cristiano ronaldo con sorelle madre

IL GRANDE AMORE DI CRISTIANO RONALDO? LA MAMMA! (A SEGUIRE LE SORELLE) - LE DONNE DI CASA GESTISCONO GLI AFFARI DEL CALCIATORE, LO PROTEGGONO E OSCURANO TUTTE LE SUE PSEUDO FIDANZATE - AL PREMIO FIFA, RONALDO HA DATO UN CASTO BACINO SULLA GUANCIA ALLA COMPAGNA GEORGINA - I TIFOSI DEL BARCELLONA LO SFOTTONO: “IRINA SHAYK ALMENO LA BACIAVI SULLA BOCCA: DAI, FAI COMING OUT!”

ELMA AVEIRO - GEORGINA RODRIGUEZ - CRISTIANO RONALDO - CRISTIANO RONALDO JUNIOR - CATIA AVEIRO - MARIA DOLORES DOS SANTOS AVEIRO ELMA AVEIRO - GEORGINA RODRIGUEZ - CRISTIANO RONALDO - CRISTIANO RONALDO JUNIOR - CATIA AVEIRO - MARIA DOLORES DOS SANTOS AVEIRO

Gaia Piccardi per il “Corriere della Sera”

 

Il frutto proibito che quasi trentadue anni fa doña Dolores Aveiro tentò di abortire sorride in doppio petto alla destra del tailleur melanzana nel matriarcato che include tre pochette Yves Saint Laurent, il malinconico fado di un nipotino vestito da adulto in crescenza (l' abituccio di Junior è almeno di due taglie più grande) e lui, la multinazionale del calcio e della metrosessualità versione 3.0, il calciatore più famoso e premiato del mondo, l'extraterrestre capace di offuscare Dio Messi. Cristiano Ronaldo dos Santos Aveiro.

 

Tutto quello che sappiamo del clan Ronaldo entra a stento nella foto che il Fifa Awards di Zurigo mette in rete perché 86,7 milioni di followers su Instagram possano ammirare le femmine di casa, i satelliti che ruotano intorno al sole Cristiano nutrendolo di cure, affetto e complimenti.

 

la madre mette l olio sulla schiena di cristiano ronaldola madre mette l olio sulla schiena di cristiano ronaldo

Da sinistra a destra: la sorella maggiore Elma, con il décolleté esagerato e l' acconciatura avvitata che nessuna vuole più, titolare del negozio che vende i prodotti con il marchio CR7, capaci di contribuire al fatturato annuale che Forbes nel 2016 ha stimato in 88 milioni di dollari, ad maiora; la neofidanzata Georgina Rodriguez, erede low profile di quella Irina Shayk nel frattempo compagna (incinta) di Bradley Cooper, ennesima donna dello schermo secondo la vulgata che attribuisce ad Achille un Patroclo marocchino: il lottatore Badr Hari;

cristiano ronaldo prende il solo con la madrecristiano ronaldo prende il solo con la madre

 

l'altra sorella Liliana Cátia, cantante e temeraria al punto da sfuggire alla legge del nero, il colore che non ti sbagli; e mamma Dolores, architrave del presepe e tutto ciò che la biografia di una leggenda prevede: orfana, povera, sopravvissuta a un tumore al seno, dipendente dalle dipendenze del marito Dinis, morto a 51 anni per insufficienza renale alla vigilia di Russia-Portogallo, qualificazione al Mondiale 2006.

 

cristiano ronaldo con la madrecristiano ronaldo con la madre

Lei, che nel libro «Madre Coraje» ammise di aver bevuto birra calda e corso allo sfinimento per cercare di perdere quel quarto figlio (Hugo gestisce il museo Ronaldo a Funchal, isola di Madeira) che avrebbe pesato troppo sulle finanze famigliari, in questo sudoku di Edipi irrisolti è la moglie in pectore che Cristiano ha voluto accanto per crescere l'imitazione di se stesso, quel Cristiano Junior che le malelingue vogliono sia nato su Facebook (118.974.836 «amici») il 3 luglio 2010 pagando 12 milioni di euro alla madre perché nulla avesse da pretendere, battezzato in segreto e poi offerto in ostensione ai riflettori dei grandi premi del calcio, sempre un po' triste e molto in adorazione di un padre ambizioso che mentre lui veniva al mondo si smarcava tra il pareggio con la Costa d'Avorio e il 7-0 alla Corea (prima rete al Mondiale).

la madre di cristiano ronaldola madre di cristiano ronaldo

 

«Se che questo figlio nasca è volontà di Dio, così sia» disse Dolores accarezzandosi la pancia al primo calcetto di Cristiano, che al quinto mese già provava le punizioni dal limite. Da allora non si sono più lasciati. «Mamma ha sempre avuto l'ultima parola». Dolores scelse di chiamarlo Ronaldo perché ammirava Ronald Reagan, a 12 anni lo spedì lontano dal bairro di São Antonio, allo Sporting Lisbona, nella capitale dove prendevano in giro il suo bambino d'oro per l' accento isolano, per anni lo consolò al telefono senza potersi permettere di andarlo a trovare: «La nostalgia gli passerà. È nato per il calcio».

 

cristiano ronaldo con la madre   cristiano ronaldo con la madre

Oggi è matrona, confidente, madre, nonna, ultrà. È lei a difendere il numero 7 del Real Madrid dagli attacchi dei social e, ad ogni Clasico, della curva del Barcellona: «Oh oh oh Ronaldo esci dall'armadio». Il soffio pudico di Cristiano sulla guancia di Georgina al premio Fifa, lunedì sera, in Spagna è stato come sempre oggetto di scherno (almeno Irina la baciava sulla bocca, hanno scritto). Il gineceo ha stritolato il fuoriclasse nel suo abbraccio, palla al centro e pedalare, saldati per sempre in questo romanzo rosa e postumo di Saramago. CR7 e le sue donne. Macché fidanzate, consanguinee. Cafonal-chic, forse, ma per amore.

