PICCOLA POSTA (SPECIALE DECAPITAZIONE/3) - ANCORA LETTERE SUL VIDEO DI NICK BERG: "FATELO VEDERE AI MINORENNI" - SOLO CHI NON RISPETTA LA DIGNITÀ DELL'UOMO PUÒ GOLOSAMENTE SCARICARE IL VIDEO E FINGERE DI SCANDALIZZARSI.
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
il dottor Gottardi, che occupa l'ultima posizione nella "Piccola Posta" di mercoledi 12 maggio, credo abbia qualche ragione.
il problema e' che la rete non la si controlla facilmente, e il pericolo che il video possa essere stato visto da ragazzini e' concreto, poi dopo se ci si frega dell'impatto, qualsiasi esso sia , che subisce un adolescente e' un altro paio di maniche.
Bene inteso, io ho scaricato e guardato, e ringrazio,ma io sono maggiorenne e vaccinato.
Andrea Liquido
Lettera 2
Grazie Roberto per aprire gli occhi agli innocenti Italiani politicamente corretti incapaci di vedere l'aspetto "Bestiale" di certi islamici... in Europa nel giro di 20/30 anni avremo interi quartieri popolati da individui che non accetteranno le leggi degli stati ospitanti auspicando l'applicazione di quella islamica. Guai alla polizia che si addentrera' in dette zone. L'insofferenza si esternera' con sporadiche esplosioni nei classici obbiettivi (scuole, bus treni). A quel punto cosa faremo? Perché dobbiamo arrivare a quel punto? Possiamo evitare una catena infinita di sofferenze al popolo europeo? Grazie per offrire il video di Mr. Berg, almeno non e' morto invano.
Tony Soprano
Lettera 3
Vede Dagospia, la selezione del materiale da mostrare comporta anche una selezione del proprio pubblico. Sinceramente mi fa sufficientemente schifo pensare che Lei abbia accomunato me, e tanti altri navigatori/lettori, a della gente poco educata e meno informata ma soprattutto vogliosa di scene a la Grand Guignol. Sono più offeso da questa Sua scelta come lettore che sconvolto dalla vista di un video (che peraltro non ho alcuna intenzione di visionare). Non chiedo né di vergognarvi (per cosa poi, perché fate ascolto e forse quattrini?) né di fare abiura (non si può abiurare alla propria natura, specie quando è bieca): chiedo solo le Sue scuse (serie, non effimere) ai lettori che non si identificano col Suo presunto lettore ideale. Cazzi e culi vanno piu' che bene. I morti lasciamoli riposare. Risentiti saluti
Francesco M. Caruso
Lettera 4
Ho letto come sempre le pagine di Dagospia, in particolare l'articolo di Liguori a commento delle immagini della decapitazione. Rimango dell'opinione che sia un ipocrita. Sappiamo benissimo con chi abbiamo a che fare, ma utilizzare le immagini (ed il commento) per coinvolgerci emotivamente contro l'intero popolo iracheno, per giustificare ancora una volta la presenza occidentale e ridimensionare la portata delle torture ad Abu Ghraib forse ci pone di fronte al vero quesito: sappiamo sempre esattamente, noi occidentali, chi siamo? Non sarà che anche guardando noi stessi dovremmo chiederci "con chi abbiamo a che fare"?
Lettera 5
La decapitazione di Nicholas Berg, il giovane ebreo americano giustiziato da Al Qaeda, ha destato orrore in tutto il mondo come le immagini delle torture dei bravi esportatori di democrazia americani ed europei. Come in precedenti casi il dilemma degli organi d'informazione è rimasto lo stesso di sempre: mostrare o non mostrare? E nel caso, fino a che punto? È evidente che nessuno è legittimato a stabilire e quantificare censure; la decisione è del tutto personale e più o meno legata a convenienze di vario tipo. Far vedere gli orrori di una guerra ridicola e controproducente, ma non per gli affaristi che ci guadagnano, fa paura ad esempio a chi vorrebbe far passare il messaggio per cui ogni conflitto è un fastidio sopportabile a fin di bene, niente poi di così terrificante. Lo stesso Nicholas Berg, ironia della sorte o destino ineluttabile, ne era convinto quando si era recato volontariamente in Iraq anche se per lavorare e non per combattere.
