RASSEGNATI STAMPA - ECO A CACCIA DEL SUPPLEMENTO CHE NON C'È - ALCIDE BERLUSCONI O ALCIDE PRODI? - IN TUTTE LE CARCERI ITALIANE MIGLIAIA DI DETENUTI SI SONO OFFERTI DI FARSI TORTURARE CON GUINZAGLIO O SENZA.



1 - IERI SERA ALL'HOTEL SÒLAN DI ROMA
Gianni Boncompagni per Il Foglio


- In tutte le carceri italiane migliaia di detenuti si sono offerti di farsi torturare con guinzaglio o senza. Il ministro Castelli ha dichiarato che nessuno, nelle sue carceri, verrà torturato, volenti o nolenti.

- La vincitrice del Grande Fratello, Serena, si è scontrata violentemente ieri sera al ristorante indiano Kris con la terza classificata Katia. Il motivo del contendere, ha detto Serena, è il fatto che "noi due siamo impenetrabili l'una all'altra come le monadi di Leibniz". Katia le ha risposto per le rime gridandole: "Tu sei peggio di Bakunin, settaria e verticistica". I camerieri indiani si sono fatti il segno della croce.

- Ieri sera all'Hotel Sòlan di Roma si è svolto un congresso presieduto dal prof. Piepoli. Da un sondaggio ottenuto da un campione di 450 mila persone è risultato che tra farsi una vacanza di un mese a Baghdad e rimanere a casa, la maggioranza ha preferito la vacanza a Baghdad. Il prof. Piepoli ha commentato il risultato con un secco: "Malimòrt".

- Un dipendente dello scalo di Malpensa è stato ripreso da una telecamera di sorveglianza mentre rubava dai bagagli dei passeggeri. I sindacati hanno minacciato uno sciopero perché il loro assistito era stato ripreso con pessima illuminazione e chiesto un congruo risarcimento per i danni all'immagine.

- Ieri pomeriggio a Campo de' Fiori hanno arrestato un ragazzo col piercing perché, seduto su una panchina, stava leggendo il "Libro dei fatti".



2 - ECO A CACCIA DEL SUPPLEMENTO CHE NON C'È
Riccardo Chiaberge per Il Sole 24 Ore- Domenica


Poiché, come ci, ricorda Monsieur Teodori de La Palisse, L'Europa non è l'America, se ne evince che nemmeno il Corriere della Sera è il New York Times: Pazienza, dobbiamo adattarci. Ma di questo divario tra le due sponde dell'Atlantico non riesce a darsi pace Umberto Eco, il quale in ogni occasione pubblica tuona - non senza ragione - contro le nefandezze dell'informazione culturale in Italia. Lo ha fatto anche mercoledì scorso nel corso del convegno in memoria di Giovanni Spadolini organizzato dalla Scuola Superiore di Giornalismo dell'Università di Bologna: interviste al posto delle recensioni, scomparsa del critico militante, errori e scoop artificiali. Insomma, un disastro. Come uscirne? Creando, propone il grande semiologo, «un supplemento settimanale in stile New York Times Books Review». Che in Italia non esiste.


Ha ragione Arbasino, siamo un paese senza. Noi pure cerchiamo da anni un buon romanzo ambientato in un'abbazia medievale, e non c'è barba di scrittore italiano in grado di produrlo. Possibile? Solo Crichton, o Duby, tutta roba d'importazione. Anche se vogliamo imparare la semilogia ci tocca volare fino a Harvard o alla Sorbona. E quanto ai giornali, ogni domenica chiediamo al nostro edicolante se per caso non abbia un settimanale di cultura, libri e arte, e lui invariabilmente ce ne propone uno, scritto in italiano su carta giallina. Ma se questa mattina, davanti all'edicola di Piazza del Duomo a Milano, incontrate Umberto Eco con una lanterna in mano, non fategli domande: sta cercando la «Book Review». E forse una cattedrale in stile gotico.

3 - MA LA REGISTA NON GIRAVA ALCIDE BERLUSCONI
Tom A. Celli per Il Mondo


Quando Giulio Andreotti aveva saputo da Romana De Gasperi, figlia dello statista Alcide, che la Rai stava per produrre un film sulla vita di suo padre, il senatore a vita se n'era uscito con una battuta che la dice lunga sulla bocciatura del progetto da parte dei dirigenti di viale Mazzini. «Già nel 1974 Roberto Rossellini diresse, grazie all'intervento generoso di Giampaolo Cresci, una pellicola, Anno zero, in cui l'attore Luigi Vannucchi interpretava un De Gasperi in versione fanfaniana. Non vorrei che vent'anni dopo in tv si celebrasse Alcide Berlusconi», osservava pungente Andreotti.

Ma era stato il deputato della Margherita, Enzo Carra, a lanciare per primo l'allarme dopo una audizione alla Camera di Agostino Saccà, responsabile della fiction Rai: «Ho l'impressione che a Palazzo Chigi non piaccia l'idea di realizzare un film su De Gasperi diretto da una regista valente e autonoma come Liliana Cavani». E così è stato. Con grande disappunto della produttrice, Claudia Mori: «Le riserve sulla Cavani arrivano da molto in alto».
E pensare che suo marito, Adriano Celentano, si era precipitato pure a Sanremo per salvare il dg Rai Flavio Cattaneo da una catastrofe da audience.


Dagospia 17 Maggio 2004