PER RIALZARSI CONTE SI AFFIDA ALLA VECCHIA GUARDIA – DOPO LE SEI SBERLE PRESE IN CHAMPIONS DAL PSV, ALLE 18 IL NAPOLI OSPITA L’INTER. E IL TECNICO AZZURRO METTE DENTRO JUAN JESUS E NERES AL POSTO DI BEUKEMA E LUCCA, CHE PAGANO DAZIO ALLA DISFATTA DI EINDHOVEN E FINISCONO IN PANCHINA, COME LA MAGGIOR PARTE DEI NOVE RINFORZI ESTIVI – SE I PARTENOPEI SONO ALLE CORDE, I NERAZZURRI SONO LANCIATISSIMI, CON UNA STRISCIA DI SETTE VITTORIE – LA FRECCIATA DI CHIVU: “QUANTO C’È IN QUESTA INTER DELLE FONDAMENTA GETTATE DA CONTE? È PIÙ GIUSTO PARLARE DI QUELLO CHE HA FATTO INZAGHI...” – VIDEO
Estratto dell’articolo di Marco Azzi e Franco Vanni per “la Repubblica”
Al Maradona arriva l'Inter e per uscire dall'angolo Antonio Conte si affida ai suoi veterani, con l'obiettivo di restituire al suo Napoli unità e certezze perdute. Dentro Juan Jesus e Neres, fuori Beukema e Lucca, che pagano dazio alla disfatta di Eindhoven e retrocedono in panchina, come la maggior parte dei 9 rinforzi estivi.
Tocca ai leader del quarto scudetto riportare a galla gli azzurri. Ma sono conservative pure le scelte di Cristian Chivu, che il turn over se l'è concesso in Champions e a Fuorigrotta rilancia i suoi big: a caccia anche di una rivincita dopo la beffa del campionato scorso.
cristian chivu foto lapresse 2
Stati d'animo opposti, con il Napoli alle corde e l'Inter lanciatissima. Ma strategie molto simili: con il vecchio che avanza. In casa azzurra nel nome di un patto di spogliatoio e dell'emergenza: fuori Rrahmani, Lobotka, Lukaku, Hojlund e Meret, che si è rotto un piede e ha perso la chance di tornare tra i titolari.
Altrimenti Conte avrebbe cambiato anche portiere, perché è la restaurazione la strada scelta dai campioni d'Italia per uscire dal tunnel: fiducia ai protagonisti del quarto scudetto, in castigo i rinforzi estivi.
I segnali c'erano tutti già dopo la disfatta di Eindhoven: 6-2, peggior risultato di sempre nelle Coppe per squadra e allenatore. «Abbiamo dovuto aggiungere al nostro organico 9 giocatori e sono troppi, serve tempo per inserirli nello spogliatoio, dobbiamo recuperare lo spirito dello scorso anno». [...]
Che non tutti i rinforzi estivi siano pronti all'uso lo ha detto lo stesso Chivu, presentando la partita di oggi. Ha fatto nomi e cognomi: «Luis Henrique e Diouf hanno qualità e margini di crescita, ma dal punto di vista mentale e dell'impatto con il calcio italiano non ci siamo ancora».
Sono costati 50 milioni in due. E l'Inter ne ha pagati 16 per portare alla Pinetina Sucic, che fatica a scalare una gerarchia delle mezzali dominata da Barella e Mkhitaryan, con Frattesi come prima alternativa. In pratica, gli unici due nuovi arrivati già entrati nelle rotazioni sono i ragazzini terribili in attacco: Pio Esposito — che Chivu ha cresciuto da quando aveva 13 anni nelle giovanili nerazzurre — e Bonny, che ha portato con sé da Parma.
[...] non ha alcuna voglia di prendersi dei rischi nemmeno Chivu, che sbarca al Maradona con una striscia aperta di 7 vittorie consecutive. E quando gli si chiede quanto ci sia in questa Inter delle fondamenta gettate da Conte, risponde con zero timore reverenziale: «Sulle qualità di Conte non si discute, ma sarebbe più giusto parlare di quello che ha fatto Inzaghi negli ultimi quattro anni.
Ha fatto un lavoro straordinario, ha portato la squadra ai vertici del campionato italiano, due volte in finale di Champions. Ha fatto un gran lavoro». Schermaglie: il piccante antipasto di un pomeriggio vintage.








