mughini giraudo moggi

1. PAOLO ZILIANI REPLICA A MUGHINI: “SBARELLI UN PO'. LA JUVENTUS È STATA CONDANNATA IN TUTTI I GRADI DI GIUDIZIO IN UN’INFINITÀ DI PROCESSI SPORTIVI E (I SUOI MASSIMI DIRIGENTI, L’AD GIRAUDO E IL DG MOGGI) IN TUTTI I GRADI DI GIUDIZIO IN UN’INFINITÀ DI PROCESSI PENALI’’ 2. ‘’FORSE I GIUDICI, PER UN BIZZARRO CASO, APPARTENEVANO TUTTI AL PARTITO DELLA JUVE-MALE ASSOLUTO; O FORSE, HAI VISTO MAI?, MOGGI E GIRAUDO ERANO DUE LESTOFANTI?”

paolo ziliani paolo ziliani

Riceviamo e pubblichiamo una mail di Paolo Ziliani:

 

Caro Dagospia,

 

 

Giampiero Mughini, tuo ospite fisso e prestigioso, nel suo ultimo peana a tinte bianconere celebra il ritorno della Juve “all’apice del calcio europeo” (leggi: finale di Champions il 6 giugno contro il Barcellona) sbarellando un po’. Con un’insipidezza che di solito non gli appartiene, Mughini scrive che un italiano su tre considera la Juve la sua fidanzata (sic), mentre due italiani su tre la considerano il Male Assoluto (le maiuscole sono sue).

 

MUGHINI CON LA MAGLIA DELLA JUVENTUSMUGHINI CON LA MAGLIA DELLA JUVENTUS

“E lo dicono e lo ripetono senza vergogna, senza pudore: così un ottimo giornalista come Paolo Ziliani”, assicura Giampiero, di cui sono stato compagno di viaggio, dietro le quinte, nei dieci anni di “Controcampo” dell’era Piccinini. Ancora Giampiero: “Io da solo in tv a ripetere all’infinito che li reputavo delle teste di cazzo”.

giannelli ieri moggi domani corrieredellaseragiannelli ieri moggi domani corrieredellasera

 

E ancora: “Ci furono strappati dalla maglia due scudetti conquistati dopo aver surclassato gli avversari”, “il duo Moggi-Giraudo è stato il miglior gruppo dirigente che abbia mai retto una squadra di calcio in Italia”, “il dottore Umberto, quello che una volta aveva detto che Moggi è il nostro Maradona”, “(la Juventus) l’unico brand italiano del 1930 tuttora in voga” e altre trombonaggini che il Barone di Munchausen al confronto è Lord Brummel.

 

Per amore di verità.

luciano moggi giampiero mughiniluciano moggi giampiero mughini

1) Forse sarò anche una testa di cazzo per le persone che mi stanno attorno (anche se spero di no), ma certo non perdo sonno e tempo a pensare che la Juventus sia il Male Assoluto. Per me il male assoluto è altro, e basta sfogliare le prime pagina dei quotidiani per vederne svariate rappresentazioni. Se Mughini mi pensi così idiota, almeno su questo si sbaglia.

 

Moggi e GiraudoMoggi e Giraudo

2) Ce l’ho così tanto con la Juventus che nel 1983, quando ero giornalista al “Giorno” di Vittorio Zucconi, con un’inchiesta durata mesi – a quattro mani con Claudio Pea – rischiai di mandare l’Inter in serie B denunciando il tarocco della partita Genoa-Inter 2-3. Ne nacquero un’inchiesta sportiva (per assolvere l’Inter venne addirittura introdotta l’insufficienza di prove non prevista, fino ad allora, nell’ordinamento sportivo) e un’inchiesta penale, al Tribunale di Genova, per la scommesse che giocatori e dirigenti avevano fatto su quella partita.

pizzi partita1 moggi lippi giraudopizzi partita1 moggi lippi giraudo

 

La storia l’ho scritta nel libro “Non si fanno queste cose a 5 minuti dalla fine” e non fu affatto facile, per un giovane giornalista di 28 anni, tenere duro in una giungla dove gli agguati arrivavano da ogni parte: giocatori che ti aggredivano, minacce di morte davanti a casa, colleghi di redazione che ti tradivano e cercavano di venderti, il presidente dell’Ussi che ti metteva alla berlina, insomma: un mondo di venduti attorno e tu che cercavi solo di raccontare la verità dei fatti.

