IN BORSA MEDIASET INVERTE ROTTA E SALE DELL'1,9% - MEDIOBANCA: GERONZI SOSPESO FINO AL 22 APRILE (MARCHETTI CONSULENTE) - PASSERA, OPA SU CAPITALIA? NOTIZIA INFONDATA - SANTANDER PUNTA A NUOVE ACQUISIZIONI - UNA POLTRONA PER SILVIO (LIOTTA).
1 - IN BORSA MEDIASET INVERTE ROTTA E SALE DELL'1,9%...
(Ansa) - Inversione dei titoli Mediaset a Piazza Affari, passati in deciso rialzo dopo le vendite scattate sui primi exit poll. I titoli del gruppo del Biscione guadagnano ora l'1,91% a 10,05 euro.
2 - MEDIOBANCA: GERONZI SOSPESO FINO AL 22 APRILE (MARCHETTI CONSULENTE)
(Apcom) - "Abbiamo preso una decisione unanime in base alle norme giuridiche". Così un consigliere di Mediobanca uscendo dalla riunione del Cda ha commentato la decisione presa dal board sulla conferma della sospensione di Cesare Geronzi dal suo incarico di vicepresidente in piazzetta Cuccia. Le norme prevedono che l'argomento sia inserito all'ordine del giorno della prossima assemblea utile, che nel caso di Mediobanca è quella di ottobre per esaminare i dati di bilancio. Probabile quindi, ma non confermato, che sia convocata un'assemblea straordinaria. La sospensione di Cesare Geronzi dai suoi incarichi di presidente di Capitalia e vicepresidente di Mediobanca è confermata fino al 22 di aprile. Ancora in corso in piazzetta Cuccia la riunione del Comitato esecutivo. Per quanto riguarda invece la presenza di Pier Gaetano Marchetti, presidente del patto di Mediobanca oltre che di Rcs Mediagroup, il consigliere ha sottolineato che si è trattata di "una consulenza professionale" sul caso Geronzi e che "non si è parlato di Rcs".
3 - MEDIOBANCA: COMPLETATO COLLOCAMENTO DEL 10% DI TORO ASSICURAZIONI
(Teleborsa) - Completata da parte di Mediobanca l'operazione di cessione di una partecipazione pari al 10% di Toro Assicurazioni, equivalente a n. 18.184.188 azioni ordinarie, attraverso un bookbuilding accelerato rivolto agli Investitori Istituzionali italiani ed esteri. Il corrispettivo complessivo è risultato pari ad 327.315.384 euro. L'operazione, realizzata attraverso una procedura di accelerated bookbuilding presso investitori istituzionali italiani ed esteri, si è chiusa con successo ad un prezzo finale di assegnazione pari ad 18 europer azione, sostanzialmente in linea con gli attuali prezzi di Borsa dell'azione Toro Assicurazioni.
4 - BANCA INTESA: PASSERA, OPA SU CAPITALIA? NOTIZIA INFONDATA
(Adnkronos) - ''Sono notizie che sia io che il professor Bazoli abbiamo smentito innumerevoli volte e che ancora una volta dichiaro totalmente infondate. Chi continua a diffondere notizie di questo genere si assume la responsabilita' di creare gravi turbative sul mercato''. Cosi' l'ad di Banca Intesa, Corrado Passera, commenta le indiscrezioni riportate oggi dalla stampa relative a una possibile opa della banca milanese su Capitalia.
