PER UN PREMIOLINO, DIEGO E PAOLO DIVISI A BERLINO
DELLA VALLE SI CUCCA IL BAMBI, MIELI PREFERISCE LA BAMBI
A GERONZI LA POLTRONA DI CINGANO, SE MARANGHI NON FINIRA' BOLLITO
DELLA VALLE SI CUCCA IL BAMBI, MIELI PREFERISCE LA BAMBI
A GERONZI LA POLTRONA DI CINGANO, SE MARANGHI NON FINIRA' BOLLITO
Lunedì 12 novembre (S.Renato).
Ricevo dagli uffici londinesi della Pirelli di Grosvenor Street (Mayfair) l'edizione numerata del loro ultimo calendario. Ma è privo di un giorno: la data delle nozze tra il bel Tronchetti Provera e l'ex signora Squatriti, Afef Jnifen. Ne deduco che o si tratta di una edizione taroccata o di una copia di scarto.
Ps. Chiedere a Gaetanino Afeltra se l'illustre mezzano della coppia, Ferruccio de Bortoli, oltre all'annuncio via Solferino del matrimonio si occuperà anche delle partecipazioni (a mezzo stampa). E' di rigore l'elzeviro per lo sposo. Corsivo per la sposa.
Martedì 13 novembre (S.Diego).
Pensierino all'ora del brodo sul gossiparo pentito Ferruccio De Bortoli: "Qualche volta ho un'anima da portiera che passa i suoi pomeriggi sulla soglia del portone" (Jules Renard).
Mercoledì 14 novembre (S.Giocondo).
Visita di Edoardo Scarfoglio e Matilde Serao, forse la coppia più famosa e tormentata di giornalisti italiani. Donna Matì ama ancora una cagnetta col pelo bianco "arricciolato". Molto meno i suoi colleghi di oggi. La Serao mi racconta che l'accoppiata Bettiza & Laurenzi è incorsa in una duplice gaffe. L'editorialista della "Stampa", il rude Enzo, ha confuso il settimanale l'Espresso con l'Europeo; l'inviata della "Repubblica", la dolce Laura, ha scambiato una società di comunicazione per un marchio di reggipetti. Commento acido della Serao: "Guagliò ma vu quanno scrivete 'a capa addò a tienete".
Giovedì 15 novembre (S.Alberto Magno).
Dalla Torre di Barcellona (Spagna) dove si trova ospite, oggi Sir Francis Cossiga ha scritto una lettera a Cesare Geronzi alla maniera del suo adorato Tommaso Moro:
"Salute di cuore a te mio buon Geronzi, tra tutti i miei amici banchieri a me oggi più caro. Poiché il pensiero mi dice (forse a torto, ma è così) che l'occasione di scriverti non mi si ripresenterà, ho deciso, finché mi è possibile, di manifestarti, sia pure con questa breve lettera, quanto mi sia di conforto la gioia della tua amicizia, specialmente nel momento delle mie disgrazie in campo economico e politico(...) Certo, quindi, di non esserti stato ingrato per negligenza, ma perché non ne ho avuto mai l'occasione; e vedendo che tu, invece, disinteressatamente mi ti leghi sempre più; anzi, con una dedizione instancabile, sconosciuta anche a quelli di Mediobanca che onorano gli amici più fortunati, mi ami, mi favorisci, mi onori, e proprio quando io sono travolto, afflitto, umiliato e condannato dagli Agnelli e dai Ruggiero; non solo mi purifico dell'amarezza causata dal mio naturale riserbo, ma mi abbandono alla dolcezza della tua meravigliosa amicizia, tuo Francis Cossiga".
Ps. Chiedere al dottor Antonio Fazio se il destinatario della missiva cossighiana, Cesare Geronzi, ha sciolto le ultime perplessità prima di andarsi a sedere sulla poltrona di presidente di Mediobanca. Attualmente "scaldata" da Franco Cingano.
Venerdì 16 novembre (S.Margherita).
