POLITIKOM - "LUXURY" IN VATICANO, PREMIA LA SORELLA DI SILVIO - BABY STEFY PIANGE - PREVITI FA "OTTO E MEZZO" - MARTACCIA BIPARTISAN - IL MAGO ZANDA - BAFFINO E LEEDEN - IL TERZO POLO DI CASINI - "RUTELLI È CADUTO DA CAVALLO E FA FINTA DI ESSERE SCESO".
1 - Sabato in Vaticano saranno consegnati i riconoscimenti del IV Premio internazionale Giuseppe Sciacca la cui giuria è presieduta dal prof. Giuseppe Santaniello.
Tra i premiati Carlo Rubbia, gli stilisti Gattinoni, Riva, Mattiolo e l'editore della rivista Luxury Matteo D'Altilia. Premierà Maria Antonietta Berlusconi, sorella del premier Silvio.
2 - Scena madre, quella che ha visto protagonista - ieri, al Consiglio dei ministri - Stefania Prestigiacomo. Lorenzo Fuccaro racconta, sul Corriere della Sera, che la questione della quote rosa ha fatto accalorare i presenti (a cominciare da Beppe Pisanu), tanto da indurre Silvio Berlusconi "a mettere da parte la questione. E rivolto alla Prestigiacomo ripete che Forza Italia, come del resto anche An, riserverà una quota nelle proprie liste alle donne. Ma la Prestigiacomo scatta («Questo non è un mio capriccio, c'era un impegno preciso») e fa per andarsene. E il Cavaliere: «Stefania, ti prego, non fare la bambina». E lei: «Non ti permetto di dire che faccio la bambina...». E scoppia in lacrime. Lascia la sala ed è subito seguita da alcuni colleghi, tra gli altri, raccontano, Bonaiuti e Fini, che tentano di rincuorarla".
3 - Puntata da non perdere, quella di stasera di "Otto e mezzo", con Giuliano Ferrara e Ritanna Armeni: ospite della trasmissione sarà Cesare Previti. Ad "interrogarlo" non ci saranno magistrati, ma giornalisti: il direttore di Radio Radicale Massimo Bordin e il direttore del Riformista Antonio Polito.
4 - Cesare Previti, intanto, racconta che nel suo studio di via Cicerone arrivano tantissime telefonate di solidarietà, anche da persone insospettabili ("e de sinistra.").
5 - Politici, tremate: Marta Marzotto farà - per Silvana Giacobini - delle "doppie interviste" a parlamentari di destra e di sinistra (stile "Le Iene"). L'inizio è dedicato a Francesco Storace e Fausto Bertinotti.
6 - Il senatore della Margherita Luigi Zanda scrive una lunga lettera al Riformista, e annuncia: "Darò a un notaio i nomi di chi vincerà le concessioni dell'Anas", affermando che "quando verranno assegnate le sub-concessioni e il notaio renderà pubblica quella lista si vedrà che avevo visto giusto".
7 - Non lo fate sapere in giro ma, con la scusa di un convegno, oggi a Firenze Massimo D'Alema incontrerà Michael Ledeen (chissà se parleranno del Nigergate).
8 - Oggi Il Tempo si occupa della salute di Claudio Ciampi, figlio del capo dello Stato e ricoverato all'ospedale Sant'Andrea di Roma per "problemi circolatori". Leggiamo: "Ieri sera, intorno alle 20, oltre alla signora Franca, si è recato in ospedale anche il presidente della Repubblica, di ritorno a Pesaro, dove si era recato in visita e dove aveva mostrato un velo di stanchezza."
9 - Rapporti tesi tra diessini e diellini (ovvero, gli aderenti alla Margherita). Il Foglio scrive, a proposito di Pierino Fassino: "Da qualche giorno, il leader di via Nazionale punta i piedi e alza la voce, soprattutto con il principale alleato, Francesco Rutelli, quello che, come ripetono sghignazzando nei corridoi del vertice Ds, 'è caduto da cavallo e fa finta di essere sceso'. Così, è stato sulla vicenda delle truppe in Iraq, così è per la storia della candidatura di Rita Borsellino in Sicilia."
10 - In via della Scrofa - dalle parti di Gianfranco Fini - si festeggia, da ieri. Il nuovo presidente della Corte Costituzionale, Annibale Marini, è legatissimo ad Alleanza Nazionale. Infatti, gli amici lo chiamano "An-nibale".
11 - (Jena per La Stampa) - Come si può evitare che questa storia del fosforo e del napalm sugli iracheni rinfocoli il sentimento antiamericano? Per esempio sottolineando il fatto che non è stata utilizzata nemmeno una bomba atomica.
