pruzzo conti

PRUZZO E CONTI FANNO IL DITO MEDIO AL LIVERPOOL, POLEMICA PER LA FOTO DEI DUE EX CAMPIONI ROMANISTI, ARRIVANO LE SCUSE: “UNA GOLIARDATA” – BRUNO CONTI: "UN GESTO INOPPORTUNO, NON OFFENDEREI MAI ALCUN CLUB, FIGURIAMOCI IL LIVERPOOL" - I RICORDI SULLA FINALE DI COPPA DEI CAMPIONI DI 34 ANNI FA

Enrico Chillè per sport.leggo.it

conti pruzzo

 

Un gesto sicuramente poco elegante, che ha diviso la stessa tifoseria della Roma: infuria la polemica sul dito medio sfoggiato da Roberto Pruzzo, in compagnia di Bruno Conti, davanti allo stemma del Liverpool, alla vigilia dell'andata della semifinale di Champions League. (...)

 

Bruno Conti e Roberto Pruzzo non hanno di certo dimenticato quella brutta notte del 30 maggio 1984, quando la Roma all'Olimpico perse ai calci di rigore la finale di Coppa Campioni (allora la Champions si chiamava così) proprio contro il Liverpool. Così, con un sorriso beffardo, i due ex campioni romanisti del secondo scudetto ieri hanno rivolto (con poca eleganza) il dito medio allo stemma del Liverpool, proprio nel cuore di Anfield Road. La foto, postata sui social dalla figlia di Pruzzo (e poi rimossa), è diventata subito virale sul web. L'ex bomber della Roma, a Liverpool come inviato per Mediaset, a Radio Radio, ha poi minimizzato: «Chiedo scusa se qualcuno si è offeso, era una goliardata fatta per esorcizzare e spero che questa volta le cose vadano diversamente».

 

2. LE SCUSE DI CONTI: "INOPPORTUNO"

Da www.corrieredellosport.it

 

Il Liverpool rappresenta decisamente una delle poche pagine brutte della carriera di Bruno Conti. Il romanista, campione del mondo del 1982 con gli azzurri di Bearzot, sbagliò un rigore nel 1984 nella finale di Coppa dei Campioni con i Reds, e ieri sera a Liverpool, dove è in viaggio con la Roma, è tornato a commettere un errore: ha mostrato il dito medio, con l'ex compagno di squadra Pruzzo, allo stemma del club di Anfield Road e la foto è diventata virale. Resosi conto dell'errore, Conti ha subito deciso di scusarsi con una dichiarazione all'ANSA.
 
LE SCUSE - "Un momento di goliardia privato - afferma - è stato reso pubblico senza che ne fossi a conoscenza, trasformandolo in un gesto inopportuno di cui sento il bisogno di scusarmi. Sono nel mondo del calcio da una vita - prosegue il campione del mondo di Spagna '82 - negli ultimi venticinque anni ho provato a trasmettere i miei valori a tutti i ragazzi con i quali mi sono trovato a lavorare, a partire dal rispetto dell'avversario. Non offenderei mai alcun club, figuriamoci una società così gloriosa come il Liverpool. Il mio rispetto per un avversario che negli anni ho sempre affrontato con lealtà è fuori discussione".

 

conti pruzzo

 

 

2. BRUNO CONTI: CHE RAMMARICO PERDERE LA COPPA CAMPIONI DAVANTI AI NOSTRI TIFOSI

Francesco Persili per Dagospia

 

conti pruzzo

«Il Liverpool? Purtroppo me lo ricordo bene. Che rammarico perdere la Coppa dei Campioni all’Olimpico davanti ai nostri tifosi». Anche Bruno Conti doveva essere ieri sera al teatro Sala Umberto di Roma per la rassegna “Lo sport tra epica ed etica” ma la semifinale di Champions ha stravolto i piani. “Marazico” è già nel catino di Anfield con Pruzzo. Ma la sua voce arriva da un’intervista registrata con Marco Mazzocchi in cui prova a riannodare il filo che unisce la Roma del 1984 a quella che stasera affronterà i Reds. Il rigore sbagliato, l’incubo Grobbelaar con i suoi balletti da clown (“Non l’ho più rivisto, magari lo vedo a Liverpool”).

 

patrizio oliva-2

Nessun ritorno al futuro. “Questa non è una rivincita. La cosa bella è quello che è riuscito a fare questa squadra”, spiega Conti che racconta di un pranzo con Manolas prima della sfida col Barcellona. Lui era preoccupato dalla forza della squadra catalana. Gli ho fatto notare che ho perso uno scudetto contro il Lecce già retrocesso e vinto un Mondiale contro Argentina, Brasile e Germania quando tutti ci davano per battuti. Nel calcio è tutto possibile. Poi è successo quello che è successo nella partita col Barcellona e la Roma adesso ritrova il Liverpool. Lo sport concede sempre una seconda possibilità.

 

Ne sa qualcosa l’ex campione di boxe Patrizio Oliva che, dopo essere stato scippato dal titolo europeo a Colonia nel 1979, si andò a prendere la rivincita contro Konakbayev nella finale olimpica di Mosca. Lo “Sparviero” gongola per la vittoria del suo Napoli allo Stadium contro la Juve: “Quanto abbiamo goduto, in città sembrava la notte di Capodanno. Lo scudetto? Mercoledì scorso a un certo punto della serata eravamo a meno nove, prima della sfida ai bianconeri eravamo a meno quattro e ora siamo a meno uno. Sono segnali importanti…”

francesco totti bruno conti 12 settembre 2017

 

“La vittoria deve essere un sogno, non un’ossessione”, scolpisce l’ex ciclista Ivan Basso. Mentre Lance Armstrong, l’ex corridore radiato dall’Uci per doping, annuncia la presenza alla partenza del Giro d’Italia in Israele, l’ex campione azzurro delle due ruote torna a parlare del tentato utilizzo di autoemotrasfusione e dell’Operacion Puerto: “Non è grazie al dottor Fuentes che ho ottenuto i miei risultati”, precisa l’ex ciclista che svela il ‘trucco’ che i migliori hanno per andare più forte in discesa. Puntano la moto della Rai. Se si accende la luce rossa dei freni, frenano anche loro. Altrimenti, giù a tutta. Per informazioni riguardare la picchiata del “falco” Savoldelli al Passo Duran nel 2005.

 

VEZZALI 1

Discese ardite e rimonte epiche. Come quella che realizzò ai Giochi di Londra del 2012 la stella azzurra del fioretto Valentina Vezzali che recuperò 4 stoccate nei 12 secondi finali alla rivale coreana e si andò a prendere un incredibile bronzo. La sportiva italiana che ha conquistato il maggior numero di medaglie d’oro racconta la sua esperienza da parlamentare di Scelta Civica e sull’attuale stallo politico piazza il colpo: “Di Maio e Salvini non hanno mai fatto sport. Se l’avessero fatto, saprebbero fare squadra”. Lavorare duro e darsi obiettivi sempre più ambiziosi, Patrizio Oliva ribadisce l’importanza di aumentare le ore di educazione fisica nelle scuole e si congeda tra i sorrisi raccontando della sua partecipazione all’Isola dei Famosi con la celebre sbirciatina a Cecilia Rodriguez. “Lei mi disse: ‘Non guardarmi il culo’, E io le risposi: “Per chi mi hai preso? E che non ho mai visto un culo in vita mia?” 

IVAN BASSOmarco mazzocchiLONDRA ORO NEL FIORETTO FEMMINILE ELISA DI FRANCISCA ARIANNA ERRIGO VALENTINA VEZZALI ILARIA SALVATORI jpegFALCAO E BRUNO CONTIIVAN BASSO 1Falcao e Bruno Conti

 

VALENTINA VEZZALI E MARIO MONTIIvan BassoNino Benvenuti Roberto Cammarelle e Patrizio Oliva bruno conticecilia rodriguez con patrizio oliva che vuole abbracciarla Patrizio Oliva cecilia rodriguez con patrizio oliva che vuole abbracciarlapatrizio oliva 2patrizio olivastefano desideri ernesto alicicco bruno conti

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)

putin trump

DAGOREPORT - IL FATTO CHE PUTIN SIA RITORNATO A MOSCA CON L’ALLORO DEL VINCITORE, LA DICE LUNGA DI COME SIA ANDATO L’INCONTRO CON TRUMP. DEL RESTO, COME PUOI CONFRONTARTI CON GLI ESPERTI DIPLOMATICI RUSSI (SERGEI LAVROV E YURI USHAKOV), AFFIANCATO DA UN SEGRETARIO DI STATO COME MARCO RUBIO, NOTORIAMENTE A DIGIUNO DI GEOPOLITICA, E DA UN VENDITORE DI APPARTAMENTI COME STEVE WITKOFF? – PUTIN, SORNIONE, HA CERCATO DI CONVINCERE TRUMP DI TAGLIARE I LACCI E LACCIUOLI CON I LEADER EUROPEI - MISSIONE NON OSTICA VISTO I “VAFFA” ALLA UE, ULTIMO DEI QUALI LA GUERRA DEI DAZI - TRA VARI MOTIVI CHE MANTENGONO ACCESO UN INTERESSE DI TRUMP CON L’EUROPA, FA CAPOLINO L’EGO-SMANIA DI ESSERE INCORONATO, COME OBAMA, CON IL NOBEL DELLA PACE. ONORIFICENZA CHE VIENE PRESA A OSLO E NON A MAR-A-LAGO - E ADESSO COSA POTRÀ SUCCEDERE LUNEDÌ PROSSIMO NELLA SALA OVALE DOVE È ATTESO L’INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY? LA PAURA CHE IL LEADER UCRAINO SI PRENDA UN’ALTRA DOSE DI SCHIAFFI E SBERLEFFI DAL TROMBONE A STELLE E STRISCE INCOLPANDOLO DI ESSERE IL RESPONSABILE DEL FALLIMENTO DELLA SUA TRATTATIVA CON MOSCA, HA SPINTO MACRON A CONVOCARE I ''VOLENTEROSI'' -OBIETTIVO: PREPARARE ZELENSKY AL SECONDO ROUND CON IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…