giorgia meloni - conferenza stampa di fine anno - 1

DAGOREPORT! - LA GRANDE PAURA SARDA STA METTENDO IN SUBBUGLIO I FRAGILI OTOLITI DELLA MELONA -  L'ANSIA PER UNA POSSIBILE SCONFITTA ALLE REGIONALI IN SARDEGNA E IL TIMORE CHE I MEDIA LA RACCONTINO GIÀ IN DECLINO, FANNO SCOPA CON LA PREOCCUPAZIONE DI NON CONTARE UN CAZZO DOPO IL VOTO DEL 9 GIUGNO IN EUROPA, QUANDO I VOTI DI FRATELLI D'ITALIA POTREBBERO NON ESSERE DETERMINANTI PER LA RIELEZIONE DI URSULA VON DER LEYEN - NON BASTA: SE IL VOTO EUROPEO SARA' CRUDELE CON SALVINI, FARA' SALTARE IL GOVERNO? - MICA E' FINITA PER LADY "FASCIO TUTTO IO": A SETTEMBRE VA SQUADERNATA LA LEGGE DI BILANCIO 2025 CHE SARA' UNA VIA CRUCIS DI LACRIME E SANGUE, VISTE LE DURE NORME DEL NUOVO PATTO DI STABILITÀ SUL RIENTRO DEL MOSTRUOSO DEBITO PUBBLICO ITALIANO - A GUARDIA DELLA FRAGILITA' DELLA TENUTA PSICOFISICA DELLA DUCETTA DEL COLLE OPPIO CI SONO I "BADANTI DI PALAZZO CHIGI", FAZZOLARI E SCURTI, CHE NON LA MOLLANO UN ATTIMO…

DAGOREPORT

meloni paolo truzzu

L’ipotesi che le regionali in Sardegna, primo evento elettorale del 2024, a un anno e mezzo dalla conquista di Palazzo Chigi, si trasformino nella prima sconfitta del governo Ducioni, sta mettendo in subbuglio i fragili otoliti di "Io so' Giorgia e voi non siete un cazzo".

 

Tutta colpa di questo disgraziato sito che domenica ha raccolto spifferi e voci su alcuni sondaggi riservatissimi a 7 giorni dal voto che danno Alessandra Todde, candidata di Schlein+Conte, in lieve vantaggio rispetto al meloniano Paolo “Trux” Truzzu.

 

Tutto può succedere, visto anche l'alto tasso di astensione (50%) e la rabbia crescente di Salvini che ha subito la decapitazione del suo candidato Christian Solinas, da parte tenera Meloni. Quizzone: gli elettori del Partito Sardo d'Azione, di cui Solinas è l'espressione apicale, domenica e lunedì voteranno il fratellino d'Italia Truzzu? Ah, saperlo...

 

giorgia meloni matteo salvini meme by edoardo baraldi

Nel comizio finale sul palco di Cagliari, la fragilità della tenuta psicofisica della 47enne Giorgia è venuta in superficie quando ha inalberato quell'espressione di chi non ha ancora preso a schiaffi qualcuno, ben conosciuta a Roma come "Che cazzo ciai da guarda'?". "La grande paura sarda", ha ben titolato ieri "Il Foglio" l'articolo di Simone Canettieri che ha squadernato una Melona coatta che sarebbe stata perfetta per affiancare la verdoniana Jessica di "Viaggi di nozze". 

 

MELONI TAJANI SALVINI AL COMIZIO PER TRUZZU

Alcune coattate lanciate dal palco di Cagliari. “L’antifascismo. Ammazza che programma”. Avanti: “Il governo sta per cadere, dicono i giornali e la sinistra. Poi si svegliano la mattina tutti sudati!”. Ancora: “Todde è l’esperimento del campo largo? Ma che è? Un campo di calcio?”. Finale: “La sinistra e le lobby puntavano sullo spread perché volevano l’inciucione”. Ecco: più che Dante e Tolkien, i fondatori del pensiero di destra sono Alvaro Pierino Vitali, Bombolo e Tomas Milian imparruccato da Monnezza.

