lotito

COSA SUCCEDE ALLA LAZIO? LOTITO MANDA TUTTI IN RITIRO, I RUMORS PARLANO DI UNA SQUADRA SPACCATA: QUELLA CENA ANDATA SEMIDESERTA E IL FACCIA A FACCIA TRA I CALCIATORI E SIMONE INZAGHI – PERUZZI, RACCORDO TRA SPOGLIATOIO E CLUB, PENSA ALL’ADDIO: POSSIBILE PER LUI UN RUOLO IN FIGC - LA LAZIO SMENTISCE: "NESSUN MALUMORE PER IL RITIRO, PERUZZI RESTA. E SULLA CENA..."

 
Lazio in ritiro da ieri, proseguirà fino a sabato sera. Il pareggio con il Chievo, ultimo in classifica, ha acceso malumore e delusione tra i tifosi biancocelesti e obbligato la società ad agire drasticamente. A Formello si prepara la sfida dell'Olimpico con la Sampdoria, senza distrazioni e con un solo obiettivo: ripartire vincendo. Dopotutto, sono arrivati tre pareggi consecutivi in campionato (Sassuolo, Milan e Chievo) che si sommano alla sconfitta - senza drammi - con l'Apollon Limassol.
 
Urge una scossa e allora ecco il perché del ritiro, secondo alcune voci preso con risentimento da alcuni giocatori. Le parole del direttore della comunicazione della Lazio Stefano De Martino, però, precisano che «la decisione del ritiro è stata presa di insieme, anche con la squadra. Smentisco il fatto che ci siano stati alcuni giocatori rimasti perplessi. In questo modo il gruppo avrà più tempo per lavorare e analizzare gli errori, passare più tempo insieme in vista della sfida contro la Sampdoria di sabato.
 

Ho letto di cene, discorsi fatti da Parolo alla squadra, ma di queste cene ne facciamo a decine durante la stagione - insieme anche alla dirigenza - ma il giorno dopo sul giornale non c'è nulla. Parolo è uno dei senatori, è uno degli uomini che ha più esperienza anche se nel nostro spogliatoio tutti hanno parola. C'è spesso il confronto per spronarsi a vicenda».

 

ADDIO PERUZZI? - «C'è un tipo di giornalismo che non aspetta altro che saltare alla gola della Lazio, ma i tifosi hanno capito e non ci cascano più. Il suo contratto è annuale. Era dispiaciuto per le notizie che escono, sono stato a pranzo con lui era sorpreso: non andrà via. Peruzzi lavora con grande impegno, da quando è arrivato siamo cresciuti tutti. Si sente a casa sua, ha sposato questo progetto e ce lo ribadisce ogni giorno. Il rapporto Lotito-Inzaghi? Tutto nasce da quella telefonata estiva, ma Lotito ne ha fatte altre 200 di telefonate così con tutti: con me, con i magazzinieri e con Tare. Non ci sono problemi. C'è unità di intenti, vogliamo raggiungere l'obiettivo Champions League: ce lo meritiamo dopo il bellissimo calcio espresso l'anno scorso. Siamo molto sereni».

 

 

 

LAZIO NEL CAOS

Daniele Magliocchetti per il Messaggero

lotito foto mezzelani gmt36

Tutti per nessuno, nessuno per tutti. Se non c' è anarchia totale, dentro lo spogliatoio della Lazio, poco ci manca. Il gruppo granitico e compatto dell' anno scorso è un lontano ricordo. Il ritiro imposto da società e tecnico, oltre ai recenti e deludenti risultati, nasce da questo.

 

Un gruppo scollato, diviso in gruppetti, con gli anziani e leader da una parte, quasi inascoltati, i più giovani da un' altra, più concentrati a vivere sui social che sul campo, e qualche nuovo giocatore arrivato dall' ultimo mercato quasi isolato e ancora non inserito del tutto. E le responsabilità di questo, in parte, sono anche dell' allenatore che, forse, ha lasciato correre un po' troppo. E sin dal ritiro, dove qualcosa già non andava. Qualche lamentela di troppo che però non viene fatta direttamente ad Inzaghi.

lazio napoli immobile simone inzaghi

 

MARCO NE HA PER TUTTI Un chiacchiericcio fastidioso e continuo. E l' allenatore nel faccia a faccia avuto due giorni fa con i giocatori ha parlato anche di questo, ma senza fare nomi, pure se, forse, sono facilmente individuabili con la recente prestazione in Europa League. Una squadra solo sulla carta, ma non nel vero senso della parola.

 

I risultati ottenuti fino ad ora, con il quinto posto a un solo punto dal Milan, cinque dall' Inter terza e più quattro sulla Roma, con la qualificazione al turno successivo in Europa League con due turni d' anticipo e senza la qualità di due pedine come Milinkovic e Luis Alberto (il suo è un caso davvero singolare), sono quasi un miracolo, con la superficialità attuale che regna incontrastata all' interno dello spogliatoio laziale.

