PROVOCAZIONI DEL KAISER: BECKENBAUER A GAMBA TESA SUL BARCELLONA, POI SI SCUSA

1-CALCIO: BECKENBAUER SI SCUSA CON IL BARCELLONA
(Ansa) - 'Le mie parole sono state mal interpretate'. Nemmeno Franz Beckenbauer sfugge all'escamotage di attribuire a chi le riporta la responsabilita' di certe incaute dichiarazioni. Intervistato dalla Bild, il presidente onorario del Bayern Monaco aveva detto di aspettarsi un Barcellona 'provocatorio', pronto 'ad usare tutte le astuzie possibili' in occasione della semifinale di ritorno in programma domani sera al Camp Nou, pur di rovesciare il 4-0 dell'andata.

Parole che il Barcellona non ha gradito, pretendendo una presa di posizione del club bavarese. Ed oggi e' arrivata la marcia indietro del 'Kaiser' che i catalani hanno esposto sul proprio sito. 'Mi scuso per le mie dichiarazioni, che sono state mal interpretate' ha detto Beckenbauer, assicurando che intendeva riferirsi alla pressione che il Barcellona cerchera' di mettere sugli avversari, 'una cosa normale' nel calcio, 'ma certo non ricorrendo a mezzi illeciti'. 'Intendevo dire che le due squadre faranno di tutto per arrivare in finale, nulla di piu'.

Sono certo che mercoledi' prevarra' il fair play' ha concluso.
Beckenbauer dunque costretto a scusarsi due volte in meno di un mese con gli avversari del Bayern in Champions. All'inizio di aprile non erano piaciute alla Juventus le critiche rivolte a Gianluigi Buffon, definito in eta' da pensione dopo la rete subita da lontano su un tiro di Alaba, nell'andata dei quarti.

2-BECKENBAUER PROVOCA ANCORA "IL BARÇA GIOCHERÀ SPORCO..."
Enrico Sisti per "la Repubblica"

Con parole sue: «Sie werden provozieren, Sie werden alles versuchen». Dimenticando l'eleganza che in campo lo rendeva regale, spostato qua e là da un cuscinetto d'aria, Franz Beckenbauer spara sul Barcellona parlando alla Bild di fosche trame: «Provocheranno, faranno di tutto per batterci». Qualcuno deve averlo convinto che quattro gol di vantaggio potrebbero non bastare.

E aggiunge: «Useranno metodi leciti e non leciti». Vilanova è avvisato: eviti di portarsi in panchina l'acqua ragia dentro le bottigliette per poi invitare Robben a dissetarsi. Molto poco lecitamente il Kaiser, sostenuto dal solo Mourinho («quando lo dissi io da tecnico dell'Inter mi saltaste tutti addosso»), vagheggia trucchi, tranelli, trappole, fili disseminati lungo l'erba del Camp Nou.

Proprio in queste ore un manipolo di sordidi inservienti starebbe trasformando il terreno di gioco in una palestra per aspiranti maghi da baraccone. Onestamente non ce li vediamo Messi attaccare i polpacci di Alaba, Valdes entrare in kung fu sui denti di Mandzukic o Busquets far esplodere miccette sotto il sedere di Schweinsteiger in perfetto clima intimidatorio da Estudiantes anni '60.

Nonostante appaia uno sproposito o, peggio, un basso tentativo di condizionare l'arbitro sloveno Skomina, il contenuto delle dichiarazioni di Beckenbauer è in linea con certe sue esternazioni passate.

E' come se battute, accuse e moniti gli scappassero via come può scappare uno starnuto. E sempre nel momento sbagliato, giusto solo per lui. Ricordate con quale tatto si espresse su Buffon? Secondo lui sul tiro di Alaba, nel ritorno del quarto di finale a Torino, «sembrava un pensionato ». Non esattamente lo stesso stile che stupì il ventenne Maradona nel '79: «Anche quando giocava nei Cosmos era come se la palla la toccasse un dio del calcio». Il dio del calcio ha la bocca larga.

Ne sa qualcosa Eriksson: «Da quando lo svedese non è più il ct dell'Inghilterra la squadra è una bellezza». Non ci è parso. Uomo di provate capacità divinatorie, nel maggio del 2006 così disse dell'Italia di Lippi: «Pagherà Calciopoli in campo. Consideravo la vostra Nazionale tra le grandi favorite per il titolo. Ma il caos scoppiato danneggerà gli azzurri. E' inevitabile». Infatti.


 

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