Il video va mostrato senza odiose manipolazioni, ma a scanso di inconvenienti solo ed esclusivamente se opportunamente preceduto da questo avviso:
"ATTENZIONE: il filmato dell'esecuzione, per i suoi contenuti, è altamente consigliato soltanto ad un pubblico minorenne".
A una certa età infatti certe cose o le si è capite o non le si capirà mai più.
Se a rimanere scioccati per tempo sono invece i ragazzini c'è una qualche speranza che gli stessi diventeranno degli adulti responsabili e non dei rincoglioniti come quelli a cui i genitori rifilano solo la Disney e i suoi derivati.
Pare ad esempio che Giuliano Ferrara conosca ogni singola battuta di Bambi a memoria.
Luca Pappalardo
Lettera 6
Sono sconvolto. Non credevo si potesse arrivare anche a questo. Da un lato trovo spaventosa la decisione di pubblicare un documento così, dall'altro vorrei costringere tutti a guardarlo, in silenzio, e riflettere sulla parola "guerra". Eppure siamo tutti uomini, io, voi, quei cinque uomini vestiti di nero. Lo era anche quel disgraziato prigioniero. Cosa è rimasto della nostra umanità? Sono sconvolto.
Mauro Zaccariello
Lettera 7
Caro Dago, io sono tra quelli che pensano che sia giusto aver pubblicato il video, anche perchè fà capire quanto ignoranti siano i militanti che hanno commesso quell'infamia, con il solo risultato di ricompattare tutto l'occidente contro di loro, però vorrei solo che il vostro sito scrivesse che il Pentagono e il Congresso americano proprio ieri hanno deciso di non pubblicare, appunto per il motivo di non rafforzare l'ondata di odio degli estremisti islamici, centinaia di nuove foto e video girati nel famigerato carcere, perché, come ha affermato il senatore Bill First "sono spaventose" o "difficile credere che cose del genere siano avvenute in una struttura militare americana" e dove, da indiscrezioni, si parla di gente morsa da vipere e lasciata agonizzare, aggressioni mortali con i cani e altre delizie. Dico questo solo perché non siamo a una partita di calcio, e espressioni da ultra tipo "sterminiamoli tutti" non funzionano.
Frantotto
Lettera 8
Ciao Dago, ho appena letto la posta pro e contro la pubblicazione delle immagini e del video dell'uccisione di Nick Berg e sinceramente non posso condividere l'opinione di chi avrebbe voluto la censura.
I nostri antenati hanno lottato al fine di ottenere la libertà di parola e informazione; è questa che ci garantisce (o quantomeno dovrebbe) di non essere presi nuovamente in giro dai governi che potrebbero farci vedere solo quel che vogliono, potrebbero farci credere (proprio come Bush all'inizio di tutto questo scempio) che è una guerra facile, senza vittime, senza crudeltà. Come se fossimo così stupidi da crederlo.
Non concordo neppure sull'affermazione secondo cui è tutela dei minori non divulgare certe immagini o notizie poiché dovrebbe stare nelle coscienze dei genitori seguire passo passo i figli anziché lasciarli davanti a computer e televisori per non dover perdere troppo tempo a seguirli.
