dal pino lotito gravina

“IN SERIE A VINCE CHI È PIÙ PREPOTENTE” - PAOLO DAL PINO, EX PRESIDENTE DELLA LEGA SERIE A, INTERVISTATO DA IVAN ZAZZARONI SUL “CORRIERE DELLO SPORT”, SI LEVA I MACIGNI DAI MOCASSINI - "RICEVETTI NUMEROSI COLPI BASSI. IN LEGA VIGE LA LOGICA DELLA DISTRUZIONE ANCHE DEL PROSSIMO. LOTITO HA DIVORATO NELLA CULLA I SAGGI DEL MACHIAVELLI. A COSA GLI SERVE BUTTAR GIÙ GRAVINA? SAREBBE INUTILE - ANDREA AGNELLI E IL SUO VOLTAFACCIA SUI FONDI? TROPPO PRESO DALLA SUPERLEGA" - "DE LAURENTIIS? AVREBBE POTUTO ESSERE UN GENIO. SI DEVE ACCONTENTARE DI ESSERE QUASI SANTO AVENDO VINTO LO SCUDETTO A NAPOLI" - "GRAVINA? "GLI VOGLIO BENE… MA CHI GLIELO FA FARE?"

Ivan Zazzaroni per il Corriere dello Sport

paolo dal pino 3

 

Inseguimento concluso. Dopo oltre due anni di caccia all’uomo, un formidabile

conoscitore di media e tecnologia, la preda Paolo Dal Pino accetta di parlare di calcio,

Lega, passato e senza futuro. Al telefono (a lungo presente alla voce ricavi, suoi). Lo fa da Rio, o forse Los Angeles. Oppure dal Bahrain? «Rio, Rio, sono a Rio, Ipanema, non puoi capire che giornata è...».

 

lotito gravina

Gli auguro tanta chuva, tanta pioggia. In una fase estremamente conflittuale del rapporto Lega-Figc la distanza anche intellettuale dell’ex presidente dei club di serie A ci consente di individuare le radici dei problemi legati al nostro non-sistema calcio. Un po’ di wiki per capire che non stiamo parlando di un improvvisato. Altri lo sono. Sessantadue anni, pavese, da ragazzo abitava nello stesso palazzo della famiglia De Filippi («stavamo al piano di sopra, Maria la conosco bene»).

 

Negli anni 80 l’inizio della carriera manageriale nelle telecomunicazioni, gruppo Fininvest, area fi nance and control.

 

Nell’87 il passaggio al Gruppo Mondadori, l’anno seguente è chief financial officer del Gruppo Verkerke, in Olanda. Tra il 1990 e il 2001 Dal Pino è uno dei massimi dirigenti del Gruppo Espresso: lancia repubblica.it e sviluppa il progetto Kataweb. Quindi Seat Pa gine Gialle (La7, Mtv, Buffetti, «Pellicioli aveva messo dentro di tutto») e dal 2004 in Brasile, president of operation di Telecom Italia per l’America Latina. Nel 2006 eccolo ceo di Wind.

gabriele gravina e paolo dal pino

 

Tra il 2008 e il 2011 senior advisor nel fondo olandese Cyrte Investments. Nell’ottobre 2011 in Pirelli, presidenza operativa sempre per l’America Latina. Cittadino onorario di Rio de Janeiro («segna, segna che questo mi piace»), nel 2016 diventa ceo di Prometeon Tyre Group, l’ex Pirelli Industrial. Membro del Consiglio di Amministrazione di Sace dal 2016 al 2019, come consigliere indipendente, e dal 2008 al 2014, partecipa al CdA di Terna. Dimenticavo: nel 2018 era tornato alle tecnologie come ceo e piccolo azionista di Telit.

 

Mezzo sudato, ’na faticaccia, vengo al punto. L’8 gennaio 2020 Dal Pino viene eletto

GIUSEPPE GRAVINA - CLAUDIO LOTITO

presidente della Lega di A, enormi casini ma con la c minuscola («il Covid scoppiò giusto un mese dopo il mio insediamento»): lui sostenne la linea della riapertura al fianco del presidente Gravina che poi lo volle vicepresidente vicario della Federcalcio. Il primo febbraio 2022 PDP si è rotto gli zebedei di fondi bocciati, media company saltate e altre confl ittualità e ha deciso di tornare a seguire personalmente le sue attività in California.