 

de martino lotito foto mezzelani gmt115

Da tempo i leader cercano di farsi ascoltare e di trovare una soluzione, ma fino ad ora ogni dialogo è caduto nel vuoto, almeno fino all' altro giorno, quando Parolo e Lulic hanno preso la parola dopo Inzaghi, Tare e Peruzzi. Il centrocampista biancoceleste è stato il più duro, ma allo stesso tempo il più sincero e accorato.

 

«Dobbiamo darci una regolata e una mano tutti insieme, resettare, non pensare più a quanto fatto l' anno scorso, ripartire da zero ma conservare quella rabbia, tornare ad essere umili e aiutarci l' un l' altro dentro e fuori dal campo perché fin qui ognuno ha fatto un po' come gli pare, se ci riusciamo bene altrimenti butteremo tutto e renderemo inutile anche la passata stagione con tutto quello che ci è successo», la sintesi del pensiero del giocatore.

 

simone inzaghi

LA CENA DELLA DISCORDIA Parole spietate e pronunciate in un silenzio assordate, ma che nascono da un' amarezza di fondo. Già perché il punto di non ritorno, e che fa ben capire cosa si respira all' interno della squadra, c' è stato due settimane fa, quando Parolo, Radu e Lulic hanno organizzato la cena per la squadra. Un modo per stare insieme tra giocatori e le rispettive famiglie. Un appuntamento organizzato all' ultimo, pochi giorni prima, ma alla fine, al ristorante vicino Formello, non si è presentata mezza squadra. Uno sgarbo che non è stato preso bene dai leader e ha aperto gli occhi anche all' allenatore e ai dirigenti. Pare che l' unico assente giustificato fosse Immobile.

 

Qualcuno si è scusato il giorno dopo, ma è una ferita ancora aperta che si cercherà di rimarginare in questi giorni, dove sono banditi i cellulari e soprattutto la partecipazione ai social, con qualche giocatore che esagera. Il leitmotiv è parlare, chiarirsi e ritrovare la compattezza per lottare per la Champions, l' obiettivo più importante. Qualcosa già è scattato, anche perché l' imperativo è tornare tutti per uno, uno per tutti.

 

2. PERUZZI

Emiliano Bernardini per il Messaggero

 

igli tare angelo peruzzi

In estate era stato molto chiaro: firmo il rinnovo ma se verranno meno determinate condizioni mi faccio da parte. Angelo Peruzzi lo ha messo nero su bianco nelle tre ore di colloquio che ha avuto con Lotito e Tare. Un solo anno. Passo dopo passo perché lui è abituato a non andare mai oltre. Figura ingombrante sì, ma solo per la sua corporatura. Più volte decisivo nel corso dei suoi due anni a Roma nel fare da raccordo tra lo spogliatoio e la società.

 

Già, semplice raccordo e non certo una presenza “scomoda”. Insomma non vuole imporre i diktat ma essere un consigliere perché sa benissimo come funziona uno spogliatoio. Finora ha bene o male avuto mano libera nel farlo. Rapporti sereni con la dirigenza tranne in estate quando restò molto male quando il ds Tare prese Proto come portiere senza chiedergli il minimo parere. Lui avrebbe preso Sirigu. Acqua passata. La figura di Peruzzi era stata una mossa voluta dal presidente per delimitare i ruoli di competenza dei vari dirigenti.

 

lotito

Ora è altro che si sta facendo strada nella testa dell’Angelo custode. Il clima di frizione tra tecnico e presidente non sta giovando neanche a lui che è un po’ finito ai margini di quel progetto. A lui il compito di comunicare la decisione di andare in ritiro. Questa la sua ultima “apparizione”. Qualche intromissione di troppo lo ha limitato nella sua azione. Anche il fatto che più di un giocatore lo abbia scavalcato non gli è piaciuto. Ora il club manager potrebbe pensare di lasciare il suo compito a fine anno. Qualcuno dice già a gennaio, ma è una ipotesi molto remota.

 

Possibile per lui un ruolo in Federazione. E’ abituato a rispettare le parole date e lo farà anche se non sente più quel feeling. La cosa si vocifera già da qualche tempo dalle parti di Formello e Lotito starebbe già pensando ad una alternativa per non rimanere scoperto in un ruolo che ritiene molto importante. In passato, in ballottaggio con Peruzzi, ci fu Ledesma. L’argentino però si è eclissato dal mondo Lazio. Un nome che sta prendendo sempre più quota è quello dell’ex capitano Mauri. Ha l’avallo di qualche ex compagno, conosce bene l’ambiente e si muove benissimo. Lui, però, per ora preferisce non commentare.

diaconale lotitoGALLIANI LOTITOlotitolotito

Ultimi Dagoreport

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...