La riunione straordinaria del "Club di Berlino" ha registrato l'assenza di uno dei membri "storici", Paolino Mieli e del direttore della "Repubblica", Ezio Mauro. Ne dà notizia la rubrica "Alta Società" curata per "Il Foglio" dall'irraggiungibile Carlito Rossella. A festeggiare lo scarparo Diego Della Valle nella capitale tedesca si sono presentati soltanto Luca Cordero di Montezemolo, e appunto, il direttore di "Panorama". Il solo ad aver rispettato la regola prima dei soci emeriti del Club: niente donne al seguito.
Ps. A Berlino si assegnava il premio Bambi, riconoscimento europeo nel campo dei media e della comunicazione. Nulla a che vedere con la signora Bambi Parodi Delfino, terza moglie di Paolo Mieli. Come poteva lasciar equivocare il curatore (perfido) di "Alta Società".
Sabato 17 novembre (S.Elisabetta).
Ricordo ancora quella primavera del '93 quando Pietro Marzotto voltò le spalle alla "mia" Mediobanca. Il conte di Valdagno stracciò sul nascere l'accordo tra il suo gruppo di famiglia e l'allora Hpi (oggi Hdp) della famiglia Romiti. Confesso che la ragione è stata dalla parte di Don Pietro. A dare una occhiata ai debiti accumulati dall'innaturale ditta Valentino&Corriere (200 miliardi, per Ferruccio de Bortoli soltanto 45,5 milioni di euro. Fanno meno impressione!) il signor Conte ha risparmiato pure un mucchio di soldi. Oggi si torna a parlare di spaccare in due l'Hdp: da una parte i debiti del tessile (Gft, Fila e Valentino) dall'altra il rosso dell'Rcs (Corriere della sera e libri). E' quanto suggeriva già tre anni orsono, inascoltato, Umbertino Agnelli.
Domenica 18 novembre (Avvento Ambrosiano).
Mia moglie Nuova Idea Socialista Beneduce mi domanda se il suo nome da sposata, Cuccia, gli potrà dischiudere le porte delle "Anonimiste Rosa" guidata dalla ferrarista Anselma Dall'Olio.
(a cura di Tina A.Commotrix)
Dagospia.com 20 Novembre 2001
Ricevo dagli uffici londinesi della Pirelli di Grosvenor Street (Mayfair) l'edizione numerata del loro ultimo calendario. Ma è privo di un giorno: la data delle nozze tra il bel Tronchetti Provera e l'ex signora Squatriti, Afef Jnifen. Ne deduco che o si tratta di una edizione taroccata o di una copia di scarto.
Ps. Chiedere a Gaetanino Afeltra se l'illustre mezzano della coppia, Ferruccio de Bortoli, oltre all'annuncio via Solferino del matrimonio si occuperà anche delle partecipazioni (a mezzo stampa). E' di rigore l'elzeviro per lo sposo. Corsivo per la sposa.
Martedì 13 novembre (S.Diego).
Pensierino all'ora del brodo sul gossiparo pentito Ferruccio De Bortoli: "Qualche volta ho un'anima da portiera che passa i suoi pomeriggi sulla soglia del portone" (Jules Renard).
Mercoledì 14 novembre (S.Giocondo).
Visita di Edoardo Scarfoglio e Matilde Serao, forse la coppia più famosa e tormentata di giornalisti italiani. Donna Matì ama ancora una cagnetta col pelo bianco "arricciolato". Molto meno i suoi colleghi di oggi. La Serao mi racconta che l'accoppiata Bettiza & Laurenzi è incorsa in una duplice gaffe. L'editorialista della "Stampa", il rude Enzo, ha confuso il settimanale l'Espresso con l'Europeo; l'inviata della "Repubblica", la dolce Laura, ha scambiato una società di comunicazione per un marchio di reggipetti. Commento acido della Serao: "Guagliò ma vu quanno scrivete 'a capa addò a tienete".
