maurizio sarri de laurentiis

SARRI CHE FAI, RESTI O TE NE VAI? - IL “MESSAGGERO” SPIFFERA: “CIRCA UN MESE FA, IL TECNICO HA INCONTRATO IL CHELSEA IN UNO DEGLI AEROPORTI DI LONDRA. È STATO UN VIAGGIO LAMPO, DURATO 4-5 ORE, PER PROSEGUIRE LA TRATTATIVA GIÀ IMPOSTATA CON IL CHELSEA DALL'INTERMEDIARIO RAMADANI” - DE LAURENTIIS SOGNA DI SOSTITUIRLO CON ANTONIO CONTE 

1 - SARRI VERSO L'ADDIO DE LAURENTIIS CERCA UN TECNICO TOP

Monica Scozzafava per il “Corriere della Sera”

 

UN GIOVANE MAURIZIO SARRI

Maurizio Sarri vuole una nuova sfida e, dal suo punto di vista, il momento è quello giusto. Il ciclo napoletano gli ha riconosciuto stima e credibilità, ha elevato il suo calcio alla «grande bellezza» d'Europa. E, soprattutto, ha sollecitato gli interessi dei club di Premier League, Chelsea e Arsenal in particolare.

 

Da ex bancario ed esperto di finanze (anche internazionali) l'allenatore del Napoli sa che le sue quotazioni di mercato oggi sono in rialzo, l'azzardo è tecnicamente compatibile. Lo è perché c'è una società ambiziosa come il Chelsea che da settimane sonda la sua disponibilità. Tra le voci che si susseguono c'è anche quella di un blitz londinese di Sarri nelle scorse settimane, ma non basterebbe oro per pagare una eventuale conferma da parte sua. Sarri sa invece che per rescindere il suo contratto con Aurelio De Laurentiis bisognerà mettere mani al portafogli (non suo, ovviamente) e congedarsi con un assegno di 8 milioni di euro, pari al valore della clausola.

sarri e allegri

 

Il presidente del Napoli, due mesi fa, gli aveva proposto il rinnovo raddoppiando il suo ingaggio: 3 milioni più 1 di bonus in caso di qualificazione in Champions. Obiettivo, quest'ultimo, facilmente raggiungibile. Da allora, il silenzio: solo la volontà di Sarri di aspettare la fine del campionato e poi decidere. A 60 anni, ed era stato lui ad ammetterlo, per chi ha fatto così tanta gavetta passa l' ultimo treno per «arricchirsi».

 

il cardinale sarri e il sangue di san gennaro

Il Napoli ha deciso di aspettarlo, ma naturalmente si è guardato attorno. Quando andò via Mazzarri, De Laurentiis scelse Benitez e la linea oggi sarebbe la stessa con un sostituto di livello internazionale. Paulo Fonseca è in cima alla lista e attraverso Jeorge Mendez i primi contatti ci sono già stati; ma se il Chelsea prende Sarri, De Laurentiis ci (ri)prova con Antonio Conte, suo antico pallino. Tra i nomi circola anche quello di Ancelotti, più una suggestione fantasiosa che possibilità concreta, ma il presidente azzurro non ama precludersi alcuna possibilità.

 

Prima che arrivasse Sarri aveva raggiunto in aereo Unai Emery (il nome torna d'attualità) a Siviglia per convincerlo ad allenare il Napoli. L'impresa non riuscì e l' ex Empoli fu poi la migliore delle scommesse. L’esperienza in tal senso consiglia a De Laurentiis di non tralasciare le piste italiane che portano a Marco Giampaolo (Sampdoria) e Simone Inzaghi (Lazio). Il primo è avvicinabile, l'altro più difficile da strappare a Lotito. Nelle ultime ore stuzzica anche l'idea Leonardo Semplici, della Spal.

 

sarri

La scelta dell'allenatore condizionerà anche la programmazione della squadra. Il ciclo post Sarri coinciderebbe con una mini-rivoluzione della rosa. In primis il tridente dei piccoli: Mertens ha una clausola di 28 milioni (valida per l'estero) ed è molto tentato dalle sirene cinesi, Callejon, il più fedele dei sarriani, difficilmente resterebbe senza il suo mentore e Insigne non disdegna ambizioni europee. Pepe Reina ha festeggiato, con evidente anticipo, il suo addio.

 

sarri

È già del Milan e ha salutato squadra e amici con una mega festa in riva al mare. Ci sono poi giocatori, valorizzati da Sarri, sui quali il Napoli può avviare trattative e monetizzare. Tra tutti, Jorginho e Koulibaly, corteggiati dai principali club della Premier. La prospettiva, vista così, può anche dare l'idea di uno smembramento ma chi ben conosce De Laurentiis sa che così non sarà, nella sua testa ci sono già idee, soluzioni e sostituzioni. Manca però ancora la parola fine, il presidente è sulla riva del fiume ad aspettare che Sarri decida.