 

«Ricevetti numerosi colpi bassi a livello personale, per non parlare delle insinuazioni

da querela. In Lega vige la logica della distruzione anche del prossimo, non quella della costruzione... Il presidente risponde per legge con i propri beni personali. Quindi anche solo per lo spostamento di una partita c’è chi ti manda la lettera dell’avvocato minacciando azioni risarcitorie milionarie. A me queste cose fanno sorridere, ma ad alcuni favoriscono sudditanze nei confronti dei prepotenti».

Perché decidesti di entrare nel calcio?

paolo dal pino 2

«Non abbandonai le mie attività e comunque assunsi la presidenza, ero istituzione, l’operatività

è demandata all’ad, De Siervo. Mi piaceva l’idea di partecipare a un cambiamento epocale del

calcio italiano. La media company, lo sviluppo tecnologico, l’ingresso dei fondi. Tutto

riportava alle mie conoscenze, al mio specifico. La trasformazione della Lega era

un obiettivo molto stimolante».

Oggi la Lega rivendica l’autonomia totale secondo una logica Premier.

La serie A è una delle poche realtà che conosco dove la minoranza detta l’agenda. Dove vince chi alza la voce e chi è più prepotente».

Per questo puntasti al cambiamento

della governance.

paolo dal pino 1

«Serviva e serve ancora una governance efficiente, professionale, in grado di controllare il proprio destino di impresa che vive di diritti tv. I media erano e restano le uniche soluzioni. Indipendentemente dai fondi. Auspico perciò che la Lega riprenda il percorso della Media company e del cambio di governance. Più si ritarda questo processo e più la serie A perderà terreno rispetto agli altri tornei.

 

Oggi è un campionato colpevolmente marginalizzato. E le cose peggioreranno con la SuperChampions. Era chiaro già allora che un torneo del genere avrebbe reso periferici i campionati nazionali e nulla è stato fatto per contrastare la bulimia di Uefa e Fifa. Grave errore, in tal senso, la demonizzazione dei fondi: avrebbero garantito 1 miliardo e 700 milioni a un sistema che ne perdeva e ne perde 5».

de laurentiis agnelli

Garantire 5 anni di diritti a un media terzo significa accontentarsi della “stabilità verso il basso” a scapito del progetto imprenditoriale.

«Esattamente. MLS, Saudi Pro League e altri progetti dreneranno risorse. Sopravviveranno solo le Leghe che saranno virtuose nelle loro scelte. Con De Siervo, partendo dalla media company, avevamo cominciato a trattare con Apple per una app della serie A. Oggi accendo la tv e in Brasile vedo incredibilmente passare delle partite della Mls e della Saudi League. Messi e Ronaldo sono ovunque, anche i mercati del Middle East hanno perso interesse nel nostro torneo».

 

 

(..) Chi il responsabile o i responsabili del fallimento?

«Solo e soltanto una maggioranza colpevole che non esercita il proprio ruolo di guida. La serie A è una delle poche realtà che conosco dove la minoranza detta l’agenda.

Dove vince chi alza la voce e chi è più prepotente».

 

paolo dal pino 4

 

Cosa si potrebbe fare ora per provare a rimediare?

«La Lega si deve svegliare. L’upgrade è necessario. La piantino di distogliere l’attenzione dall’unico vero tema».

Quale?

«Prendere in mano il proprio destino e disegnare una strategia sostenibile. Basta con

gli alibi, le liti, i personalismi, Lotito contro Gravina. Non c’è più tempo da perdere. La Figc ha gli stessi obiettivi della Lega. Ripeto: le big o presunte tali dovrebbero dialogare

per costruire».

Cosa pensi oggi di Andrea Agnelli?

«Ha vinto nove campionati di fila. Come lui, nessuno. Il suo voltafaccia sui fondi? Troppo

de laurentiis agnelli

preso dalla Superlega, come l’Inter. Tre giorni prima del voto decisivo le due si defilarono. Errare humanum est».

E perseverare disumanum ovest. De Laurentiis?

«Avrebbe potuto essere un genio. Si deve accontentare di essere soltanto quasi santo avendo vinto lo scudetto a Napoli».

Lotito?

«Ha divorato nella culla i saggi del Machiavelli. A cosa gli serve buttar giù Gravina? Ritiene che sarebbe utile al calcio italiano? No, te lo assicuro».

Avrà le sue ragioni.

«Siamo ancora alla distinzione tra torto e ragione? L’unica strada percorribile è quella

della condivisione dei progetti per salvare un calcio che fa acqua e debiti da tutte le parti. Attenzione all’effetto Superchampions. E se poi dovessero giocare le coppe otto o nove italiane, auguri serie A».

Chiudi con Gravina.

dal pino

«Gli voglio bene… ma chi glielo fa fare?».

