australian open malori

“NON E’ SALUTARE GIOCARE COSI’ MA NON ABBIAMO SCELTA” - ALL'AUSTRALIAN OPEN ATLETI IN DIFFICOLTÀ PER IL FUMO DEGLI INCENDI PORTATO DAL VENTO, LA JAKUPOVIC LASCIA IN LACRIME: “NON RESPIRO” - TOMIC HA VOMITATO, UN RACCATTAPALLE È COLLASSATO, MALORI ANCHE TRA ADDETTI AI LAVORI E SPETTATORI MENTRE MONTA LA POLEMICA SOCIAL – DJOKOVIC MINACCIA: “SE A MELBOURNE SAREMO COSTRETTI, DOVREMO PRENDERE IN CONSIDERAZIONE DI SPOSTARE O CANCELLARE IL TORNEO” – E SHARAPOVA E BOUCHARD… - VIDEO

 

Gaia Piccardi per il Corriere della Sera

 

AUSTRALIAN OPEN TOMIC

Mai nella vita Dalila Jakupovic, ventottenne slovena numero 180 della classifica mondiale del tennis, si sarebbe aspettata di comparire nei titoli di testa dei telegiornali.

 

Ma dell' Australia che brucia, Melbourne è l' avamposto caliginoso che mozza il fiato in gola. E quindi Dalila stava giocando l' incontro d' esordio del torneo di qualificazione all' Australian Open, primo Grande Slam stagionale al via lunedì, quando ha cominciato a tossire fino ad accasciarsi per terra. Game, set, match per l' avversaria. «Mi sono spaventata, non riuscivo a respirare: non è giusto che gli organizzatori ci chiedano di scendere in campo in queste condizioni ambientali». Ma è il tennis, bellezza, e come ogni show must go on .

 

Caldo estremo, superfici roventi, ora il fumo denso dei roghi nel Queensland, trasportato dal vento. Il tennis a livello Slam è un' industria che non può permettersi lo stop. «Non è salutare giocare così - ha mormorato Dalila -, ma non abbiamo scelta...».

AUSTRALIAN OPEN BOUCHARD

 

In campo a Melbourne ora, infatti, non ci sono i miliardari del rotary club né i benestanti dell' attico con vista sui dollari: i 120 giocatori, cioè, che accedono direttamente al tabellone principale che prevede 75 mila dollari per chi perderà al primo turno. In campo ieri assieme alla Jakupovic spalavano carbone i peones, quelli che volano a proprie spese in Australia, quelli per cui rinunciare a un premio di 20 mila dollari (sconfitta al primo turno delle qualificazioni) significa compromettere carriera, sogni e, spesso, sopravvivenza. Ecco perché, benché la polemica contro il torneo stia montando da giorni, gli organizzatori hanno dato il via agli incontri in un martedì in cui la qualità dell' aria era stata valutata « hazardous ». Rischiosa.

 

AUSTRALIAN OPEN SHARAPOVA

Jakupovic è stata male, Tomic ha vomitato («Nell' impossibilità di far entrare aria nei polmoni, ci si stanca subito»), un raccattapalle è collassato, malori anche tra addetti ai lavori e spettatori mentre la polemica social (lanciata la settimana scorsa da Brisbane dal n.2 serbo Novak Djokovic:

 

«Se a Melbourne saremo costretti, dovremo prendere in considerazione di spostare o cancellare il torneo») divampava insieme ai fuochi. «La salute dei tennisti deve essere la priorità - ha twittato chiaro l' americano Noah Rubin -, capisco la pressione però giocare così non ha scuse. Nessuno Slam vale il rischio della vita ma nulla cambierà finché non ci scappa il morto».

jakupovic australian open

 

Con i diritti televisivi venduti, i palinsesti affollati, un calendario straripante di tornei che offre molto poco margine di manovra, l' Australian Open va incontro al suo destino ospitando oggi un' esibizione per raccogliere fondi per i pompieri. In azione i big, non le comparse: Federer, Djokovic, Nadal e Serena Williams (che ieri si sono allenati al chiuso). Solo se i nobili polmoni degli dei del tennis venissero intossicati dal fumo potremmo aspettarci rinvii o decisioni più clamorose. La voce dei (pochi) padroni sullo sport dei (mille) carneadi. Intanto gli aruspici leggono le viscere sperando di trovarci temporali e grandine. Solo il diluvio potrà salvarci.

jakupovic australian open australian openAUSTRALIAN OPEN FUMO INCENDI

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...