pal enger

GOL E RAPINE DA URLO – L’INCREDIBILE STORIA DI PÅL ENGER, CALCIATORE DI GIORNO E LADRO D’ARTE DI NOTTE (MOLTO MEGLIO COME CRIMINALE) – IL CENTROCAMPISTA NORVEGESE RUBÒ ANCHE "L’URLO" DI MUNCH (IN 50 SECONDI. E LASCIO’ UN BIGLIETTO: “GRAZIE PER LA SCARSA SICUREZZA”) – NON CHIESE ALCUN RISCATTO: “VOLEVO GUSTARMELO A CASA, OGNI TANTO LO TIRAVO FUORI E LO GUARDAVO” - IL SUO PRIMO FURTO FU UN ALTRO CAPOLAVORO DI MUNCH, “AMORE E DOLORE”. QUEL MALE DI VIVERE, QUEL TORMENTO A PAL PIACEVANO…

Emanuela Audisio per "la Repubblica" - Estratti

 

pal enger

È in edicola con Repubblica ( a 12,90 euro più il prezzo del quotidiano) il nuovo libro di Emanuela Audisio “Vite in gioco - Lo sport che cambia il mondo” . Ne pubblichiamo un estratto.

 

L’arte rapisce, seduce, ossessiona. Scassa il cuore. E urla. Lui lo sapeva, tanto che la rubò. Era nato a Oslo, ma non veniva dall’alta società, anzi era cresciuto nel quartiere malfamato di Tveita, faceva parte della banda di Jan Kvalen che riscuoteva il denaro per conto degli usurai, a 19 anni era finito nella prigione di Ullersmo (dove oggi è rinchiuso Zaniar Matapour, condannato a 30 anni per l’attentato a Oslo nel 2022). Pål Enger giocava a pallone nel Vålerenga, non bene come Erling Haaland, attuale attaccante del Manchester City e della nazionale norvegese, ma se la cavava.

 

Nel mondo è conosciuto come il calciatore di giorno e ladro d’arte di notte. E già perché Enger è l’uomo che rubò L’Urlo di Edvard Munch. Tanto per farvi ricredere sull’ignoranza dei calciatori.

 

pal enger emanuela audisio cover

In tanti hanno associato l’urlo (liberatorio) di Marco Tardelli nella finale mondiale dell’82 dell’Italia contro la Germania all’urlo (angoscioso), simbolo della nevrosi dell’uomo moderno, del pittore norvegese. Enger ne era stato sempre ossessionato sin da quando lo aveva visto da ragazzo per la prima volta in una gita scolastica. «L’ansia terribile e senza parole sul volto, le mani sopra le orecchie mi ricordavano come mi facesse sentire il mio patrigno violento. Pensai di non essere il solo. Per anni sono tornato a guardare il dipinto almeno due volte a settimana ».

 

A lui quella figura parlava. Si sa, quando si è giovani si scelgono strade, senza essere sicuri di quale sia veramente la nostra, per capire bisogna sperimentare. E lo sport si presta a fare da cavia.

 

Pål giocava a centrocampo, era una promessa del Vålerenga, fece una presenza in Coppa Uefa (pochi minuti). Talento versatile, di giorno in campo a superare avversari, di notte a scappare dai poliziotti. Svuotava negozi, gioiellerie, sedi di istituzioni. «Sempre quando non c’era nessuno, mai nelle abitazioni private, mai spacciato droga o usato violenza fisica, anche se molti compagni della banda erano tossicodipendenti »».

emanuela audisio

 

Un ladro gentiluomo. Ma anche narcisista e vanitoso: si comprò una Porsche («La mia era unica, a Oslo»), adorava le ragazze, gli yacht e la bella vita: «Sono stato Beckham prima di lui, nel mio quartiere tutti venivano a vedermi mentre lavavo l’auto». Di gol da calciatore ne segnò pochi, e nemmeno tanti i palloni rubati (agli avversari, eh), ma mise a segno un colpo clamoroso il 12 febbraio ’94. Quel giorno non era un giorno normale in Norvegia, a Lillehammer era in programma la cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali e tutte le forze dell’ordine erano impegnate a vigilare sui Giochi. Enger e un complice si avvicinarono su un furgone alla Galleria Nazionale di Oslo, lasciarono il motore acceso, uno si arrampicò sul muro con una scala, entrò da una finestra al secondo piano, staccò L’Urlo . In 50 secondi. Al suo posto un biglietto: “Grazie per la scarsa sicurezza”.

