chiellini

“ODIO L’INTER” - ANVEDI COME PICCHIA CHIELLINI: "UNO ANCHE PEGGIORE DI BALO ERA FELIPE MELO. IL PEGGIO DEL PEGGIO. CON LUI SI RISCHIAVA SEMPRE LA RISSA. LO DISSI ANCHE AI DIRIGENTI: È UNA MELA MARCIA. LUI E BALO SONO GLI UNICI DUE AD ESSERE ANDATI OLTRE UN LIMITE ACCETTABILE. IL PROBLEMA NON È SE GIOCHI BENE, MALE, MA SE NON HAI DENTRO NIENTE… " – IL FALLO SU BERGESSIO, ALLEGRI E I BAR DI LIVORNO - "LUI ENTRA E GLI DICONO: NON CAPISCI 'NA SEGA, PERCHE'...''

Emanuela Gamba per ''la Repubblica''

 

Giorgio Chiellini, quanta voglia ha di rimettersi in pista?

"Devo confessarlo: a casa con le mie tre donne, mia moglie e le due bambine, sono stato benissimo. E quando la Juve mi ha richiamato alla Continassa mi è piombata la tristezza addosso. Però mi è bastato uscire con la macchina allo svincolo di Venaria perché mi si riaccendesse subito qualcosa. È stato bello ricominciare".

CHIELLINI

 

Ricomincerà anche il campionato?

"Non ne ho idea. Questa pandemia ci sta insegnando a vivere il presente, ad adattarci a cambiamenti quotidiani, a ragionare su un futuro di due mesi al massimo. Avevamo comunque bisogno di ripartire, non è semplice e l'ho notato in compagni più giovani di me".

 

La stimola l'idea di affrontare una situazione inedita con gli spalti vuoti, le partite in serie, le incognite della lunga pausa?

"Se penso a tre mesi senza tifosi mi passa la voglia. Ci vorrà una forza mentale sovrumana e difatti mi chiedo: ma perché lo devo fare? Ma anche: e perché no? È il nostro lavoro e dobbiamo adattarci, come anche a tutto il resto".

 

Martedì esce la sua biografia. Dedicherà il ricavato agli Insuperabili, la "sua" squadra di disabili, di cui dice: è umiliante trattarli da diversi o pensarli moralmente migliori.

CHIELLINI COVER

"Se gli si mostra pietà si irrigidiscono, invece hanno la forza di scherzare su loro stessi. E sono capaci di farti domande cattivissime, perché non hanno tabù".

 

È vero che non ci sono tabù neanche nei bar di Livorno?

"Allegri ne è il classico frequentatore. Lui entra e gli dicono: non capisci 'na sega, ma perché fai gioca' il Chiellini, fa proprio ca'are. A Livorno c'è un'irriverenza naturale di cui a Torino non c'è traccia".

Balotelli e Felipe Melo li direbbe irriverenti?

"Non volevo parlar male di nessuno, ma se non l'avessi fatto avrei nascosto una parte di me. Loro due sono quelli che mi hanno deluso veramente".

 

Citiamo da "Io, Giorgio": "Balotelli è una persona negativa, senza rispetto per il gruppo. In Confederations Cup contro il Brasile, nel 2013, non ci diede una mano in niente, roba da prenderlo a schiaffi. Per qualcuno era tra i primi cinque al mondo, io non ho mai pensato neppure che potesse essere tra i primi dieci o venti. Uno anche peggiore era Felipe Melo: il peggio del peggio. Non sopporto gli irrispettosi, quelli che vogliono essere sempre il contrario degli altri. Con lui si rischiava sempre la rissa. Lo dissi anche hai dirigenti: è una mela marcia".

balotelli chiellini 3

"Confermo, ma non ho rancore né mi interessa averne, se mi toccherà condividere qualcosa con loro lo farò. Non sono il miglior amico di tutti, però loro sono gli unici due ad essere andati oltre un limite accettabile. Per come sono fatto, il problema non è se giochi bene, male o se qualche volta fai serata, ma se manchi di rispetto e non hai dentro niente. Una volta va bene, se è ricorrente no".

 

Nel libro non affronta invece due argomenti, religione e politica: perché?

"Non sono un ateo convinto ma neanche un credente convinto. Conosco preti che stimo ma le scritture non mi convincono perché di base sono un uomo di scienza. Al tempo stesso non posso dire con certezza che tutto sia al 100% scienza. La politica è un tema spinoso, ma a me piace parlare quando so e di politica non ne so abbastanza".

 

L'area di rigore è il suo territorio, eppure non nasce difensore: dove la portava l'istinto?

"Ero un cavallo pazzo, le mie partite erano tutto un correre e un battagliare, un duello a tutto campo basato sulla mia prepotenza fisica. Solo dopo sono diventate una sfida lucida con l'attaccante".

Lucida ma anche cattiva?

"Posso essere stronzo, sì, ma cattivo no, anche mi è capitato di fare del male. Su Bergessio, nel 2013, feci un intervento sconsiderato e mi dispiacque tanto, gli chiesi scusa mille volte anche se non potevo ridargli il pezzo che gli avevo rotto. Lui stette fuori tre mesi e al ritorno scatenò una caccia all'uomo contro di me, finché a furia di gomitate si fece espellere. In ogni caso, anche in trance adrenalinica non mi mai è passato per la testa: 'Adesso entro e gli faccio male'".