 

and agnelli giraudo capello moggi lapand agnelli giraudo capello moggi lap

3) A volte persone intelligentissime cadono in deliquio e perdono il senno al cospetto di una bella donna; a Mughini capita davanti alla Juventus. Che è il caso di ricordare, è stata condannata in tutti i gradi di giudizio in un’infinità di processi sportivi e (i suoi massimi dirigenti, l’ad Giraudo e il dg Moggi) in tutti i gradi di giudizio in un’infinità di processi penali. Forse i giudici, per un bizzarro caso, appartenevano tutti al partito della Juve-Male Assoluto; o forse, hai visto mai?, Moggi e Giraudo erano due lestofanti, ottimi dirigenti potenziali, magari, ma lestofanti.

vg48 tracy roberts claudio lotito antonio giraudovg48 tracy roberts claudio lotito antonio giraudo

 

4) Mughini continua a piangere sui due scudetti “strappati dalla maglia dopo avere surclassato gli avversari”, ma forse dovrebbe rallegrarsi per gli altri 5 dell’era-Moggi (94-95, 96-97, 97-98, 2001-2002, 2002-2003) rimasti sinistramente in bacheca. Al Tour de France, quando appurarono che Armstrong era un baro conclamato, gli cancellarono tutti e 7 i Tour vinti, dal 1999 al 2005. Nel Belpaese, invece, scoprono che Moggi è il ras degli arbitri e alla Juve tolgono due scudetti. Ma forse quella di Moggi è stata una sbandata, per 10 anni è stato un angioletto, un seminarista, una verginella, poi di colpo – un brutto giorno – si è svegliato, si è guardato allo specchio ed era Moggi.

Antonio GiraudoAntonio GiraudoARTEFATTI luciano moggiARTEFATTI luciano moggi

 

5) Mughini ride quando sente raccontare di Moggi contiguo agli arbitri. Chissà, forse ha ragione. Di certo, in questi ultimi anni io ho ricevuto 8 querele dal mondo Moggi/mondo Juventus, 5 sono andate a giudizio e per 5 volte ho vinto, ma la cosa buffa è che spesso sono stato informato delle azioni legali intraprese ai miei danni da Moggi stesso. Che sulla sua pagina Facebook, per fare un esempio, un giorno testualmente annunciava: “Anche Tiziano Pieri e Massimo De Santis querelano Ziliani per diffamazione aggravata. Dopo Paolo Dondarini, che ha presentato una denuncia alla Procura di Bologna per il tramite dell'Avv. Gabriele Bordoni, gli avvocati Claudio Palazzoni per Tiziano Pieri e Paolo Gallinelli per Massimo De Santis hanno provveduto a denunciare Paolo Ziliani per diffamazione aggravata. Le procure interessate sono Lucca per quanto riguarda l'azione di Pieri e Roma per quella di De Santis”.

Moggi WantedMoggi Wanted

 

agnelli giraudo ancellottiagnelli giraudo ancellotti

Insomma: chi l’ha detto che Moggi aveva fatto degli arbitri una sua scuderia? Chi l’ha detto che Moggi era in stretto contatto con loro?

 

6) In quanto a definire la Juventus “l’unico brand italiano del 1930 tuttora in voga”, beh, forse Mughini al gol di Morata ha esagerato con lo champagne. Restando all’orticello del calcio e tanto per dirne una, non c’è paragone – in Europa e nel mondo – tra il brand Milan e il brand Juventus. Il Milan vinceva Coppe dei Campioni negli anni ‘60 e ha continuato a farlo negli anni 80 e poi 90 e poi 2000. La Juventus invece no.

 

Massimo De Santis da corriere it Massimo De Santis da corriere it

Sorvolando sull’Heysel (per eleganza, siamo in piena ricorrenza del 30° anniversario), la Juve ha vinto una Coppa dei Campioni giocata in casa e ai calci di rigore e poi ne ha perse un’infinità: per l’esattezza, assieme a Bayern e a Benfica è il club ad aver perso più finali di Coppe dei Campioni (o Champions), e quasi sempre da favorita. E’ successo 5 volte e noi, che non la consideriamo per niente il Male Assoluto, facciamo il tifo perché il 6 giugno non perda col Barcellona, stacchi tutti e raggiunga quota 6.

yj05 giraudoyj05 giraudo

 

Luciano Moggi in aula da corriere it Luciano Moggi in aula da corriere it

E da che ci siamo, a proposito dello “squadrone dei Buffon-Cannavaro-Thuram-Emerson-Nedved-Ibrahimovic-Del Piero” che Mughini ricorda come la corazzata degli Invincibili: si vada a rivedere, Giampiero, il modo inglorioso con cui quella Juve (di Capello) si fece sbattere fuori dalla Champions da Liverpool e Arsenal, squadre di pippe, al confronto. Dopodichè, più che al brand, Mughini faccia un pensierino al brandy: ideale, a volte, per le digestioni difficili.