E' anche vero che c'è un limite a tutto ma ognuno ha il proprio e deve saper capire quando arriva, io non ho visto il video, non ne avrei sopportato la crudeltà,
L'assenza di pietà verso la dignità umana, l'ingiustizia, le fotografie parlano già da sole e per il mio stomaco è stato abbastanza, è una scelta, nessuno è obbligato a vederlo; penso altresì che dovrebbe essere pesantemente punito chi costruisce scabrosi fotomontaggi al solo fine di vendere più copie o avere più accessi ad internet (come il Mirror se è vero), poiché un simile comportamento è indice di ignoranza, mancanza di rispetto verso il lettore e verso chi la guerra la vive in prima persona.
Tutto ciò che è stato pubblicato in questi ultimi giorni mi ha portata a credere ancor più di prima che questa guerra è stata un errore colossale, migliaia di vittime da entrambe le parti per cosa? La diplomazia è in carcere, rinchiusa tra le sbarre dell'odio, la situazione è sfuggita di mano a tutti, da Bush a Blair fino a Berlusconi, oramai nessuno sa più cos'è la cosa giusta da fare per fermare l'anarchia dell'orrore.
Credo che il popolo iracheno non fosse pronto alla democrazia, sembra sciocco ma una civiltà orgogliosa, chiusa e a tratti presuntuosa come quella islamica avrebbe dovuto liberarsi da sola dell'"oppressore", le coscienze degli iracheni avrebbero dovuto prima di tutto svegliarsi e chiederci aiuto, sarebbe stato diverso, il popolo iracheno non era ancora pronto, sembra un pensiero ottuso il mio, ma ogni avvenimento è una conferma.
Ultime due cose, la guerra non è mai stata il mezzo migliore per insegnare a un popolo la "democrazia" e i "potenti" avrebbero dovuto saperlo; non si può sgozzare un povero ragazzo e farlo nel nome di Allah, Dio dice nella Bibbia "amatevi gli uni gli altri" non conosco il Corano ma non credo ci sia scritto "sgozzatevi gli uni gli altri" il comportamento degli iracheni e dei kamikaze è la vergogna di tutto il popolo islamico come per noi le crociate, non c'è giustificazione alcuna.
Barbara
Lettera 9
Non condivido la Vostra decisione di pubblicare le immagini della decapitazione di un uomo. Dimostrate di non avere rispetto per la vittima, in primo luogo, e per tutte le persone la cui coscienza si pone un limite rispetto a quanto è in grado di subire in mezzo al martellamento di milioni di immagini. Io non le avrei pubblicate !
Daniele Spinelli
Lettera 10
Ho visto con certo disgusto il filmato dell'uccisione dell'americano. Il disgusto non è per il filmato ma per il il suo contenuto ben si intende, a nessuno piace immaginare e vedere scene del genere tanto meno se sono vere. Bah, qui poi il discorso diventa lungo e mi fermo. Piuttosto mi sono chiesto e non mi spiego due incongruenze del filmato
1) prima della decollazione si sentono delle grida fuori campo, poi riascoltate sembra di capire che siano quelle dello sventurato in fase di decollazione, ma con uno sfasamento temporale rispetto alle immagini,
2) la testa viene esibita dall'arabo con fascia bianca, mentre un secondo prima lo stesso arabo che si perita nell'operazione chirurgica ha fascia nera. Sono semplici sviste di montaggio o c'è dell'altro? Cordiali saluti
Claudio Rossi
Lettera 11
Caro Dago, dalle risposte di alcuni tuoi lettori e da quello che si legge in giro vedo la tendenza a porre sullo stesso livello noi e irakeni, per concludere che loro sono più macellai di noi. L'impostazione è fuorviante: noi abbiamo fatto una GUERRA DI CIVILIZZAZIONE, non chiamati dai padroni di casa, e pertanto siamo costretti ad essere infinitamente più civili di chi abbiamo "invaso per portare la pace".
Dalle parti del nostro governo si esaltano i valori di critica della democrazia che, in America, hanno permesso di rivelare le torture, ma, da noi, chi critica è subito definito anti-americano.
Il video, (quanta pietà) è accettabile su un sito (dove lo vedo se voglio) ma non in TV.
