PANTANI: GIALLO SENZA FINE - IL PIRATA MORTO A PUGNI CHIUSI: DA CHI SI DIFENDEVA? LE DUE RICHIESTE D’AIUTO (IGNORATE) ALLA RECEPTION: “CI SONO PERSONE CHE MI STANNO DANDO FASTIDIO” - IL MISTERO DEL LAVANDINO SPOSTATO

Tommaso Lorenzini per "Libero Quotidiano"

 

TOMBA DI MARCO PANTANITOMBA DI MARCO PANTANI

Sono due le strade che corrono parallele e si intrecciano intorno al caso Marco Pantani. Perché oltre a capire cosa sia realmente successo al Pirata il 14 febbraio 2004, il giorno della sua morte, l’attenzione adesso si è spostata anche su come sia stata effettuata l’indagine, a partire dal momento del ritrovamento del corpo, degli accertamenti medico-legali, del sopralluogo (nessuno ha mai preso le impronte digitali) e degli elementi che hanno indotto a stabilire 10 anni fa che si trattava di suicidio.

 

Quegli stessi elementi che oggi - insieme a molti altri raccolti dall’avvocato Antonio De Rensis e dalla tenacia della famiglia del ciclista - sembrano raccontare una verità diversa, un omicidio: tanto da convincere il pm di Rimini Paolo Giovagnoli a riaprire il caso. Due giorni fa un nuovo colpo di scena.

 

Marco PantaniMarco Pantani

Un testimone sentito in procura racconta che «appena entrato nell’appartamento occupato da Pantani c’era il lavandino al centro della stanza... Una cosa incredibile, poi ho visto tutto il resto e il povero Marco...». Quel lavandino però, appare di nuovo in bagno, con tanto di saponetta sopra, come testimonia il video degli inquirenti: come e perché? Forse perché nel «disordine ordinato» (come lo ha definito il professor Avato nell’esposto che ha permesso di riaprire l’indagine) in cui si trovava la stanza D5 del Residence “Le Rose”, sarebbe stato in qualche modo “troppo” fuori posto? O forse il testimone ha mentito (e allora andrebbe indagato)?

 

E perché nel discusso video “ufficiale” (le immagini durano 51 minuti, ma il lasso di tempo coperto è di circa 3 ore) che riprende la stanza D5, non viene mai inquadrato il pavimento del bagno? Forse nelle parti mancanti del filmato c’era il lavandino a terra ed era poi stato ripreso qualcuno a risistemarlo (dunque alterando la scena)?

 

tonina pantanitonina pantani

Certo, risulta difficile capire come possa il Pirata aver devastato la stanza senza far rumore e senza rompere lo specchio (trovato intatto sul pavimento), senza far cadere le posate (buttate a terra nel sopralluogo e non raccolte, diventando parte della scena) e come abbia potuto smontare un lavandino senza attrezzi e senza ferirsi le mani, risultate intatte.

 

Quelle stesse mani che - altro particolare anomalo e mai rivelato - Marco stringeva davanti a sé da cadavere, le braccia ad angolo retto, a guardia alzata come un pugile, come quelle di qualcuno che sta tentanto di difendersi da un’aggressione. Ricordate le due richieste d’aiuto (alla fine ignorate) alla reception, «Ci sono persone che mi stanno dando fastidio»?

pantani, 10 anni dalla morte del pirata 9pantani, 10 anni dalla morte del pirata 9

 

Quando è stato trovato il corpo, in un piccolo spazio tra letto e parete, a pancia in giù, le braccia erano sotto il petto, i pugni chiusi: decisamente né la posizione né la gestualità involontaria di uno che cade faccia a terra (rischiando di rompersi come minimo il naso, trovato praticamente intatto), neanche se si sta sentendo male.

 

Il sospetto è che Marco sia morto a pancia in su, agonizzante con le braccia e i pugni in posizione di difesa, poi rimaste rigide a 90 gradi per il rigor mortis una volta che il cadavere è stato (si ipotizza) spostato e girato (c’è il giallo della fibbia della cintura che da un lato sarebbe stata messa ad asola proprio per permettere la presa sul corpo).

 

pantani, 10 anni dalla morte del pirata 8pantani, 10 anni dalla morte del pirata 8

E mentre il Rolex a carica automatica (cioè grazie al movimento del braccio) è stato trovato fermo alle 4.55 (ma Marco secondo la versione ufficiale del prof. Fortuni è morto fra le 11.30 e le 12.30), c’è attesa per lunedì, quando gli esperti nominati dall’avvocato De Rensis sveleranno i risultati della perizia sul filmato. Perché l’anomala durata pone grossi interrogativi: il video è stato tagliato? O la telecamera è stata spenta più volte? Anche in questo caso, saranno necessarie convincenti giustificazioni da parte degli inquirenti.

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO