
ALLO SPORT ITALIANO NON MANCA IL TALENTO, MA IL CORAGGIO: DOVE UN TEMPO DOVINAVAMO, FACCIAMO RIDERE I POLLI. DOVE INVECE FACEVAMO FATICA, ADESSO DOMINIAMO – MENTRE NELLE DUE DISCIPLINE STORICAMENTE PIÙ POPOLARI, IL CALCIO E IL CICLISMO, STIAMO ATTRAVERSANDO DELLE CRISI PROFONDE (RISCHIAMO DI SALTARE IL TERZO MONDIALE DI FILA E MANCA LA VITTORIA DI UN ITALIANO AL GIRO DAL 2016) NEGLI ALTRI SPORT SI FANNO AVANTI LE “GOLDEN GENERATION” AZZURRE: DAL TENNIS AL VOLLEY, MA ANCHE NELL’ATLETICA E NEL BASKET FEMMINILE – UN CAMBIAMENTO CHE DIMOSTRA COME SEDERSI SUGLI ALLORI SIA DELETERIO: SERVONO RIVOLUZIONI…
jannik sinner wimbledon foto lapresse
Estratto dell’articolo di Emanuela Audisio per “la Repubblica”
È un'Italia che fa colpi di mano. E anche colpi di tennis. […] La tradizione è capovolta, cambia l'identikit. C'è una golden generation che si fa avanti, la migliore della storia (forse). Basta guardare i ragazzi impegnati a Wimbledon. Non è più la loro terra, ma la loro erba. Tre agli ottavi. Mai successo, un record. Flavio Cobolli, 23 anni, n. 24 del mondo, sfiderà Marin Cilic, veterano.
Mentre a Jannik Sinner toccherà Grigor Dimitrov, altro tennista d'annata. […] A loro si aggiunge Sonego (30 anni, giocherà contro Shelton) e il quadro è completo. […] Il tennis azzurro ormai è una corrente che trascina, anche se ha le sue risacche.
Può vincere o perdere, ma comunque ci riprova, senza paura. Cobolli correva sulla fascia («Ero un grande terzino destro»), poi si è innamorato delle nevrosi del tennis, dei suoi turning point e della pressione, perché, ha detto, «devo decidere tutto da solo». […] Lo sport non (ti) aspetta. Ch-ch-ch-ch-changes cantava David Bowie. C'è un'Italia green che si butta a giocare anche se manca l'album di famiglia.
[…] è il momento migliore di quella che con la racchetta sembra essere diventata Big Italy. Nel calcio invece azzurro tenebre, anzi l'inferno. Senza happy end. Il pallone dei maschi (Europeo 2020 a parte) non va ai Mondiali da due edizioni e lo spettro di un terzo fallimento fa paura. Facevamo scuola, ora inseguiamo gli altri. Mancano tecnici che liberino le qualità dei singoli, troppa tattica, bisogna vincere subito, e i giovani invecchiano in panchina.
Una vita da gregari. Anche nel ciclismo. Manca la vittoria di un italiano al Giro dal 2016, da Vincenzo Nibali. E per un successo al Tour bisogna scivolare indietro di altre due edizioni: 2014, ancora Nibali. Mancano i corridori, le squadre, le scintille. Manca la fame, ma forse anche la sicurezza sulle strade e ai genitori viene via il respiro a mettere i figli sul sellino. Gli sponsor non investono più. Gli italiani hanno imparato altri sport, cercano le novità. Il tennis è un traino di lusso: un anno fa l'aumento dei praticanti era stato del 40% rispetto al 2022. E gli under 18 (maschi e femmine) avevano toccato gli 850mila tesserati.
LA VITTORIA DELL'ORO OLIMPICO DELLA NAZIONALE FEMMINILE DI PALLAVOLO
Il volley femminile non è soltanto quello dell'oro olimpico a Parigi. Da quel momento le azzurre hanno vinto 22 partite consecutive, comprese le recenti 8 con cui hanno ottenuto in anticipo la qualificazione alle fasi finali della Nations League: un orizzonte di felicità in vista dei Mondiali (al via il 22 agosto in Thailandia).
Il ct Julio Velasco ha già attivato il ricambio. Perché bisogna innovarsi e rinnovarsi. In pista Kimi Antonelli, 18 anni, ha appena fatto la maturità («Ho scelto la traccia sul rispetto») e guida il suo futuro in F1, anche se è in un periodo di assestamento (peccato per ieri a Silverstone). Nell'atletica Nadia Battocletti, 25 anni, studia, prega, corre. E nel mezzofondo vince. L'africana azzurra è lei. Il lunghista Mattia Furlani, 20 anni, è in volo sull'oggi e sul domani. Vabbè, è atletica, un campo praticato. Il basket femminile si è riscattato dal buio agli ultimi Europei dove l'Italia ha battuto la Francia (69-54) e ottenuto il terzo posto. Non succedeva dal 1995 (era stato argento europeo). […]