Gianni Barbieri
Lettera 12
Mettere sul sito il video dell'americano sgozzato come un animale da una bestia che non merita il nome di uomo è una meritoria opera di giornalismo che privilegia la completezza dell'informazione? Oppure è una cinica operazione commerciale per aumentare i contatti e che, mettendo sotto i piedi il rispetto e la dignità della vittima e quella dei suoi familiari che vedono consegnate per sempre al mondo intero quelle immagini orribili, soddisfa la curiosità malata di menti ciniche e morbosamente attratte dall'orrido?
Solo chi non rispetta la dignità dell'uomo può golosamente scaricare il video e fingere di scandalizzarsi mentre in realtà prova un sottile e indefinibile piacere in quelle immagini. Sono tante le tricoteuse che una volta assistevano sferruzzando alla decapitazione dei nobili durante la rivoluzione francese mentre adesso, al calduccio dei loro appartamenti pieni di moquette, parquet, condizionatori d'aria, schermi al plasma e fibre ottiche, dopo cena si siedono in poltrona e, al posto del solito film, osservano un uomo che viene bestialmente sgozzato e si danno pure la patente di gente moderna ed evoluta.
A quell'uomo è stato tolto persino il pudore che hanno anche gli animali, che quando sentono di stare per morire si allontanano dal branco e si nascondono per morire da soli, non visti, in silenziosa, estrema dignità. Vergogniamoci.
Re nudo.
Lettera 13
Caro D'Agostino, non togliere né fotografie né filmato. Lascialo nel sito, come memento. Scrivo solo per ringraziarvi di aver mostrato l'orrore di un assassinio compiuto, con incivile belluina ferocia, in nome di una fede. Bravi. Giusto. Dobbiamo sapere - specialmente quando facciamo i buonisti, gli ospitali e gli ecumenici - con chi abbiamo a che fare. Dobbiamo sapere che cosa realmente è la "civiltà" che ci sta invadendo. Dobbiamo sapere a quale retrogrado futuro si stanno avviando, con no-globalistica incoscienza, le giovani generazioni europee. Non le invidio.
Gianni
Dagospia 13 Maggio 2004
Lettera 1
il dottor Gottardi, che occupa l'ultima posizione nella "Piccola Posta" di mercoledi 12 maggio, credo abbia qualche ragione.
il problema e' che la rete non la si controlla facilmente, e il pericolo che il video possa essere stato visto da ragazzini e' concreto, poi dopo se ci si frega dell'impatto, qualsiasi esso sia , che subisce un adolescente e' un altro paio di maniche.
Bene inteso, io ho scaricato e guardato, e ringrazio,ma io sono maggiorenne e vaccinato.
Andrea Liquido
Lettera 2
Grazie Roberto per aprire gli occhi agli innocenti Italiani politicamente corretti incapaci di vedere l'aspetto "Bestiale" di certi islamici... in Europa nel giro di 20/30 anni avremo interi quartieri popolati da individui che non accetteranno le leggi degli stati ospitanti auspicando l'applicazione di quella islamica. Guai alla polizia che si addentrera' in dette zone. L'insofferenza si esternera' con sporadiche esplosioni nei classici obbiettivi (scuole, bus treni). A quel punto cosa faremo? Perché dobbiamo arrivare a quel punto? Possiamo evitare una catena infinita di sofferenze al popolo europeo? Grazie per offrire il video di Mr. Berg, almeno non e' morto invano.