SALVINI MELONI

 

"La grande paura sarda", a pochi mesi dal terribile voto europeo, sta agitando i fragili otoliti della Ducetta. È probabilmente per questo stato neurologico di insicurezza che la premier della Garbatella viene scortata costantemente dalle due “badanti di Palazzo Chigi”, alias il baldo Giovanbattista Fazzolari e la vispa Patrizia Scurti - la Meloni è l’unica leader al mondo che si presenta ai vertici internazionale caffiancata dalla segretaria Scurti. 

ELLY SCHLEIN ALESSANDRA TODDE

 

Del resto, se domenica prossima tali rilevazioni diventassero voti e il centrodestra perdesse la regione Sardegna, di certo l'alleato (si fa per dire) Salvini stapperebbe una cassa di champagne per la felicità di vedere una Melona sconfitta, con il ghigno a mezz'asta e con il mattarello tra le gambe, dopo aver ingoiato in questo anno e mezzo di governo rospi più grossi di un porceddu.

 

Mentre una eventuale vittoria della Todde per il fatidico “campolargo” sarebbe lo squillo di tromba per finirla una volta per tutte con il maso-tafazzismo egolatrico, e il sogno di una alleanza Pd-M5S potrebbe diventare realtà nazionale. 

 

MELONI AL COMIZIO PER TRUZZU

Perdere con il fortemente voluto e imposto candidato Truzzu, non sarebbe la fine per "L'uomo dell'anno" (copy Mario Sechi). Ma la Ducetta teme molto il modo in cui i media potrebbero raccontare la disfatta della sua leadership. Da sempre sensibile agli umori della “ggente”, la Sora Giorgia non vuole offrire il fianco a una narrazione sconfittista, che la dipinga in difficoltà o che ipotizzi una parabola discendente, alla Renzi e Conte.

 

Se poi il suo sguardo si sposta in avanti di qualche mese, non vede le spiagge delle Maldive ma montagne da scalare. A partire dalla questione europea.

 

È infatti svanito il piano di destrutturare la tradizionale alleanza tra popolari, liberali  e socialisti al parlamento europeo,  sostituendo i socialisti con un nuovo perimetro di destra, con al centro l’eurogruppo dei Conservatori, di cui la Meloni è presidente.

 

PROIEZIONI PARLAMENTO EUROPEO - SONDAGGIO META FEBBRAIO

 

giorgia meloni ursula von der leyen vertice italia africa

I sondaggi parlano chiaro: Ursula von der Leyen, ricandidata dal Ppe, avrebbe già i voti per essere riconfermata alla guida della commissione. Una maggioranza che potrebbe serenamente fare a meno dei voti  della Ducetta.

 

La prospettiva dell’irrilevanza politica a Bruxelles incupisce la premier, che ha già mostrato di tenere molto a una immagine riflessiva e pacata in politica internazionale, ben contrapposta all’approccio molossoide che ha in Italia, ispirato dal “samurai” Fazzolari.

 

A dimostrazione della sua doppia faccia da “camaleonte” (come l’ha definita il sito Politico), pare che in occasione del passaggio di consegne della guida del G7 dal Giappone, la Meloni si sia messa in contatto con Justin Trudeau, lasciandolo a bocca aperta: il leader canadese, che s’aspettava un pitbull sovranista, si è trovato dall’altra parte del telefono un peluche pacato e disponibile.

GIORGIA MELONI VIKTOR ORBAN

 

Per non restare fuori dalla partita che conta, cioè avere un potere negoziale in Europa, il consigliere principe della premier, Bruno Vespa la incoraggia a sostenere la rielezione della cofana bionda tedesca, comunque vada il voto.

 

“Bru-neo”, a dire il vero, fin dall’arrivo della regina della Garbatella a Palazzo Chigi, ha caldeggiato un filo diretto tra il Governo italiano e la Commissione. Di qui i continui contatti, gli incontri, i viaggi di Giorgia e Ursula.

