supercoppa

PECUNIA NON OL(I)ET – MATTIA FELTRI E LA SUPERCOPPA: “SE LA DISCRIMINAZIONE SAUDITA CI RIPUGNA TANTO, DOVREMMO RICONSIDERARE I RAPPORTI COMMERCIALI CON L'ARABIA: È COMPLICATO VENDERE ARMI AL GOVERNO E POI AFFIDARE A RONALDO E HIGUAIN LA BATTAGLIA DEI DIRITTI DELLE DONNE” – PIGI BATTISTA BOICOTTA: “PER I DIRITTI SI PUÒ SCEGLIERE DI NON GIOCARE”, PAOLA FERRARI NO: “BISOGNA ANDARE, E MANDARE DONNE CRONISTE. ESSERE LÌ È UN SEGNALE”

1 – IL MEDIOEVO IN NOI

Mattia Feltri per “la Stampa”

 

supercoppa

Per un prodigio d' inizio anno, l' Italia ha trovato una concordia nazionale: da Laura Boldrini a Matteo Salvini, passando per quelli che stanno in mezzo, si inorridisce all' unanimità per la partita di Supercoppa fra Juve e Milan in programma il 16 gennaio a Gedda, Arabia Saudita. Nello stadio, infatti, le donne saranno segregate in settori infelici. Schifezza, vergogna e medioevo - sono stati i commenti.

 

mattia feltri (2)

E boicottaggio è la soluzione proposta. In questo genuino slancio umanitario, però, sono forse stati sottovalutati alcuni aspetti: esattamente un anno fa, le donne saudite allo stadio non sarebbero potute entrare. È stato loro concesso il 12 gennaio del 2018 insieme col permesso di guidare la macchina, intraprendere la carriera di cantanti pop, andare al cinema (sempre se padre o marito acconsentono). Un passo avanti che andrebbe incoraggiato.

 

Oppure un passo avanti insufficiente, ma allora che diremo quando nel 2022 i Mondiali si giocheranno in Qatar, dove le donne sono messe decisamente peggio? E se la discriminazione ci ripugna tanto, dovremmo riconsiderare i rapporti commerciali con l' Arabia: oltre tre miliardi di euro di esportazioni l' anno, un miliardo e mezzo in armi negli ultimi sette anni.

 

SUPERCOPPA A JEDDAH - I SETTORI VERDE E VIOLA SONO DESTINATI AGLI UOMINI

È complicato vendere armi al governo saudita e poi affidare a Ronaldo e Higuain la battaglia dei diritti delle donne. E ancora più complicato è sbalordire per le ingiustizie in Arabia, quando a quarantanove migranti, fra cui tre bambini piccoli che vomitano in continuazione per le onde, da due settimane è impedito di sbarcare in Europa - a proposito di schifezza e di medioevo.

 

2 – PER I DIRITTI SI PUÒ SCEGLIERE DI NON GIOCARE

Pierluigi Battista per il “Corriere della Sera”

 

cristiano ronaldo

Oramai è tardi ed è quasi impossibile che questo soprassalto di fermezza possa trovare realizzazione: ma davvero, se Juventus e Milan, d' accordo con la Lega Serie A, minacciassero di non disputare la finale di Supercoppa a Gedda se non sarà consentito alle donne di accedere liberamente nello stadio, se avvenisse l' insperato, sarebbe una bella pagina di rifiuto di ogni discriminazione.

 

È dura, ci sono corposi interessi economici che militano a sfavore di una linea di difesa di valori fondamentali, gli stessi interessi commerciali che hanno suggerito, scelta già abbastanza sconcertante, di giocare una partita italiana in un campo dell' Arabia Saudita. Ma ci sono dei limiti di decenza che non possono essere superati. Vige a Gedda un regime di apartheid sugli spalti.

higuain 1

 

Solo i maschi possono assistere al match in assoluta libertà, comprando un regolare biglietto d' ingresso nei posti liberamente scelti. Alle donne sono riservate solo delle gabbie, dei recinti protetti in cui possono entrare, ma lontano dai settori dello stadio riservato solo ai maschi: maschi onnipotenti, maschi padroni che possono decidere se, come, e dove le donne hanno l' inaudita possibilità di godersi lo spettacolo di una partita di calcio.