4 - SANTANDER PUNTA A NUOVE ACQUISIZIONI TRANSFRONTALIERE (FT)
(Apcom) - A meno di due anni dall'acquisizione di Abbey National, Santander punta a lanciare una nuova offerta in Gran Bretagna, e intende espandersi anche in Europa continentale e negli Usa. Lo scrive oggi in prima pagina il Financial Times, citando fonti vicine a Emilio Botin, presidente del colosso bancario spagnolo. "La banca spagnola si sta muovendo come un treno merci - afferma Bruno Duarte, analista della Fox-Pitt - appare inarrestabile". In Italia, dove conta una quota dell'8,5% nel SanPaolo Imi, Santander "non dovrebbe compiere mosse prima di aprile 2007 - dice l'Ft - quando scadrà il patto di sindacato sul gruppo bancario". In Gran Bretagna l'interesse di Santander ha riguardato Alliance & Leicester, ex gruppo di costruzioni su cui però il gruppo spagnolo sembra aver scartato l'idea di avanzare una proposta, dice l'Ft, e la Allied Irish, seconda banca irlandese. In generale l'interesse del colosso bancario iberico ad espandersi all'estero giunge mentre si moltiplicano le indiscrezioni "sui consolidamenti in Europa - dice l'Ft - con l'attenzione che tende a focalizzarsi sugli istituti di minori dimensioni". "In Italia Santander appare desiderosa di rafforzare i suoi legami col SanPaolo - afferma il quotidiano - grazie a quello che reputa un clima favorevole agli investimenti esteri a seguito della nomina di Mario Draghi a governatore della Banca Centrale".
5 - TI MEDIA: PIERFRANCESCO SAVIOTTI, NUOVO CONSIGLIERE
(Asca) - Pierfrancesco Saviotti, eletto a scrutinio segreto, e' il nuovo consigliere di Telecom Italia Media, in sostituzione del dimissionario Romano Marniga. Lo ha eletto l'assemblea tenutasi questa mattina, che ha anche approvato il bilancio dell'esercizio 2005 e la distribuzione di un dividendo di 0,1643 euro per le azioni ordinarie, e di 0,1679 euro per le risparmio. Quella del voto segreto e' una ''norma che auspichiamo venga cambiata presto - ha detto il presidente Riccardo Perissich - e noi siamo tra i primi a fare da cavie''. Il riferimento e' alla legge per la tutela del risparmio, che obbliga al voto segreto per la nomina delle cariche sociali. E' una norma piuttosto criticata, ha aggiunto Perissich, perche' tutto si muove in direzione di una maggiore trasparenza.
7 - CAUSE A COLLECCHIO E LE MEZZE VERITÀ
My L. per "Il Sole 24 Ore" - In diritto, si sa, le opinioni dei giuristi divergono. Ma il caso delle azioni di risarcimento danni avviate dalla Parmalat contro le banche è eclatante: tra le diverse opinioni delle due parti ( e le mezze verità) c'è di mezzo veramente il mare. La diatriba ruota intorno a un sentenza della Cassazione, relativa al fallimento della Casillo Silos. La Corte ha infatti stabilito che il curatore fallimentare non può avviare azioni di risarcimento danni contro le banche che hanno concesso crediti in modo abusivo. La domanda che in tanti si sono posti è: questa sentenza potrebbe avere effetti sulle cause avviate da Parmalat contro le banche?
«No » , affermano i legali di Collecchio, perché le cause non sono basate sull'abusiva concessione del credito ma su un altro presupposto: il concorso in bancarotta. « Sì » , ribattono gli avvocati delle banche, perché non poche azioni sono proprio centrate sull'abusiva concessione del credito. Chi ha ragione? « Il Sole 24 Ore » è andato a vedere una di queste cause e ha scoperto che sono citati entrambi i principi. Dunque hanno ragione ( e torto) entrambi. Sarà il Tribunale a decidere se questo avvantaggi la Parmalat o le banche. Una cosa è certa: un po' più di chiarezza ( e un po' meno mezze verità) non guasterebbe. I risparmiatori ringrazierebbero.
