DAGOGAMES BY FEDERICO ERCOLE - AL MIRMEX DI BERGAMO E' STATA ORGANIZZATA UNA MOSTRA MONUMENTALE PER CELEBRARE I 25 ANNI DELL’AVVENTO IN ITALIA DELLE CARTE DEI POKEMON: SONO ESPOSTE 18.600 CARTE, TUTTE QUELLE USCITE SUL MERCATO - "TRASCORRENDO TRA MIGLIAIA DI VISIONI NON RISULTA SOLO LA PROFONDITÀ LUDICA DEL GIOCO DI CARTE O IL VALORE COLLEZIONISTICO DI ALCUNI ESEMPLARI, MA LA STUPEFACENTE QUALITÀ ARTISTICA DEL LORO DISEGNO…"
Federico Ercole per Dagospia
LA MOSTRA PER I 25 ANNI DI POKEMON IN ITALIA
Vengono quasi le vertigini a osservarle tutte insieme queste carte, mentre compongono una giungla sul muro di creature magnifiche, tenere o inquietanti; animali immaginari che alimentano il bestiario fantastico più affascinante della post-modernità. E non si tratta solo di belle suggestioni fanta-zoologiche tra miriadi di Pokémon favolosi e le energie, gli strumenti, gli allenatori a loro connessi, ma di una passeggiata che ha qualcosa di una visita ad un museo, considerato il valore artistico che hanno i disegni di tante tra queste carte. Una visita estetica, “etologica” e ludica.
Si tratta di una smisurata mostra transitoria, inaugurata sabato 25, in parte organizzata e voluta soprattutto da Antonio Leone, collezionista, project manager e cofondatore del Mirmex che ci dice “di avere scoperto le carte Pokémon quando suo figlio di sette anni ne portò una in casa”.
Leone, che ha una formazione statistica ed economica, si incuriosì e continua a raccontare: “studiai quindi che mercato ci fosse dietro, per me prima ignoto, e mi appassionai di questo universo sia da un punto di vista economico che sociale”, diventando collezionista e inventando con altri appassionati uno spazio che è un punto di riferimento per chi ama queste carte e per chi vi gioca a livello competitivo, il Mirmex appunto, che prende il nome dalla ninfa di Atena che contribuì ad inventare l’aratro, donandolo all’umanità.
LA MOSTRA PER I 25 ANNI DI POKEMON IN ITALIA
È un mito interessante, perché per le invidie di Atena questa illuminata ninfa fu poi punita e trasformata in formica, ma un giorno Zeus la compatì e guarì, così dai lei nacque la stirpe dei mirmidoni, quella di Peleo e suo figlio Achille! Fa riflettere che così si chiami uno spazio commerciale e soprattutto ludico, dove si allenano anche campioni italiani del gioco di carte Pokémon.
L’ARTE DEI POKÉMON
Questo gioco di carte così complesso (altro che briscola e tressette, o persino il bridge) e diffuso in tutto il mondo, ha avuto anche il pregio di essere motore di avvicinamento tra generazioni, sia come competizione ludica che puro collezionismo, e si nota tra i visitatori di ogni età la stessa meraviglia, lo stupore per questa impresa monumentale di riunire migliaia di carte, alcune delle quali dall’estremo valore economico per la loro rarità.
LA MOSTRA PER I 25 ANNI DI POKEMON IN ITALIA
Disposte su grandi pannelli protettivi in un rigoroso ordine cronologico, ci sono carte italiane, anche inglesi o giapponesi, in una processione che induce ad una visita lenta e contemplativa tra ammirazione e stupore mentre si notano gli stili grafici che cambiano nel tempo, si riconosce l’arte dei disegnatori.
Ci sono i disegni “naïf” di Miki Tanaka, infantili e meravigliose interpretazioni del cavalluccio marino e drago azzurrino Horsea, dell’orsetto Teddiursa, del giallo ed elettrizzante Elekid… I chiaroscuri del tratto sublime di Aya Kusube che illustra il metallico volatile Skarmory, un canino Hondour che si cela notturno nella notte tra le erbe, uno straordinario e leggendario Lugia…
I modelli “gommosi” di Yuka Morii, fotografati in ambienti naturali, tra i quali i quali la bellissima serie di duplicati del Pokémon mimetico Ditto che assume le forme di Bulbasaur, di Charmander, di Pikachu… I prodigi cromatici di Tomokazu Komiya con il suo tramonto fiammeggiante sullo pseudo ranocchio Politoed o le versioni oscure del fossile vivente Omastar e del regale Slowking…
LA MOSTRA PER I 25 ANNI DI POKEMON IN ITALIA
Visioni e interpretazioni innumerevoli dei Pokémon e del loro mondo, addirittura carte leggendarie che funzionano unendosi in sconvolgenti disegni di bestie immani come Palkia e Dialga, Entei e Raikou. C’anche un pazzesco Palafin disegnato da Tetsuo Hara, disegnatore di Ken il Guerriero.
Ci vorrebbe un tomo gargantuesco per catalogare tutte queste carte, non solo le loro immagini ma le loro qualità artistiche, un immenso manuale esegetico, un’utopia, credo, ma a suo modo magnifica da immaginare.
PROFONDITÀ LUDICA
LA MOSTRA PER I 25 ANNI DI POKEMON IN ITALIA
Oltre il valore artistico e da collezione, scorrere queste carte mentre da una una generazione esposta all’altra sembrano trascorsi dieci minuti e invece ne sono passati trenta, risulta evidente la profondità del sistema ludico e delle regole di questo gioco di carte che non esclude la fortuna, come tutti i giochi tranne forse gli scacchi, ma richiede strategia e concentrazione.
Ormai assai più diffuso e giocato del seminale Magic, che supera anche per la coesione del suo mondo fantastico (ormai ci sono carte Magic di Final Fantasy, dell’Uomo Ragno, del Signore degli Anelli, persino degli Iron Maiden) alimentato anche dagli “anime” e dai videogiochi dai quali è sorto, il gioco di carte Pokémon può essere godibile ad ogni età, una volta comprese le sue dinamiche. Quindi sé vostra zia insiste nel farvi giocare a pinacola e voi lo odiate, insegnatele i Pokémon, non se ne pentirà e sarà bello condividere nuovi mondi!
LA MOSTRA PER I 25 ANNI DI POKEMON IN ITALIA
Questa mostra straordinaria sarà visitabile al Mirmex di Bergamo solo più il primo e il 2 di novembre, l’8 e il 9 dello stesso mese. Se possibile da non perdere, anche da coloro che nulla sanno dei Pokémon ma amano l’arte quando si trova in luoghi strani e insospettabili, come nelle carte di un gioco dedicato a creature fittizie.
LA MOSTRA PER I 25 ANNI DI POKEMON IN ITALIA
LA MOSTRA PER I 25 ANNI DI POKEMON IN ITALIA
LA MOSTRA PER I 25 ANNI DI POKEMON IN ITALIA
LA MOSTRA PER I 25 ANNI DI POKEMON IN ITALIA
LA MOSTRA PER I 25 ANNI DI POKEMON IN ITALIA
LA MOSTRA PER I 25 ANNI DI POKEMON IN ITALIA