Tutto ciò che comporta essere il numero 1 del calcio italiano, il potere, un’indiscutibile centralità in un settore vitale.

«Non per il fegato».

 

 

 

GRAVINA DAL PINOgravina dal pino foto mezzelani gmtde laurentiis dal pino foto mezzelani gmt 2de laurentiis dal pino foto mezzelani gmtPAOLO DAL PINO PAOLO DAL PINO gravina dal pino

Ultimi Dagoreport

roberto cerreto

DAGOREPORT – MA GUARDA CHE COINCIDENZA! ROBERTO CERRETO, IL CONSIGLIERE PARLAMENTARE FINITO SOTTO INCHIESTA DISCIPLINARE (ANCORA IN CORSO) CON L’ACCUSA DI ESSERE L’AUTORE DI ANONIME E CALUNNIOSE LETTERE PER BRUCIARE ALTRI PRETENDENTI AL RUOLO DI VICESEGRETARI DELLA CAMERA, DAL 2022 RICOPRE ANCHE IL RUOLO DI CONSIGLIERE DEL CDA DELL’UNIVERSITÀ CATTOLICA – BENE: COME MAI IL VISPO CERRETO NON HA MAI MANIFESTATO, O QUANTO MENO INFORMATO, IL RETTORE DELL’ISTITUTO DEL VATICANO, ELENA BECCALLI, DI ESSERE PORTATORE DI INTERESSE SU UNA VICENDA GIUDIZIARIA CHE RIGUARDAVA LA SUA COMPAGNA, CHE HA CREATO QUALCHE IMBARAZZO ALL’UNIVERSITA’ CATTOLICA? AH, SAPERLO…

corte dei conti sergio mattarella giorgia meloni nicola gratteri matteo salvini elly schlein giuseppe conte guido carlino

DAGOREPORT - CHI SONO I VERI OPPOSITORI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI? L'AMMUCCHIATA SCHLEIN-CONTE? I MISSILI DI RENZI, "BAGNATI" PER LE SPACCONATE DEL PASSATO? QUEL SINDACATO DI PENSIONATI DI LANDINI? L’”ODIO E VIOLENZA” DI IMMAGINARI SINISTRELLI? I QUOTIDIANI DE SINISTRA? LA7? - CERTO, UN FATTO CHE DESTABILIZZA LA STATISTA DI COLLE OPPIO È LA VANNACCIZZAZIONE DI MATTEO SALVINI. MA IL VERO OPPOSITORE ALL'AUTORITARISMO DEL GOVERNO MELONI È IL COSIDDETTO DEEP STATE (QUIRINALE, MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, RAGIONERIA GENERALE, MILITARI, ETC) – LO SCONTRO CON GLI APPARATI ADDETTI AL CONTROLLO E ALLA VIGILANZA DEGLI ATTI DELL'ESECUTIVO VA AVANTI DA TRE ANNI: DAI RILIEVI CONTABILI DELLA CORTE DEI CONTI SULLE SPESE DEL PNRR AL PONTE SULLO STRETTO, ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO CHE E' RIUSCITA A COMPATTARE TUTTE LE CORRENTI DELLA MAGISTRATURA - PURTROPPO LA DUCETTA E' NATA ALLA GARBATELLA E NON IN AMERICA, DOVE LA DEMOCRAZIA PERMETTE DI ELEGGERE UN TIRANNO CHE FA FUORI TUTTI COLORO CHE OSANO CONTRADDIRLO...

rafael - palantir

DAGOREPORT - L’ENNESIMA PROVA CHE LA TECNOLOGIA SIA OGGI UN‘ARMA ASSOLUTA SI CHIAMA ‘’RAFAEL ADVANCED DEFENSE’’ - E’ UNA DELLE TRE MAGGIORI AZIENDE ISRAELIANE NEL SETTORE DELLA DIFESA, CHE HA CONTRIBUITO AL SISTEMA DI DIFESA AEREA IRON DOME - GRAZIE AL SUCCESSO DELL’ULTIMA ARMA LASER, IRON BEAM 450, CAPACE DI INTERCETTARE E ABBATTERE DRONI, RAFAEL HA CONQUISTATO I MERCATI DEGLI STATI UNITI, EUROPA, ASIA, MEDIO ORIENTE, AMERICA LATINA E AFRICA - OTTIMI SONO I RAPPORTI CON LA PALANTIR DI PETER THIEL, “ANIMA NERA” DI TRUMP E DELLA TECNO-DESTRA USA, GRAZIE A UN SISTEMA DI INTERCETTAZIONI RAFAEL CHE FA A MENO DI INOCULARE SPYWARE NEL TELEFONINO, SOSTITUENDOLO CON UN LASER - IN CAMBIO DELLA TECNOLOGIA RAFAEL, THIEL AVREBBE PRESO A CUORE IL TRACOLLO ECONOMICO ISRAELIANO, PER GLI ALTISSIMI COSTI DELLA GUERRA A GAZA, RACCOGLIENDO MILIONI DI DOLLARI NEGLI STATI UNITI PER FINANZIARE IL GOVERNO DI NETANYAHU - CHE COMBINA LA RAFAEL NEL PORTO DI RAVENNA - DRONI RAFAEL: COME LA STRAGE DI GAZA DIVENTA UNO SPOT PROMOZIONALE VIDEO

