UNA STORIA CHE PUZZA DI MARCIO - UNA SCIENZIATA DI ORIGINE RUSSA, RICERCATRICE DELL’UNIVERSITÀ DI HARVARD, È STATA ACCUSATA DI AVER TENTATO DI INTRODURRE CLANDESTINAMENTE EMBRIONI DI RANA NEGLI USA - LA 30ENNE RISCHIAVA GIÀ L’ESPULSIONE IN RUSSIA E TEMEVA DI FINIRE IN GALERA NEL SUO PAESE – ORA, SE CONDANNATA NEGLI USA, POTREBBE ESSERE CONDANNATA A 20 ANNI – LA DONNA HA DICHIARATO DI NON SAPERE DI DOVER DICHIARARE GLI EMBRIONI, MA FORSE HA SOLO PREFERITO ESSERE SBATTUTA IN CELLA NEGLI USA E NON IN RUSSIA…
(ANSA) - Una scienziata di origine russa, ricercatrice dell'Università di Harvard, che rischiava già l'espulsione in Russia, è stata accusata di aver tentato di introdurre clandestinamente embrioni di rana negli Usa. Lo scrive la Cnn. Kseniia Petrova, 30 anni, è stata trasferita in un centro di controllo dell'immigrazione e delle dogane degli Stati Uniti in Louisiana dopo il suo arresto a febbraio.
Continua ad attendere la decisione del giudice sull'eventuale espulsione in Russia, dove teme di finire in prigione o peggio. Ieri si è tenuta un'udienza sul suo caso nel Vermont. Ma nell'ultimo colpo di scena, i procuratori federali l'hanno incriminata per contrabbando di beni negli Stati Uniti. È' stata arrestata. Se condannata, Petrova rischia una pena fino a 20 anni di carcere e una multa fino a 250.000 dollari. Non è chiaro se verrà trasferita dalla struttura dell'ICE.
Petrova mentre era in vacanza in Francia si fermò in un laboratorio specializzato nell'unione di sezioni superfini di embrioni di rana e ottenne un pacchetto di campioni da utilizzare per la ricerca. Mentre passava attraverso un posto di blocco della dogana di frontiera statunitense all'aeroporto internazionale Logan di Boston, Petrova è stata interrogata sui campioni. Petrova ha dichiarato in un'intervista il mese scorso di non essersi resa conto che gli articoli dovessero essere dichiarati e di non aver cercato di introdurre nulla di nascosto.
Dopo l'interrogatorio, a Petrova è stato comunicato che il suo visto era stato annullato. Il Dipartimento della Sicurezza Interna ha dichiarato in un comunicato sulla piattaforma social X che Petrova è stata arrestata dopo "aver mentito agli agenti federali riguardo al trasporto di sostanze nel Paese". Sostengono che i messaggi sul suo telefono "rivelassero che aveva intenzione di contrabbandare i materiali attraverso la dogana senza dichiararli".
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