real bayern

STRAPOTERE REAL: TERZA FINALE DI FILA PER ZIDANE, COL BAYERN FINISCE 2-2, DOPPIETTA DI BENZEMA E GRANDE SPETTACOLO AL BERNABEU – I TEDESCHI ESCONO TRA I RIMPIANTI PER LA PAPERISSIMA DI ULREICH (RISERVA DI NEUER) E PROTESTANO PER DUE RIGORI NON CONCESSI DALL’ARBITRO- IL TWEET DI BOATENG DOPO IL FALLO DI MANO DI MARCELO: "NESSUN PENALTY? MA DAI…" - VIDEO

 

 

 
Filippo Maria Ricci per la Gazzetta dello Sport
 

benzema real bayern

Alla fine passa sempre il Madrid. La squadra di Zidane soffre da matti, si difende coi denti, finisce assediata, arroccata, spaventata, non gioca granché bene. Ma arriva alla terza finale consecutiva, la quarta in 5 anni. A Kiev il 26 maggio proverà a mettere le mani sulla sua tredicesima Champions, terza consecutiva, cosa che non si vede dal 1976, quando fece triplete il Bayern di Beckenbauer. Zidane prosegue la sua immacolata serie: in Champions non è mai stato eliminato.
 
SOFFERENZA MAIUSCOLA — Lo stesso Bayern che ha pareggiato 2-2 al Bernabeu senza riuscire a ribaltare il 2-1 sofferto a Monaco una settimana fa. Partita mostruosa per emozioni e occasioni, errori e tensioni, pathos e tensione, come lo scorso anno: allora dopo lo stesso risultato all’andata nel ritorno al Bernabeu il Madrid vinse 4-2 ai supplementari. Stavolta se l’è cavata prima, ma la sofferenza è stata maiuscola e le proteste per due rigori reclamati dal Bayern resteranno nell’aria. In due sfide ci sono stati 7 gol e nessuno di Ronaldo e Lewandowski.

zidane

 
KARIM E KEYLOR — Gli eroi blancos si chiamano Karim Benzema, l’uomo che il Bernabeu ama odiare e fischiare, e Keylor Navas, il portiere che alla Casa Blanca vogliono cambiare da due anni. Due reti per il francese, una serie di parate per il ‘tico’, l’ultima su Lewandowski assolutamente miracolosa. Il Bayern deve piangere i propri errori, su tutti il pasticcio tra Tolisso e Ulreich che in avvio di ripresa ha regalato il vantaggio al Madrid. Heynckes se ne va di nuovo: nel 2013 lo fece col triplete, stavolta può aspirare al massimo a una double.
 
ASSENTI E RIMEDI — Zidane è senza Carvajal e Isco, infortunati, e decide di sorprendere: non rischia Nacho, fermo da un mese, e arretra Lucas Vazquez, terzino rimediato. E in mezzo decide di provare con Kovacic al posto di Casemiro, mossa azzardata se ce n’è una. Davanti Benzema e Asensio con Ronaldo. Heynckes ha problemi più evidenti: Neuer, Boateng, Vidal, Coman e Robben sono tutti fuori. Rientra Alaba e a centrocampo con Thiago e James Rodriguez c’è Tolisso invece di Javi Martinez.
 

ulreich real bayern

DOMINIO TEDESCO — Thiago fa da Busquets, per citare un esempio caro alle sue orgiini: davanti alla difesa arretra a prendere palla e la conduce con intelligenza. E il Bayern domina in mezzo: Kovacic corre senza saper chi andare a inseguire, Modric deve aiutare Lucas Vazquez in difficoltà e Kroos soffre. Con la Juve il Madrid aveva preso gol al secondo minuto, col Bayern ritarda di poco: prima che termini il terzo minuto i tedeschi sono avanti, rete di Kimmich, già in gol all’andata, che approfitta di un errore di Ramos su cross di Muller.
 
APPARE BENZEMA — Sembra il replay della gara con i bianconeri, Madrid spaventato e Bayern in controllo: la squadra di Heynckes attacca con un gran numero di uomini, Alaba l’esempio di aiuto offensivo più fulgido, però rispetto alla Juve la squadra di Zidane trova il gol rapidamente: 81 secondi di possesso, 28 passaggi tra 9 giocatori e cross finale di Marcelo per Benzema sul palo opposto, che non sbaglia. Il francese che il Bernabeu ama fischiare in Champions quest’anno aveva segnato solo 2 reti all’Apoel però ieri è apparso dal nulla, come fece anche nella semifinale di un anno fa quando s’inventò la mossa che portò alla rete di Isco al Calderon, con l’Atletico già avanti 2-0 e il Madrid alle corde.
 

benzema 3

IL BAYERN PROTESTA — Il Bayern non si è fatto turbare minimamente e ha continuato ad attaccare. Ha chiesto a gran voce due rigori: il primo di Ramos su Lewandowski, e se ne può discutere a lungo, e il secondo per una mano di Marcelo su cross di Kimmich nel recupero con tweet inferocito dell’infortunato Boateng. In mezzo ha sprecato un’occasione ravvicinata con James Rodriguez e ha rischiato qualcosa sui contropiede del Madrid con una bella parata di Ulreich su Ronaldo.
 
SUICIDIO A QUATTRO MANI — Poi si è suicidato. Parte la ripresa, Tolisso serve Ulreich senza guardare, Benzema è appostato e viene ulteriormente favorito dal goffo errore della riserva di Neuer, che prima prova a prendere la palla con le mani poi confuso buca completamente l’uscita e lascia la porta vuota al francese.
 

cristiano ronaldo

PAREGGIO E ARREMBAGGIO — Il Bayern, sconfitto sempre nelle ultime 6 sfide col Madrid, si rialza di nuovo e pareggia con James Rodriguez, ex che non festeggia. Erano due anni che il colombiano non faceva gol in Champions. A quel punto non ci sono più ordini od ordine, ma solo arrembaggio e difesa, contropiede e pressing, cuore e polmoni. Il Bayern a testa bassa, il Madrid rinchiuso fino al 96’ nella propria area, aggrappato a Keylor Navas. Resiste, e aspetta in finale una tra Roma e Liverpool. La leggenda blanca in qualche modo continua, il Bernabeu canta in estasi: ‘Siamo i re dell’Europa’.

 

zidanezidanezidanereal bayern

Ultimi Dagoreport

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...