro ritorno in Qatar, a prescindere di come vada in Russia.

 

Il nostro fallimento in questa campagna russa non significa che improvvisamente siamo una squadra da buttare senza speranze per il futuro. Le due sconfitte e i due pareggi ci hanno abbassato nella classifica Elo di appena tre posti più in giù da quando Ventura ha preso in mano la squadra. Se riescono a mantenere questa posizione, la proiezione di una loro vittoria in Qatar sarà approssimativamente del 4%. Può sembrare non molto, ma solo le prime tre parti ottengono più di una possibilità su dieci, perché i Mondiali di Calcio sono fondamentalmente una roulette ‘russa’ tra un gruppo di squadre eccellenti.

 

Progetto stadio Al Wakrah

 

 

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