 

E ora, il giornalista della Porta accanto  invita Giorgia Meloni a evitare giochetti o ripicche: meglio dare subito un appoggio incondizionato a Ursula, indipendentemente dai rapporti di forza, pur di avere una chance di portare a casa un commissario di peso per l’Italia nel prossimo esecutivo Ue.

 

bruno vespa e giogia meloni nella masseria li reni

Quizzone. Come verrebbe accolta la mano tesa della Melona a Ursula da parte dei suoi euroalleati nel gruppo dei Conservatori?

 

Il francese Zemmour, da poco entrato in Ecr con il suo partito, Reconquete!, sta riconsiderando la sua strategia ultrà. Dopo aver notato gli ottimi risultati che sta ottenendo Marine Le Pen in versione neo-moderata, anche l’ex giornalista, caro a Bolloré, potrebbe pian piano avvicinarsi al centro e dare il suo nulla osta a Ursula.

 

meloni orban

Anche quel figlio di Putin dell’ungherese Viktor Orban, che potrebbe entrare in Ecr dopo il voto di giugno, non rappresenta un’incognita, visto che è già stato addomesticato dagli europoteri in occasione del voto sugli aiuti all’Ucraina. Il satrapo di Budapest aveva provato a minacciare il veto, e da Bruxelles gli hanno risposto, in estrema sintesi: o ti adegui, o ti scassiamo l’economia tagliando i fondi.

 

Spostando lo sguardo ancora più in la, i sudori freddi di Giorgia Meloni aumentano al pensiero che dovrà mettere mano alla legge di Bilancio 2025 che sarà una Via Crucis di lacrime e sangue, dato le dure norme previste dal nuovo Patto di stabilità, che obbligano a ridurre il nostro mostruoso debito pubblico. Amorale della fava: dopo il 9 giugno, il pediluvio...

 

MELONI SALVINI

 

GIORGIA MELONI - PAOLO TRUZZU

meloni vespa

A TRATTORE FATALE - MEME BY EMILIANO CARLI SCURTI MELONI

PATRIZIA SCURTI E GIORGIA MELONI

 

giovanbattista fazzolari giorgia meloniFazzolari Melonigiorgia meloni e patrizia scurti a kiev PATRIZIA SCURTI E ALFREDO MANTOVANO ALLA CONFERENZA STAMPA DI FINE ANNO DI GIORGIA MELONIMATTEO SALVINI GIORGIA MELONIMATTEO SALVINI GIORGIA MELONIGIORGIA MELONI E IL TERZO MANDATO - VIGNETTA BY ELLEKAPPA

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni sigfrido ranucci elly schlein bomba

DAGOREPORT – DOBBIAMO RICONOSCERLO: GIORGIA MELONI HA GESTITO IN MANIERA ABILISSIMA IL CASO DELL'ATTENTATO A RANUCCI, METTENDO ANCORA UNA VOLTA IN RISALTO L'INETTITUDINE POLITICA DI ELLY SCHLEIN - GETTARE INDIRETTAMENTE LA RESPONSABILITA' DELL'ATTO TERRORISTICO ALLA DESTRA DI GOVERNO, COME HA FATTO LA SEGRETARIA DEL PD, È STATA UNA CAZZATA DA KAMIKAZE, ESSENDO ORMAI LAMPANTE CHE LE BOMBE SONO RICONDUCIBILI AL SOTTOMONDO ROMANO DEL NARCOTRAFFICO ALBANESE, OGGETTO DI UN'INCHIESTA DI "REPORT" - E QUELLA VOLPONA DELLA PREMIER HA RIBALTATO AL VOLO LA FRITTATA A SUO VANTAGGIO: HA CHIAMATO RANUCCI PER MANIFESTARGLI SOLIDARIETÀ E, ANCORA PIÙ IMPORTANTE, HA INVIATO TRE AUTOREVOLI ESPONENTI DI FRATELLI D’ITALIA (TRA CUI, BIGNAMI E DONZELLI) ALLA MANIFESTAZIONE INDETTA DAL M5S PER RANUCCI E LA LIBERTÀ DI STAMPA - DOPO L’ATTENTATO, NESSUNO PARLA PIÙ DI UN POSSIBILE PASSAGGIO DI "REPORT" A LA7: SIGFRIDO, ORA, È INTOCCABILE… - VIDEO

