
MA ‘NDO VAI SE L’ASSICURAZIONE VIAGGIO NON CE L’HAI? - SE CON TRUMP STANNO DIMINUENDO I VIAGGI VERSO GLI STATI UNITI, DI CONTRO GLI ITALIANI CHE DECIDONO DI SVACCANZARE NEGLI STATES DECIDONO DI STIPULARE ASSICURAZIONI VIAGGIO PER TUTELARE LA SALUTE, PROTEGGERSI DA CANCELLAZIONI DI VOLI E INCONVENIENTI VARI - MA OCCHIO A COME SI SCEGLIE DI TUTELARE LA PROPRIA VACANZA: LE POLIZZE HANNO DIVERSE COPERTURE E LIVELLI DI PROTEZIONE. DIFFIDATE DA QUELLE "ACCESSORIE" A UNA MANCIATA DI EURO: LE ASSICURAZIONI HANNO UN PREZZO CHE PUÒ VARIARE DA…
Estratto dell’articolo di Anna Maria Angelone per “la Stampa”
Meno partenze verso gli Usa ma più polizze. È questo il trend dei vacanzieri italiani quest'estate. «Secondo le rilevazioni di Ipsos per il nostro Holiday Barometer 2025, il 33% di connazionali ha pianificato una vacanza all'estero e i viaggi internazionali crescono del 10% rispetto al 2024», spiega Fabio Carsenzuola, ceo Med&Latam Region di Europ Assistance. «Ma registriamo un qualche calo di quanti scelgono gli Stati Uniti. Di contro, chi va Oltreoceano tende ad assicurarsi di più: le polizze viaggi sono salite del 15%». Chiamalo, se vuoi, "effetto Trump".
Gli italiani, in realtà, non sono fra i più solerti a stipulare una polizza viaggi. Ma il numero è in discreto aumento.
Stando all'indagine già citata, la media è passata dal 30 al 39%. Si tratta di una percentuale superiore agli anni pre-Covid e più corposa fra gli over 45, sebbene lontana dalla media europea (attestata al 62%). Motivo? Per un terzo del campione, il costo percepito è troppo alto. Un altro 27% dichiara di non viaggiare abbastanza lontano, il 16% è convinto di non averne bisogno. Ma, forse, è solo scaramanzia. Conviene davvero partire "assicurati"?
Il primo consiglio è valutare i propri "rischi" (età, stato di salute, viaggio da soli o con figli minori, vacanza fai-da-te). Ulteriori considerazioni riguardano destinazione, durata, trasporti (una compagnia low-cost è meno attrezzata ai disservizi), attività extra (sport estremi o escursioni in zone isolate), spesa sostenuta. È bene, inoltre, informarsi della sicurezza della meta (si può fare sul sito "Viaggiare sicuri" della Farnesina) e dei servizi disponibili in loco. Alcuni Paesi sono carenti nell'assistenza, altri hanno conti astronomici: si pensi a un soccorso sulle montagne svizzere o a quelli di cura, anche per un banale infortunio, negli Usa.
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C'è, infine, l'imprevisto personale. «Se si prenota in largo anticipo per risparmiare, la probabilità aumenta», sottolinea Maria Grazia Pisanò, direttrice del Centro europeo consumatori Italia. «Può sfumare tutto: volo, albergo e "servizi turistici collegati" perché non si ha diritto allo scioglimento in automatico di quanto prenotato su una piattaforma online. Ma occhio: bisogna calcolare quali eventi sono già coperti dalle norme in vigore. In altre parole, una polizza conviene solo quando ha senso».
Come orientarsi? Le polizze hanno diverse coperture e livelli di protezione. Le tutele principali comprendono annullamento o interruzione del viaggio per motivi imprevisti, ritardi o cancellazione di voli, rimborso per furto, smarrimento o danneggiamento del bagaglio (alcune con bonifico immediato). E ancora: spese di ricerca e soccorso, responsabilità civile per danni causati a terzi durante il viaggio, cambio valuta prenotato. C'è chi si prende cura di quanto si lascia a casa durante il viaggio: appartamento, genitori anziani, animali domestici.
Capitolo cruciale, le spese mediche. La nostra tessera sanitaria vale nei paesi Ue: si viene assistiti in qualunque ospedale o pronto soccorso pubblico. Ma la convenzione garantisce l'accesso a "cure mediche urgenti o necessarie durante soggiorni temporanei": in pratica, non copre tutto.
Inoltre, i sistemi nazionali sono diversi e ciò che è gratuito in Italia può non esserlo altrove […] Una polizza viaggi copre ricoveri ospedalieri, visite mediche, esami diagnostici, farmaci, interventi chirurgici.
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Si può stipulare una polizza con il tour operator, in agenzia viaggi o con una compagnia assicurativa (gli operatori autorizzati si trovano sul portale dell'Ivass). È opportuno confrontare più offerte e preventivi, verificando le condizioni. I costi variano, in media, dal 4% del prezzo della vacanza per i servizi base al 10% per le maggiori coperture. Tradotto: una polizza viaggi costa, in genere, da 50-60 euro a 200-300 euro.
Ma l'importo dipende anche dalla durata, dai servizi aggiuntivi per le proprie esigenze, eventuali rischi per attività particolari. Inoltre, incide la destinazione, i giorni di permanenza, i massimali richiesti. «Bisogna guardare tre cose: franchigia, clausola di rivalsa ed esclusioni», suggerisce a La Stampa l'avvocato Vincenzo Laudadio, dirigente di Adusbef. «Per la prima, è bene controllare quale è applicata su ogni servizio coperto e che i massimali non siano troppo bassi, altrimenti è inutile. Per le altre due, serve capire quali nostri comportamenti inficiano i rimborsi o quali eventi restano fuori dalla polizza».
I massimali, ovvero il limite coperto dall'assicurazione, variano. L'annullamento del viaggio può coprire fino a 6 mila euro o più. Per il bagaglio si può arrivare, in media, a 3.500 euro, per "ricerca e salvataggio" a 25 mila. Per le spese mediche, si va da appena 10 mila euro (entro l'Italia) fino a 3 milioni di euro ma per alcune è illimitato.
[…] Diffidare, invece, delle polizze offerte come "accessorie" a una manciata di euro […]