Tony Soprano
Lettera 3
Vede Dagospia, la selezione del materiale da mostrare comporta anche una selezione del proprio pubblico. Sinceramente mi fa sufficientemente schifo pensare che Lei abbia accomunato me, e tanti altri navigatori/lettori, a della gente poco educata e meno informata ma soprattutto vogliosa di scene a la Grand Guignol. Sono più offeso da questa Sua scelta come lettore che sconvolto dalla vista di un video (che peraltro non ho alcuna intenzione di visionare). Non chiedo né di vergognarvi (per cosa poi, perché fate ascolto e forse quattrini?) né di fare abiura (non si può abiurare alla propria natura, specie quando è bieca): chiedo solo le Sue scuse (serie, non effimere) ai lettori che non si identificano col Suo presunto lettore ideale. Cazzi e culi vanno piu' che bene. I morti lasciamoli riposare. Risentiti saluti
Francesco M. Caruso
Lettera 4
Ho letto come sempre le pagine di Dagospia, in particolare l'articolo di Liguori a commento delle immagini della decapitazione. Rimango dell'opinione che sia un ipocrita. Sappiamo benissimo con chi abbiamo a che fare, ma utilizzare le immagini (ed il commento) per coinvolgerci emotivamente contro l'intero popolo iracheno, per giustificare ancora una volta la presenza occidentale e ridimensionare la portata delle torture ad Abu Ghraib forse ci pone di fronte al vero quesito: sappiamo sempre esattamente, noi occidentali, chi siamo? Non sarà che anche guardando noi stessi dovremmo chiederci "con chi abbiamo a che fare"?
Lettera 5
La decapitazione di Nicholas Berg, il giovane ebreo americano giustiziato da Al Qaeda, ha destato orrore in tutto il mondo come le immagini delle torture dei bravi esportatori di democrazia americani ed europei. Come in precedenti casi il dilemma degli organi d'informazione è rimasto lo stesso di sempre: mostrare o non mostrare? E nel caso, fino a che punto? È evidente che nessuno è legittimato a stabilire e quantificare censure; la decisione è del tutto personale e più o meno legata a convenienze di vario tipo. Far vedere gli orrori di una guerra ridicola e controproducente, ma non per gli affaristi che ci guadagnano, fa paura ad esempio a chi vorrebbe far passare il messaggio per cui ogni conflitto è un fastidio sopportabile a fin di bene, niente poi di così terrificante. Lo stesso Nicholas Berg, ironia della sorte o destino ineluttabile, ne era convinto quando si era recato volontariamente in Iraq anche se per lavorare e non per combattere.
Il video va mostrato senza odiose manipolazioni, ma a scanso di inconvenienti solo ed esclusivamente se opportunamente preceduto da questo avviso:
"ATTENZIONE: il filmato dell'esecuzione, per i suoi contenuti, è altamente consigliato soltanto ad un pubblico minorenne".
A una certa età infatti certe cose o le si è capite o non le si capirà mai più.
Se a rimanere scioccati per tempo sono invece i ragazzini c'è una qualche speranza che gli stessi diventeranno degli adulti responsabili e non dei rincoglioniti come quelli a cui i genitori rifilano solo la Disney e i suoi derivati.
Pare ad esempio che Giuliano Ferrara conosca ogni singola battuta di Bambi a memoria.
Luca Pappalardo
Lettera 6
Sono sconvolto. Non credevo si potesse arrivare anche a questo. Da un lato trovo spaventosa la decisione di pubblicare un documento così, dall'altro vorrei costringere tutti a guardarlo, in silenzio, e riflettere sulla parola "guerra". Eppure siamo tutti uomini, io, voi, quei cinque uomini vestiti di nero. Lo era anche quel disgraziato prigioniero. Cosa è rimasto della nostra umanità? Sono sconvolto.
Mauro Zaccariello
Lettera 7
Caro Dago, io sono tra quelli che pensano che sia giusto aver pubblicato il video, anche perchè fà capire quanto ignoranti siano i militanti che hanno commesso quell'infamia, con il solo risultato di ricompattare tutto l'occidente contro di loro, però vorrei solo che il vostro sito scrivesse che il Pentagono e il Congresso americano proprio ieri hanno deciso di non pubblicare, appunto per il motivo di non rafforzare l'ondata di odio degli estremisti islamici, centinaia di nuove foto e video girati nel famigerato carcere, perché, come ha affermato il senatore Bill First "sono spaventose" o "difficile credere che cose del genere siano avvenute in una struttura militare americana" e dove, da indiscrezioni, si parla di gente morsa da vipere e lasciata agonizzare, aggressioni mortali con i cani e altre delizie. Dico questo solo perché non siamo a una partita di calcio, e espressioni da ultra tipo "sterminiamoli tutti" non funzionano.
