
“PENSARE CHE IN TELECRONACA IO E ELENA PERO TIFIAMO CONTRO SINNER È FOLLE” - PAOLO BERTOLUCCI RISPONDE DOPO LE CRITICHE PER LA TELECRONACA DELLA PARTITA CONTRO DIMITROV – “VADO FUORI DI TESTA. CERCO DI ESSERE IL PIÙ OBIETTIVO POSSIBILE, E SE VEDO CHE L’AVVERSARIO, CHE SIA BULGARO O FILIPPINO, GIOCA MEGLIO, IO LO SOTTOLINEO ANCHE SE GIOCA CONTRO L’ITALIANO. POI, CHE DENTRO DI ME SPERI CHE VINCA L’ITALIANO MI SEMBRA TALMENTE OVVIO…”
Estratti da fanpage.it
Jannik Sinner sarà regolarmente in campo contro Ben Shelton nei quarti di Wimbledon. È questa la notizia che tutti aspettavano e che Paolo Bertolucci, voce storica di Sky Sport e grande conoscitore di tennis, ha confermato, in mezzo a un mare di speculazioni e polemiche.
Lo abbiamo intervistato su Fanpage dopo le rassicurazioni di Darren Cahill sul gomito del numero uno al mondo. Un confronto, in cui Bertolucci ha parlato non solo delle condizioni di Sinner, ma anche delle critiche purtroppo talvolta feroci e addirittura becere piovute sulla telecronaca sua e di Elena Pero.
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Tu hai parlato di morbosità. Dalla partita con Dimitrov a ieri sera, non credi che tanti abbiano superato il limite? Penso alla ricerca folle di notizie sulle condizioni di Jannik, e alle critiche feroci per la telecronaca.
"Guarda, il limite secondo me lo superiamo giorno per giorno in tutte le cose della vita. Uno pensa sempre di aver toccato un limite in qualsiasi cosa, poi invece non è così. Io credo che naturalmente questo boom del tennis abbia per fortuna allargato non poco la platea. Prima era un po’ una nicchia e adesso anche per Sky fare un milione di persone davanti alla televisione è ormai diventata una regola. Prima era una cosa che succedeva solo in qualche partita di calcio".
Insomma, i soliti pro e contro di un avvicinamento di massa al tennis, non credi?
"È bene che si sia allargata la platea naturalmente, però quando si allarga la platea c'è qualcuno che è arrivato all’ultimo momento e con tre partite pensa di aver capito tutto. Altri magari sono nel tennis da tanto tempo però non si erano mai espressi, e ora invece sono diventati tifosi accaniti. E tifosi accaniti significa anche, come dire, avere un po’ il prosciutto davanti agli occhi ed essere meno obiettivi".
Cosa pensi degli attacchi arrivati sui social a te e a Elena Pero per il racconto di Sinner-Dimitrov? Forse tanti vorrebbero la telecronaca del tifoso…
adriano panatta paolo bertolucci 1980
"Io in telecronaca cui cerco di essere il più obiettivo possibile, e se vedo che l’avversario, che sia bulgaro piuttosto che filippino, gioca meglio o compie dei colpi meravigliosi, io lo sottolineo anche se gioca contro l’italiano. Poi, che dentro di me speri che vinca l’italiano mi sembra talmente ovvio, talmente una domanda pleonastica… e invece molti sono convinti che io faccia magari il tifo per un bulgaro o per uno spagnolo, a seconda dell’avversario di Sinner. Quindi da lì capisci che siamo alla follia".
Non sono mancati anche insulti e commenti beceri, con botta e risposta serrati sui social tra chi vi difende e chi vi accusa. Come reagisci tu e la tua collega Elena Pero?
"Uno può anche criticare dicendo che non sono capace, però da lì a dire che faccio il tifo contro… capisci che io vado fuori di testa. Il problema è che Elena non legge, quindi io non le dico nulla e va bene così, perché poi sono insulti anche pesanti, da querela, e quindi è meglio evitare".
Ogni tanto però non resisti, e rispondi in modo ironico.
"Non resisto perché quando leggo uno che da Macerata mi dice che si gioca sul Campo 1 oggi perché sa il motivo, o perché c’è un’altra cosa … mentre io invece parlo con gli allenatori e gli organizzatori. Lei ne sa più di me stando a Macerata. Ripeto, capisci che siamo alla follia?"
Pensi che questa situazione sia figlia di certe telecronache urlate e poco equilibrate nel calcio? Una sorta di deriva? Cioè la gente vuole proprio un telecronista tifoso?
"Lo so, è vero. Però fino a che non faranno, diciamo così, un canale come nel calcio, del telecronista tifoso, sarà sempre così. Io però non lo penso: non potrò mai far parte di quel canale anche qualora lo vendessero, perché io faccio il tifo per il tennis. E quindi anche oggi ho visto delle cose di Alcaraz meravigliose, e non posso non sottolinearle. Poi, se la gente è convinta che io faccia il tifo per uno piuttosto che per l’altro, faccia quello che vuole".
A proposito di Alcaraz, sembra che, al netto del tabellone, sia assolutamente il favorito e l’uomo da battere. Insomma, può solo perderlo questo Wimbledon?
"No, no… però insomma ha vinto le ultime due volte, ed è reduce dalla vittoria anche a Parigi. Per cui non può non essere lui il favorito. Poi naturalmente… sappiamo cosa sperare".