 

gaetano micciche

Il presidente della Lega Serie A Gaetano Micciché precisa che non è vero che le donne possono entrare nello stadio solo se accompagnate da maschi e che comunque è un grande passo in avanti che le donne in Arabia Saudita possono assistere a una partita. Un passettino, ma non è questo il passo da compiere: il passo decisivo, l' unico che veramente conta, è che alle donne sia data la possibilità di uscire dal recinto in cui sono confinate. Il passo decisivo è la fine della discriminazione, e questo passo non è stato compiuto. Dicono che è troppo tardi per non disputare la partita: ma almeno i giocatori potrebbero scendere in campo con il segno rosso sulla guancia, come hanno fatto qualche settimana fa in segno di protesta contro la violenza sulle donne.

 

E questa che si consuma in Arabia Saudita non sarebbe una violenza sulle donne? La finale non è una scampagnata esotica in Paesi che onorano riti strani e costumi bizzarri. È un pezzo d' Italia che si gioca all' estero. E allora non possiamo tollerare che ci siano spettatori e spettatrici considerate inferiori, da segregare in appositi spazi dove l' inferiorità viene sancita, santificata, resa imprescindibile.

 

supercoppa

Non possiamo tollerare che Cr7 o Higuain, Dybala o Suso possano esultare e disperarsi facendo finta di niente, chiudendo gli occhi sulle tribune occupate da maschi prepotenti che impediscono alle donne di sedere dove desiderano, come accade e dovrebbe accadere in tutte le Nazioni civili. Sarebbe un gesto forte, anche per le cittadine e i cittadini dell' Arabia Saudita che possono capire di vivere in un posto osservato dal resto del mondo. Sarebbe un gesto forte, che indicherebbe a tutte le Nazioni che, nella prospettiva dei Mondiali che si terranno in Qatar nel 2022, ogni discriminazione delle donne non sarà considerata «normale».

 

gaetano miccichè

Sospendere una partita per difendere un diritto fondamentale sarebbe un gesto coraggioso (e doloroso per noi tifosi della Juve o del Milan, e oneroso per le casse delle due società) ma avrebbe un valore enorme di esempio destinato a rimbalzare in tutto il mondo. Le donne hanno il diritto di stare dove credono, in tribuna, in curva, ovunque. L' apartheid di genere è odioso come quello di razza. È così difficile da accettare?

 

3 – FERRARI: «MA IO DICO CHE È GIUSTO ANDARE»

Salvatore Riggio per “il Messaggero”

 

PAOLA FERRARI

«La nostra presenza in Arabia Saudita può essere un messaggio forte, non sprechiamo l' occasione», la riflessione di Paola Ferrari, giornalista Rai. Negli ultimi giorni è scoppiata la polemica per questa finale di Supercoppa Italiana a Gedda.

 

«Io per prima sono inorridita per come in Arabia Saudita trattano le donne, ma voglio vedere la nostra presenza lì come qualcosa di positivo. Possiamo accendere i riflettori su questo problema».

 

Secondo lei, è giusto andare in Arabia Saudita per la Supercoppa?

paola ferrari

«Sì, essere lì è un bel segnale. Magari possiamo mandare tutte le giornaliste donne a commentare la gara tra Juventus e Milan».

 

Moltissime polemiche, ma è da mesi che sappiamo il paese ospitante di questa manifestazione.

«Sono paesi presenti nel mondo del pallone, basti pensare a quanti sceicchi sono sbarcati nel calcio negli ultimi anni o al Mondiale in Qatar nel 2022.

 

Mettere la testa sotto la sabbia e dire che è stato un errore dal punto di vista sociale, è tardivo e sbagliato. Essere presenti in Arabia è una missione da non fallire. Possiamo abbattere certe barriere».

Ultimi Dagoreport

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…