berlusconi milan

SILVIO IS BACK: “FINIRÀ CHE IL MILAN LO RICOMPRO IO. AI TIFOSI QUESTA SQUADRA FA VENIRE IL MAL DI STOMACO" – IL LEADER DI FORZA ITALIA HA SPIEGATO COME SECONDO I SONDAGGISTI LA CESSIONE DEL CLUB SIA STATA TRA I MOTIVI PRINCIPALI PER CUI FORZA ITALIA "CONTRO OGNI NOSTRA PREVISIONE SI È PURTROPPO FERMATA AL 14-14,5%" - LA SOCIETA' ROSSONERA NON REPLICA

berlusconi milan

Alessandra Gozzini per la Gazzetta dello Sport

 

Non è la prima volta che Berlusconi commenta le vicende rossonere da ex presidente, ma è la primissima volta che Silvio non lo fa usando il passato. Semmai il futuro: «Andrà a finire che ricomprerò ancora io il Milan». Va prima definito il contesto: Berlusconi era presente nel tardo pomeriggio di ieri a un incontro pubblico a Udine e in qualità di leader di Forza Italia ha spiegato come secondo i sondaggisti la cessione del club sia stata tra i motivi principali per cui il partito «contro ogni nostra previsione si è purtroppo fermato al 14-14,5%». Più che alla declinazione politica i tifosi restano interessati a quella sportiva.

berlusconi milan

 

Che in attesa del governo, Silvio riprovi davvero a riprendersi il Milan? Secondo punto da definire, lo spirito. Berlusconi voleva fare una battuta e così è stata colta dal pubblico, che infatti ha replicato con il sorriso.

 

L' ex presidente stava elencando i motivi del crollo politico, indicandone tre: primo perché lui stesso non era candidabile, secondo per il programma elettorale e le cattiverie nei suoi riguardi e terzo«Sapete qual è il terzo motivo?» Silvio ride.

berlusconi milan

Dalla platea hanno già capito: «Silvio, ricompralo!» gridano almeno un paio di uditori tifosi.

 

Ecco la pronta risposta: «Non faccio promesse ma visto come sta andando la situazione finirà davvero che lo ricompro io!».

Risata. Poi, più serio: «Avevamo molti milanisti che ci votavano, hanno pensato: "Si è portato a casa i soldi e non ha guardato a chi dava il Milan che ora ci fa venire il mal di stomaco ogni volta che lo vediamo"».

 

Nel suo tour in Friuli Silvio si era già esposto sul Milan e come già era successo, non era stato tenero verso la nuova proprietà. Stavolta siamo a Pordenone, tre giorni fa, e di nuovo, ecco l' intreccio calcio, politica e Forza Italia che perde punti percentuali. Questa la motivazione del capo partito: «È successo perché ho venduto il Milan e la nuova società, secondo diversi osservatori, ha condotto una campagna acquisti giudicata scriteriata e senza comprare nemmeno un fuoriclasse».

BERLUSCONI LE GLORIE DEL MILAN E TEO TEOCOLI

 

Qui però siamo nella solita letteratura berlusconiana: passate poche settimane dalla vendita della società, Silvio aveva iniziato a essere abbastanza critico, sia verso la campagna acquisti che sul gioco espresso in campo, per cui sarebbe stato necessario un altro Maalox: «Quando vedo il Milan giocare così, con un modulo sbagliato, soffro di reale mal di stomaco» aveva ripetuto più volte l' ex presidente all' inizio dell' anno. Il Milan come già aveva fatto in passato non commenta, ricorda indirettamente il tono spiritoso con cui la frase è stata pronunciata e - nonostante tutto - ricorda anche il buon feeling che lega vecchia e nuova proprietà.

 

berlusconi gullit

ADDOLORATO Così Silvio ha voluto celebrare il primo anno da ex presidente rossonero, caduto un paio di settimane fa: era il 13 aprile quando scelse, attraverso Fininvest, di cedere l' intero pacchetto azionario a Li Yonghong. Allora Berlusconi aveva tutto un altro umore: «Sono addolorato e commosso». Silvio era stato invece ironico quando aveva proposto alla nuova dirigenza di riacquistare Ibra, poi di nuovo era stato particolarmente pungente nell' ottobre scorso, quando - come confidenze circolate nei soliti ambienti politici - nel mirino erano finiti un po' tutti: dall' ex allenatore Montella fino a Bonucci, «ex bandiera della Juventus» promosso capitano rossonero.

 

berlusconi sacchi baresi

Più direttamente, in una serata al Maurizio Costanzo Show, Silvio se l' era presa con la campagna acquisti estiva, giudicata infruttuosa, più tardi si era di nuovo scagliato contro il modulo a una punta ora usato da Gattuso, infine eccolo ribadire la volontà di non ricomprare la società e semmai difendere l' onestà della compravendita del Milan dall' inchiesta della procura di Milano. Tutto guardando al passato, almeno fino a ieri.

berlusconi quando fazio parla del milanmister liberlusconi primo raduno del milan in elicottero con cavalcata delle valchirieberlusconi arrigo sacchiberlusconi primo raduno del milan in elicottero con cavalcata delle valchirieBERLUSCONI MILANBERLUSCONI MILANancelotti baresicapello berlusconiberlusconi 7ancelotti gallianibarbara berlusconigalliani van basten

 

berlusconi e salvini allo stadio per milan atalanta 6berlusconi e salvini allo stadio per milan atalanta 7berlusconi e salvini allo stadio per milan atalanta 8berlusconi e salvini allo stadio per milan atalanta 9berlusconi galliani 7berlusconi gallianiberlusconi milan 8berlusconi riveraberlusconi sacchiberlusconiBERLUSCONI MILANBERLUSCONI MILANTIFOSI DEL MILAN CONTRO BERLUSCONI E GALLIANIBERLUSCONI A MILANELLOMILAN BERLUSCONIMILAN BERLUSCONIberlusconi primo raduno del milan in elicottero con cavalcata delle valchirieberlusconi l elicottero del milanberlusconi l elicottero del milan

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…