Ultimi Dagoreport

donald trump volodymyr zelensky donald trump nobel pace

DAGOREPORT – DONALD TRUMP È OSSESSIONATO DAL NOBEL PER LA PACE: LE BOMBE DI NETANYAHU SU GAZA E I MISSILI DI PUTIN SULL’UCRAINA SONO GLI UNICI OSTACOLI CHE HA DI FRONTE – CON “BIBI” È STATO CHIARO: LA PAZIENZA STA FINENDO, LA TREGUA NON SI PUÒ ROMPERE E NON CI SONO PIANI B, COME HA RICORDATO AL PREMIER ISRAELIANO MARCO RUBIO (IN GRANDE ASCESA ALLA CASA BIANCA A DANNO DI VANCE) – DOMANI L’ACCORDO CON XI JINPING SU DAZI, TIKTOK, SOIA E NVIDIA (E STI CAZZI DI TAIWAN). IL PRESIDENTE CINESE SI CONVINCERÀ ANCHE A FARE PRESSIONE SUL SUO BURATTINO PUTIN? SE NON LO FARÀ LUI, CI PENSERÀ L’ECONOMIA RUSSA AL COLLASSO…

giampaolo rossi rai report sigfrido ranucci giovanbattista fazzolari francesco lollobrigida filini

DAGOREPORT – RAI DELLE MIE BRAME: CHIAMATO A RAPPORTO L'AD GIAMPAOLO ROSSI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DOVE SI E' TROVATO DAVANTI, COL DITO ACCUSATORIO, I PLENIPOTENZIARI RAI DEI TRE PARTITI DI MAGGIORANZA: GASPARRI (FI), MORELLI (LEGA) E FILINI (FDI) CHE, IN CORO, GLI HANNO COMANDATO DI TELE-RAFFORZARE LA LINEA DEL GOVERNO - IL PIÙ DURO È STATO IL SOTTOPANZA DI FAZZOLARI. FILINI SPRIZZAVA FIELE PER L’INCHIESTA DI “REPORT” SUI FINANZIAMENTI DI LOLLOBRIGIDA ALLA SAGRA DEL FUNGO PORCINO - ROSSI, DELLE LORO LAMENTELE, SE NE FOTTE: QUANDO VUOLE, IL FILOSOFO CHE SPIEGAVA TOLKIEN A GIORGIA NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO, PRENDE IL TELEFONINO E PARLA DIRETTAMENTE CON LA PREMIER MELONI... - VIDEO

giorgia meloni daria perrotta giancarlo giorgetti

FLASH – GIORGIA MELONI HA DETTO A BRUTTO MUSO AL RAGIONERE GENERALE DELLO STATO, DARIA PERROTTA: “QUESTO È UN ESECUTIVO POLITICO E NON TECNICO”. IL CENTRODESTRA HA GIÀ SILURATO IL DG DEL TESORO, ALESSANDRO RIVERA, HA LIQUIDATO L’EX RAGIONIERE BIAGIO MAZZOTTA E HA ACCOMPAGNATO ALL’USCITA IL DIRETTORE DELLE PARTECIPATE, MARCELLO SALA. ORA SE LA PRENDE ANCHE CON LA FEDELISSIMA DI GIANCARLO GIORGETTI, CHE NON È CERTO UNA PERICOLOSA COMUNISTA, NÉ UNA OSTILE “MANDARINA” IN QUOTA “DEEP STATE”. A DESTRA COSA PRETENDONO DA MEF E RAGIONERIA? CHE SIANO USI A OBBEDIR TACENDO? DAVANTI AI TRISTI NUMERI, NON CI SONO IDEOLOGIE O OPINIONI…

sangiuliano gasdia venezi giuli

SULLA SPOLITICA CULTURALE DELLA “DESTRA MALDESTRA” – ALBERTO MATTIOLI: “CI RENDEMMO SUBITO CONTO CHE DA SANGIULIANO C’ERA NULLA DA ASPETTARSI, A PARTE QUALCHE RISATA: E COSÌ È STATO. GIULI AVEVA COMINCIATO BENE, MOSTRANDO UNA CERTA APERTURA E RIVENDICANDO UN PO’ DI AUTONOMIA, MA MI SEMBRA SIA STATO RAPIDAMENTE RICHIAMATO ALL’ORDINE - CHE LA DESTRA ABBIA PIÙ POLTRONE DA DISTRIBUIRE CHE SEDERI PRESENTABILI DA METTERCI SOPRA, È PERÒ UN FATTO, E PER LA VERITÀ NON LIMITATO AL MONDO CULTURALE - IL PROBLEMA NON È TANTO DI DESTRA O SINISTRA, MA DI COMPETENZA. CHE BEATRICE VENEZI NON ABBIA IL CURRICULUM PER POTER FARE IL DIRETTORE MUSICALE DELLA FENICE È PALESE A CHIUNQUE SIA ENTRATO IN QUALSIASI TEATRO D’OPERA - (PERCHE' SULL’ARENA DI VERONA SOVRINTENDE - BENISSIMO - CECILIA GASDIA, DONNA E DI DESTRA, SENZA CHE NESSUNO FACCIA UN PLISSÉ?)’’

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA")