merkel germania coppa del mondo

SENZA CRUCCO E SENZA INGANNO – MURA E SCONCERTI SULLA VITTORIA TEDESCA: MERITATA - CALCIO ORGANIZZATO CHE RENDE PREZIOSO QUELLO CHE HA E NON HA MAI VISTO UN FUORICLASSE STRANIERO, MAI MARADONA, MAI RONALDO, MAI IBRA O CRUIJFF

1 - LA GERMANIA SI PRENDE ANCHE IL MONDIALE

Gianni Mura per “La Repubblica

 

germania argentina finale mondiale 2014 9germania argentina finale mondiale 2014 9

Vince la Germania. Era previsto. Però fa molta fatica, la vittoria arriva ai supplementari. La Germania merita di vincere questo Mondiale per come ha giocato nell’ultimo mese, ma ieri l’Argentina ha fatto di tutto per impedirglielo. Il ct Sabella, con quell’aria e quel vestito triste da padre della sposa che non è del tutto sicuro della serietà dello sposo, ha attuato un
doppio sbarramento difensivo contro il quale si sono spezzate tutte le idee della Germania.

 

Le speranze dell’Argentina erano soprattutto su Messi, la pulce, il piccolo mago, l’uomo dai dribbling e dai tiri impossibili. Peccato per l’Argentina che Messi non sia mai stato in partita. Anche l’ultima occasione, una punizione dal limite nei minuti di recupero del secondo tempo supplementare, l’ha tirata alta di tre metri.

germania argentina finale mondiale 2014 8germania argentina finale mondiale 2014 8

 

Non è da lui. Ed è il segno che forse, come tanti, è arrivato spremuto a questo appuntamento. Però, per quest’appuntamento, l’Argentina si è messa il vestito di gala. Ha giocato come non aveva mai fatto in questo Mondiale. Ha messo paura fin dall’inizio alla Germania. Ha avuto le due più chiare occasioni da gol su azione, nei tempi regolamentari.

 

Una oscenamente e largalamente sprecata da Higuain, un’altra da Palacio dopo un controllo approssimativo, ma era già un’occasione meno chiara. Per la Germania, ed è tutto dire, solo un palo su calcio d’angolo, capocciata di Höwedes. Per il resto, Germania a cercare di costruire gioco ma con affanno, con poca lucidità, e Argentina lucidissima nel contropiede. È stata una partita non bellissima ma molto vera, molto sofferta.

 

germania argentina finale mondiale 2014 7germania argentina finale mondiale 2014 7

Se da un lato è mancato Messi, dall’altro, per mancanza di rifornimenti, sono mancati i due goleador designati: Klose e Müller. Löw ha il merito di aver indovinato un cambio perché Mario Götze, entrato al posto di Klose, nel secondo tempo supplementare ha deciso la partita, stop di petto e sinistro al volo su assist di Schürrle. Siccome nessuno è perfetto, Löw ha il torto di aver tenuto in campo fino alla fine un Özil assolutamente inguardabile.

 

La Germania, non a caso, partiva favorita. Al suo gioco è mancato, prima dell’inizio, Khedira. Un uomo fondamentale per il centrocampo. Al suo posto, uno scialbo Kramer, che s’è infortunato ed è stato sostituito da Schürrle. In queste condizioni, il gioco della Germania tendeva ad appoggiare sempre sul lato destro, per Lahm, però raddoppiato dalla difesa argentina come se fosse Messi.

germania argentina finale mondiale 2014 6germania argentina finale mondiale 2014 6


Ammirevole, l’Argentina. Aveva un giorno in meno di riposo, più i supplementari e i rigori con l’Olanda. Aveva un’età media di 29 anni contro i 26 dei tedeschi. Aveva, ed ha ancora, ma non gliene importa nulla, la miglior difesa: solo tre gol subiti. Adesso sono quattro, come quelli dei tedeschi, che però hanno fatto diciotto gol contro gli otto degli argentini. Questi numeri, in modo asciutto, spiegano perché la Germania ha meritato di vincere.

 

E sono quattro Mondiali, come quelli dell’Italia. Davanti c’è solo il Brasile. L’età media della squadra dice che la Germania ha fatto un buon lavoro a livello giovanile, in più questa squadra può contare sull’ossatura del Bayern: sei titolari su undici. Consolazione nostrana, l’arbitraggio di Rizzoli: molto buono, non perfetto: ha risparmiato due cartellini gialli a Mascherano e Aguero, nei supplementari, quando ormai la partita era diventata uno scontro fisico più che tecnico e tattico. Si discute anche sull’uscita alta di Neuer su Higuain: il portiere travolge l’attaccante, ma lo anticipa nell’intervento di pugno.

germania argentina finale mondiale 2014 5germania argentina finale mondiale 2014 5


Mai una squadra europea aveva vinto il Mondiale nelle Americhe. Ci riesce la Germania, che già ci era andata vicina nel 1986 in Messico, quando era sotto 0-2 con l’Argentina, rieccola, fino al 25’ del secondo tempo, si portò sul 2-2 e Burruchaga la beffò a cinque minuti dalla fine.


L’Argentina, che fino a ieri sera aveva sempre e solo vinto con un gol di scarto, perde con un gol di scarto. È una squadra tenace, mai morta, merita molti elogi, per lo spirito e la capacità di lotta. Nel momento più importante, è completamente mancato il tenorino, Messi.

 

La Germania non ha avuto i tenori tanto attesi, ma uno che la buttasse dentro, Götze, l’ha trovato. È suo il presente, ma anche un po’ di futuro, vista l’età media della squadra. C’è un pizzico di Guardiola, oltre che di Bayern, in questa vittoria. Götze è un giocatore che Guardiola ha fortemente voluto al Bayern, perché fosse, più o meno tra virgolette, il loro Messi. Alla fine, piaccia o no, la differenza l’ha fatta lui.

 

2 - HA VINTO IL CALCIO PIÙ LOGICO

Mario Sconcerti per “Il Corriere della Sera

 

Ha vinto la Germania del calcio organizzato, quella dei passaggi e della modernità. La Germania che fa da esempio al mondo nell’educazione dei giovani, che ha il movimento meno spettacolare e il più ricco. Perfino la Germania che rende prezioso quello che ha e non ha mai visto un fuoriclasse straniero, mai Maradona, mai Ronaldo, mai Ibrahimovic o Cruijff.

germania argentina finale mondiale 2014 4germania argentina finale mondiale 2014 4

 

La Germania multietnica che s’inventa il suo oro come un vecchio artigiano, ma gestisce il calcio come una multinazionale. Ha perso l’Argentina dei solisti, della grande difesa, l’Argentina di Messi, scomparso nel finale per soli uomini veri, l’Argentina che ricorda l’Italia di Lippi, un gioco severo e organizzato, alla fine quasi tradito dai suoi migliori. Per il Mondiale la Germania è una buona soluzione universale, per gli amanti dell’individuo è mancato invece qualcosa di spettacolare e finale.

 

Due squadre opposte, intense, che si sono quasi annullate nello sfinimento fisico e in uno strano equilibrio tattico pieno di contraddizioni. È stato alla lettera il calcio del mondo con tutti i suoi particolari e le diversità. Ha vinto un calcio appena più logico, ma ha deciso la giocata eccezionale di un singolo, Götze. Il cerchio complessivo che si è chiuso. Non è stata la Germania del 7-1.

germania argentina finale mondiale 2014 3germania argentina finale mondiale 2014 3

 

L’Argentina, ha costretto spesso i tedeschi a correre in modo abbastanza banale. In una partita fondamentalmente stanca, dove la grande bellezza era tutta nell’importanza delle emozioni, i solisti dell’Argentina hanno dato più spesso l’idea di poter andare oltre la partita. Messi non è stato travolgente, ma è rimasto in partita fino ai tempi supplementari. Sono stati però gli uomini e lo spazio persi per la sua marcatura a riequilibrare il centrocampo argentino, altrimenti sempre in inferiorità numerica.

 

Messi ha saltato spesso l’avversario, quasi sempre ha fatto il trequartista, un po’ arretrato rispetto alle due punte, un ruolo di minori scatti che attirava però più uomini in marcatura. Ricordo la finale del 1990 a Roma persa dall’Argentina contro la Germania per un gol di Brehme su rigore.

 

germania argentina finale mondiale 2014 16germania argentina finale mondiale 2014 16

C’era Maradona, ma non era in condizione e rimase sempre ai margini. Nessuno disse per questo che aveva perso la sua corsa con Pelé. Sarebbe ingiusto dirlo adesso per Messi che stavolta ha cercato almeno la differenza finale. Certo la terra degli dei si è allontanata. Più generoso e più confuso Müller, che ha cercato la partita finale senza trovarla. Ma ha trovato la Coppa di campione del mondo.

 

Ultimi Dagoreport

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...