elly schlein giorgia meloni marche matteo ricci acquaroli

DAGOREPORT - SOTTO L’ALA DEL MASOCHISMO-HARD, IL PD DI ELLY AFFRONTA DOMENICA L'ELEZIONE DEL PRESIDENTE DELLE MARCHE - UN VOTO CHE VEDE IL MELONISSIMO FRANCESCO ACQUAROLI CONTRO UN BIG RIFORMISTA DEL PD, MATTEO RICCI, CHE I SONDAGGI DANNO IN SVANTAGGIO DI UNA MANCIATA DI PUNTI - MOLTO DIPENDERÀ DALL’ASTENSIONE, MALATTIA CHE HA CONTAGIATO UNA BELLA MAGGIORANZA DI ELETTORI DI CENTROSINISTRA, CHE NE HANNO PIENE LE SCATOLE DELLE ZUFFE E SCISSIONI E RIVALITÀ DA COMARI DI COLORO CHE DOVREBBERO DAR VITA A UN’ALTERNATIVA SALDA E UNITA ALL’ARMATA BRANCA-MELONI - PERDERE LE MARCHE PER LA DUCETTA SAREBBE UNO SCHIAFFO TALE CHE L'UNICA ''RICOMPENSA" SAREBBE IL CANDIDATO DI FDI ALLA REGIONE VENETO, DOVE LA LISTA DI LUCA ZAIA, CHE ALLE REGIONALI 2020 INCASSÒ IL 42% DEI VOTI, E' DIVENTATA UNA VARIABILE CHE NE' MELONI NE' SALVINI RIESCONO PIÙ A CONTROLLARE...

almasri carlo nordio alfredo mantovano matteo piantedosi

CASO ALMASRI: I MINISTRI NORDIO E PIANTEDOSI HANNO RACCONTATO SOLO MENZOGNE AL PARLAMENTO – NON SERVE L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE PER CAPIRLO, BASTA LEGGERE I LORO INTERVENTI ALLA CAMERA - 5 FEBBRAIO 2025, NORDIO: ‘’IL MANDATO D'ARRESTO DELLA CORTE DELL'AJA NEI CONFRONTI DI ALMASRI ERA NULLO: È ARRIVATO IN LINGUA INGLESE SENZA ESSERE TRADOTTO E CON VARI ALLEGATI IN LINGUA ARABA, CON UNA SERIE DI CRITICITÀ CHE AVREBBERO RESO IMPOSSIBILE L'IMMEDIATA ADESIONE DEL MINISTERO ALLA RICHIESTA ARRIVATA DALLA CORTE D'APPELLO DI ROMA’’ - 7 AGOSTO 2025: IL GOVERNO INGRANA UNA CLAMOROSA MARCIA INDIETRO CHE SMENTISCE NORDIO E PIANTEDOSI, LEGITTIMANDO L'ILLICEITÀ DEI LORO ATTI: '’AGITO A DIFESA DELL'INTERESSE DELLO STATO” - DEL RESTO, SECONDO QUANTO SI LEGGE DALLA RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE DEI GIUDICI, "APPARE VEROSIMILE CHE L'EFFETTIVA E INESPRESSA MOTIVAZIONE DEGLI ATTI E DELLE CONDOTTE TENUTE" DA NORDIO, PIANTEDOSI E MANTOVANO SIANO LEGATE ALLE "PREOCCUPAZIONI PALESATE" DAL DIRETTORE DELL'AISE CARAVELLI SU "POSSIBILI RITORSIONI PER I CITTADINI E GLI INTERESSI ITALIANI IN LIBIA" - IL VOTO DELLA GIUNTA PER LE AUTORIZZAZIONI A PROCEDERE DELLA CAMERA È PREVISTO PER IL 30 SETTEMBRE…