Giovedì 15 novembre (S.Alberto Magno).
Dalla Torre di Barcellona (Spagna) dove si trova ospite, oggi Sir Francis Cossiga ha scritto una lettera a Cesare Geronzi alla maniera del suo adorato Tommaso Moro:
"Salute di cuore a te mio buon Geronzi, tra tutti i miei amici banchieri a me oggi più caro. Poiché il pensiero mi dice (forse a torto, ma è così) che l'occasione di scriverti non mi si ripresenterà, ho deciso, finché mi è possibile, di manifestarti, sia pure con questa breve lettera, quanto mi sia di conforto la gioia della tua amicizia, specialmente nel momento delle mie disgrazie in campo economico e politico(...) Certo, quindi, di non esserti stato ingrato per negligenza, ma perché non ne ho avuto mai l'occasione; e vedendo che tu, invece, disinteressatamente mi ti leghi sempre più; anzi, con una dedizione instancabile, sconosciuta anche a quelli di Mediobanca che onorano gli amici più fortunati, mi ami, mi favorisci, mi onori, e proprio quando io sono travolto, afflitto, umiliato e condannato dagli Agnelli e dai Ruggiero; non solo mi purifico dell'amarezza causata dal mio naturale riserbo, ma mi abbandono alla dolcezza della tua meravigliosa amicizia, tuo Francis Cossiga".
Ps. Chiedere al dottor Antonio Fazio se il destinatario della missiva cossighiana, Cesare Geronzi, ha sciolto le ultime perplessità prima di andarsi a sedere sulla poltrona di presidente di Mediobanca. Attualmente "scaldata" da Franco Cingano.
Venerdì 16 novembre (S.Margherita).
La riunione straordinaria del "Club di Berlino" ha registrato l'assenza di uno dei membri "storici", Paolino Mieli e del direttore della "Repubblica", Ezio Mauro. Ne dà notizia la rubrica "Alta Società" curata per "Il Foglio" dall'irraggiungibile Carlito Rossella. A festeggiare lo scarparo Diego Della Valle nella capitale tedesca si sono presentati soltanto Luca Cordero di Montezemolo, e appunto, il direttore di "Panorama". Il solo ad aver rispettato la regola prima dei soci emeriti del Club: niente donne al seguito.
Ps. A Berlino si assegnava il premio Bambi, riconoscimento europeo nel campo dei media e della comunicazione. Nulla a che vedere con la signora Bambi Parodi Delfino, terza moglie di Paolo Mieli. Come poteva lasciar equivocare il curatore (perfido) di "Alta Società".
Sabato 17 novembre (S.Elisabetta).
Ricordo ancora quella primavera del '93 quando Pietro Marzotto voltò le spalle alla "mia" Mediobanca. Il conte di Valdagno stracciò sul nascere l'accordo tra il suo gruppo di famiglia e l'allora Hpi (oggi Hdp) della famiglia Romiti. Confesso che la ragione è stata dalla parte di Don Pietro. A dare una occhiata ai debiti accumulati dall'innaturale ditta Valentino&Corriere (200 miliardi, per Ferruccio de Bortoli soltanto 45,5 milioni di euro. Fanno meno impressione!) il signor Conte ha risparmiato pure un mucchio di soldi. Oggi si torna a parlare di spaccare in due l'Hdp: da una parte i debiti del tessile (Gft, Fila e Valentino) dall'altra il rosso dell'Rcs (Corriere della sera e libri). E' quanto suggeriva già tre anni orsono, inascoltato, Umbertino Agnelli.
Domenica 18 novembre (Avvento Ambrosiano).
Mia moglie Nuova Idea Socialista Beneduce mi domanda se il suo nome da sposata, Cuccia, gli potrà dischiudere le porte delle "Anonimiste Rosa" guidata dalla ferrarista Anselma Dall'Olio.
(a cura di Tina A.Commotrix)
Dagospia.com 20 Novembre 2001