danimarca eriksen

“NON SIAMO AL COLOSSEO. QUELLA DI ERIKSEN NON ERA UNA FICTION MA LA REALTA’” - IL REGISTA TV POPI BONNICI (A CAPO DELLA REGIA DELLA SERIE A) SPARA A ZERO: “LE IMMAGINI HANNO INDUGIATO TROPPO SU ALCUNE SITUAZIONI DRAMMATICHE. LA MORBOSITÀ È MOLTO DIVERSA DALL’INFORMAZIONE. IN F1 E MOTOGP L’HANNO CAPITO GIÀ DAGLI ANNI 90” - IN DANIMARCA C'È CHI SOSTIENE CHE È STATO COMUNICATO TROPPO TARDI CHE ERIKSEN ERA VIVO – LE PAROLE DEL CENTROCAMPISTA DELL’INTER

Roberto Condio per “La Stampa”

 

danimarca eriksen

Sullo schermo gigante della sala riunioni usata dalla Nazionale nello storico Hotel Marienlyst fronte mare appare un volto sorridente. È quello di Christian Eriksen e, se non fosse per il letto del Rigshospitalet che l'inquadratura della videochiamata non nasconde del tutto, nessuno direbbe che 15 ore prima il calciatore più forte, pagato e amato di Danimarca era stato più di là che di qua.

 

Anzi, come dice Morten Boesen, medico della Nazionale: «He was gone», «Se n'era andato». «C'è stato un arresto cardiaco e non so come abbiamo fatto a riportarlo indietro». Eccolo lì, adesso, il miracolato. Saluta compagni, ct, staff. Sono loro che vorrebbero avere sue notizie e invece è lui a rompere il ghiaccio: «Come state, ragazzi? Credo peggio di me perché io non ricordo molto ma sono preoccupato per voi. Mi sento come se dovessi andare ad allenarmi».

danimarca eriksen

 

Tutti sollevati, allora: sì, è il solito Christian. «Lui pensa sempre agli altri prima che a se stesso - sottolinea il ct Kasper Hjulmand -. Già sabato, quando ci siamo sentiti dopo il suo arrivo in ospedale, ci aveva detto: "Riprendete la partita. Andate a giocare, adesso". Continueremo a farlo per lui. È un campione, ancora più come persona. Per noi è stato importantissimo parlargli, anche per cancellare le ultime immagini che avevamo di lui».

 

ERIKSEN DAVIDE BARILLARI

Così traumatiche da indurre la Federcalcio danese a predisporre un'assistenza psicologica a partire da sabato notte con quattro professionisti a curare gruppi di aiuto per i calciatori. Oggi torneranno ad allenarsi. «Forse per qualcuno è ancora troppo presto - riconosce il ct -, ma cercheremo di usare questo evento per unirci ancora di più».

 

Lo faranno nel nome di Eriksen che, naturalmente, resta ricoverato al Rigshospitalet, a meno di un chilometro dallo stadio di Copenaghen. Il dottor Boesen spiega: «È di buon umore, vigile, attento e risponde in modo chiaro e pertinente. Ma non c'è ancora una spiegazione su quanto gli è accaduto. I test sembrano a posto ma servono ulteriori esami per scoprire cosa è successo». Di certo, intanto, c'è che prima l'Inter e poi la Danimarca hanno smontato voci sugli effetti del vaccino anti Covid che Eriksen in effetti non ha mai fatto. L'altra certezza è che «con la sua rapidità e il suo comportamento, Kjaer ha salvato la vita di Christian».

christian eriksen 2

 

Lo dicono medico e ct, lo conferma Enrico Castellacci, per 14 anni responsabile sanitario dell'Italia: «Fondamentale è rendersi conto subito della gravità della situazione. È stato bravo il capitano che ha immediatamente liberato le vie aeree dalla lingua facendo già un primo passo di tipo medico». Per i danesi è diventato un eroe.

 

La sua corsa disperata ma salvifica verso l'amico crollato sull'erba resterà il gesto più alto di Euro 2020. Il milanista e l'interista, due amici veri che a Milano hanno incrociato i loro destini e cementato un rapporto prima di questo 12 giugno 2021 che li legherà per sempre. Con Eriksen fermo, Kjaer lo supererà tra i più presenti nella Danimarca (ora è sotto 108 a 109). Solo un dettaglio. Quel che conta, adesso, è il sorriso del miracolato. È la scritta sulla bandiera danese comparsa davanti al Rigshospitalet: «Buona guarigione, Christian».

 

2 - "IRRISPETTOSE QUELLE IMMAGINI TV NON ERA FICTION MA REALTÀ"

Stefano Scacchi per “La Stampa”

 

christian eriksen 3

Popi Bonnici è sinonimo di regia sportiva in Italia. Dopo molti anni anni a Mediaset, è consulente editoriale della Lega Serie A. È il ct dei registi che mandano in onda le immagini del campionato. Conosce da 25 anni, per averla sperimentata nel mondo dei motori, la delicatissima materia di cosa è opportuno sottrarre alla diretta per rispetto dei protagonisti.

 

È quello che milioni di spettatori nel mondo si chiedono dopo le drammatiche scene di Eriksen esanime sul prato del Parken.

 

popi bonnici

Che cosa pensa di questo dibattito globale?

«Il primo pensiero è che se ne parla dalla tragedia di Vermicino di 40 anni fa, quando si è iniziato a capire che mostrare la sofferenza in diretta tv non equivale a dare notizie. La morbosità è molto diversa dall'informazione. Non siamo al Colosseo. Dalla metà degli anni '90 questo concetto è stato applicato in Formula 1 e nelle gare di moto. Bernie Ecclestone lo aveva capito molto bene».

 

La regia internazionale degli infiniti momenti di Eriksen incosciente ha rispettato questa sensibilità alla quale la Uefa si ispira da qualche anno?

«Purtroppo no. Le immagini hanno indugiato troppo su alcune situazioni drammatiche. Soprattutto il massaggio cardiaco ripetuto in quei minuti interminabili. Non era una fiction, era la realtà. Sono stati i compagni di squadra a impedire che si vedesse ancora di più. Intendiamoci, era giusto mostrare i giocatori danesi intorno al loro numero 10. Quella era una notizia. Ma non quegli aspetti crudi. In quello si è andati oltre».

kjaer con la moglie di eriksen

 

In Danimarca c'è addirittura una polemica di segno opposto. C'è chi sostiene che è stato comunicato troppo tardi che Eriksen era vivo, un'informazione liberatoria per milioni di persone in preda all'angoscia.

«Sono d'accordo, ma non doveva arrivare dalle immagini questa comunicazione. La foto, che ha fatto il giro del mondo, poteva ingannare. Avrebbe potuto essere un momento, capovolto pochi secondi dopo».

 

È un equilibrio difficilissimo per chi deve decidere in pochi secondi.

«Si, è questione di attimi. Sono tutte scelte compiute da uomini. Per questo si corre il rischio di sbagliare».

simon kjaerkjaer soccorre eriksenchristian eriksen si accascia in campo durante finlandia danimarca 7christian eriksen si accascia in campo durante finlandia danimarca 9christian eriksen si accascia in campo durante finlandia danimarca 8christian eriksen si accascia in campo durante finlandia danimarca 4sabrina kvist jensen, la moglie di christian eriksen 5christian eriksen si accascia in campo durante finlandia danimarca 15barella su kjaer

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?