 

2 - LONDRA CHIAMA, SARRI RISPONDE

Eleonora Trotta per “il Messaggero”

 

ANTONIO CONTE

Londra chiama, Sarri risponde presente. Circa un mese fa, il tecnico azzurro ha incontrato il Chelsea in uno degli aeroporti della capitale inglese. È stato un viaggio lampo, durato 4-5 ore, per proseguire la trattativa già impostata con i Blues dall' intermediario Ramadani. E per ribadire dal vivo la reciproca stima, che sta caratterizzando l' operazione sull' asse Napoli-Londra. Grazie alla mediazione del procuratore, il toscano è da tempo in cima alla lista dei Blues per sostituire il partente Conte.

 

Di fatto, ha staccato anche Brendan Rodgers e Luis Enrique, più vicino all' Arsenal. Dell' ex Empoli, oltre al gioco e mentalità offensiva, piace il forte legame che instaura con i giocatori. Un feeling opposto a quello, a tratti logorante, stabilito da Conte: il metodo Sarri si basa più sull' armonia del gruppo che sulla grinta e sull' identificazione allenatore-giocatore.

emery

 

Abramovich lavora quindi sul doppio binario: sul primo prosegue l' operazione con Conte (scadenza 2019) per concordare la buonuscita, sul secondo tratta l' ingaggio del 59enne. Con quest' ultimo non si registrano ostacoli, anzi. L' offerta per un biennale (più eventuale opzione per un terzo anno) da 5 milioni a stagione soddisfa il toscano, sempre più dedito al perfezionamento della lingua inglese.

 

OFFERTA DOPPIA

fonseca

Tra l'altro il Chelsea ha confermato di poter pagare anche la clausola da 8 milioni (scadenza 31 maggio) inserita nel contratto. Ma c'è anche un piano alternativo. I Blues potrebbero ammortizzare il costo della clausola, presentando un' unica offerta da circa 60 milioni per il pacchetto Sarri-Koulibaly. Il difensore senegalese è un evergreen sul taccuino della società inglese: un po' come Jorginho per il City (il club di Guardiola presenterà una proposta da 50 milioni per l' italo-brasiliano).

de laurentiis sarri

 

Intanto, cresce la convinzione all' interno dello spogliatoio azzurro che Sarri sia ad un passo dall' addio. Del resto, l'ultima richiesta fatta a De Laurentiis era stata letta come una sorta di preludio ai saluti. O comunque ad un accordo troppo complicato, al quale però il patron dei campani non ha ancora del tutto rinunciato.

 

SARRI DE LAURENTIIS 2

Per rinnovare il contratto, l'allenatore (in passato sondato pure dal Monaco) pretende: uno stipendio da oltre 5 milioni a stagione, una campagna acquisti scudetto e il restyling già in agenda - del centro sportivo di Castel Volturno. Il produttore cinematografico vuole arrivare al vertice di fine stagione con l' ex Empoli con il nome del suo probabile sostituto: oltre a Giampaolo, vengono seguite delle piste straniere. E mentre si rafforzano le indiscrezioni su una serie di partenze, anche il ds Giuntoli, legatissimo all' allenatore di Figline Valdarno, si guarda intorno. Chiamatelo effetto Sarri.

Ultimi Dagoreport

ravello greta garbo humphrey bogart truman capote

DAGOREPORT: RAVELLO NIGHTS! LE TROMBATE ETERO DI GRETA GARBO, LE VANCANZE LESBO DI VIRGINIA WOOLF, RICHARD WAGNER CHE S'INVENTA IL “PARSIFAL'', D.H. LAWRENCE CHE BUTTA GIU’ L'INCANDESCENTE “L’AMANTE DI LADY CHATTERLEY’’, I BAGORDI DI GORE VIDAL, JACKIE KENNEDY E GIANNI AGNELLI - UN DELIRIO CHE TOCCO’ IL CLIMAX NEL 1953 DURANTE LE RIPRESE DE “IL TESORO D’AFRICA” DI JOHN HUSTON, SCENEGGIATO DA TRUMAN CAPOTE, CON GINA LOLLOBRIGIDA E HUMPHREY BOGART (CHE IN UN CRASH D’AUTO PERSE I DENTI E VENNE DOPPIATO DA PETER SELLERS). SE ROBERT CAPA (SCORTATO DA INGRID BERGMAN) SCATTAVA LE FOTO SUL SET, A FARE CIAK CI PENSAVA STEPHEN SONDHEIN, FUTURO RE DI BROADWAY – L’EFFEMINATO CAPOTE CHE SI RIVELÒ UN BULLDOG BATTENDO A BRACCIO DI FERRO IL “DURO” BOGART - HUSTON E BOGEY, MEZZI SBRONZI DI GIORNO E UBRIACHI FRADICI LA NOTTE, SALVATI DAL CIUCCIO-TAXI DEL RISTORANTE ‘’CUMPÀ COSIMO’’ - QUANDO CAPOTE BECCÒ IL RE D’EGITTO FARUK CHE BALLAVA ALLE 6 DEL MATTINO L’HULA-HULA NELLA CAMERA DA LETTO DI BOGART… - VIDEO

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO