CHE SUCCEDE SE UN ROMANZO SUGLI AMORI E ALTRE DISPERAZIONI PROTAGONISTA UN SIMPATICO NAZI-KRIMINAL DEL CALIBRO DI HERMANN GÖRING, DANNUNZIANAMENTE SCRITTO DA UN INTELLETTUALE DI DESTRA “SCORRETTO” COME PIETRANGELO BUTTAFUOCO VIENE PRESENTATO ALL’AUDITORIUN DI ROMA DAL “PRINCIPE” DEI CANTAUTORI DELLA SINISTRA RADICAL-CHIC COME FRANCESCO DE GREGORI? TRANQUILLI: SCOPPIA L’AMORE 

Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

 

Video di Veronica Del Soldà per Dagospia

Pietrangelo Buttafuoco presenta:

 

Pier Francesco Borgia per "il Giornale"

 

sechi, maite bulgari e mariorosa mancusosechi, maite bulgari e mariorosa mancuso

Il cortocircuito tanto atteso non c'è stato. Semmai, la presentazione del nuovo romanzo di Pietrangelo Buttafuoco (I cinque funerali della signora Göring, Mondadori), ha dimostrato che Francesco De Gregori è un avido lettore di romanzi d'amore. Ma non di tutti. Bensì di quelli in cui agiscono attori dal fascino controverso come Hermann Göring.

 

Il principe dei cantautori, che al suo status di artista concede soltanto la licenza di una sobria giacca di pelle nera, accetta di buon grado di presentare, insieme con Annalena Benini, il libro di Buttafuoco, nel quale riconosce un'autonomia di pensiero e un fascino fabulatorio fuori dal comune. La Benini, in una libreria gremita fino al limite (quella dell'Auditorium romano dove è in corso, tra l'altro, il Festival del film), ha recitato la parte dell'esegeta scrupolosa e sensibile.

salvatore sottilesalvatore sottile

 

Prima cogliendo con semplice eleganza il nocciolo del romanzo «Pietrangelo è riuscito a tirare fuori l'uomo dentro il Male», poi consegnando al pubblico una lunga teoria di rimandi e citazioni tra i film di Jim Jarmusch, Flaubert («la baronessa Carin è una Bovary riuscita») e la biografia di Leon Bloom. De Gregori, invece, si è soffermato soprattutto sullo sfondo di questa storia unica e inimitabile. È la Storia, insomma, a interessarlo. E ovviamente i rimandi alle sue stesse canzoni possono essere un facile escamotage.

 

pubblicopubblico

Tuttavia, il cantautore, ritrova il suo rigore intellettuale nel sottolineare che la storia d'amore tra l'esuberante Göring e la baronessa svedese Carin von Fock si consuma nel trentennio cruciale del Secolo Breve. E rimane impantanato nel dubbio se questa storia di un amore tragico e unico possa essere accostata a quei grandi romanzi d'amore che hanno fatto da subdola chiave di accesso alle trame più oscure della Storia. E sornione si rivolge a Buttafuoco con ironica complicità: «Siamo in presenza di un novello Manzoni?».

 

Poi lo scatto d'orgoglio nel lanciare una provocazione (minima), quando allude alle frustrazioni e alle manie di grandezza dell'ultimo Göring, quello della disfatta, quello - ormai vedovo inconsolabile - schiavo della morfina. Quello che lo stesso Buttafuoco liquida con l'espressione «grumo di sugna».

pubblico (2)pubblico (2)

 

«Questo libro sembra mettere sotto i riflettori gli aspetti più concreti di quella psicopatologia di massa che attanagliò il popolo tedesco». La revanche, le frustrazioni e la megalomania di Göring già eroe popolarissimo della prima Guerra Mondiale, come un paradigma?

 

pietrangelo buttafuocopietrangelo buttafuoco

Sì certo. L'eroe del male, quello stesso Göring, che ha permesso a Buttafuoco di comporre quella che qualcuno già definisce «elegia dell'impossibile e dell'impresentabile», mantiene intatto il fascino dell'irregolare. Quel fascino che da sempre seduce Buttafuoco e De Gregori. Affinità elettive che ha fatto prendere loro la gioiosa strada dell'amicizia e della complicità.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)