trivelle gas pichetto fratin giacimenti

TRIVELLATE PER LA PATRIA – IL GOVERNO VUOLE TONARE A ESTRARRE GAS IN ITALIA, RILANCIANDO IL PROGETTO CHE, IN PIENA CRISI ENERGETICA, ROBERTO CINGOLANI AVEVA CERCATO DI AVVIARE – PICHETTO FRATIN ANNUNCIA UN DECRETO PER “UTILIZZARE ANCHE I GIACIMENTI DEI NOSTRI TERRITORI”. OCCHI PUNTATI SULL'ADRIATICO – L'OBIETTIVO È NON DIPENDERE DA UN SOLO PAESE (IERI LA RUSSIA, OGGI L'ALGERIA) E OTTENERE DAI RIGASSIFICATORI 35 MILIARDI DI METRI CUBI DI METANO SUI 60 NECESSARI OGNI ANNO

Estratto dell'articolo di Paolo Baroni per “La Stampa”

 

GAS ITALIA

«Bisogna tornare ad estrarre gas italiano», sostiene il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, rilanciando un progetto che in piena crisi energetica già il suo predecessore Roberto Cingolani aveva cercato di avviare, salvo poi essere fermato dai veti dei governatori di Veneto, Emilia-Romagna e Puglia.

 

[…] Bisogna evitare di legarsi ad un solo paese o di legarci purtroppo ad un fornitore che rischia di inchiodarci, ed in questa chiave in prospettiva c'è un «problema Algeria» che oggi ci fornisce ben 25 dei 60-70 miliardi di metri cubi di gas che consumiamo ogni anno.

 

IL GAS IN ITALIA - LA STAMPA

Per questo, sostiene Pichetto, la quota dei 60 miliardi di metri cubi di gas previsti per il 2030 deve avere come garanzia almeno un 35-40 miliardi da rigassificatori, poi bisogna riorganizzare i flussi dei 5 gasdotti che servono l'Italia e quindi occorre estrarre molto più gas nazionale.

 

Per questo «i primi giorni di settembre presenterò un decreto energia dove all'interno metterò tutta una serie di interventi che dobbiamo assolutamente fare per riordinare un po' il quadro energia, per correggere una serie di cose comunque adeguarle ai tempi, compresa l'opportunità di utilizzare anche i giacimenti di gas dei nostri territori. Perché altrimenti corriamo il rischio in alcune realtà, in Adriatico, che peschino solo altri Paesi», ha annunciato ieri il ministro.

 

Gilberto Pichetto Fratin

Anche l'anno passato, nonostante fossimo ancora in piena emergenza, la produzione nazionale ha coperto una quota minima dei nostri consumi, appena il 4,8% del totale, 3,34 miliardi di metri cubi in tutto su 68,5. Si tratta di un valore sei volte inferiore a quello toccato nel 1997 […]

 

Secondo gli ultimi dati, aggiornati dal ministero a fine 2021, in Italia sono presenti con certezza un totale di almeno 45,77 miliardi di metri cubi di gas, considerando sia quelli presenti in mare che quelli a terra. A cui vanno aggiunti altri 45,9 miliardi definiti probabili, ovvero con possibilità di estrazione che si aggira intorno al 50%.

 

clara ovest piattaforma sul mare adriatico

Esiste poi un'ulteriore quantità pari a 19,9 miliardi di metri cubi con un elevatissimo tasso di difficoltà tecnica di estrazione. Secondo gli esperti una stima ragionevole di tutto il gas naturale realmente estraibile oggi in Italia oscillerebbe tra i 70 ed i 90 miliardi di metri cubi. […]

 

I ragionamenti sul gas, però, non finiscono qui. Ieri Pichetto ha ipotizzato anche una riorganizzazione del sistema dei gasdotti a servizio dell'Italia: delle cinque pipeline attualmente in funzione l'idea è quella di invertire i flussi (oggi in entrata e domani in uscita) sia di Tarvisio, «dove arriva una cifre abbastanza modesta nell'ordine di 5 miliardi di metri cubi che peraltro giriamo all'Austria», sia di Passo Gries, «dove prendiamo gas norvegese e che potrebbe essere utilizzato per rifornire svizzeri e tedeschi».

 

[…]

 

giacimenti in italia 1

Per quanto riguarda il resto degli interventi il titolare dell'Ambiente si è detto convinto di riuscire a raggiungere entro il 2030 i 72 GWh di energia prodotta da fonti rinnovabili. Quello «è il valore di minima. Perché è chiaro che se noi non raggiungiamo almeno a quel valore di rinnovabili vuol dire che rimaniamo inchiodati a meno dei due terzi delle rinnovabili sul totale». Poi, ha specificato il ministro, «occorre mettere in campo una serie di azioni interne» perché «non possiamo permetterci di andare avanti un anno al fine di autorizzare» un nuovo impianto e «la chiarezza del sì e del no in tempi certi deve esserci».