8 - UNA POLTRONA PER SILVIO (LIOTTA)
Sergio Rizzo per CorrierEconomia - Beppe Pisanu, allora capogruppo di Forza Italia alla Camera, lo congedò con un comunicato al vetriolo: «Ci rallegriamo con Rinnovamento italiano per la nuova conquista». Era il 24 gennaio del 1997, e Silvio Liotta, ex pupillo di Mario D'Acquisto, il pezzo da novanta della Dc siciliana di Salvo Lima, aveva appena annunciato il trasloco dal partito di Silvio Berlusconi a quello di Lamberto Dini. Cioè dall'opposizione alla maggioranza. Ma ben presto si pentì. Il 9 ottobre del 1998 fece mancare a Romano Prodi il voto decisivo, provocando la caduta del suo governo. Liotta venne contestualmente espulso dal suo nuovo partito, ma Berlusconi lo consolò con una telefonata affettuosa: «Sei stato più bravo del Polo».
Da bravo figliol prodigo Liotta tornò quindi nel centrodestra. Non a Forza Italia: al Ccd di Pierferdinando Casini, che nel 2001 lo compensò candidandolo alla Camera nel collegio blindato di Partinico per un'ultima anonima legislatura. Ma poteva ora uno come Liotta Silvio restare senza poltrona? Poteva, nonostante i quasi 71 anni, nonostante una lauta pensione (15 milioni di lire nel 1994) della Regione Siciliana, e nonostante il profumato vitalizio parlamentare che lo attende? Evidentemente no. Poche settimane prima delle elezioni, il Tesoro lo ha perciò nominato consigliere di amministrazione dell'Acquirente unico, una delle tre società pubbliche (le altre sono il Grtn e la Borsa elettrica) create per sostenere la liberalizzazione del mercato elettrico. E che proprio per questo, fra tutte le imprese di Stato, dovrebbero essere quelle che necessitano dei più alti profili tecnici. Non deve pensarla proprio così, tuttavia, l'azionista. Diversamente non avrebbe imbottito i consigli di quelle tre società di politici del centrodestra più o meno rimasti senza poltrona. Al Grtn, l'ex sindaco di Anzio Stefano Bertollini. All'Acquirente unico, oltre a Liotta, l'ex sindaco di Civitavecchia Alessio de Sio e il responsabile degli enti locali lombardi della Lega Nord, Raffaele Volpi. Alla Borsa elettrica, il coordinatore di Forza Italia a Reggio Calabria, Antonino Foti. Si dirà che i consiglieri non hanno deleghe gestionali. Ma allora a maggior ragione si pone una domanda: perché il contribuente deve pagargli gettoni, indennità e rimborsi spese?
Dagospia 10 Aprile 2006
(Ansa) - Inversione dei titoli Mediaset a Piazza Affari, passati in deciso rialzo dopo le vendite scattate sui primi exit poll. I titoli del gruppo del Biscione guadagnano ora l'1,91% a 10,05 euro.
2 - MEDIOBANCA: GERONZI SOSPESO FINO AL 22 APRILE (MARCHETTI CONSULENTE)
(Apcom) - "Abbiamo preso una decisione unanime in base alle norme giuridiche". Così un consigliere di Mediobanca uscendo dalla riunione del Cda ha commentato la decisione presa dal board sulla conferma della sospensione di Cesare Geronzi dal suo incarico di vicepresidente in piazzetta Cuccia. Le norme prevedono che l'argomento sia inserito all'ordine del giorno della prossima assemblea utile, che nel caso di Mediobanca è quella di ottobre per esaminare i dati di bilancio. Probabile quindi, ma non confermato, che sia convocata un'assemblea straordinaria. La sospensione di Cesare Geronzi dai suoi incarichi di presidente di Capitalia e vicepresidente di Mediobanca è confermata fino al 22 di aprile. Ancora in corso in piazzetta Cuccia la riunione del Comitato esecutivo. Per quanto riguarda invece la presenza di Pier Gaetano Marchetti, presidente del patto di Mediobanca oltre che di Rcs Mediagroup, il consigliere ha sottolineato che si è trattata di "una consulenza professionale" sul caso Geronzi e che "non si è parlato di Rcs".
3 - MEDIOBANCA: COMPLETATO COLLOCAMENTO DEL 10% DI TORO ASSICURAZIONI
(Teleborsa) - Completata da parte di Mediobanca l'operazione di cessione di una partecipazione pari al 10% di Toro Assicurazioni, equivalente a n. 18.184.188 azioni ordinarie, attraverso un bookbuilding accelerato rivolto agli Investitori Istituzionali italiani ed esteri. Il corrispettivo complessivo è risultato pari ad 327.315.384 euro. L'operazione, realizzata attraverso una procedura di accelerated bookbuilding presso investitori istituzionali italiani ed esteri, si è chiusa con successo ad un prezzo finale di assegnazione pari ad 18 europer azione, sostanzialmente in linea con gli attuali prezzi di Borsa dell'azione Toro Assicurazioni.
4 - BANCA INTESA: PASSERA, OPA SU CAPITALIA? NOTIZIA INFONDATA
(Adnkronos) - ''Sono notizie che sia io che il professor Bazoli abbiamo smentito innumerevoli volte e che ancora una volta dichiaro totalmente infondate. Chi continua a diffondere notizie di questo genere si assume la responsabilita' di creare gravi turbative sul mercato''. Cosi' l'ad di Banca Intesa, Corrado Passera, commenta le indiscrezioni riportate oggi dalla stampa relative a una possibile opa della banca milanese su Capitalia.
4 - SANTANDER PUNTA A NUOVE ACQUISIZIONI TRANSFRONTALIERE (FT)
(Apcom) - A meno di due anni dall'acquisizione di Abbey National, Santander punta a lanciare una nuova offerta in Gran Bretagna, e intende espandersi anche in Europa continentale e negli Usa. Lo scrive oggi in prima pagina il Financial Times, citando fonti vicine a Emilio Botin, presidente del colosso bancario spagnolo. "La banca spagnola si sta muovendo come un treno merci - afferma Bruno Duarte, analista della Fox-Pitt - appare inarrestabile". In Italia, dove conta una quota dell'8,5% nel SanPaolo Imi, Santander "non dovrebbe compiere mosse prima di aprile 2007 - dice l'Ft - quando scadrà il patto di sindacato sul gruppo bancario". In Gran Bretagna l'interesse di Santander ha riguardato Alliance & Leicester, ex gruppo di costruzioni su cui però il gruppo spagnolo sembra aver scartato l'idea di avanzare una proposta, dice l'Ft, e la Allied Irish, seconda banca irlandese. In generale l'interesse del colosso bancario iberico ad espandersi all'estero giunge mentre si moltiplicano le indiscrezioni "sui consolidamenti in Europa - dice l'Ft - con l'attenzione che tende a focalizzarsi sugli istituti di minori dimensioni". "In Italia Santander appare desiderosa di rafforzare i suoi legami col SanPaolo - afferma il quotidiano - grazie a quello che reputa un clima favorevole agli investimenti esteri a seguito della nomina di Mario Draghi a governatore della Banca Centrale".
5 - TI MEDIA: PIERFRANCESCO SAVIOTTI, NUOVO CONSIGLIERE
(Asca) - Pierfrancesco Saviotti, eletto a scrutinio segreto, e' il nuovo consigliere di Telecom Italia Media, in sostituzione del dimissionario Romano Marniga. Lo ha eletto l'assemblea tenutasi questa mattina, che ha anche approvato il bilancio dell'esercizio 2005 e la distribuzione di un dividendo di 0,1643 euro per le azioni ordinarie, e di 0,1679 euro per le risparmio. Quella del voto segreto e' una ''norma che auspichiamo venga cambiata presto - ha detto il presidente Riccardo Perissich - e noi siamo tra i primi a fare da cavie''. Il riferimento e' alla legge per la tutela del risparmio, che obbliga al voto segreto per la nomina delle cariche sociali. E' una norma piuttosto criticata, ha aggiunto Perissich, perche' tutto si muove in direzione di una maggiore trasparenza.