 

chiellini

Lei racconta di sfidare gli attaccanti sul filo della provocazione, per innervosirli. Poi ci sono quelli che tengono botta come Ibrahimovic e gli altri che finiscono in sua balia.

"Nei 90' non ci sono amici. Mi ricordo una volta contro Pazzini, uno con cui sono cresciuto assieme: portava la maschera protettiva sul viso e gli ho dato fastidio apposta per tutta la partita, toccandogliela. Lui mi mandava a quel paese ma sapeva meglio di me che sarebbe andata così, difatti poi alla fine ci siamo parlati come se nulla fosse".

 

Nessuno le ha fatto perdere le staffe?

"Quando ero giovane ero io che volevo innervosirmi, cercavo di continuo lo scontro. Sono una persona razionale, ma quando ho iniziato a giocare con gli adulti ha cominciato a venire fuori da dentro, come qualcuno che prima non c'era e che fuori dal campo non esiste. Nell'età giovanile non riuscivo a domare questa parte di me. Ma poi ho saputo cambiare".

In Serie A è stato espulso due volte soltanto: è stato bravo a controllarsi o a non farsi beccare?

chiellini

"A controllarmi. L'unico rosso diretto l'ho preso per un fallo di reazione su Morfeo: lui mi ha dato un calcio, io ho sbroccato, fuori tutti e due. Nel sottopassaggio poi ci siamo guardati e ci siamo detti: ma siamo proprio due scemi. Non sono uno di quelli a cui si tappa la vena e ci ricascano".

 

Odio l'Inter, dice nel libro: ha avuto remore a usare quel verbo?

"Penso che la gente capirà cosa intendo dire, che non verrò interpretato male. Io odio sportivamente l'Inter come Michael Jordan odia i Pistons, non posso non odiarla, ma il 99,9 per cento delle volte che ho incontrato fuori dal campo persone con cui mi sono scannato in partita, ci siamo fatti due risate. Difatti il messaggio che mi ha fatto più piacere, quando mi sono rotto il ginocchio, è stato quello di Javier Zanetti. L'odio sportivo è quello che ci spinge a superare l'avversario: se gli si dà il giusto significato, è una componente essenziale dello sport".

 

Ha dei compagni che da avversario ha odiato?

"Higuain, ma conoscendolo mi ha sorpreso: i 9 sono egoisti, fanno un mestiere a parte, però lui ha un lato generoso, giocherellone. È un ragazzo impegnativo perché devi coccolarlo, stimolarlo. Ha bisogno di affetto per alimentare le potenzialità incredibili che ha".

 

Tornerà?

"Lo aspettiamo".

Chiellini che fine farà quando smetterà di giocare?

chiellini

"Ho una visione di come dovrà evolversi il calcio, non so se tra cinque o dieci anni, ma non ancora le competenze per svilupparla. Mi vedo dietro una scrivania, non come ds o talent scout ma con un ruolo gestionale. Vorrei occuparmi di politica sportiva, se non fosse che è una parola che mi spaventa e che quello è un campo minato. Nel libro dico che mi piacerebbe lavorare all'Eca, ma era solo per dare un'idea: di sicuro, mi piacerebbe contribuire a riformare del calcio".

 

Vede qualche collega con le stesse inclinazioni?

"Khedira è intelligente e riflessivo come pochi, scommetto che diventerà una persona importante in Germania. Poi ho conosciuto Kompany, che ha personalità e cultura e intanto per cominciare sta facendo l'allenatore-giocatore all'Anderlecht. Un altro che mi sembra intelligente è Fabregas, me ne sono reso conto dopo aver letto una sua riflessione su Conte e Sarri".

chiellini

Nella trattativa per il taglio degli stipendi, ha mosso i primi passi da dirigente?

"No, ho fatto solo da tramite. La volontà era di trovare una soluzione che aiutasse il club in un momento di difficoltà e desse un esempio alla nazione, perché non è vero che noi calciatori viviamo fuori dal mondo. Non è stato facile mettere d'accordo 25 persone, ma è stato un gesto di grande maturità da parte nostra".

Perché prima di entrare in campo si fa una doccia?

"Una lunga doccia, è il mio rito per gestire lo stress emotivo ma anche l'ultimo momento per stare solo con me stesso e ascoltare il mio corpo. Ne ho necessità".

GIORGIO CHIELLINI 1GIORGIO CHIELLINI

 

chiellini parma juvechiellini buffonallegri chielliniChiellinichielliniallegri chielliniallegri chiellini 3BARZAGLI CHIELLINI BUFFONmarotta e chiellinichiellinifelipe melo 8chiellini bonuccifelipe melo tattoochiellini allegrifelipe melo 5chiellini dischetto rigorefelipe melo 6chiellinichiellini cr7chielliniSORRENTINO A TERRA PRIVO DI SENSI E CHIELLINI E DYBALA ESULTANOgiorgio chiellinigiorgio chiellinichiellini gravinachiellini e il mazzo di fiori sotto la fiesolebarzagli chiellinichiellinimoggi chiellinimariella scirea chiellinijuve atletico chiellini bonuccijuve atletico chiellinironaldo chiellini pjanic

Ultimi Dagoreport

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…