 

pal enger 4

La polizia aspettò la richiesta di un riscatto. Chi era così pazzo da rubare un’opera famosissima e impossibile da piazzare? Non Enger che la mise tra due vetri all’interno del suo tavolo da pranzo e lì la nascose. «Volevo gustarmela a casa, ogni tanto la tiravo fuori e la guardavo». Munch tra il 1893 e il 1910 aveva realizzato quattro versioni del dipinto. Nel 2012 quella a pastello è stata venduta all’asta per 120 milioni di dollari che oggi nel 2024 con l’inflazione equivalgono a oltre 247 milioni.

 

Chiederete, ma era così difficile inserire Pål nella lista dei soliti sospetti? No, per niente, di tracce ne lascia: viene ripreso dalle telecamere perché in quello stesso giorno era stato in visita al museo, aveva rubato una cartolina che raffigurava degli ubriachi, si era fatto un bicchiere al bar e l’aveva lasciata lì scrivendoci: «Non mi pare ci sia una grande sorveglianza».

 

pal enger 3

Non contento, aveva fatto pubblicare un annuncio sul giornale Dagbladet per comunicare la nascita di suo figlio: «È arrivato con un urlo». Molto spiritoso. La polizia norvegese chiese l’aiuto di Charles Hill, detective di Scotland Yard, specializzato in furti d’arte, che elaborò un piano: fingersi un rappresentante del Paul Getty Museum sotto il falso nome di Charley Roberts e prenotare una stanza nell’albergo più costoso di Oslo.

 

Purtroppo la polizia locale si dimenticò di comunicare che nello stesso hotel si teneva la conferenza annuale scandinava sul narcotraffico, non il miglior posto dove invitare dei ladri per una trattativa. La catena dei contatti fece un giro largo: c’era uno che conosceva un altro che a sua volta avrebbe parlato con altri. Dopo tre mesi i ladri portarono un pacco avvolto in un lenzuolo blu e lo deposero sul tavolo della sala da pranzo di una casa di vacanze. Era L’Urlo . Enger finì in galera, condannato a sei anni e tre mesi, solo lui, gli altri tre non potevano essere incriminati perché la polizia aveva usato false identità.

 

Nel dicembre 2015 torna dentro, per aver rubato 17 dipinti dalla galleria Fineart, nel centro di Oslo.

 

pal enger

(...) Viene fuori che il suo primo furto non è stato L’Urlo ma un altro capolavoro di Munch, Amore e Dolore , chiamato anche Il Vampiro (una donna che bacia un uomo sul collo).

Che ci poteva fare Pål, a lui quell’angoscia, quel male di vivere, quel tormento piacevano. E da grande esperto si dedicava solo a opere di pregio.

 

Su di lui c’è un documentario ( The man who stole the Scream ) dove rivela senso ironico e una visione di gioco anche fuori del campo: «Quando nell’88 sentii Juan Antonio Samaranch, presidente del Cio, annunciare la scelta di Lillehammer, decisi che sarebbe stato un buon momento per rubare Munch. Ero in arresto in quel momento e così dal carcere ordinai dei libri per diventare un esperto scassinatore di finestre.

 

Tra l’altro Amore e Dolore lo nascosi in un bar frequentato dai poliziotti, nella sala del biliardo, quando loro uscivano io lo tiravo fuori e lo guardavo ». Munch a Enger parlava ai sensi, conosceva quella violenza: «Quando ruppi la cornice sentii un brivido fortissimo, lo avrei rispedito al mittente dopo qualche anno, non lo volevo con me per sempre». Nel 2022 la madre di uno dei suoi quattro figli (avuti da donne di nazionalità diverse) venne uccisa. «La sua perdita mi ha molto angosciato».

 

pal enger 1

Pål Enger è morto il 29 giugno a 57 anni. La sua ex squadra, il Vålerenga, lo ha ricordato con rispetto e affetto: «Non era il miglior calciatore del mondo, era più bravo come ladro, per questo ha scelto la carriera di criminale». Insomma, va’ dove ti riesce il gol più bello e l’orgoglio per un lavoro ben fatto. Anche se lui ci teneva a dire che aveva capito non solo Munch, ma anche lo sport: «Quello che mi piaceva era la sfida».

Da urlo.

emanuela audisio

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin benjamin netanyahu volodymyr zelensky

DAGOREPORT – TRUMP HA FINALMENTE CAPITO CHE NON POTEVA PERMETTERSI, COME È SUCCESSO A FERRAGOSTO IN ALASKA, DI FARSI PRENDERE DI NUOVO PER CULO IN MONDOVISIONE DA PUTIN - L’INCONTRO DI BUDAPEST NON POTEVA ASSOLUTAMENTE FINIRE CON UN NUOVO FALLIMENTO, MA DI FRONTE AL NIET DI MOSCA A OGNI COMPROMESSO, HA DOVUTO RINUNCIARE – ORA CI SONO DUE STRATEGIE: O RIEMPIE KIEV DI TOMAHAWK, MISSILI IN GRADO DI COLPIRE IN PROFONDITÀ LA RUSSIA, OPPURE SCEGLIE LA STRADA MORBIDA CHE VERRÀ LANCIATA DOMANI DAL CONSIGLIO EUROPEO (L’INVIO A KIEV DI 25 BATTERIE DI MISSILI PATRIOT) – L’INNER CIRCLE “MAGA” LO PRESSA: “L’UCRAINA? LASCIA CHE SE NE OCCUPI L’UE” –  IN USA MONTA L’ONDATA DI SDEGNO PER LA SALA DA BALLO ALLA CASA BIANCA - LA STRIGLIATA A NETANYAHU DEL TRIO VANCE-WITKOFF-KUSHNER… - VIDEO

niaf francesco rocca daniela santanche arianna meloni claudia conte zampolli peronaci

DAGOREPORT: METTI UNA SERA A CENA…I FRATELLI D’AMERICA! -SEMBRAVA DI ESSERE IN UN FILM DEI VANZINA AL GRAN GALA DEL NIAF, 2180 INVITATI, 218 TAVOLI DA 150MILA DOLLARI OGNUNO, OCCUPATI DAI BOSS DELLE PARTECIPATE DI "PA-FAZZO CHIGI" (DONNARUMMA, CATTANEO, FOLGIERO, ETC.), JOHN ELKANN CHE HA TRASFORMATO IL GIARDINO DELL'AMBASCIATA IN UN AUTOSALONE (TRA MASERATI E FERRARI, TRONEGGIAVA UN TRATTORE!), FINANZIERI VARI E DE LAURENTIIS, IL GOVERNATORE ROCCA E SANTANCHÉ - CAUSA SHUTDOWN DEL GOVERNO USA, NON C'ERA ALCUN TIRAPIEDI DI TRUMP: DELUSI COLORO CHE SOGNAVANO, ATTRAVERSANDO L'ATLANTICO, DI BANCHETTARE CON SUA MAESTÀ "THE DONALD" E LA SUA "RAGAZZA PONPON" GIORGIA MELONI - QUELLI DEL NIAF HANNO "COPERTO" IL BUCO DELLE AUGUSTE PRESENZE INVITANDO ARIANNA MELONI, UNICO SEGRETARIO POLITICO PRESENTE, CHE HA COSÌ RICEVUTO IL SUO BATTESIMO NELL'AGONE INTERNAZIONALE - NON POTEVA MANCARE L’ONNIPRESENTE CLAUDIA CONTE CHE SI È FATTA RITRARRE INSIEME ALL’AMBASCIATORE PERONACI, GIA’ CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI PIANTEDOSI, E A QUEL MARPIONE DI PAOLO ZAMPOLLI, INVIATO SPECIALE DI TRUMP - LA PASTA SCOTTA E L’ESIBIZIONE DEL PREZZEMOLONE BOCELLI - VIDEO

matteo salvini alberto stefani luca zaia

DAGOREPORT - LUCA ZAIA MINACCIAVA DI DIVENTARE UN SERIO “PROBLEMA” PER MATTEO SALVINI E FORSE LO SARÀ: NON POTENDO IL “DOGE”, PER ORDINE DI SALVINI IN COMBUTTA CON MELONI, GUIDARE UNA LISTA A SUO NOME, UNA VOLTA SBATTUTO A CAPOLISTA IL SUO ENTUSIASMO POTREBBE SCEMARE E LA LEGA IN VENETO CORRE IL RISCHIO DI UN SORPASSO DI FRATELLI D'ITALIA - EVENTUALITA' CHE METTEREBBE DI NUOVO IN DISCUSSIONE LA LEADERSHIP DEL "CAPITONE" - I RAS LOCALI HANNO CRITICATO PER ANNI SALVINI, SENZA MAI AVERE IL CORAGGIO DI SFIDUCIARLO. QUESTA VOLTA, TRA UN VANNACCI CHE SI PRENDE I PIENI POTERI NEL PARTITO E I MALUMORI PER LA "CESSIONE" DELLA LOMBARDIA A FDI, UN FLOP IN VENETO POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO - SE SALVINI NON RIDE IN VENETO, ELLY SCHLEIN POTREBBE PIANGERE IN CAMPANIA: IL GRILLONZO ROBERTO FICO NON ENTUSIASMA E FA INCAZZARE DE LUCA CON LE SUE LEZIONCINE ETICHE SUI CANDIDATI. TANT'E' CHE TRA I FEDELISSIMI DI DON VICIENZO È PARTITO IL FUGGI FUGGI VERSO LE SIRENE DELLA DESTRA DI POTERE...

orcel messina

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI: ALLA CHIUSURA DELLA GIORNATA BORSISTICA DI OGGI LA CAPITALIZZAZIONE DI MERCATO DI UNICREDIT REGISTRA 98,20 MILIARDI, E' SUPERIORE A QUELLA DI BANCA INTESA CHE SI SI ATTESTA A 97,67 MILIARDI – CON L’ARRIVO DI ANDREA ORCEL A UNICREDIT È INIZIATO IL CAMMINO DI SORPASSO SULLA PRIMA BANCA ITALIANA GUIDATA DA CARLO MESSINA – A PIAZZA GAE AULENTI, MENTRE SI AVVIA LA RICERCA DEL SOSTITUTO DEL PRESIDENTE PADOAN, ORCEL STA PREPARANDO I “BOTTI” DI NATALE, RICCHI DI SORPRESE…

luca zaia giorgia meloni matteo salvini

FLASH! – LUCA ZAIA, ABBAIA MA NON MORDE: SONO IN MOLTI A CHIEDERSI PERCHÉ IL GOVERNATORE USCENTE DEL VENETO ABBIA ACCETTATO DI FARE DA CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI, ALLE PROSSIME REGIONALI, MALGRADO NON ABBIA OTTENUTO NÉ IL TERZO MANDATO, NÉ LA POSSIBILITÀ DI PRESENTARE UNA LISTA A SUO NOME (CON CUI AVREBBE POTUTO PESARE LA SUA FORZA ELETTORALE E SOTTRARRE CONSIGLIERI REGIONALI A FRATELLI D’ITALIA) - PERCHÉ ZAIA SI È PRESTATO A UN’OPERAZIONE DI COSÌ PICCOLO CABOTAGGIO? UNA MOSSA CHE AVVANTAGGIA SOLO SALVINI E FA FELICE LA MELONA, CHE NON CORRONO IL RISCHIO DI FARSI FREGARE I VOTI DA UNA LISTA ZAIA...

giorgia meloni donald trump al sisi tony blair

DAGOREPORT - COME MAI LA MELONISSIMA TROVA IL TEMPO PER SCAPICOLLARSI IL PRIMO NOVEMBRE IN EGITTO PER L’INAUGURAZIONE GRAND EGYPTIAN MUSEUM DI GIZA? - LA SCAMPAGNATA HA COME OBIETTIVO DI AMMALIARE IL LEADER EGIZIANO AL SISI PER AVERE UN POSTO AL TAVOLO DEL “CONSIGLIO DI PACE” CHE DOVRÀ GESTIRE LA DIFFICILE RICOSTRUZIONE DELLA PALESTINA – SE CONVINCERE IL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, PER LA “BELLISSIMA GIORGIA” (COPY TRUMP) NON È UN GRAN PROBLEMA, PER STREGARE IL MONDO ISLAMICO, UNA GITARELLA IN EGITTO CADE COME IL CACIO SUI MACCHERONI – E DOPO IL RIFIUTO ARABO COME “GOVERNATORE” DI GAZA DI BIGLIET-TONY BLAIR, LA NEFERTARI DER COLLE OPPIO COVEREBBE ADDIRITTURA IL SOGNO DI…