dominik paris

LO SPORT ITALIANO CHIUDE IL 2021 IN BELLEZZA - DOMINIK PARIS HA VINTO PER LA SESTA VOLTA LA DISCESA LIBERA DI BORMIO NELLA COPPA DEL MONDO DI SCI, DIVENTANDO IL PIÙ GRANDE DISCESISTA ITALIANO - L'EX SLITTONE (ALL'INIZIO ANDAVA FORTE SOLO SUI TRATTI DRITTI) PUNTA LE OLIMPIADI INVERNALI: "SPERO DI CRESCERE E MIGLIORARE ANCORA VERSO PECHINO” – LE SIMILITUDINI CON GHEDINA E IL CONSIGLIO: "A VOLTE DOVREBBE RESTARE PIU' FREDDO MENTALMENTE IN GARA" - VIDEO

1. LA VITTORIA DI DOMINIK PARIS

Da www.gazzetta.it

 

dominik paris 1

Pista olimpica, pista esigente, spettacolare, pista che solo i più grandi tra gli uomini-jet hanno saputo domare. E il più forte ce l'abbiamo noi: la Stelvio di Bormio è di Dominik Paris, per la sesta volta in discesa, davanti a Mario Odermatt e Niels Hintermann. Un record, quello delle sei vittorie, che porta Paris sull'Olimpo della specialità, mai nessuno, in Coppa del Mondo, era riuscito a vincere tante volte sulla stessa pista nella disciplina regina. 

 

dominik paris 3

In passato Aksel Lund Svindal, è stato sei volte re nel superG di Lake Louise. E la stessa impresa porta la firma, in gigante, di Ted Ligety e del fenomeno Marcel Hirscher, a segno 6 volte rispettivamente a Kranjska Gora e sulla Gran Risa in Alta Badia.

 

La discesa ha avuto fior di campioni. Paris supera lo svizzero Didier Cuche, il despota di Kitzbuehel, che sulla Streif vinse la quinta e ultima volta a 14 anni dalla prima. Dominik , che a Bormio ha vinto anche un superG aumentando il bottino a 7, sembra appena tornato da una passeggiata di salute: "Non so come ho fatto, ho dato il massimo, sapevo di dover dare tutto e l'ho fatto - ha detto l'azzurro, che ha ricevuto i complimenti di Tomba nel parterre -. Su questa pista mi sento sempre bene, sicuro. Il SuperG? Beh speriamo...". Ora l'Olimpiade: "Spero di crescere e migliorare ancora verso Pechino, certo, la fiducia c'è e speriamo che cresca ancora".

 

LA GARA

dominik paris 4

L'austriaco Vincent Kriechmayr apre la gara con una prova davvero impeccabile che fa quasi sembrare "semplice" la discesa olimpica che richiede potenza, velocità e lucidità fino all'ultimo centimetro di neve. E dire che le due prove lo avevano visto arrivare oltre il 40° posto e invece sulla pista illuminata dal sole, condizioni totalmente diverse rispetto alla ricognizione del mattino, col nevischio e poca luce, l'austriaco si è trovato perfettamente a proprio agio. 

dominik paris 5

 

Il norvegese Kilde, sceso col numero 7, prende il vantaggio a metà gara, ed è un testa a testa col cronometro fino al salto finale quando il norvegese riesce a prendere il comando e chiudere davanti all'austriaco per 6 centesimi. Ma lo svizzero Odermatt parte fortissimo, prende il vantaggio da subito, e all'ultimo intermedio ha un secondo di vantaggio, lo tiene fino alla fine e mette in cassaforte il podio. Tocca a Dominik Paris, col 9, parte carico, solo una piccola incertezza sul curvone verso Fontanalunga e poi attacca e prende il vantaggio. 

dominik paris 6

 

Al 4° intermedio è avanti di 55 centesimi , al salto di San Pietro arriva perfetto e tiene i suoi 56/100. La parte finale è durissima, chiude con 24/100 di vantaggio e va al comando, nessuno lo prende più. Grande gara di Matteo Marsaglia che termina 9° a +1"33, Mattia Casse invece è 16° a 1"94. Indietro Innerhofer, a 3"35 dal compagno di squadra. Domani e dopodomani, sulla pista valtellinese si disputano due superG.

 

dominik paris 2

 

2. DOMINIK PARIS

Daniele Sparisci per www.corriere.it

 

Bisognerebbe creare un’area protetta. Per metterci dentro Dominik Paris, studiarne ogni movimento e capire come allungargli la carriera. Ultimo rappresentante della razza azzurra degli uomini-jet, categoria a rischio estinzione. Trentadue anni per 102 chilogrammi su un metro e 83 centimetri, ai discorsi ha sempre preferito il fischio delle lamine sul ghiaccio. 

 

dominik paris

Colleziona successi: miglior discesista italiano di sempre (16 vittorie, più altre 4 in superG), all’inizio era lo «slittone» perché andava forte solo sui tratti dritti. Ricordi lontanissimi, la volontà e la crescita tecnica lo hanno trasformato in una «macchina» completa. «Vincere con quel distacco, recuperare così tanto al tempo già ottimo di Odermatt, significa che sta bene non solo di fisico ma anche di testa, che è libero» sorride Alberto Ghidoni, direttore tecnico delle discipline veloci della Nazionale.

 

DOMINIK PARIS

Il motore di Domme è tornato ai livelli magnifici di prima dell’infortunio al ginocchio del 2020, segnali importanti ne aveva già dati: aveva vinto l’anno scorso in Coppa del Mondo, la libera di Garmisch a febbraio, ma poi era uscito a mani vuote dai Mondiali di Cortina. 

 

Questione di pochi «giri» mancanti, averli ritrovati a meno di quaranta giorni dai Giochi di Pechino è un’ottima scoperta. Il tecnico azzurro se lo aspettava: «Era già tornato la scorsa stagione, a Cortina era da medaglia. Quest’anno non aveva iniziato bene, ma se da adesso in poi sale di condizione è ancora meglio».

dominik paris

 

IL DISCESISTA FENOMENO

Ci mette un po’ a prendere il ritmo, è una sua caratteristica: odia sciare d’estate come fanno gli altri atleti, per esempio. Soffre il caldo e i dolori dei piedi gonfi: «Perciò è normale che all’inizio non sia al top». Poi quando arrivano le «classiche», come Bormio, Paris c’è. «Anche se in superG è ancora un po’ indietro, lì non ci aspettiamo di vincere. Non ha ancora un buon equilibrio, deve trovare la posizione ideale». 

 

dominik paris

Lavorerà anche su questo pensando alle Olimpiadi, l’obiettivo di una vita da centrare su una pista sconosciuta: «Vento, neve sporca — spiega Ghidoni— sarà un’incognita per tutti e il meteo potrebbe giocare un ruolo decisivo». Ma un Domme al 100%, come quello di martedì a Bormio, non deve temere nulla: «Se sta bene, se si sente sicuro, è libero di prendersi dei rischi in più seguendo nuove linee. A lui piacciono la velocità, i salti, mi ricorda molto Ghedina. “Ghedo” era più estroso, se la giornata era buona faceva grandi cose, se era storta era storta». 

dominik paris

 

Fuori dalla pista non potrebbero esserci due caratteri più diversi, per Ghidoni comunque esistono ulteriori margini di miglioramento e passano per la testa: «A volte dovrebbe rimanere più freddo mentalmente, in gara».

dominik parisdominik parisdominik parisdominik parisdominik paris

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…