donald trump vladimir putin benjamin netanyahu volodymyr zelensky

DAGOREPORT – TRUMP HA FINALMENTE CAPITO CHE NON POTEVA PERMETTERSI, COME È SUCCESSO A FERRAGOSTO IN ALASKA, DI FARSI PRENDERE DI NUOVO PER CULO IN MONDOVISIONE DA PUTIN - L’INCONTRO DI BUDAPEST NON POTEVA ASSOLUTAMENTE FINIRE CON UN NUOVO FALLIMENTO, MA DI FRONTE AL NIET DI MOSCA A OGNI COMPROMESSO, HA DOVUTO RINUNCIARE – ORA CI SONO DUE STRATEGIE: O RIEMPIE KIEV DI TOMAHAWK, MISSILI IN GRADO DI COLPIRE IN PROFONDITÀ LA RUSSIA, OPPURE SCEGLIE LA STRADA MORBIDA CHE VERRÀ LANCIATA DOMANI DAL CONSIGLIO EUROPEO (L’INVIO A KIEV DI 25 BATTERIE DI MISSILI PATRIOT) – L’INNER CIRCLE “MAGA” LO PRESSA: “L’UCRAINA? LASCIA CHE SE NE OCCUPI L’UE” –  IN USA MONTA L’ONDATA DI SDEGNO PER LA SALA DA BALLO ALLA CASA BIANCA - LA STRIGLIATA A NETANYAHU DEL TRIO VANCE-WITKOFF-KUSHNER… - VIDEO

niaf francesco rocca daniela santanche arianna meloni claudia conte zampolli peronaci

DAGOREPORT: METTI UNA SERA A CENA…I FRATELLI D’AMERICA! -SEMBRAVA DI ESSERE IN UN FILM DEI VANZINA AL GRAN GALA DEL NIAF, 2180 INVITATI, 218 TAVOLI DA 150MILA DOLLARI OGNUNO, OCCUPATI DAI BOSS DELLE PARTECIPATE DI "PA-FAZZO CHIGI" (DONNARUMMA, CATTANEO, FOLGIERO, ETC.), JOHN ELKANN CHE HA TRASFORMATO IL GIARDINO DELL'AMBASCIATA IN UN AUTOSALONE (TRA MASERATI E FERRARI, TRONEGGIAVA UN TRATTORE!), FINANZIERI VARI E DE LAURENTIIS, IL GOVERNATORE ROCCA E SANTANCHÉ - CAUSA SHUTDOWN DEL GOVERNO USA, NON C'ERA ALCUN TIRAPIEDI DI TRUMP: DELUSI COLORO CHE SOGNAVANO, ATTRAVERSANDO L'ATLANTICO, DI BANCHETTARE CON SUA MAESTÀ "THE DONALD" E LA SUA "RAGAZZA PONPON" GIORGIA MELONI - QUELLI DEL NIAF HANNO "COPERTO" IL BUCO DELLE AUGUSTE PRESENZE INVITANDO ARIANNA MELONI, UNICO SEGRETARIO POLITICO PRESENTE, CHE HA COSÌ RICEVUTO IL SUO BATTESIMO NELL'AGONE INTERNAZIONALE - NON POTEVA MANCARE L’ONNIPRESENTE CLAUDIA CONTE CHE SI È FATTA RITRARRE INSIEME ALL’AMBASCIATORE PERONACI, GIA’ CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI PIANTEDOSI, E A QUEL MARPIONE DI PAOLO ZAMPOLLI, INVIATO SPECIALE DI TRUMP - LA PASTA SCOTTA E L’ESIBIZIONE DEL PREZZEMOLONE BOCELLI - VIDEO