 

Ma mentre col ministero della Cultura, i cui tanti "no" sino ad oggi hanno bloccato tanti investimenti, «è cambiata l'aria e c'è una disponibilità diversa, tant'è che abbiamo trovato un punto di equilibrio di tre chilometri dopo una trattativa durata mesi per la distanza degli impianti eolici dai luoghi di tutela», c'è ancora da risolvere la questione delle aree agricole […]

gilberto pichetto fratin adolfo urso konstas skrekas gilberto pichetto fratin robert habeck

Ultimi Dagoreport

tommaso inzaghi

DAGOREPORT - IL TRASFERIMENTO DI SIMONE INZAGHI IN ARABIA? UN AFFARE DI FAMIGLIA. L’ARTEFICE DELL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO L’EX ALLENATORE DELL’INTER ALLA CORTE DELL’AL-HILAL È STATO TOMMASO INZAGHI, IL FIGLIO DI SIMONE E DI ALESSIA MARCUZZI, PROCURATORE CHE FA PARTE DELL'AGENZIA DI FEDERICO PASTORELLO, LA P&P SPORT MANAGEMENT – LE LAUTE COMMISSIONI, LA TRATTATIVA CHE ANDAVA AVANTI DA TEMPO (GIÀ PRIMA DEL RITORNO CON IL BARCELLONA SIMONE INZAGHI AVEVA PROPOSTE DALL’ARABIA), LO STRANO MESSAGGIO SOCIAL DI TOMMASO INZAGHI E LE VOCI SU UNO SPOGLIATOIO IN TENSIONE PRIMA DELLA FINALE DI CHAMPIONS PER...

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…

tajani urso vattani peronaci azzoni antonio adolfo mario marco alessandro

DAGOREPORT - MAI SUCCESSO CHE LA LISTA DEI NUOVI AMBASCIATORI, SCODELLATA DA TAJANI, VENISSE SOSPESA PER L’OPPOSIZIONE DI UN MINISTRO (URSO) IRATO PERCHÉ IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO È FINITO A NAIROBI ANZICHÉ A BUCAREST - DAL CDM SONO USCITI SOLO GLI AMBASCIATORI STRETTAMENTE URGENTI. ALLA NATO SBARCA AZZONI, MENTRE PERONACI VOLA A WASHINGTON. E’ LA PRIMA VOLTA CHE LA PIÙ IMPORTANTE SEDE DIPLOMATICA VIENE OCCUPATA DA UN MINISTRO PLENIPOTENZIARIO ANZICHÉ DA UN AMBASCIATORE DI GRADO (FRA DUE ANNI È GIA’ PRONTO IL FIDO CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI LADY GIORGIA, FABRIZIO SAGGIO) – IL MALDESTRO MARIO VATTANI IN GIAPPONE, ANCHE SE ERA WASHINGTON LA SCELTA IDEALE DELLA FIAMMA MAGICA (MATTARELLA AVREBBE SBARRATO IL PASSO) – LA LISTA DI TUTTI GLI AMBASCIATORI SOSPESI….

giorgia meloni antonio tajani matteo salvini giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - A SINISTRA SI LITIGA MA A DESTRA VOLANO GLI STRACCI! - LA MAGGIORANZA SI SPACCA SU ROTTAMAZIONE E TAGLIO ALL'IRPEF - GIORGIA MELONI DAVANTI AI COMMERCIALISTI PARLA DI SFORBICIATA AL CUNEO E LODA MAURIZIO LEO, "DIMENTICANDOSI" DI GIORGETTI. CHE ALZA I TACCHI E SE NE VA SENZA PARLARE - LA LEGA PRETENDE UN'ALTRA ROTTAMAZIONE, FORZA ITALIA E FDI CHIEDONO PRIMA DI TAGLIARE LE TASSE AL CETO MEDIO - PECCATO CHE I SOLDI PER ENTRAMBI I PROVVEDIMENTI, NON CI SIANO - LA LISTA DEGLI SCAZZI SI ALLUNGA: RISIKO BANCARIO, CITTADINANZA, POLITICA ESTERA, FISCO E TERZO MANDATO - VANNACCI METTE NEL MIRINO I GOVERNATORI LEGHISTI ZAIA E FEDRIGA CON UNA SPARATA, A TREVISO, CONTRO IL TERZO MANDATO: IL GENERALE, NOMINATO VICESEGRETARIO DA SALVINI, È LA MINA CHE PUÒ FAR SALTARE IN ARIA LA FRAGILE TREGUA NEL CARROCCIO (E DUNQUE NEL CENTRODESTRA)