DAGOGAMES BY FEDERICO ERCOLE – L’EDIZIONE 2026 DI “JUST DANCE”, NUOVO EPISODIO DELLA DANZANTE SERIE DI UBISOFT CHE SPOPOLA TRA ADOLESCENTI, MA NON SOLO, È UN GIOCO NELL’ACCEZIONE LUDICA PIÙ GENUINA, UNA “DISCOTECA PORTATILE” CHE FA VENIRE VOGLIA DI ANDARE IN UNA DISCOTECA VERA – UN’OPERAZIONE SENZA DUBBIO PIÙ CHE COMMERCIALE, MA NON COMUNQUE DA VITUPERARE. IN UN MONDO VIRTUALE MAINSTREAM DOVE SI GIOCA SOPRATTUTTO ALLA GUERRA DI CALL OF DUTY O AL CALCIO “TRUCCATO” DALLE MICROTRANSAZIONI, PIÙ SI DANZA MEGLIO È… - VIDEO
Federico Ercole per Dagospia
Guardo mia figlia che balla, davanti allo schermo, imitando le mosse aggraziate di silhouette policromatiche al suono di musiche talvolta sciocche, talvolta interessanti o che spesso giudicherei brutte se non fossero sublimate proprio dalla danza e da quelle immagini un po’ lisergiche.
Scorrono messaggi di approvazione sulla tv, cose tipo “Great” o “”Perfect”, quando la coreografia dell’umano coincide con quella virtuale. Piovono stelle. Ad un certo punto si aggiunge anche il fratello e i ballerini numerici sulla televisione si sdoppiano in quella che risulta essere più una cooperazione che una competizione fra i due. Mi chiedono se voglio provare anche io. Lo faccio per una mezza canzone tra quelle selezionabili.
Scelgo qualcosa dei “miei tempi”, ovvero “Girls just want to have fun” di Cindy Lauper. Mi rivelo un disastro, non che mi fossi aspettato altro, perché non mi sono mai considerato un Tony Manero; il mio apice è stato un “good” o quello che era e ho preso un numero scarsissimo di stelle. Almeno non mi si è bloccata la schiena con un colpo della strega, come quella del ragioniere Fantozzi quando decide che vuole fare “più moto”.
Preferisco quindi guardare, è più divertente, anche se in effetti partecipare alle danze senza tentare di imitare i virtuosismi dei ragazzi potrebbe avere anche un effetto benefico, d’altronde è una specie ginnastica domestica oltre che un ballo.
Si stratta dell’edizione 2026 di Just Dance, nuovo episodio della danzante serie di Ubisoft che spopola tra adolescenti, ma non solo, che trasformano le proprie camerette in discoteche personali. Può sembrare un’attività sciocca? A qualcuno forse sì , ma non lo è affatto. Ballare non è mai una cosa sciocca, aveva ragione il filosofo che parlò con un cavallo. Queste danze generano un elegante caos, ma c’è bisogno di caos fuori e dentro per “partorire una stella danzante”.
IO (NON) BALLO DA SOLA
Just Dance 2026 è l’ennesimo episodio di una serie cominciata nel 2009. Da allora ne esce uno all’anno, con buona pace dei suoi detrattori, e vende milioni di copie. Fu inventato per la Wii di Nintendo a causa dei suoi peculiari controller con i sensori di movimento. Il modo migliore di giocarlo, sebbene esca ormai su ogni piattaforma, è comunque ancora su Switch o sulla nuova Switch 2.
Tuttavia questa volta si può usare anche il proprio smartphone che traccia il corpo del giocatore. Bello, ma lo smartphone lo si tiene già troppo in mano ovunque. Come le altre due versioni precedenti, questa edizione è solo digitale e richiede una connessione in rete per essere giocata, peccato, dovrebbe esistere un modo per ballare anche offline.
È introdotta una interessante modalità “party”, che include bizzarri “malus”, durante la quale si possono scatenare fino a sei persone insieme, ma non ci sono novità così peculiari da essere considerate decisive.
Permane dunque dal passato la “modalità allenamento” che dovrebbe e probabilmente lo è, se vi ci applica con rigore e quotidianamente, quella che consente di bruciare più calorie. Per fortuna perdurano la “modalità sfida” e “cooerativa” anche in locale, vicini, in un habitat videoludico sempre più diviso invece dalla rete; speriamo restino sempre.
DA LADY GAGA A LA BAMBA
Pensavo non si ballasse più “La Bamba” dei Los Lobos, invece spopola sul nuovo Just Dance dove è danzabile tra le circa quaranta canzoni nuove disponibili, sebbene si possa accedere anche a quelle del passato tramite la sottoscrizione di un abbonamento che è però gratuito solo per un periodo limitato…
C’è poco rock tra le nuove canzoni, ma potrei lamentarmene solo io, in effetti. Ci sono comunque Madonna con “Hung Up”, doppia Lady Gaga con “Abracadabra” e “Zombieboy, “Rockin around the Christmass Tree” di Breanda Lee che è l’ideale per questo “festoso e allegro” periodo, “Love me Again” e “Houdini” della sempre affascinante Dua Lipa, “Viva la Vida” dei Coldplay, persino “Don’t Go Breakin’ My Heart” di Elton John con Kiki Dee…
Gioco nell’accezione ludica più genuina, “discoteca portatile” che fa venire voglia di andare in una discoteca vera, Just Dance ha un’anima non così diversa da quella dei giradischi a 45 giri che si usavano alle feste delle medie negli anni ‘70 e ‘80 del secolo scorso, un motore conviviale di ballo e musica. Operazione senza dubbio più che commerciale, Just Dance non è comunque da vituperare. In un mondo virtuale mainstream dove si gioca soprattutto alla guerra di Call of Duty o al calcio “truccato” dalle microtransazioni, più si danza meglio è.