7 - CAUSE A COLLECCHIO E LE MEZZE VERITÀ
My L. per "Il Sole 24 Ore" - In diritto, si sa, le opinioni dei giuristi divergono. Ma il caso delle azioni di risarcimento danni avviate dalla Parmalat contro le banche è eclatante: tra le diverse opinioni delle due parti ( e le mezze verità) c'è di mezzo veramente il mare. La diatriba ruota intorno a un sentenza della Cassazione, relativa al fallimento della Casillo Silos. La Corte ha infatti stabilito che il curatore fallimentare non può avviare azioni di risarcimento danni contro le banche che hanno concesso crediti in modo abusivo. La domanda che in tanti si sono posti è: questa sentenza potrebbe avere effetti sulle cause avviate da Parmalat contro le banche?
«No » , affermano i legali di Collecchio, perché le cause non sono basate sull'abusiva concessione del credito ma su un altro presupposto: il concorso in bancarotta. « Sì » , ribattono gli avvocati delle banche, perché non poche azioni sono proprio centrate sull'abusiva concessione del credito. Chi ha ragione? « Il Sole 24 Ore » è andato a vedere una di queste cause e ha scoperto che sono citati entrambi i principi. Dunque hanno ragione ( e torto) entrambi. Sarà il Tribunale a decidere se questo avvantaggi la Parmalat o le banche. Una cosa è certa: un po' più di chiarezza ( e un po' meno mezze verità) non guasterebbe. I risparmiatori ringrazierebbero.
8 - UNA POLTRONA PER SILVIO (LIOTTA)
Sergio Rizzo per CorrierEconomia - Beppe Pisanu, allora capogruppo di Forza Italia alla Camera, lo congedò con un comunicato al vetriolo: «Ci rallegriamo con Rinnovamento italiano per la nuova conquista». Era il 24 gennaio del 1997, e Silvio Liotta, ex pupillo di Mario D'Acquisto, il pezzo da novanta della Dc siciliana di Salvo Lima, aveva appena annunciato il trasloco dal partito di Silvio Berlusconi a quello di Lamberto Dini. Cioè dall'opposizione alla maggioranza. Ma ben presto si pentì. Il 9 ottobre del 1998 fece mancare a Romano Prodi il voto decisivo, provocando la caduta del suo governo. Liotta venne contestualmente espulso dal suo nuovo partito, ma Berlusconi lo consolò con una telefonata affettuosa: «Sei stato più bravo del Polo».
Da bravo figliol prodigo Liotta tornò quindi nel centrodestra. Non a Forza Italia: al Ccd di Pierferdinando Casini, che nel 2001 lo compensò candidandolo alla Camera nel collegio blindato di Partinico per un'ultima anonima legislatura. Ma poteva ora uno come Liotta Silvio restare senza poltrona? Poteva, nonostante i quasi 71 anni, nonostante una lauta pensione (15 milioni di lire nel 1994) della Regione Siciliana, e nonostante il profumato vitalizio parlamentare che lo attende? Evidentemente no. Poche settimane prima delle elezioni, il Tesoro lo ha perciò nominato consigliere di amministrazione dell'Acquirente unico, una delle tre società pubbliche (le altre sono il Grtn e la Borsa elettrica) create per sostenere la liberalizzazione del mercato elettrico. E che proprio per questo, fra tutte le imprese di Stato, dovrebbero essere quelle che necessitano dei più alti profili tecnici. Non deve pensarla proprio così, tuttavia, l'azionista. Diversamente non avrebbe imbottito i consigli di quelle tre società di politici del centrodestra più o meno rimasti senza poltrona. Al Grtn, l'ex sindaco di Anzio Stefano Bertollini. All'Acquirente unico, oltre a Liotta, l'ex sindaco di Civitavecchia Alessio de Sio e il responsabile degli enti locali lombardi della Lega Nord, Raffaele Volpi. Alla Borsa elettrica, il coordinatore di Forza Italia a Reggio Calabria, Antonino Foti. Si dirà che i consiglieri non hanno deleghe gestionali. Ma allora a maggior ragione si pone una domanda: perché il contribuente deve pagargli gettoni, indennità e rimborsi spese?
Dagospia 10 Aprile 2006