matteo salvini alberto stefani luca zaia

DAGOREPORT - LUCA ZAIA MINACCIAVA DI DIVENTARE UN SERIO “PROBLEMA” PER MATTEO SALVINI E FORSE LO SARÀ: NON POTENDO IL “DOGE”, PER ORDINE DI SALVINI IN COMBUTTA CON MELONI, GUIDARE UNA LISTA A SUO NOME, UNA VOLTA SBATTUTO A CAPOLISTA IL SUO ENTUSIASMO POTREBBE SCEMARE E LA LEGA IN VENETO CORRE IL RISCHIO DI UN SORPASSO DI FRATELLI D'ITALIA - EVENTUALITA' CHE METTEREBBE DI NUOVO IN DISCUSSIONE LA LEADERSHIP DEL "CAPITONE" - I RAS LOCALI HANNO CRITICATO PER ANNI SALVINI, SENZA MAI AVERE IL CORAGGIO DI SFIDUCIARLO. QUESTA VOLTA, TRA UN VANNACCI CHE SI PRENDE I PIENI POTERI NEL PARTITO E I MALUMORI PER LA "CESSIONE" DELLA LOMBARDIA A FDI, UN FLOP IN VENETO POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO - SE SALVINI NON RIDE IN VENETO, ELLY SCHLEIN POTREBBE PIANGERE IN CAMPANIA: IL GRILLONZO ROBERTO FICO NON ENTUSIASMA E FA INCAZZARE DE LUCA CON LE SUE LEZIONCINE ETICHE SUI CANDIDATI. TANT'E' CHE TRA I FEDELISSIMI DI DON VICIENZO È PARTITO IL FUGGI FUGGI VERSO LE SIRENE DELLA DESTRA DI POTERE...

orcel messina

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI: ALLA CHIUSURA DELLA GIORNATA BORSISTICA DI OGGI LA CAPITALIZZAZIONE DI MERCATO DI UNICREDIT REGISTRA 98,20 MILIARDI, E' SUPERIORE A QUELLA DI BANCA INTESA CHE SI SI ATTESTA A 97,67 MILIARDI – CON L’ARRIVO DI ANDREA ORCEL A UNICREDIT È INIZIATO IL CAMMINO DI SORPASSO SULLA PRIMA BANCA ITALIANA GUIDATA DA CARLO MESSINA – A PIAZZA GAE AULENTI, MENTRE SI AVVIA LA RICERCA DEL SOSTITUTO DEL PRESIDENTE PADOAN, ORCEL STA PREPARANDO I “BOTTI” DI NATALE, RICCHI DI SORPRESE…

luca zaia giorgia meloni matteo salvini

FLASH! – LUCA ZAIA, ABBAIA MA NON MORDE: SONO IN MOLTI A CHIEDERSI PERCHÉ IL GOVERNATORE USCENTE DEL VENETO ABBIA ACCETTATO DI FARE DA CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI, ALLE PROSSIME REGIONALI, MALGRADO NON ABBIA OTTENUTO NÉ IL TERZO MANDATO, NÉ LA POSSIBILITÀ DI PRESENTARE UNA LISTA A SUO NOME (CON CUI AVREBBE POTUTO PESARE LA SUA FORZA ELETTORALE E SOTTRARRE CONSIGLIERI REGIONALI A FRATELLI D’ITALIA) - PERCHÉ ZAIA SI È PRESTATO A UN’OPERAZIONE DI COSÌ PICCOLO CABOTAGGIO? UNA MOSSA CHE AVVANTAGGIA SOLO SALVINI E FA FELICE LA MELONA, CHE NON CORRONO IL RISCHIO DI FARSI FREGARE I VOTI DA UNA LISTA ZAIA...