Frantotto
Lettera 8
Ciao Dago, ho appena letto la posta pro e contro la pubblicazione delle immagini e del video dell'uccisione di Nick Berg e sinceramente non posso condividere l'opinione di chi avrebbe voluto la censura.
I nostri antenati hanno lottato al fine di ottenere la libertà di parola e informazione; è questa che ci garantisce (o quantomeno dovrebbe) di non essere presi nuovamente in giro dai governi che potrebbero farci vedere solo quel che vogliono, potrebbero farci credere (proprio come Bush all'inizio di tutto questo scempio) che è una guerra facile, senza vittime, senza crudeltà. Come se fossimo così stupidi da crederlo.
Non concordo neppure sull'affermazione secondo cui è tutela dei minori non divulgare certe immagini o notizie poiché dovrebbe stare nelle coscienze dei genitori seguire passo passo i figli anziché lasciarli davanti a computer e televisori per non dover perdere troppo tempo a seguirli.
E' anche vero che c'è un limite a tutto ma ognuno ha il proprio e deve saper capire quando arriva, io non ho visto il video, non ne avrei sopportato la crudeltà,
L'assenza di pietà verso la dignità umana, l'ingiustizia, le fotografie parlano già da sole e per il mio stomaco è stato abbastanza, è una scelta, nessuno è obbligato a vederlo; penso altresì che dovrebbe essere pesantemente punito chi costruisce scabrosi fotomontaggi al solo fine di vendere più copie o avere più accessi ad internet (come il Mirror se è vero), poiché un simile comportamento è indice di ignoranza, mancanza di rispetto verso il lettore e verso chi la guerra la vive in prima persona.
Tutto ciò che è stato pubblicato in questi ultimi giorni mi ha portata a credere ancor più di prima che questa guerra è stata un errore colossale, migliaia di vittime da entrambe le parti per cosa? La diplomazia è in carcere, rinchiusa tra le sbarre dell'odio, la situazione è sfuggita di mano a tutti, da Bush a Blair fino a Berlusconi, oramai nessuno sa più cos'è la cosa giusta da fare per fermare l'anarchia dell'orrore.
Credo che il popolo iracheno non fosse pronto alla democrazia, sembra sciocco ma una civiltà orgogliosa, chiusa e a tratti presuntuosa come quella islamica avrebbe dovuto liberarsi da sola dell'"oppressore", le coscienze degli iracheni avrebbero dovuto prima di tutto svegliarsi e chiederci aiuto, sarebbe stato diverso, il popolo iracheno non era ancora pronto, sembra un pensiero ottuso il mio, ma ogni avvenimento è una conferma.
Ultime due cose, la guerra non è mai stata il mezzo migliore per insegnare a un popolo la "democrazia" e i "potenti" avrebbero dovuto saperlo; non si può sgozzare un povero ragazzo e farlo nel nome di Allah, Dio dice nella Bibbia "amatevi gli uni gli altri" non conosco il Corano ma non credo ci sia scritto "sgozzatevi gli uni gli altri" il comportamento degli iracheni e dei kamikaze è la vergogna di tutto il popolo islamico come per noi le crociate, non c'è giustificazione alcuna.
Barbara
Lettera 9
Non condivido la Vostra decisione di pubblicare le immagini della decapitazione di un uomo. Dimostrate di non avere rispetto per la vittima, in primo luogo, e per tutte le persone la cui coscienza si pone un limite rispetto a quanto è in grado di subire in mezzo al martellamento di milioni di immagini. Io non le avrei pubblicate !