12 - (Robin per Europa) - Come nota all'interno il collega Panoramix, lo sciopero dei giornalisti ha avuto come esito perverso (per carità, non voluto) la pubblicazione a testate unificate dell'arringa dell'on. Previti. Per la prossima tornata di scioperi si sono prenotati il mostro di Scandicci, Osama bin Laden e i killer della Uno bianca. Potere della libertà di stampa.
13 - Testarossa per News settimanale - Casini di lotta o di governo? Pierfurby sbanda tra l'ovile azzurro del Cavaliere e l'inciucismo a sinistra di Harry Potter Follini. Intanto ha piazzato il suo portavoce Roberto Rao alle calcagna del neo segretario Lorenzo Cesa.
Per un'intera legislatura ha ricucito con Silvio Berlusconi gli strappi di Marco Follini. Poi all'improvviso, lo scorso agosto, ha iniziato a lanciare missili nucleari sulla leadership del Cavaliere, all'insegna della discontinuità. Tra settembre e ottobre è invece tornato all'ovile azzurro, grazie anche all'approvazione della proporzionale, ed ha accettato il sacrificio di Marco Follini. Ora lo scenario è di nuovo cambiato, con la sua Udc che si scatena sulla "salva Previti".
Ma a che gioco gioca Pierferdinando Casini? Un autorevole esponente del suo partito dice che non lo sa neanche lui. Perché se il presidente della Camera si appiattisse troppo sul Cavaliere aprirebbe praterie ai cospiratori del suo partito che sognano di andare da soli e mollare la Casa delle Libertà. E non si tratta del solito Bruno Tabacci. La scorsa settimana Follini è stato visto chiacchierare per un'ora intera con Clemente Mastella da "Ciampini" a piazza San Lorenzo in Lucina (ritrovo abituale per il caffè mattutino del leader dell'Udeur con le sue truppe). Qualcuno dice che abbiano parlato anche di terzo polo. La nuova legge elettorale, per quanto ostica, fissa il paletto al dieci per cento.
E se l'Udc, l'Udeur, il movimento autonomista di Raffaele Lombardo in Sicilia, le truppe di Roberto Formigoni in Lombardia e qualche altro ras locale decidessero di mettersi insieme, la soglia non sembrerebbe irraggiungibile. Senza contare eventuali apporti dalla Margherita. Per questo il presidente della Camera sbanda tra l'alleanza col premier e i colpi da solista. Intanto, in attesa di ritornare al partito verso febbraio per guidare la campagna elettorale, Casini ha già piazzato l'uomo più fidato a via Due Macelli, il suo portavoce Roberto Rao, che oltre alle uscite di Pierferdi gestisce anche la comunicazione del neo segretario Lorenzo Cesa.
Dagospia 11 Novembre 2005
Tra i premiati Carlo Rubbia, gli stilisti Gattinoni, Riva, Mattiolo e l'editore della rivista Luxury Matteo D'Altilia. Premierà Maria Antonietta Berlusconi, sorella del premier Silvio.
2 - Scena madre, quella che ha visto protagonista - ieri, al Consiglio dei ministri - Stefania Prestigiacomo. Lorenzo Fuccaro racconta, sul Corriere della Sera, che la questione della quote rosa ha fatto accalorare i presenti (a cominciare da Beppe Pisanu), tanto da indurre Silvio Berlusconi "a mettere da parte la questione. E rivolto alla Prestigiacomo ripete che Forza Italia, come del resto anche An, riserverà una quota nelle proprie liste alle donne. Ma la Prestigiacomo scatta («Questo non è un mio capriccio, c'era un impegno preciso») e fa per andarsene. E il Cavaliere: «Stefania, ti prego, non fare la bambina». E lei: «Non ti permetto di dire che faccio la bambina...». E scoppia in lacrime. Lascia la sala ed è subito seguita da alcuni colleghi, tra gli altri, raccontano, Bonaiuti e Fini, che tentano di rincuorarla".
3 - Puntata da non perdere, quella di stasera di "Otto e mezzo", con Giuliano Ferrara e Ritanna Armeni: ospite della trasmissione sarà Cesare Previti. Ad "interrogarlo" non ci saranno magistrati, ma giornalisti: il direttore di Radio Radicale Massimo Bordin e il direttore del Riformista Antonio Polito.
4 - Cesare Previti, intanto, racconta che nel suo studio di via Cicerone arrivano tantissime telefonate di solidarietà, anche da persone insospettabili ("e de sinistra.").
5 - Politici, tremate: Marta Marzotto farà - per Silvana Giacobini - delle "doppie interviste" a parlamentari di destra e di sinistra (stile "Le Iene"). L'inizio è dedicato a Francesco Storace e Fausto Bertinotti.
6 - Il senatore della Margherita Luigi Zanda scrive una lunga lettera al Riformista, e annuncia: "Darò a un notaio i nomi di chi vincerà le concessioni dell'Anas", affermando che "quando verranno assegnate le sub-concessioni e il notaio renderà pubblica quella lista si vedrà che avevo visto giusto".
7 - Non lo fate sapere in giro ma, con la scusa di un convegno, oggi a Firenze Massimo D'Alema incontrerà Michael Ledeen (chissà se parleranno del Nigergate).
8 - Oggi Il Tempo si occupa della salute di Claudio Ciampi, figlio del capo dello Stato e ricoverato all'ospedale Sant'Andrea di Roma per "problemi circolatori". Leggiamo: "Ieri sera, intorno alle 20, oltre alla signora Franca, si è recato in ospedale anche il presidente della Repubblica, di ritorno a Pesaro, dove si era recato in visita e dove aveva mostrato un velo di stanchezza."
9 - Rapporti tesi tra diessini e diellini (ovvero, gli aderenti alla Margherita). Il Foglio scrive, a proposito di Pierino Fassino: "Da qualche giorno, il leader di via Nazionale punta i piedi e alza la voce, soprattutto con il principale alleato, Francesco Rutelli, quello che, come ripetono sghignazzando nei corridoi del vertice Ds, 'è caduto da cavallo e fa finta di essere sceso'. Così, è stato sulla vicenda delle truppe in Iraq, così è per la storia della candidatura di Rita Borsellino in Sicilia."
10 - In via della Scrofa - dalle parti di Gianfranco Fini - si festeggia, da ieri. Il nuovo presidente della Corte Costituzionale, Annibale Marini, è legatissimo ad Alleanza Nazionale. Infatti, gli amici lo chiamano "An-nibale".
11 - (Jena per La Stampa) - Come si può evitare che questa storia del fosforo e del napalm sugli iracheni rinfocoli il sentimento antiamericano? Per esempio sottolineando il fatto che non è stata utilizzata nemmeno una bomba atomica.
12 - (Robin per Europa) - Come nota all'interno il collega Panoramix, lo sciopero dei giornalisti ha avuto come esito perverso (per carità, non voluto) la pubblicazione a testate unificate dell'arringa dell'on. Previti. Per la prossima tornata di scioperi si sono prenotati il mostro di Scandicci, Osama bin Laden e i killer della Uno bianca. Potere della libertà di stampa.
13 - Testarossa per News settimanale - Casini di lotta o di governo? Pierfurby sbanda tra l'ovile azzurro del Cavaliere e l'inciucismo a sinistra di Harry Potter Follini. Intanto ha piazzato il suo portavoce Roberto Rao alle calcagna del neo segretario Lorenzo Cesa.
Per un'intera legislatura ha ricucito con Silvio Berlusconi gli strappi di Marco Follini. Poi all'improvviso, lo scorso agosto, ha iniziato a lanciare missili nucleari sulla leadership del Cavaliere, all'insegna della discontinuità. Tra settembre e ottobre è invece tornato all'ovile azzurro, grazie anche all'approvazione della proporzionale, ed ha accettato il sacrificio di Marco Follini. Ora lo scenario è di nuovo cambiato, con la sua Udc che si scatena sulla "salva Previti".
Ma a che gioco gioca Pierferdinando Casini? Un autorevole esponente del suo partito dice che non lo sa neanche lui. Perché se il presidente della Camera si appiattisse troppo sul Cavaliere aprirebbe praterie ai cospiratori del suo partito che sognano di andare da soli e mollare la Casa delle Libertà. E non si tratta del solito Bruno Tabacci. La scorsa settimana Follini è stato visto chiacchierare per un'ora intera con Clemente Mastella da "Ciampini" a piazza San Lorenzo in Lucina (ritrovo abituale per il caffè mattutino del leader dell'Udeur con le sue truppe). Qualcuno dice che abbiano parlato anche di terzo polo. La nuova legge elettorale, per quanto ostica, fissa il paletto al dieci per cento.
E se l'Udc, l'Udeur, il movimento autonomista di Raffaele Lombardo in Sicilia, le truppe di Roberto Formigoni in Lombardia e qualche altro ras locale decidessero di mettersi insieme, la soglia non sembrerebbe irraggiungibile. Senza contare eventuali apporti dalla Margherita. Per questo il presidente della Camera sbanda tra l'alleanza col premier e i colpi da solista. Intanto, in attesa di ritornare al partito verso febbraio per guidare la campagna elettorale, Casini ha già piazzato l'uomo più fidato a via Due Macelli, il suo portavoce Roberto Rao, che oltre alle uscite di Pierferdi gestisce anche la comunicazione del neo segretario Lorenzo Cesa.
Dagospia 11 Novembre 2005