donald trump sondaggio euromedia research

VADE RETRO TRUMP! – PER UN ITALIANO SU DUE IL TYCOON RAPPRESENTA UN PERICOLO PER LA STABILITÀ INTERNAZIONALE. E IL 72% DEI GIOVANI BOCCIA IL DECISIONISMO DI “THE DONALD” – GLI ELETTORI DI LEGA (63.7%) E FDI (61.8%) SI SENTONO PIÙ CONNESSI CON LA NUOVA AMMINISTRAZIONE AMERICANA, MENTRE QUELLI DI FORZA ITALIA (49%) SONO PIÙ SCETTICI – ALESSANDRA GHISLERI: “LA MAGGIOR PARTE DEGLI ITALIANI CONSIDERA ANCORA LA NATO COME UNA PARTE FONDAMENTALE DELLA SICUREZZA NAZIONALE, SOPRATTUTTO DOPO LO SVILUPPO DELLA GUERRA IN UCRAINA”

Estratto dell’articolo di Alessandra Ghisleri per "la Stampa"

 

DONALD TRUMP E GIORGIA MELONI A MAR-A-LAGO

Per un italiano su due la nuova amministrazione Trump rappresenta un pericolo per la stabilità internazionale (52.1%). I sostenitori dei partiti di maggioranza sono convinti, al contrario, che il nuovo indirizzo della politica Usa favorisca proprio la stabilità internazionale. Gli elettori di Lega (63.7%) e Fratelli d'Italia (61.8%) si sentono più connessi col nuovo governo americano, mentre quelli di Forza Italia (49%) risultano un po' più scettici.

 

In effetti questi dati trovano conferma proprio nella formula di decisionismo del presidente americano che risulta non apprezzata dal 47.8% dei cittadini, ma che appare gradita – ancora una volta – ai partiti di governo e al 34.6% del campione nazionale. I più giovani tra gli italiani tendono a non apprezzare la politica di Trump con una percentuale – negativa – che si aggira intorno al 72.0%.

 

sondaggio di euromedia research su donald trump e gli italiani

"The Donald" è noto per il suo stile diretto e spesso provocatorio. Molti ragazzi, cresciuti in un'epoca in cui il politicamente corretto e il rispetto per le differenze sono ben rimarcati, trovano il suo comportamento polarizzante e dannoso per il dibattito pubblico. Le sue dichiarazioni, giudicate spesso più impulsive che riflessive sia sui social, sia nelle sue conferenze stampa e il suo approccio "decisionista", possono sembrare poco adeguati in un mondo in cui il consenso e il dialogo sono visti come essenziali per affrontare le sfide globali. […]

 

Le stesse parole del vicepresidente Usa, JD Vance, secondo cui la maggiore minaccia per l'Europa arriva più che altro dal proprio interno e non da Paesi come Russia e Cina, non sono state apprezzate dal 44.3% della popolazione italiana, con punte di dissenso che sfiorano l'80% tra le file del Partito Democratico (76.9%) e Alleanza Verdi e Sinistra (78.5%).

 

donald trump vladimir putin

Controcorrente, rispetto alle polarizzazioni nazionali, appare il popolo degli over 65 anni che si schiera in maggioranza sulla neo linea americana. Gli italiani con maggiore vita alle spalle sono da sempre più legati ai valori tradizionali, come la famiglia, la religione e la difesa dell'identità nazionale. Donald Trump, con le sue posizioni su immigrazione, sicurezza e cultura conservatrice, risponde bene a queste preoccupazioni. […]

 

 Nonostante tutto, nel sondaggio di Euromedia Research per la trasmissione Porta a Porta, la percezione che l'Italia, come per molti cittadini di altri Paesi membri della Ue, abbia bisogno della protezione della Nato è chiara ed evidente (56.9%) ed è legata a vari fattori storici, geopolitici e di sicurezza che continuano a influenzare il contesto attuale.

 

sondaggio di euromedia research su donald trump e gli italiani

In Italia, sebbene ci siano voci critiche nei confronti della Nato – soprattutto da parte di alcune forze politiche – la maggior parte della popolazione e degli attori politici considera ancora l'Organizzazione del Trattato Nord Atlantico come una parte fondamentale della sicurezza nazionale, soprattutto dopo lo sviluppo della guerra in Ucraina. L'opinione pubblica, infatti, è generalmente favorevole all'idea che l'Italia rimanga un membro attivo dell'Alleanza Atlantica, soprattutto per la tutela della stabilità geopolitica e della sicurezza collettiva.

 

DONALD TRUMP - MATTEO SALVINI - GIORGIA MELONI - MEME BY EDOARDO BARALDI

Ed è proprio in questo contesto che il target senior della popolazione si polarizza, insieme agli altri, sulla necessità di mantenere viva la protezione della Nato e la presenza degli Stati Uniti d'America. La gente oggi, più che mai, continua a ritenere di aver bisogno di tutele perché percepisce una serie di minacce internazionali geopolitiche, economiche, energetiche e pure terroristiche, che richiedono una risposta collettiva e solida.

 

[…]

 

Nonostante la crescente attenzione verso le questioni di autonomia militare e le critiche di alcune forze politiche, l'Alleanza rimane una pietra angolare della politica di difesa e sicurezza dell'Italia, proprio perché un italiano su due (49.1%) è convinto che l'Europa oggi non sia in grado di creare un grande esercito europeo per una difesa comune e autonoma dalla Nato e dagli Usa.

 

donald trump si paragona a un re 3

Tuttavia, se il presidente americano riuscisse a ottenere i risultati promessi e annunciati in campo internazionale, l'opinione pubblica si dividerebbe tra chi è convinto che la sua politica possa indebolire i sistemi democratici vigenti (40.7%) e chi (36.4%), invece, rimarrebbe persuaso che i possibili risultati raggiunti non avrebbero alcuna influenza sulle istituzioni democratiche.

 

 

Sono molti gli italiani che temono il modello di leadership di Trump che, pur – apparentemente – democratico può far sospettare una tipologia di governo autoritario. […] Il suo approccio "decisionista" spaventa una buona parte della popolazione, che legge nelle sue modalità un modo vigoroso per aggirare le norme democratiche, indebolendo il sistema di pesi e contrappesi.

 

GIORGIA MELONI DONALD TRUMP - MEME BY EDOARDO BARALDI

Insomma, per un italiano su due la visione di un leader che possa bypassare le istituzioni e i cerimoniali tradizionali, risulta preoccupante per chi ritiene che una democrazia sana si basi proprio sul rispetto delle regole e sul dialogo istituzionale tra tutte le parti interessate.

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”