Daniele Spinelli
Lettera 10
Ho visto con certo disgusto il filmato dell'uccisione dell'americano. Il disgusto non è per il filmato ma per il il suo contenuto ben si intende, a nessuno piace immaginare e vedere scene del genere tanto meno se sono vere. Bah, qui poi il discorso diventa lungo e mi fermo. Piuttosto mi sono chiesto e non mi spiego due incongruenze del filmato
1) prima della decollazione si sentono delle grida fuori campo, poi riascoltate sembra di capire che siano quelle dello sventurato in fase di decollazione, ma con uno sfasamento temporale rispetto alle immagini,
2) la testa viene esibita dall'arabo con fascia bianca, mentre un secondo prima lo stesso arabo che si perita nell'operazione chirurgica ha fascia nera. Sono semplici sviste di montaggio o c'è dell'altro? Cordiali saluti
Claudio Rossi
Lettera 11
Caro Dago, dalle risposte di alcuni tuoi lettori e da quello che si legge in giro vedo la tendenza a porre sullo stesso livello noi e irakeni, per concludere che loro sono più macellai di noi. L'impostazione è fuorviante: noi abbiamo fatto una GUERRA DI CIVILIZZAZIONE, non chiamati dai padroni di casa, e pertanto siamo costretti ad essere infinitamente più civili di chi abbiamo "invaso per portare la pace".
Dalle parti del nostro governo si esaltano i valori di critica della democrazia che, in America, hanno permesso di rivelare le torture, ma, da noi, chi critica è subito definito anti-americano.
Il video, (quanta pietà) è accettabile su un sito (dove lo vedo se voglio) ma non in TV.
Gianni Barbieri
Lettera 12
Mettere sul sito il video dell'americano sgozzato come un animale da una bestia che non merita il nome di uomo è una meritoria opera di giornalismo che privilegia la completezza dell'informazione? Oppure è una cinica operazione commerciale per aumentare i contatti e che, mettendo sotto i piedi il rispetto e la dignità della vittima e quella dei suoi familiari che vedono consegnate per sempre al mondo intero quelle immagini orribili, soddisfa la curiosità malata di menti ciniche e morbosamente attratte dall'orrido?
Solo chi non rispetta la dignità dell'uomo può golosamente scaricare il video e fingere di scandalizzarsi mentre in realtà prova un sottile e indefinibile piacere in quelle immagini. Sono tante le tricoteuse che una volta assistevano sferruzzando alla decapitazione dei nobili durante la rivoluzione francese mentre adesso, al calduccio dei loro appartamenti pieni di moquette, parquet, condizionatori d'aria, schermi al plasma e fibre ottiche, dopo cena si siedono in poltrona e, al posto del solito film, osservano un uomo che viene bestialmente sgozzato e si danno pure la patente di gente moderna ed evoluta.
A quell'uomo è stato tolto persino il pudore che hanno anche gli animali, che quando sentono di stare per morire si allontanano dal branco e si nascondono per morire da soli, non visti, in silenziosa, estrema dignità. Vergogniamoci.
Re nudo.
Lettera 13
Caro D'Agostino, non togliere né fotografie né filmato. Lascialo nel sito, come memento. Scrivo solo per ringraziarvi di aver mostrato l'orrore di un assassinio compiuto, con incivile belluina ferocia, in nome di una fede. Bravi. Giusto. Dobbiamo sapere - specialmente quando facciamo i buonisti, gli ospitali e gli ecumenici - con chi abbiamo a che fare. Dobbiamo sapere che cosa realmente è la "civiltà" che ci sta invadendo. Dobbiamo sapere a quale retrogrado futuro si stanno avviando, con no-globalistica incoscienza, le giovani generazioni europee. Non le invidio.
Gianni
Dagospia 13 Maggio 2004