Paolo Ziliani

Ultimi Dagoreport

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - C’ERA UNA VOLTA LA LEGA DI SALVINI - GETTATO ALLE ORTICHE CIÒ CHE RESTAVA DEI TEMI PIÙ IDENTITARI DEL CARROCCIO, DECISO A RIFONDARLO NEL PARTITO NAZIONALE DELLA DESTRA, SENZA ACCORGERSI CHE LO SPAZIO ERA GIÀ OCCUPATO DALLE FALANGI DELLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, HA PERSO IL LUME DELLA RAGIONE: UNA FURIA ICONOCLASTA DI NAZIONALISMO, SOVRANISMO, IMPREGNATA DI RAZZISMO, XENOFOBIA, MASCHILISMO E VIOLENZA VERBALE - SECONDO I CALCOLI DEI SONDAGGISTI OGGI QUASI LA METÀ DEI CONSENSI DELLA LEGA (8,8%) APPARTIENE AI CAMERATI DEL GENERALISSIMO VANNACCI CHE MICA SI ACCONTENTA DI ESSERE NOMINATO VICESEGRETARIO DEL CARROCCIO: CONSAPEVOLE CHE L’ELETTORATO DI ESTREMA DESTRA, AL SURROGATO, PREFERISCE L’ORIGINALE, SI È TRASFORMATO NEL VERO AVVERSARIO ALLA LEADERSHIP DEL CAPITONE, GIÀ CAPITANO - OGGI SALVINI, STRETTO TRA L’INCUDINE DELL'EX GENERALE DELLA FOLGORE E IL MARTELLO DI MELONI, È UN ANIMALE FERITO, QUINDI PERICOLOSISSIMO, CAPACE DI TUTTO, ANCHE DI GETTARE IL BAMBINO CON L'ACQUA SPORCA...

giorgia meloni nicola fratoianni giuseppe conte elly schlein matteo ricci

DAGOREPORT – BUONE NOTIZIE! IL PRIMO SONDAGGIO SULLO STATO DI SALUTE DEI PARTITI, EFFETTUATO DOPO LA SETTIMANA DI FERRAGOSTO, REGISTRA UN CALO DI 6 PUNTI PER FRATELLI D'ITALIA RISPETTO ALLE EUROPEE 2024 (IL PARTITO DELLA MELONI, DAL 29% PASSEREBBE AL 23) - A PESARE È LA SITUAZIONE ECONOMICA DEL PAESE, DALLA PRODUTTIVITÀ CALANTE DELLE IMPRESE A UN POTERE D’ACQUISTO AZZERATO DAI SALARI DA FAME - IL TEST DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, CHE CHIAMA ALLE URNE 17 MILIONI DI CITTADINI,   POTREBBE DIVENTARE UN SEGNALE D'ALLARME, SE NON LA PRIMA SCONFITTA DELL’ARMATA BRANCAMELONI - A PARTIRE DALLE PERDITA DELLE MARCHE: IL GOVERNATORE RICANDIDATO DI FDI, FRANCESCO ACQUAROLI, È SOTTO DI DUE PUNTI RISPETTO AL CANDIDATO DEL CAMPOLARGO, IL PIDDINO MATTEO RICCI - LA POSSIBILITÀ DI UN 4-1 PER IL CENTROSINISTRA ALLE REGIONALI, MESSO INSIEME ALLA PERDITA DI CONSENSI ALL'INTERNO DELL'ELETTORATO DI FDI, MANDEREBBE IN ORBITA GLI OTOLITI DELLA DUCETTA. NEL CONTEMPO, DAREBBE UN GROSSO SUSSULTO AI PARTITI DI OPPOSIZIONE, SPINGENDOLI AD ALLEARSI PER LE POLITICHE 2027. E MAGARI FRA DUE ANNI LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SARÀ RICORDATA SOLO COME UN INCUBO...

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - GENERALI, MEDIOBANCA, MPS, BPM: NESSUN GOVERNO HA MAI AVUTO UN POTERE SIMILE SUL SISTEMA FINANZIARIO ITALIANO - MA LA VITTORIA DI OGGI DEI CALTA-MELONI PUÒ DIVENTARE LA SCONFITTA DI DOMANI: “SENZA UN AZIONARIATO DI CONTROLLO STABILE IN GENERALI, NON BASTERÀ LA SBILENCA CONQUISTA DI MEDIOBANCA PER METTERE AL SICURO LA GESTIONE DEL RICCO RISPARMIO ITALIANO (800 MLD) CHE TUTTI VORREBBERO RAZZIARE” - L’ULTIMA, DISPERATA, SPERANZA DI NAGEL GIACE TRA I FALDONI DELLA PROCURA DI MILANO PER L'INCHIESTA SULLA TORBIDA VENDITA DEL 15% DI MPS DA PARTE DEL MEF A CALTA-MILLERI-BPM – UNA SGRADITA SORPRESA POTREBBE ARRIVARE DAGLI 8 EREDI DEL VECCHIO - PIAZZA AFFARI? SI È FATTA GLI AFFARI SUOI: METTERSI CONTRO PALAZZO CHIGI PUÒ NUOCERE ALLA SALUTE DI UNICREDIT, BENETTON, MEDIOLANUM, FERRERO, LUCCHINI, UNIPOL, ENTI PREVIDENZIALI, ETC. – L’ERRORE DI NAGEL E GLI ''ORRORI'' DI DONNET: DA NATIXIS AL NO ALLO SCAMBIO DELLA QUOTA MEDIOBANCA CON BANCA GENERALI…

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - "LA STAMPA"  DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI...

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...